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Autore: Little_Lotte    29/06/2014    1 recensioni
Inghilterra, 1815.
Charlotte e Robert non potrebbero essere più diversi: Lei, 18 anni, unica figlia di una delle più ricche e prestigiose famiglie di tutto il Regno Unito; lui, 25 anni, orfano sin dall'infanzia ed alle dipendenze della famiglia stessa.
Innamorati da sempre, ma incapaci di dichiararsi a causa delle enormi differenze che li dividono.
Saranno sufficienti una distanza forzata ed un tenero scambio epistolare a far finalmente riaffiorare i sentimenti e mettere da parte le difficoltà?
[Il titolo è tratto da un brano de "Il Fantasma dell'Opera" di Andrew LLoyd Webber]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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21 Ottobre 1815

Mia Carissima Charlotte

So bene che questa lettera potrebbe risultarvi fuori luogo e che la mia sfacciataggine va ben oltre quanto il mio umile ruolo possa concedermi, ma dopo troppe settimane trascorse da solo, senza la vostra deliziosa compagnia, non sono stato più in grado di trattenermi. Del resto, sono rimasto in silenzio per troppo tempo e adesso sento di non poter più celare i miei sentimenti, di certo non quelli che nutro così profondamente e con tanta devozione nei vostri confronti.

Sono trascorsi troppi giorni da quando siete partita e sebbene io abbia cercato in tutti i modi di non pensarvi, non ne sono mai stato realmente capace: Io vi penso continuamente, ogni singolo istante delle mie giornate è dedicato a voi, così come ogni mio respiro ed ogni battito del mio cuore.

Penso a voi da sempre, praticamente sin da quando vi conosco.

Ricordate il giorno del nostro primo incontro? Eravate poco più che una bambina ed io ero stato appena assunto da vostro padre. Ricordo ancora quanto eravate graziosa nel vostro abito rosa appena confezionato, ricordo l'espressione incuriosita sul vostro volto e ricordo il dolce suono della vostra risata quando, per la prima volta, vi dissi di trovarvi davvero deliziosa e piena di classe. Avevate solamente dieci anni e nonostante i miei diciassette, capii immediatamente che avreste cambiato per sempre il senso della mia vita. Siete stata voi stessa a dimostrarmelo, il giorno in cui vostra madre vi mise in punizione per esservi presa cura di me quando mi ero ferito alla mano, circa una settimana dopo la mia assunzione.

Ve lo ricordate? Eravate talmente triste e preoccupata all'idea che potessi star male che strappaste la gonna del vostro abito ed utilizzaste quel pezzo di stoffa per fasciarmi la mano, così da fermare il sangue che scorreva; fu un gesto semplice e spontaneo, ben più gentile e premuroso di qualunque altro gesto che mi abbiano mai rivolto in passato, e sebbene foste soltanto una bambina all'epoca, qualcosa dentro di me mi disse che da quel momento in poi una parte del mio cuore sarebbe stata vostra per sempre.

Sì, so bene che eravate ancora molto giovane, ma con il trascorrere degli anni il vostro splendore non ha fatto altro che accrescersi e siete diventata la fanciulla più bella, affascinante e di buon cuore che io abbia mai conosciuto in vita mia; vi ho visto diventare una donna sotto ai miei occhi e ogni giorno che passava, assieme al vostro splendore, si accrescevano anche i miei sentimenti per voi.

Probabilmente non dovrei neanche dirlo, forse dovrei celare ulteriormente i miei pensieri e restare nell'ombra come ho fatto per tutti questi anni, ma la vostra assenza mi ha inevitabilmente portato a scoprirmi fino in fondo, forse proprio al momento non siete qui dinnanzi a me e non rischiate di intimidirmi con la vostra meravigliosa presenza.

La verità è, mia cara Charlotte, che stare senza di voi è la peggiore delle torture.

Vedervi camminare assorta fra le rose e le viole del giardino, ascoltare il dolce suono della vostra voce ed annusare il profumo delicato della vostra pelle, era tutto ciò che ogni mattina mi dava la forza di aprire gli occhi e dare inizio alla mia giornata; non è semplice essere un dipendente della vostra famiglia (sapete meglio di me quanto vostra madre possa diventare severa quando le cose non vanno come lei desidera) ma la mera consapevolezza di potervi vedere mi faceva sentire felice e mi faceva apprezzare il mio lavoro come mai avrei pensato di poter fare.

Adesso che siete lontana, mi sento come se la mia vita avesse di colpo perso ogni significato: Le giornate si susseguono con una lentezza estenuante, così tremendamente uguali nella loro tristezza e nel loro grigiore, ed è come se niente e nessuno fosse più in grado di restituirmi quel tipico sorriso che voi sola riuscivate ad accendere. Solo voi riuscivate a farmi sentire realmente felice della mia vita, solo voi eravate capace di farmi ridere persino nei momenti più cupi, era solo la vostra presenza a dare un senso al mio respiro, al mio canto, ad ogni battito del mio cuore.

Mi mancate più di ogni altra cosa al mondo.

Continuo a chiedermi se sia giusto caricarvi di un simile fardello e se questa volta il mio egoismo non abbia davvero superato ogni limite; in fin dei conti, non posso certo pretendere che proviate per me gli stessi sentimenti che io nutro nei vostri confronti e di certo è completamente fuori luogo rivolgermi a voi in simili termini, ma adesso che siete lontana il mio cuore e la mia anima sentono finalmente il bisogno di alleggerirsi da questo peso e scrivervi questa lettera era l'unico modo che avevo per accertarmi di essere del tutto sincero.

Non mi aspetto una vostra risposta, tanto meno pretendo di essere il centro dei vostri pensieri così come voi lo siete dei miei, tuttavia perdonatemi per non essere riuscito a trattenere il mio entusiasmo e la mia devozione nei vostri riguardi. Qualsiasi cosa decidiate di fare, persino se non voleste darmi la gioia e la soddisfazione di rispondere alle mia lettera, io resterò sempre il vostro più umile e devoto servitore.

Sinceramente ed eternamente vostro

Robert


 



26 Ottobre 1815


 

Mio Caro Robert

Ricevere la tua lettera è stata sicuramente una grande sorpresa e, al contempo, una delle più grandi gioie di queste tre ultime lunghissime settimane, forse persino l'unica che mi sia effettivamente capitata. Trascorro i miei pomeriggi in completa solitudine, fatta eccezione per i momenti in cui riesco ad intrattenermi con la mia amica Emma, e le lezioni sono così noiose e sfiancanti che a fine giornata mi resta a malapena il tempo per respirare; la tua lettera, mio dolcissimo Robert, è stata come una boccata di aria fresca e limpida per i miei polmoni.

Conservo quel piccolo foglio di carta stropicciato vicino al mio cuore ed ogni volta che ne ho l'occasione, ecco che mi ritrovo inevitabilmente a rileggere le tue parole, beandomi ogni volta della loro magia e della disarmante sincerità di cui sono intrise; nessuno si era mai rivolto a me con tanta dolcezza ed affezione e nessuno, fino ad ora, era mai stato in grado di farmi sorridere con tanta spontaneità solamente grazie a qualche semplice frase trascritta su di un banalissimo pezzo di carta ingiallita.

E' stato piacevole e particolarmente divertente rileggere dei nostri trascorsi durante la mia infanzia, anche se devo ammettere di ricordare alla perfezione quei momenti, forse persino più di quanto tu stesso possa immaginare. A dire il vero, essi sono ancora chiaramente impressi nella mia memoria, quasi non fossero trascorse poco più che alcune ore da quando il mio sguardo da bambina si era posato curiosamente sulla tua figura alta e slanciata.

Ricordo ogni minimo particolare di quella giornata ed ogni singolo pensiero che, in quell'istante, andò ad attraversare la mia mente: avevo solamente dieci anni, ma quando ti vidi per la prima volta compresi che quel giovane cocchiere dall'aspetto trasandato e dallo sguardo malinconico sarebbe stato per sempre nel mio cuore.

Come se questo, inconsapevolmente, avesse già realizzato quanto importante e prezioso saresti diventato per me con il trascorrere degli anni.

Ricordo ogni momento trascorso insieme a te, sin da quando ero bambina: Ricordo il giorno in cui, per il mio dodicesimo compleanno, mi regalasti quel mazzo di gelsomini appena sbocciati nel nostro giardino; ricordo i pomeriggi passati sulle rive del fiume all'insaputa di mia madre, parlando come vecchi amici e dividendo segreti e confidenze; ricordo la notte in cui, di nascosto, sgattaiolai nella rimessa delle carrozze per prendermi cura di te quando il tuo improvviso malore di costrinse a letto per giorni interi, privandomi così ingiustamente della tua piacevole compagnia.

Ricordo ogni parola, ogni gesto, ogni singolo sguardo.

E adesso che mi ritrovo qui, lontana da casa e da tutto ciò che amo, i miei ricordi sono tutto ciò che mi resta per non sentirmi ancora abbastanza viva da non rischiare completamente di impazzire.

Probabilmente non dovrei dirti che sento la tua mancanza più di qualsiasi altra cosa al mondo, persino più di mio padre e mia madre; non dovrei dirti che sei tu il mio primo pensiero quando mi sveglio al mattino e l'ultimo prima di adare a dormire; non dovrei dirti che ogni giorno degli ultimi dieci anni, praticamente sin da quando mi sorridesti per la prima volta, il mio cuore non ha fatto altro che battere per te.

Probabilmente non dovrei, ma non posso farne a meno. Non posso fare a meno di essere sincera con te, specialmente dopo che tu stesso hai avuto il coraggio di rivolgerti a me con tanta onestà e con tanto sentimento. La verità, mio adoratissimo Robert, è che ogni istante della mia vita è sempre stato dedicato a te: al tuo sorriso, ai tuoi meravigliosi occhi verdi, al tuo buon cuore e alla tua profondità di sentimenti.

Ogni giorno, per quasi dieci anni, non ho fatto altro che desiderare di averti al mio fianco, di essere al centro dei tuoi pensieri, unica donna realmente in grado di possedere il tuo cuore. Non mi è mai importanto quanto fossimo diversi, dinnanzi ai miei occhi tu sei sempre stato assolutamente perfetto e senza ombra di dubbio ben più alla mia altezza di qualsiasi insopportabile damerino che mia madre potesse scegliere come mio potenziale marito.

Tu sei sempre stato perfetto, Robert, ed è forse questo il motivo per cui adesso non riesco più a far tacere i miei sentimenti; da questo momento in poi, desidero essere assolutamente sincera con te, persino a costo di rendermi indifesa e vulnerabile dinnanzi a te. Attenderò con ansia la tua prossima lettera e fino ad allora conterò i secondi che mi separano da quel momento, beandomi della dolcissima sensazione dell'attesa fino a quando, finalmente, potrò stringere ancora una volta le tue splendide parole fra le mani.

Perdonami per non essere stata abbastanza eloquente, la sorpresa e l'imbarazzo mi hanno quasi del tutto privata delle parole, tuttavia prometto di essere un tantino più prolissa la prossima volta, dopo aver ricevuto la tua prossima risposta. Per il momento, permettimi semplicemente di dirti ancora una volta quanto le tue parole abbiano toccato il mio cuore e quanto disperatamente io desideri averti ancora una volta qui con me.

Buonanotte, mio dolce Robert... Sognerò di te, questa notte.

Tua per sempre

Charlotte

 


N.d.A: Se siete arrivati fino a questo punto, vi ringrazio moltissimo per la fiducia e la pazienza.
Questo brevissimo scambio di epistole non è stato partorito dalla mia mente malata così, tanto per, ma si tratta di un piccolo estratto di una storia ben più lunga e articolata che qualche tempo fa avevo pensato di scrivere: la trama, come potrete ben immaginare, è quella riassunta nelle righe di presentazione e si tratterebbe di una di quelle classiche storie romantiche di ambientazione storica con tanto di differenza di classe e amore impossibile che a me piacciono tanto! In realtà non so se la scriverò mai - mi piacerebbe molto, in effetti - ma questo scambio di lettere mi ha praticamente IMPLORATO di essere scritto e così ho dovuto dar retta alla mia ispirazione, senza fare troppe storie.
Che dire... Mi piacerebbe sapere che ne pensate e, soprattutto, se di scrivere la storia per intero varrebbe davvero la pena. Intanto, grazie comunque per essere arrivati fino a qui. :)

 

  
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