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Autore: ClarinetPeach    27/06/2014    5 recensioni
Benvenuti in questa mia nuova flashfiction!
In questa storia tratterò del primo incontro di Luigi e Daisy, che si videro grazie a un fiore...
Buona lettura ^_^
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy, Luigi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un fiore per Daisy
"piccoli fiori colorati, sono tutti là, nell'aiuola dei gigli, abbracciati insieme, porpora, ambra e azzurro tenue,  come ci siano arrivati, non so... chiedi al vento d'aprile, al sole e alla rugiada,,

Ellen Hutkinson



Era una bella giornata di primavera. I fiori erano già sbocciati , donando al parco di Fungopoli milioni di colori tra i più disparati che si potessero vedere: dal viola chiaro dei lillà al blu chiaro del nontiscordardimè, piccoli, ma difficili da dimenticare.
Luigi si era addormentato sotto a un ciliegio. Neppure lui sapeva quale fosse il motivo che lo avesse spinto di arrivare fino a quel giardino. Si ricordava solamente di dover andare da una cliente a sistemare delle tubature e che tagliò la strada per arrivare fino a quel luogo. Poi quando vide quel maestoso ciliegio, si sedette lì sotto per riposasi e dopo qualche minuto, si addormentò.

"Quanti bei fiori! Allora Peach aveva ragione quando mi disse che qui ce n'erano un sacco!"
Urlò Daisy, una ragazza bassa, ma snella, dai capelli arancioni che quando c'era ombra diventavano castani, dagli occhi azzurri il cui colore ricordava quello dei nontiscordardimè. Indossava un abito giallo, con rifiniture arancioni lungo fino ai piedi e sul petto indossava un medaglione di smeraldo dal verde inconfondibile. In mano teneva strettamente un cestino di vimini pronto per essere riempito di fiori, che avrebbero fatto parte della sua serra o del suo erbario, dove collezionava le piante più strane.
Era appena entrata nel parco e la sua faccia trasmetteva una sensazione di eccitazione e di contentezza, e quando finì di ammirare il prato dai colori dell'arcobaleno, corse subito a raccoglere qualche fiore, sentendone il profumo penetrante, ma allo stesso tempo dolce
"Mmm... che buon profumo!"
disse la ragazza dopo aver raccolto una rosa dai petali schiusi e la mise nel cestino.Poi si guardò intorno, in cerca di altri tesori da scoprire e quando il suo sguardo si pose sul ciliegio dove dormiva Luigi, notò il fiore più bello che avesse mai visto. Era piccolo, ma si faceva notare per la sua particolare sfumatura rosa.
"Quanto lo vorrei prendere!" osservò Daisy avvicinandosi all'albero.
"No! E' troppo alto!"notò la ragazza rammaricata quando era ormai sotto al fiore, "Anche se facessimo un salto, sarebbe troppo alto per me!"continuò delusa.
Si guardò intorno in cerca di qualcosa che l'avrebbe aiutata a raggiungere il fiore, e lo trovò: era Luigi. Ma essendo dalla parte opposta dell'albero, la ragazza non riusciva a distinguere bene cosa fosse e interpretò la posa ranicchiata dell'idraulico come un sasso.
La giovane si avvicinò a quel corpo, ma la sua mente era talmente rivolta verso il fiore, che senza accorgersi salì sul ragazzo vestito di verde, non curante che esso fosse una persona.
Luigi, sentendo il corpo di Daisy, si svegliò mugugnando qualcosa di incomprensibile, mosse il suo busto, che fino ad allora era rannicchiato e fece cadere la giovane.
"Ahia! Potevi stare un po' fermo, signor Sasso? Giusto il tempo di raccogliere quel fiore e me ne andavo!" si lamentò Daisy con un tono leggermente seccato.
"Mi scusi, Signorina, faccio notare che lei si stava arrampicando sopra di me, che stavo dormendo" balbettò Luigi notevolmente imbarazzato. Non era mai riuscito a parlare fluidamente con una ragazza.
"Anche se stavi dormendo, potevi svegliarti meno platealmente."
"Mi scusi ancora" mugugnò l'idraulico, più impacciato di prima. Non sapeva come comportarsi con quella ragazza.
Daisy non rispose, ma guardò in modo cagnesco Luigi, che tremava come una foglia e sudava come una fontana. Egli apriva  la bocca, come se volesse parlare, ma la chiudeva subito, come se si fosse immaginato la reazione dell'amante dei fiori in anticipo, e ricominciava a pensare alle frasi che non avrebbe mai detto.
Dopo qualche tentativo, Luigi trovò il coraggio e disse:"Scusi, Signorina, se mi indica il fiore che vorrebbe raccogliere, le lo posso prendere io"
Daisy ebbe un improvviso mutamento d'umore, che da furente diventò euforico:"Davvero mi faresti questo, Signor Sasso?"
Luigi, imbarazzato, la corresse educatamente:"Gentile Signorina, io non sono il Signor Sasso, ma il mio nome è Luigi..."
La giovane non fece in tempo di far finire l'idraulico e urlò:"Luigi, prendimi il fiore!"
Il ragazzo si mise in punta di piedi e dopo un paio di tentativi, riuscì a staccare il fiore che Daisy tanto voleva.
L'amante dei fiori lo osservò commossa e lo ringraziò:"Da vicino è ancora più bello! Grazie Luigi!"
Il baffo verde umilmente fece:"Non ho fatto niente, signorina?"
La ragazza rispose:"Daisy Spineros!"
Luigi ripetè:"Non ho fatto niente, signorina Spineros! Sono contento che adesso sia felice!"
E dopo aver guardato la giovane ammirare il suo gioiello, Luigi guardò l'orario e a malincuore dovette congedarsi da lei. Era rimasto incantato di essere allegra e spontanea, anche se a volte era esagerata, aveva già capito che quello faceva parte del suo fascino. L'idraulico salutò Daisy con un tono di voce malinconico:"Arrivederci signorina Spineros. Ora devo tornare al lavoro. Spero di rivederla presto"
La ragazza ricambiò:"Ciao Luigi! Anch'io spero che un giorno ci rincontreremo!"
E così ognuno se ne andò per la sua strada. Luigi correva verso la casa della cliente che aveva dimenticato e Daisy tornò verso il suo castello e si recò in camera sua a mettere il fiore dentro a un vso.
Lo osservò a lungo ammirandone la bellezza e la gentilezza di Luigi, colui che l'aveva raccolto.
La ragazza non credeva nell'amore a prima vista. Pensava che fossero tutte sciocchezze, ma da quel giorno dovette ricredersi. Non si arebbe mai immaginata che sarebbe successo anche a lei.
Aveva paura di non rivederlo più, che tutto quello che aveva vissuto quel pomeriggio sarebbe diventato un ricordo, che col passare del tempo, si sarebbe confuso con un sogno, ma sapeva che quel fiore era l'unico silenzioso testimone ad aver assistito a quei bei momenti.
Dentro al suo cuore c'era una speranza, che l'avrebbe spinta a tornare al parco anche il giorno dopo, per la sola soddisfazione di trovarlo lì, sotto a quel ciliegio che la fece innamorare.
E ancora una volta da quando era rientrata a casa, Daisy osservò il fiore di ciliegio dalla sfumatura unica e pensò sognante:"Voglio rivederti, Luigi"

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Salve a tutti!
Lo so, sembra strano anche a me di aver scritto una storia su Luigi e Daisy, personaggi che non adoro troppo (senza offesa per i fan), ma che come coppia mi piacciono.
Dedico questa Flashfiction a  NintendoLove00, che mi ha dedicato una splendida One-shot sulla BowserxPeach. Grazie mille
E agli altri: spero che vi piaccia
Un saluto
RosalindaxLudwig
  
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