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Autore: Florence Rhymes    30/06/2014    0 recensioni
[In onore dell`anniversario di Charmed]
Sono passati diversi anni dalla sconfitta della Triade,il Trio si gode una meritata pace,mentre Billie e` in procinto di sposarsi.
Ma qualcosa dal passato di Phoebe e Piper ritorna sotto spoglie diverse.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Billie Jerkins, Paige Matthews, Phoebe Halliwell, Piper Halliwell, Prue Halliwell
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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[font=Times]Giochi di luce e baluginii,naque così. Naque già adulta,per volere di esseri che -probabilmente- le erano superiori. Si guardò attorno con lo stupore tipico dell'infante che avrebbe dovuto essere,apparendo quasi intimorita dalla caverna in cui si trovava. Portava le braccia appena protese sopra il capo,coi palmi rivolti verso l'alto,come a volersi difendere da qualcosa. «E' perfetta» si voltò di scatto alla ricerca del proprietario della voce,sbarrando gli occhi. Si rese conto che,attorno a lei,un gruppo di persone vestite di una strana tunica celeste,sul cui davanti spiccavano i simboli degli astri,le si era raccolta tutta intorno,come fosse una sorta di meraviglia -lo era? «Ma non doveva essere così.» Si rannicchiò su sè stessa,spaurita,per nascondersi alla vista delle figure attorno a lei. Che cos'era? Era certa che fosse qualcos'altro -qualcun'altro- prima di essere- «...Come mi- chiamo?» Chiese,volgendo verso loro uno sguardo smarrito. Aveva la sensazione di non appartenere a quel posto,di dover tornare a casa. Qualunque cosa fosse una casa. «Ora non ha importanza,» Una figura femminile le si avvicinò,tendendole la mano per aiutarla ad alzarsi. «Presto avrai una nuova identità. Il Trio capirà da sè,e anche tu.» Sbarrò gli occhi,un intenso dolore le colpì la tempia,come se la parola trio avesse risvegliato in lei qualcosa che era rimasto sopito per tanto tempo -Eppure esisteva da poco meno di una manciata di minuti. «...Piper.» Pronunciò flebile. Dovette tenersi la testa,il dolore che la piegava in due. Era il suo nome? No,il volto sfocato che le tornava alla mente non le sembrava riconducibile a sé stessa. Alzò appena lo sguardo sofferente verso quelle persone,desiderosa di sapere -e capire. «Chi è Piper?» La donna si ritrasse,come avesse visto in lei qualcosa capace di sconvolgerla e spaventarla al tempo stesso. «é instabile.» sussurrò uno di loro. «va reset-» Non potè completare la frase poichè la fanciulla,con un gesto della mano,lo scagliò contro la parete rocciosa dietro di lui. «Voglio sapere chi é Piper!» Sembrarono pentirsi di averla creata,quando allo stesso modo altri finirono contro le pareti della caverna -o di ciò che sembrava esserlo- uscì dal cerchio che le candele formavano attorno a lei,procedendo a passo incerto verso quello che doveva essere il capo. Cadde svariate volte,come se avesse le gambe di burro,non riuscendo a muoversi come desiderava. Era come se,in un qual modo,il suo cervello non lo riconoscesse come proprio. «Prue!» Si bloccò,quando la donna di prima le sbarrò la strada. Intravide sotto al suo cappuccio i lineamenti di un volto rossiccio. Ma non fu quello a colpirla con nuove fitte alla tempia. Fu il nome. Lo riconobbe come proprie,calde lacrime impastate di nostalgia ...minacciarono di distruggere definivitamente la sua psiche confusa. Perchè? «Eri chiamata così un tempo.» la prese per le spalle,costringendola ad alzare il capo. «Sei morta,e sei rinata. Per portare ordine e risanare l'equilibrio nel nostro nome. Ma non con questo aspetto.» Il suo corpo si mosse prima ancora che lei potesse comprende cosa stesse per accadere. Tentò di liberarsi dalla stretta,ma fu inutile. Uno strano calore,partito là dove la donna aveva poggiato le mani,stava permeando il suo corpo. Sentì le ossa restringersi,il corpo farsi più minuto. Perse la parola,poichè venne ridotta ad una misera infante. «Prudence,tu hai una nobile missione da portare a termine. Non fallire.» La donna prese fra le braccia quella che ora era a tutti gli effetti un infante,cullandola quando pianse agitata -probabilmente scossa da quelle parole. «e sul nome dell'Ordine,ti giuriamo che potrai tornare nel luogo da cui provieni.» Ma poteva fidarsi di chi,in volto,portava i lineamenti tipici dei demoni? [/font]
   
 
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