Tranquillità, nell'accademia.
Per un attimo si sentì un tuono. E poi ancora quiete.
Lui, stava cercando di trattenere le lacrime, ma, non ce la fece. Scoppiò in un pianto silenzioso, che si confondeva quasi con il leggero rumore della pioggia.
Si alzò di scatto, per asciugarsi le lacrime, osservò fuori dalla finestra.
Quello era l'orario in cui solitamente Elliot suonava dolcemente il pianoforte, Lacie, quella la melodia, che sembrava quasi una ninnananna.
« Se solo fosse qui. » pronunciò singhiozzando.
Lui non era tipo da piangere e probabilmente non dormiva da parecchi giorni, si notava, particolarmente.
Uscì dalla camera, con gli occhi lucidi e le ciglia bagnate.
Ma proprio lì, d'avanti a lui, si ritrovò Vincent.
La persona che non si sarebbe mai aspettato, e nonostante non volesse parlare con nessuno in quel periodo Vincent insistette per entrare in camera e così fu.
Parlarono a lungo, molto a lungo, non si sa bene di cosa. Ma dopo quella discussione, Leo cambiò, completamente.
Non era più lo stesso.
Non era più Leo.. ora era Glen.
Già, Glen.
Con i capelli corti, e gli occhi di quel colore stupendo, intonati sul viola variabile a seconda della luce, ormai ben visibili.
Inoltre gli venne in mente un flashback di quando, Elliot gli chiese il motivo dei suoi capelli così lunghi e spettinati da far arrivare le punte a coprire il viso, e del fatto che portasse quegli occhiali tondi pur non avendone stretto bisogno.
Una delle cose di cui si ricordava meglio era la sua risposta.
« Io non sto cercando di nascondere nulla, è solo non voglio vedere. » Gli venne spontaneo da dirlo, soprattutto perché era la verità.
Quel giorno difatti vide l'espressione sorpresa di Elliot.
Addirittura si ricordò dell'ultima volta che si "videro" ovvero il giorno della sua morte, avevano litigato, entrambi erano stati molto infantili e quello fu solo un litigio inutile, nonostante un po' ''stupido''.
Leo quel giorno si pentì non poco, per non aver sistemato le cose prima della "catastrofe" anche se aveva pianificato di farlo.
« Elliot, mi dispiace per la persona che sono diventato. »