SAY SOMETHING...
-
La chiamata.
Una giornata come le altre,così credevo. Solite cose: sveglia,prove per Funny Girl,Spotlight Diner. Ero fiera di me...lavoravo sodo,si ero stanca, ma tutto era così bello,così irreale,ma la vita non è rose e fiori:sarebbe troppo semplice invece no! La vita è crudele e meschina.
É infame,ti inganna perché quando credi in qualcosa e pensi che finalmente hai raggiunto il tuo obbiettivo dopo aver lottato,ecco,in quel momento è come se ti dicesse “sai cosa? È tutto troppo semplice per te”.
È questo che mi è successo!
La sera dopo aver provato e lavorato sodo arrivai a casa,ad accogliermi calorosamente c'erano Kurt e Santana che ormai erano diventati la mia famiglia.
Mentre stavamo mangiando sentimmo il telefono di Kurt squillare:
-Ma chi può essere a quest'ora?!- disse con una nota di fastidio il soprano-MIO PADRE? Pronto...
Papà calmati cosa succede!?- a quel punto il terrore traspariva dal suo volto,gli occhi si arrossarono e iniziò a piangere disperatamente -Rachel è con me...te la passo?- mi porse il cellulare che presi prontamente,mentre lui spiegava anche a Santana l'accaduto.
-Burt...-.
-Rachel ti devo dire una cosa...non è semplice...-dall'altra parte della cornetta sentivo il padre di Kurt singhiozzare,seguito da una voce femminile che presumo fosse Carole.
-Dimmi!-.
-Finn...- un altro singhiozzo. A quel punto la mia paura era visibile.
-BURT COSA È SUCCESSO A FINN?!- senza nemmeno accorgermene stavo urlando. Mi girai e vidi Kurt e Santana abbracciati che piangevano.
-Dovete tornare subito: Finn sta morendo...-.
In quel momento mi crollò il mondo addosso:le gambe mi cedettero e caddi,insieme al cellulare, sul pavimento freddo. Vedendomi in quello stato i miei amici accorsero in mio aiuto,ma ero come paralizzata: mi sembrava di vedere la scena fuori dal mio corpo e le gambe non rispondevano ai miei comandi.
Mi fecero sedere sul divano giusto il tempo di mettere in borsa qualche cosa e in meno di 1 ora eravamo sul primo volo diretto a Lima,ma io ancora non parlavo e gli unici movimenti furono scendere dalla macchina e salire sull'aereo.
Ormai il terrore si era appropriato di me e,per quanto ci provassi,era incontrollabile.
*
Dopo circa un'ora e mezza arrivammo a Lima e ad aspettarci vedemmo la macchina di Mercedes contenente la proprietaria dell'auto,Blaine e Tina.
Mi fecero sedere sul posto anteriore dal lato del passeggero e sentivo Kurt singhiozzare mentre veniva consolato da Blaine,anche lui visibilmente shockkato da quanto accaduto.
Io non riuscivo nemmeno a piangere:non era possibile,non Finn! Lui,che era così innocente,così dolce...ma come ho già detto la vita è ingiusta e sono sempre i migliori ad andarsene.
Il viaggio in macchina fu così silenzioso,eccetto dei singhiozzi da parte di tutti i presenti, che quasi potevo sentire i pensieri degli altri passeggeri nella macchina.
In quel momento tutto sembrava grigio come se i colori del mondo dipendessero dal sorriso dell'uomo che sarebbe dovuto diventare mio marito 2 anni prima.
In quel periodo non stavamo insieme,ma lo sapevamo,tutti lo sapevano:eravamo fatti l'uno per l'altra e così sarebbe stato per sempre.
Questo fu solo l'inizio della fine.
**
Angolo dell'autrice: Mi odierete lo so,ma questa mattina ho rivisto la puntata in onore di Cory e mi sentivo in DOVERE di fare una fanfiction per lui. Tutti lo amiamo e lo amavamo...come si poteva non farlo? Cory we'll miss you <3
[questa fanfiction avrà 2 capitoli]
Un bacio...
P.S. Il titolo è della canzone Say Something di A Great Big World e Christina Aguilera