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Autore: stonelario    27/06/2014    5 recensioni
Siamo la somma dei libri letti, le canzoni ascoltate, i gusti improbabili e le conoscenze fatte.
Ed è lì che ho conosciuto lui, sulla diciassettesima.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                               17.












Ero in metropolitana, quando alla riproduzione casuale partì U.N.I. di Ed Sheeran. Ed mi piaceva e l'avevo anche visto in concerto, ma in quel momento non ero dell'umore della canzone.
Perchè sono fatta così, la devo sentire una canzone. Comunque sia, dopo aver cambiato partì Six Degrees of Separation dei The Script.
Arrivata quasi al ritornello della canzone cominciò a suonarmi il cellulare, staccai le cuffie, e risposi.
-Julliette, 
où êtes-vous?- La voce di mia madre aveva come al solito con un qualcosa di nasale tipico dei francesi, ma la sua era aggraziata e dolce. La mia non mi piaceva tanto.
L'idea di mettermi a parlare in francese in metropolitana non mi allettava molto, verso sera era abbastanza affollata di persone che rientravano dal lavoro, io ero diretta da mia cugina.
-Mamma sono in metropolitana, dormo da Harriet.- Risposi.
-D'accord mon petite, Je t'aime.-
-Anche io mamma.- La telefonata finì e pensai al fatto che era sempre in viaggio.
Solo dopo un po' notai che ero poco lontana da un ragazzo che sbirciava la mia playlist e sorrideva. Forse gli piaceva ciò che ascoltavo, e osservandolo bene il ragazzo era bello, ma bello non perchè aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, no, lui era bello perchè quando sorrideva trasmetteva calore, e gli si formavano fossette e rughe d'allegria, come ai bambini.
Mi fermai a guardare i jeans neri un po' strappati, il cappotto del medesimo colore con una t-shirt con il logo dei Nirvana, che con il clima invernale di Londra non aveva nulla a che vedere. 
Mi allontanai comunque di qualche passo, tra un po' sarei scesa, alla seconda fermata della Chancery Lane, la diciassette. Anche il ragazzo si avvicinò alla porta, dovrà scendere anche lui, pensai.
Quando mi piegai a terra per prendere la borsa gli pestai un piede, devo ammettere di averlo fatto di proposito, non so nemmeno perchè.
Mi sbrigo a scusarmi e lui mi dice che non fa niente, non avevo notato le Vans al piede. 
-Scusa, non l'ho fatto di proposito.- Belle le bugie bianche.
-Non ti preoccupare, non è nulla.- Si affretta a sorridermi. -Comunque io sono Luke.- 
Mi tende la mano, gliela stringo.
-Julliette.- Dico.
-Non sei inglese suppongo, mi butterei sul tedesco a giudicare dal nome e dai tratti.-
-Sono francese a dire il vero.- Sorrido un po' perchè è buffo.
Nessuno mi ha mai presa per tedesca, ma forse l'ha fatto per parlare un po'.
-Ah, comunque io scendo alla East London, tu?-
-Correggimi se sbaglio, ma non è la prossima fermata?- Chiedo, un po' con la paura di aver sbagliato metropolitana, è semplice perdersi.
-Si, è la diciassettesima.-
-Bene perchè anche io scendo lì.-
-Vai alla festa?-
-Non sapevo nemmeno che ci fosse una festa.- accenno una risata e lui sorride con me.
-Se vieni mi trovi, Julliette.- Pronuncia il mio nome con un accento sbagliato che gli da qualcosa di adorabile.
-Ci proverò, Luke.-
Le porte si aprono e ci salutiamo con un cenno della mano, 

                                                                              

                                                                      ***


Suonai al campanello di Harriet, e mi venne ad aprire, ci salutammo ed entrai. 
Le parlai della metropolitana e lei disse che stasera si andava alla festa. Ci mettemo in tiro e uscimmo.
La piazza dove c'era la festa era vicina e ci arrivammo in dieci minuti a piedi.
Era illuminata da neon, e sopra un ripiano con tanto di tavolo vi era il dj. Non mi piaceva la musica che metteva, era fin troppo House, specialmente per me.
-Su vai a cercare Romeo, prima che s'accoppi con Rosalina.- Mia cugina parlava spesso in tono canzonatorio, era un vizio che dava ai nervi, ma le volevo bene.
Aveva un anno in più a me; 18 anni, ma era gia al college.
Io avevo lasciato la Francia un anno fa e mi ero trasferita qui con mia madre, lei diceva che era comodo, ma dormivo sempre da Harriet, dato che non c'era mai.
Harriett era nata in Inghilterra invece, ma intambi i nostri padri ci avevano abbandonate. Il mio lavorava in Svizzera, e aveva una compagna, mentre ad Harriett e a sua madre era andata peggio, infatti suo padre era scappato con tutti i loro averi, e le aveva imbrogliate.
Harriet aveva anche un fratello, James.
-Piantala Atty, che ne dici di andare lì in mezzo a ballare?- Chiedo a mia cugina che non se lo fa dire due volte e mi trascina al centro della pista.
Mi guardo intorno in cerca di Luke, ma non lo vedo. Ogni tanto però guardo il dj, e solo dopo una mezz'ora mi rendo conto Luke è poco distante da me che balla con una ragazza.




SPAZIO AUTRICE:
Allora bella gente, volevo fare qualcosa di insolito e ho ambientato la fan fic a Londra, giusto per trovarmi con il numero delle metropolitane.
Tanto per chiarire dubbi forse inesistenti, la diciassettesima di Londra è stata chiusa nel 2007, ma stanno pensando di ricostruirla, pare che inquinava il Tamigi ma vabbe.
Comunque vorrei sapere che ne pensate e vorrei dei suggerimenti.
Love, Emilia.

 
  
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