29/06/2014
4 recensioniハッピー
Chiuse lentamente gli occhi e prese un profondo respiro.
Inspirare ed espirare. Inspirare ed espirare.
Delicatamente si portò una mano sul petto cercando di far rallentare i battiti continui del cuore, che, a quanto pare, continuavano ad accelerare sempre di più senza sosta.
Riaprì di nascosto uno dei grandi occhi scuri e curiosi che si ritrovava; non si poteva proprio definire un “tipetto” tranquillo, era sempre in cerca di una nuova avventura, voleva entrare in azione come molti maghi della sua stessa gilda.
Nascose per bene dietro di sé qualcosa, sperando che nessuno si accorgesse di “cosa” si trattasse.
Fece l’ennesimo profondo respiro prima di uscire dallo scoperto e dirigersi verso un tavolo preciso della stanza, dove non riusciva a distogliere lo sguardo da minuti… se non ore.
Finalmente aveva preso coraggio, erano giorni a cui ci rifletteva: e se avesse rifiutato?
Purtroppo tutto era possibile, di certo non poteva affermare con sicurezza che quel gesto non avrebbe peggiorato la situazione, ma come si dice… tentar non nuoce, giusto?
Si portò una mano sui corti capelli blu arruffati, lo sguardo puntato su una sedia dove era comodamente seduta la causa di tutto questo trambusto, le guance ormai completamente rosse dalla vergogna.
Inspirare ed espirare. Inspirare ed espirare.
Chiuse di scatto gli occhi impaurito, questa volta doveva essere diversa dalle altre, questa era la volta buona, ne era certo!
In quegli ultimi giorni aveva chiesto un po’ di consigli in giro per la gilda ed aveva imparato ben due cose: per prima cosa mai dare retta a Natsu, suo compagno fidato, e mai ascoltare i suoi consigli; come seconda cosa aveva imparato che alle ragazze non piaceva che le si regalasse del sanissimo pesce fresco.
E questo l’aveva imparato purtroppo a sue spese.
Fortunatamente nella gilda c’erano molte persone disposte ad aiutarlo: una di queste era proprio la compagna di Natsu, Lucy.
Lucy, a parer suo, era sempre stata una ragazza particolare, ma a lui serviva proprio quella sua particolarità e quella sua femminilità, o almeno quella poca che secondo lui aveva, per aiutarlo nel suo intento.
Riaprì di scatto gli occhi, le guance ancora del tutto rosse e le mani che cominciarono a stringersi forte dietro le piccole ed esili spalle. Deglutì una o due volte prima di schiarirsi per bene la voce per far sì che la figura minuta si accorgesse finalmente di lui.
Quando i loro occhi s’incrociarono, lui sentì lo stomaco rivolgersi contro la propria volontà, sentiva come delle piccole farfalle ritorcersi contro, o forse era solo il pesce che aveva mangiato prima del grande passo.
<< Ecco io… - deglutì una terza volta atterrito dalla situazione che si stava creando da lì a poco. Abbassò per un attimo lo sguardo per terra, il cuore che continuava imperterrito a battere – io volevo chiederti se… >>
Le labbra si seccarono all’istante e la frase gli morì in gola.
La figura davanti a sé inclinò di poco la testa mentre alzava scettica un sopracciglio chiaro verso l’alto.
Alzò di nuovo lo sguardo verso la figura, quello non era il momento per esitare, aveva provato per giorni interi quella scena, quindi non poteva sbagliare! Adesso o mai più!
<< Charle. – lo sguardo era puntato verso la ragazza senza esitazione, il tono di voce era fresco e pulito senza segno di cedimento, solo le gambe tremanti dimostravano il contrario – Non cadrò nello stesso errore per ben due volte, quindi – fece una piccola pausa abbozzando ad un sorriso tenero e sincero – vuoi uscire con me? >>
Detto questo si sporse leggermente in avanti mostrando un mazzo di fiori di rose rosse quasi più grande di lui in altezza e grandezza.
La ragazza serrò impercettibilmente le labbra, abbassò lo sguardo dal ragazzo al mazzo di fiori che sventolava come se niente fosse davanti a lei.
Sospirò sonoramente e si alzò dalla sua comoda sedia per prendere in mano i fiori che gli aveva appena gentilmente regalato il ragazzo, mentre con sguardo altezzoso si dirigeva fuori la gilda.
<< Posso prenderlo come un sì? >>
Seguiva con lo sguardo Charle allontanarsi, i lunghi capelli chiari e mossi le ricoprivano fin tutte le spalle ed ondeggiavano a destra ed a sinistra con calma e tranquillità.
Avrebbe potuto guardarla per ore ed ore senza annoiarsi mai, adesso, oltre al pesce, aveva trovato qualcosa che adorava dal più profondo del cuore; di certo questo sentimento non l’avrebbe ancora chiamato “amore”, ma per adesso era come dire… felice?
Si, esatto.
Felice, proprio come il suo nome: Happy.
<< Happy allora? Non ho mica tempo da perdere! Non mi hai chiesto di uscire? >>
Il ragazzo scosse violentemente la testa per riprendersi da tutti quei pensieri, con un sorriso stampato in faccia si diresse a grandi passi verso l’uscita della gilda per afferrare, finalmente, la mano di Charle e stringerla tra le sue per non lasciarla più.
Adesso aveva trovato qualcosa da proteggere ad ogni costo.
---
<< Aaaah l’amore! >>
I capelli biondi le ricadevano morbidamente sulle spalle, le mani erano dolcemente intrecciate tra di loro, lo sguardo perso in un punto impreciso della stanza e le labbra distese verso l’alto avente un’espressione vacua.
Dopo aver sospirato felicemente, si girò verso il bancone poggiando sonoramente i gomiti su quest’ultimo e spostò lo sguardo sulla figura accanto a sé che aveva cominciato ad abbuffarsi come un leone che non mangiava da mesi il suo pasto.
<< Non pensi anche tu che siano una coppia formidabile? >>
Due grandi occhi scuri e decisamente confusi si girarono per guardarla diritta negli occhi.
<< Ma chi? >>
Natsu, il mago più potente di Fairy Tail – o almeno lui ne era convinto -, cominciò a gesticolare senza senso e puntò quello che sembrava una coscia di pollo, o maiale o quello che era, in direzione della ragazza, che spaventata si raddrizzò di colpo sulla sedia.
<< Come “ Ma chi “? Sto parlando di Happy e Charle. - abbassò lo sguardo sul cibo che stava puntando proprio davanti a lei - Non sono una coppia bellissima? >>
Il mago grugnì qualcosa di incomprensibile, mentre ricominciava ad abbuffarsi di cibo, che avrebbe continuato a mangiare finché il suo fisico avrebbe retto.
Lucy si poggiò completamente sul bancone con nonchalance e con un piccolo sorriso tra le labbra:
<< Certo, mi chiedo come possa essere venuto in mente ad Happy di poter regalare ad una ragazza come Charle un cartoccio con dentro del pesce fresco – si girò appena per guardare la reazione del compagno, che in effetti non tardò a mancare, dato che per un istante Natsu aveva arrestato la sua interminabile lotta con il cibo; non c’erano dubbi di chi fosse la colpa, ma Lucy ignorò quell’ultima reazione cercando di trattenere un altro sorriso – Con le ragazze ci vuole tatto, un gesto romantico è sempre ben accetto, anzi ci vuole molto romanticismo quando si sta insieme. >>
Natsu continuò imperterrito a mangiare, quelle parole non lo avevano smosso neanche di una virgola; Lucy, da tempo esasperata, sbuffò irritata.
<< Magari lo capisse anche qualcun altro, ma a quanto pare quel qualcuno non vuole proprio saperne niente! >>
Il ragazzo finalmente alzò lo sguardo dal piatto e posò delicatamente la forchetta nel piatto, si girò di scatto incontrando lo sguardo della compagna:
<< Vorresti dire che io sono poco romantico? >>
La maga si guardò un po’ introno vaga, per poi cominciare a fissare le unghie con sguardo piccato.
<< Non ho mai insinuato questo – alzò lo sguardo incrociando i grandi occhi scuri del compagno – però, per esempio, Gray è molto più romantico nei confronti di Juvia, certo non metto in dubbio tutte le difficoltà che abbiamo avuto io e Mira per far capire a quella testa fredda i suoi sentimenti per Juvia, ma almeno adesso sono una vera e propria coppia felice! >>
Natsu serrò le labbra piccato, come poteva dire certe cose? Gray, quel ghiacciolo, era molto più romantico di lui? Questo non era possibile, uno come quel ghiacciolo non poteva batterlo in certi campi!
<< In effetti adesso che ci penso tu non mi hai mai chiesto di uscire insieme, hai solamente cominciato ad urlare al mondo “ Lucy è mia, soltanto mia” come un pazzo per tutta Magnolia. >>
Rispose altrettanto piccata la bionda incrociando le braccia, aspettando una valida risposta.
Il mago si alzò di scatto dalla sedia, facendo sussultare la bionda per l’ennesima volta sulla sedia, e, senza troppe cerimonie, le rubò un piccolo e tenero bacio a stampo senza aver prima chiesto il permesso – non che ce ne fosse davvero il bisogno di chiederlo -.
Con tutta fretta prese il polso di Lucy, ancora intontita dal gesto di prima, e la trascinò fuori dalla gilda con tutta fretta.
<< Adesso vediamo chi è più romantico tra me e Gray, adesso ti farò passare un appuntamento indimenticabile con il sottoscritto! >>
Lucy si portò la mano libera in un primo momento sulle labbra dove poco prima Natsu le aveva rubato un bacio, solo successivamente passò alle guance per cercare di nascondere l’imbarazzo che si era venuto a creare.
Angolino dell’autrice:
Mmmmm.
Si, sono proprio io.
Purtroppo per voi Yelle – ci manca solo che mi metto a parlare in terza persona come Juvia u.u - ha deciso di pubblicare questa mini ma mini-mini one-shot!
Non sono molto soddisfatta, all’inizio non volevo nemmeno pubblicarla, però mi dispiace per il povero Happy dato che alla fine non gli ho mai dedicato un piccolo spazio nelle mie storie.
Gomen, Happy T-T
Ti ho sempre trascurato (?)
Anyway.
Un piccolo momento NaLu dovevo mettercelo, era d’obbligo!
Non mi ammazzate per questa schifezza – ancora non capisco come ho fatto a pensare ad un Happy in versione umana (Si, per chi non l’avesse ancora capito Happy e Charle non sono gatti coccolosi ma sono cime dire... esseri umani (?), forse per una immagine che adesso non ritrovo più? Mmmm possibile. -
Anyway.
Purtroppo non ci sarò per un bel periodo, non mi funziona internet – dannati fulmini! – e non so quando potrò aggiornare o pubblicare qualcosa di nuovo.
Dato che ho rubato per qualche minuto il pc di una mia amica (Gomen!) adesso scappo! Quindi alla prossima carissimi! (?)
- Per errori e tutto avvertitemi, grazie! -
Yelle Minya.
Inspirare ed espirare. Inspirare ed espirare.
Delicatamente si portò una mano sul petto cercando di far rallentare i battiti continui del cuore, che, a quanto pare, continuavano ad accelerare sempre di più senza sosta.
Riaprì di nascosto uno dei grandi occhi scuri e curiosi che si ritrovava; non si poteva proprio definire un “tipetto” tranquillo, era sempre in cerca di una nuova avventura, voleva entrare in azione come molti maghi della sua stessa gilda.
Nascose per bene dietro di sé qualcosa, sperando che nessuno si accorgesse di “cosa” si trattasse.
Fece l’ennesimo profondo respiro prima di uscire dallo scoperto e dirigersi verso un tavolo preciso della stanza, dove non riusciva a distogliere lo sguardo da minuti… se non ore.
Finalmente aveva preso coraggio, erano giorni a cui ci rifletteva: e se avesse rifiutato?
Purtroppo tutto era possibile, di certo non poteva affermare con sicurezza che quel gesto non avrebbe peggiorato la situazione, ma come si dice… tentar non nuoce, giusto?
Si portò una mano sui corti capelli blu arruffati, lo sguardo puntato su una sedia dove era comodamente seduta la causa di tutto questo trambusto, le guance ormai completamente rosse dalla vergogna.
Inspirare ed espirare. Inspirare ed espirare.
Chiuse di scatto gli occhi impaurito, questa volta doveva essere diversa dalle altre, questa era la volta buona, ne era certo!
In quegli ultimi giorni aveva chiesto un po’ di consigli in giro per la gilda ed aveva imparato ben due cose: per prima cosa mai dare retta a Natsu, suo compagno fidato, e mai ascoltare i suoi consigli; come seconda cosa aveva imparato che alle ragazze non piaceva che le si regalasse del sanissimo pesce fresco.
E questo l’aveva imparato purtroppo a sue spese.
Fortunatamente nella gilda c’erano molte persone disposte ad aiutarlo: una di queste era proprio la compagna di Natsu, Lucy.
Lucy, a parer suo, era sempre stata una ragazza particolare, ma a lui serviva proprio quella sua particolarità e quella sua femminilità, o almeno quella poca che secondo lui aveva, per aiutarlo nel suo intento.
Riaprì di scatto gli occhi, le guance ancora del tutto rosse e le mani che cominciarono a stringersi forte dietro le piccole ed esili spalle. Deglutì una o due volte prima di schiarirsi per bene la voce per far sì che la figura minuta si accorgesse finalmente di lui.
Quando i loro occhi s’incrociarono, lui sentì lo stomaco rivolgersi contro la propria volontà, sentiva come delle piccole farfalle ritorcersi contro, o forse era solo il pesce che aveva mangiato prima del grande passo.
<< Ecco io… - deglutì una terza volta atterrito dalla situazione che si stava creando da lì a poco. Abbassò per un attimo lo sguardo per terra, il cuore che continuava imperterrito a battere – io volevo chiederti se… >>
Le labbra si seccarono all’istante e la frase gli morì in gola.
La figura davanti a sé inclinò di poco la testa mentre alzava scettica un sopracciglio chiaro verso l’alto.
Alzò di nuovo lo sguardo verso la figura, quello non era il momento per esitare, aveva provato per giorni interi quella scena, quindi non poteva sbagliare! Adesso o mai più!
<< Charle. – lo sguardo era puntato verso la ragazza senza esitazione, il tono di voce era fresco e pulito senza segno di cedimento, solo le gambe tremanti dimostravano il contrario – Non cadrò nello stesso errore per ben due volte, quindi – fece una piccola pausa abbozzando ad un sorriso tenero e sincero – vuoi uscire con me? >>
Detto questo si sporse leggermente in avanti mostrando un mazzo di fiori di rose rosse quasi più grande di lui in altezza e grandezza.
La ragazza serrò impercettibilmente le labbra, abbassò lo sguardo dal ragazzo al mazzo di fiori che sventolava come se niente fosse davanti a lei.
Sospirò sonoramente e si alzò dalla sua comoda sedia per prendere in mano i fiori che gli aveva appena gentilmente regalato il ragazzo, mentre con sguardo altezzoso si dirigeva fuori la gilda.
<< Posso prenderlo come un sì? >>
Seguiva con lo sguardo Charle allontanarsi, i lunghi capelli chiari e mossi le ricoprivano fin tutte le spalle ed ondeggiavano a destra ed a sinistra con calma e tranquillità.
Avrebbe potuto guardarla per ore ed ore senza annoiarsi mai, adesso, oltre al pesce, aveva trovato qualcosa che adorava dal più profondo del cuore; di certo questo sentimento non l’avrebbe ancora chiamato “amore”, ma per adesso era come dire… felice?
Si, esatto.
Felice, proprio come il suo nome: Happy.
<< Happy allora? Non ho mica tempo da perdere! Non mi hai chiesto di uscire? >>
Il ragazzo scosse violentemente la testa per riprendersi da tutti quei pensieri, con un sorriso stampato in faccia si diresse a grandi passi verso l’uscita della gilda per afferrare, finalmente, la mano di Charle e stringerla tra le sue per non lasciarla più.
Adesso aveva trovato qualcosa da proteggere ad ogni costo.
---
<< Aaaah l’amore! >>
I capelli biondi le ricadevano morbidamente sulle spalle, le mani erano dolcemente intrecciate tra di loro, lo sguardo perso in un punto impreciso della stanza e le labbra distese verso l’alto avente un’espressione vacua.
Dopo aver sospirato felicemente, si girò verso il bancone poggiando sonoramente i gomiti su quest’ultimo e spostò lo sguardo sulla figura accanto a sé che aveva cominciato ad abbuffarsi come un leone che non mangiava da mesi il suo pasto.
<< Non pensi anche tu che siano una coppia formidabile? >>
Due grandi occhi scuri e decisamente confusi si girarono per guardarla diritta negli occhi.
<< Ma chi? >>
Natsu, il mago più potente di Fairy Tail – o almeno lui ne era convinto -, cominciò a gesticolare senza senso e puntò quello che sembrava una coscia di pollo, o maiale o quello che era, in direzione della ragazza, che spaventata si raddrizzò di colpo sulla sedia.
<< Come “ Ma chi “? Sto parlando di Happy e Charle. - abbassò lo sguardo sul cibo che stava puntando proprio davanti a lei - Non sono una coppia bellissima? >>
Il mago grugnì qualcosa di incomprensibile, mentre ricominciava ad abbuffarsi di cibo, che avrebbe continuato a mangiare finché il suo fisico avrebbe retto.
Lucy si poggiò completamente sul bancone con nonchalance e con un piccolo sorriso tra le labbra:
<< Certo, mi chiedo come possa essere venuto in mente ad Happy di poter regalare ad una ragazza come Charle un cartoccio con dentro del pesce fresco – si girò appena per guardare la reazione del compagno, che in effetti non tardò a mancare, dato che per un istante Natsu aveva arrestato la sua interminabile lotta con il cibo; non c’erano dubbi di chi fosse la colpa, ma Lucy ignorò quell’ultima reazione cercando di trattenere un altro sorriso – Con le ragazze ci vuole tatto, un gesto romantico è sempre ben accetto, anzi ci vuole molto romanticismo quando si sta insieme. >>
Natsu continuò imperterrito a mangiare, quelle parole non lo avevano smosso neanche di una virgola; Lucy, da tempo esasperata, sbuffò irritata.
<< Magari lo capisse anche qualcun altro, ma a quanto pare quel qualcuno non vuole proprio saperne niente! >>
Il ragazzo finalmente alzò lo sguardo dal piatto e posò delicatamente la forchetta nel piatto, si girò di scatto incontrando lo sguardo della compagna:
<< Vorresti dire che io sono poco romantico? >>
La maga si guardò un po’ introno vaga, per poi cominciare a fissare le unghie con sguardo piccato.
<< Non ho mai insinuato questo – alzò lo sguardo incrociando i grandi occhi scuri del compagno – però, per esempio, Gray è molto più romantico nei confronti di Juvia, certo non metto in dubbio tutte le difficoltà che abbiamo avuto io e Mira per far capire a quella testa fredda i suoi sentimenti per Juvia, ma almeno adesso sono una vera e propria coppia felice! >>
Natsu serrò le labbra piccato, come poteva dire certe cose? Gray, quel ghiacciolo, era molto più romantico di lui? Questo non era possibile, uno come quel ghiacciolo non poteva batterlo in certi campi!
<< In effetti adesso che ci penso tu non mi hai mai chiesto di uscire insieme, hai solamente cominciato ad urlare al mondo “ Lucy è mia, soltanto mia” come un pazzo per tutta Magnolia. >>
Rispose altrettanto piccata la bionda incrociando le braccia, aspettando una valida risposta.
Il mago si alzò di scatto dalla sedia, facendo sussultare la bionda per l’ennesima volta sulla sedia, e, senza troppe cerimonie, le rubò un piccolo e tenero bacio a stampo senza aver prima chiesto il permesso – non che ce ne fosse davvero il bisogno di chiederlo -.
Con tutta fretta prese il polso di Lucy, ancora intontita dal gesto di prima, e la trascinò fuori dalla gilda con tutta fretta.
<< Adesso vediamo chi è più romantico tra me e Gray, adesso ti farò passare un appuntamento indimenticabile con il sottoscritto! >>
Lucy si portò la mano libera in un primo momento sulle labbra dove poco prima Natsu le aveva rubato un bacio, solo successivamente passò alle guance per cercare di nascondere l’imbarazzo che si era venuto a creare.
Angolino dell’autrice:
Mmmmm.
Si, sono proprio io.
Purtroppo per voi Yelle – ci manca solo che mi metto a parlare in terza persona come Juvia u.u - ha deciso di pubblicare questa mini ma mini-mini one-shot!
Non sono molto soddisfatta, all’inizio non volevo nemmeno pubblicarla, però mi dispiace per il povero Happy dato che alla fine non gli ho mai dedicato un piccolo spazio nelle mie storie.
Gomen, Happy T-T
Ti ho sempre trascurato (?)
Anyway.
Un piccolo momento NaLu dovevo mettercelo, era d’obbligo!
Non mi ammazzate per questa schifezza – ancora non capisco come ho fatto a pensare ad un Happy in versione umana (Si, per chi non l’avesse ancora capito Happy e Charle non sono gatti coccolosi ma sono cime dire... esseri umani (?), forse per una immagine che adesso non ritrovo più? Mmmm possibile. -
Anyway.
Purtroppo non ci sarò per un bel periodo, non mi funziona internet – dannati fulmini! – e non so quando potrò aggiornare o pubblicare qualcosa di nuovo.
Dato che ho rubato per qualche minuto il pc di una mia amica (Gomen!) adesso scappo! Quindi alla prossima carissimi! (?)
- Per errori e tutto avvertitemi, grazie! -
Yelle Minya.