Era una tranquilla serata a New York e la mitica Detective dell'Unità Vittime Speciali Olivia Benson aveva appena concluso un difficile caso assieme ai suoi colleghi Nick Amaro, Amanda Rollins e Odafin Tutuola e, col permesso del Capitano Don Cragen, stava finalmente tornando a casa.

Ma non era come le altre volte, che non era felice di tornare alla sua abitazione perchè sarebbe solo tornata in un posto freddo e vuoto, perchè stavolta c'era qualcuno ad aspettarla dietro quella porta, fra quelle mura in cui aveva sempre vissuto. Qualcuno l'aspettava ogni sera con impazienza, ormai da otto mesi.

"Sono a casa!" Esclamò appena aperta la porta e la richiuse alle sue spalle.

"Bentornata!" Rispose subito qualcuno che, uscendo dalla cucina, si fiondò tra le sue braccia.

"Alex! Mi sei mancata moltissimo! E' dura non averti accanto al lavoro ed avere a che fare con Barba... Per Dio, carino e simpatico, ma preferisco di gran lunga te. Non so se mi spiego..." Disse la castana, baciando la sua compagna, ovvero il Procuratore Distrettuale Alex Cabot.

Lasciate a malincuore le labbra di Olivia, Alex sorrise appena "Ti sei spiegata benissimo, come sempre!"

"Sento un profumino davvero buono uscire dalla cucina. Arrosto con patate?"

"Non proprio... Lasagne! E preparate con una mia ricetta segreta." Precisò Alex.

"Allora proverò a scoprirla mangiando."

Nuovamente Alex sorrise ed Olivia si diresse verso il tavolo, mettendosi seduta e la bionda andò in cucina a prendere la teglia di lasagne fumanti che sistemò in centro al tavolo "Prendine quante ne vuoi!"

"Non me lo faccio ripetere due volte!" Disse la Detective ed Alex sorrise nuovamente quando la vide mangiare e la castana liberò qualche gemito di puro piacere "Caspita, queste lasagne ti rimettono al mondo! Ottime davvero, complimenti."

"Grazie! Lieta che ti piacciano! Anch'io non vedevo l'ora di mangiarle, è tutto il giorno che ho voglia di mangiare anche cose che non ho mai assaggiato in tutta la mia vita." Ammise Alex "Non so cosa mi stia succedendo."

Olivia sollevò subito lo sguardo e puntò gli occhi castani in quelli azzurri della compagna "Ecco, a proposito! Come ti senti? La tua influenza?"

Alex posò delicatamente le posate e prese un paio di respiri profondi ma calmi e poi fissò nuovamente Olivia "Beh, non ho proprio l'influenza... Ma prima mangiamo, che ne dici? Altrimenti si fredda e addio cena."

La Detective sbattè le palpebre, ma preferì finire la cena, anche perchè sembrava avere davvero fame, più del solito "Va bene, d'accordo. Ma dopo mi racconti tutto! Obiezioni, Avvocato?"

"Nessuna, Detective!" Rispose Alex, stando al solito scherzo. Per questo le due, che potrebbero sembrare a chiunque troppo diverse per stare insieme, andavano molto d'accordo e si amavano ogni giorno come se fosse il primo.

La cena passò in tutta tranquillità, ma Olivia non potè fare a meno di notare che Alex aveva mangiato davvero tanto, visto che dopo le lasagne era passata a fragole, gelato, waffles ed ora stava mangiando il terzo pacchetto di biscotti al cioccolato "Ehm... Vado a mettere i piatti nella lavastoviglie."

"Va bene." Rispose Alex, gustando i biscotti uno ad uno.

Olivia sparecchiò la tavola e mise piatti, posate e bicchieri nella lavastoviglie e poi tornò da Alex, piacevolmente e comodamente seduta sul divano "Senti, che tu sappia c'è ancora la torta al tiramisù e caramello?"

"Eh no, Avvocato! Adesso mi dici cosa ti succede, prima che la verità sprofondi assieme a cibo ed acqua."

Alex sorrise leggermente, sapendo che era arrivato il momento di parlare ad Olivia "Ok."

La bionda s'alzò e le due furono occhi negli occhi ed Olivia posò le mani sui fianchi della compagna, schioccandole lievi bacetti sul collo "Cosa mi nascondi?" Sussurrò la castana con malizia ed Alex chiuse gli occhi, inspirando il profumo della Detective.

"Non ho proprio l'influenza, ma qualcosa di molto più bello!"

"Qualcosa di molto più bello?" Chiese Olivia "Per quanto ci provi, non riesco ad indovinare."

"Il tuo infallibile istinto non funziona?"

"In realtà mi sta facendo pensare ad una cosa che reputo assurda..."

"Spesso le idee più assurde ed impossibili sono corrette."

Olivia allora sgranò gli occhi e sorrise "Insomma... Ecco... Non puoi..."

"Non posso cosa?" Domandò Alex, sapendo che Olivia era sulla strada giusta, come sempre.

"Alex, tu sei incinta?" Chiese finalmente Olivia e la bionda le regalò il suo bellissimo sorriso, stringendosi forte a lei.

"Si! Olivia, sono incinta di diciassette settimane!"

La castana, passato l'attimo di smarrimento, strinse a sua volta Alex, stando attenta a non farle male e la baciò con passione "E' stupendo! Ma... Com'è possibile? Insomma, io non posso, non sono un uomo!"

"Se devo essere sincera, nemmeno io so come sia potuto accadere... Però è successo e ne sono felice!"

"A chi lo dici!" Ribadì Olivia "Dobbiamo dirlo a Cragen ed ai colleghi! Lo diremo anche ad Elliott."

"A proposito di Elliott... Avremo mai una famiglia numerosa come la sua?"

"Iniziamo prima ad avere un figlio, poi vedremo se ne verranno altri. Se vuoi una famiglia numerosa esistono molti modi per averla."

"Questo è uno dei motivi per cui ti amo tanto!" Ammise Alex, schioccando un bacetto sulle labbra di Olivia.

"Anch'io ti amo moltissimo!" Ribadì la Detective, baciando con passione la compagna e prendendola in braccio per portarla al piano superiore ed in camera da letto per festeggiare la bella notizia e per consolidare maggiormente il loro rapporto.