Eccomi, con la mia primissima storia in questo fandom… Quindi le recensioni sono ben accette, anche quelle negative in cui mi si dice che devo darmi all’ippica! ^^
Non avevo mai avuto il coraggio di pubblicare niente su Doctor Who, ma, rivedendo la serie, mi ha colpito molto la non-reazione di River –della River che rimane sulla spiaggia- alla morte del Dottore a Lake Silencio. Insomma, si dispera di più Amy, che, per l’amor di Dio, ha appena visto Eleven morire davanti ai suoi occhi, ma che, per quanto ne so io ^^, non è sua moglie!
E quindi, niente: i pensieri e i sentimenti di River in quel momento preciso, il momento in cui il Dottore se ne è andato e l’astronauta scompare nel lago…
 
 
I colpi con cui quell’astronauta –tu- ha fermato prima uno e poi l’altro cuore del Dottore impedendogli di rigenerarsi ti rimbombano nella testa e, per l’ennesima volta, ti chiedi per quale strano maledetto e sadico motivo il Dottore, lo stesso Dottore che sta morendo davanti a te, ti abbia mandato quella busta blu, a Stormcage, costringendoti a questo.
Perché sì, tu ormai sei in prigione proprio per il suo omicidio, tu sai cosa sia successo, sai chi troveresti se riuscissi ad aprire quella tuta, ma farti assistere con la consapevolezza di non poter fare nulla è una crudeltà immane e speri almeno che il Dottore non avesse calcolato anche questo. Anche se ne dubiti, con ogni probabilità anche questa versione di lui sa che ci sei tu dentro la tuta…
I tuoi pensieri durano l’esatto tempo che lui impiega per cadere a terra e l’astronauta per allontanarsi nel lago, poi senti un No! strozzato uscire dalle tue labbra e ti precipiti verso il suo corpo.
Cadi in ginocchio accanto a lui, lo guardi, cerchi freneticamente di capire se sia ancora vivo, ben sapendo che, ormai, non troverai più vita in lui. Accanto a te, Rory ha il volto stravolto mentre Amy singhiozza disperata.
Le sei grata, il suo pianto esprime un po’ anche il tuo dolore, quel dolore che ti sforzi di non lasciar trapelare, perché ormai sei troppo abituata a nascondere i danni in sua presenza, anche se lui non potrebbe più vedere le tue lacrime.
Ciononostante, quando vedi l’odiata tuta bianca allontanarsi, non sai resistere e ti avvicini alla riva, sparando colpi uno dietro l’altro, con gesti nervosi, anche se sai che, tanto, non colpirai mai quella tuta, perché se la colpissi e la versione passata di te che si trova al suo interno morisse, questo momento non esisterebbe e l’universo collasserebbe.
Ci provi, però, tenti lo stesso, sperando –stupida!- di poterlo ancora salvare.
E, più tardi, mentre guardi il suo corpo bruciare e cerchi di accettare il fatto che se ne sia andato per sempre, l’unica cosa che vorresti fare è piangere. Ma non lo fai, non lo fai, River, perché piangere non lo riporterebbe da te.
Ti ci vorrà ancora un po’ per renderti conto che le buste blu TARDIS che tieni tra le mani sono numerate fino a 4 ma sono solo tre. Intanto, riesci solo a ripeterti che lui aveva torto, forse per la prima volta da che lo conosci: il tempo non può essere riscritto.
Non tutto.
Non più.
Forse.
 
 
E questo è tutto. Fa schifo, lo so, lo so. L
Coomunque sia… il “forse” finale di River è ovviamente –secondo la mia amente bacata- riferito agli avvenimenti degli episodi futuri, quando River riscrive veramente il tempo e riesce a non uccidere il Dottore, ma questa è un’altra storia. Beh, spero solo di non aver fatto un gran caos con il complicato scorrere del tempo nella storia di River e del Dottore!
 
Aspetto commenti e pareri che mi aiutino a migliorare o magari mi convincano definitivamente a cambiare hobby ^^
Grazie a chi ha letto e a chi recensirà!!
 
WL14