Ho
sempre sognato essere un umano, avere due possenti
braccia per catturare tutto, due mostruose
gambe per correre dovunque e quella faccina goffa
rotonda con due occhi messi li apposta per guadare
tutt’attorno…
posso
descriverlo perché un giorno ne ho visto UNO!...e mia madre
diceva: “meglio
così!”.
Ma
più di tutti invidiavo i polpi! Le loro fantastiche
ventose,i superbi muscoli,la sinuosa e nel frattempo forte
movenza come la propulsione che la
faceva nuotare e la spingeva dove voleva…
Ma
a dir la verità neanch’io ero brutto
(ma quaggiù nessuno lo era,sono tutti così buffi!):
vivevo a
Mi
piaceva conoscere il mondo,captare suoni e colori, o qualunque altra
cosa…Mi
piaceva anche riprodurre (i suoni,intendo) e i miei compagni mi
dicevano che lo
sapevo fare anche molto bene! È vastissimo il mondo
marino…Dall’Italia alla
Grecia…dalla luce al profondo. Ecco io amavo il
profondo…scendevo sempre più
giù fino a quando non sentivo la mia pelle raggrinzarsi (lo
stesso di quando ci
viene quando ci cucinate!). Nuotavo verso il basso per conoscere
altri/e
amici/che…non importava quanto la creature che conoscevo
erano pericolose o
deficienti per le battute che facevano (una volta 2 sgombri mi dissero:
“guarda…una
sogliola” e l’altro: “sembra un pesce
lavato e stirato!!”…o un’ARINGA mi
disse:
vita piatta la tua?Eh?”.Gli risposi: “te la
farò pagare SALATA” ,anche se ero
cosciente che io non ero all’altezza…)
Ero
(come tutte le altre
sogliole) piccolo. Poco più di 12 bollicine,avevo minuscole
pinne color marrone
( avevo una presa di merda,devo ammetterlo!) al contrario di quella
zoccola
della razza che si diverte a scheletrizzarci…(tipo pena di
morte americana), o
quella bastarda della seppia che gode a sporcarci….o quella
troia della murena
che se la spassa a strozzarci!...io non ero un guerriero, né
ero bravo a
difendermi…avevo solo un aspetto alquanto aerodinamico che
mi permetteva di
scappare via rapido senza affaticarmi.
Ma
già da piccolo il destino stava consigliando di stare
attento….ero sceso a
Mi
avvicinai alla rete ancora di più…e allora che
velocemente sfoderò la sua angusta
mano…Pensava di fottermi…il
bischero! Mi scansai e si vide surclassato da una merda di creatura
insignificante e risalì…lo raggiunsi…e
si infastidì…ero quello che volevo fra
l’altro. Ma arrivò finalmente alla piccola vasca
che galleggiava – come cazzo
fa a galleggiare – mi chiesi. Era
passato
un minuto da quando era risalito…ma finalmente
gettò la sua arma letale…un
arpione con un crostaceo infilzato…avevo
fame…allora mi avvicinai…lo afferrai
coi denti…vidi l’ombra del pescatore
sogghignare…Pensava di fottermi…il bischero!...io
lo sfilai delicatamente.
Era
ottimo!. Un letame di
arma…non un’arma letale!
Ma
quello era un preavviso. Dopo la scomparsa di entrambi i miei
genitori,rividi
la rete…ma ormai ero
grande…quasi 20
bollicine…ben messo molto più agile di allora e
rispettato…come desiderava mio
padre.
La
rete,invece,più piccola e volli riprovare il
brivido…che stronzo! E pensare che
da piccolo ero meno coglione! Rimasi li imprigionato come un pesce
schiavo
romano,appeso con un pirla! Mi sentì tirare da su,pensai ai
miei 2 figli
sopravvissuti, Piz e Galin! Neanche il tempo di
salutarli…poi la luce
immensa…LO VIDI FINALMENTE…il
vostro regno…-una
merda devo dire- Vidi anche i pesci agonizzanti che fluttuavano e si
dimenavano…poi una mano mi afferrò
–altro che delicatamente!-, quegli umani
sudici…sudici come l’acqua in cui mi gettarono. Mi
faceva compagnia una
murena…racchiusa in uno spago perché si stesse
ferma…ma la bocca la teneva
libera…e mi disse:
“Moriraaaaai”. La pisciai in bocca
affinché stesse
zitta!
Dopo
parecchi viaggi,sempre all’oscuro, e allo stremo delle forze,
- avevo anche
imparato a trattenere il fiato mirabilmente – mi ritrovai in
una cassa gelida
–sembrava che mi trovassi nelle acque del polo – in
cui rimasi congelata per un
bel pezzo.
Ora
è l’ora di pranzo (così ho capito che
si chiama), in questo preciso istante mi
trovo ad altezza
“papà”-disse
la femmina-era piccola,aveva i capelli
lunghi mossi e biondi, gli occhi lucidi quasi entrambi coperti da una
mano
– “non riesco a guardare, secondo te
soffrirà??” …il padre stava per
rispondergli: “Piacere al cazzo che
soffrirà” …poi si accorse della
presenza
della mamma…e corresse: “no non
soffrirà…non vedi che è felice di
farsi
ammazzare per farci mangiare?”
-
contento il cazzo!...stavo per
gridargli!
Per
fortuna il figlio maschio era più solidale:“ dai
buttalo…voglio vedere i suoi occhi
uscire fuori e le budella ribollire nello
stomaco”- poi aggiunse –“muori
essere stupido!”
Me
ne fregai…tanto ormai…
Sento
le dita del boia allentare
la presa…tutto mi si ferma attorno…tutto mi si
oscura…sto ricordando,in un
attimo, tutto quello che avevo fatto in vita…ma ormai mi
stavo concentrando
sulla mia imminente morte…e gridai a squarciagola…
VAFFANCULO
UMANI!
Non
so se mi sentirono.
ReD
Ringrazio
davimod e Kisha dattebayo per essermi stati vicini per la ben riuscita
di
questa fanfiction, con i loro consigli,la loro intelligenza e la loro
simpatia.
Ringrazio
anche IceWarrior, Athenacham e Isy_264 e ancora Kisha per la recensione
lasciatami
ad: “un amore fra le parole”che potrete trovare
inserite dall’autore: davimod,che
l’ha pubblicata per me. Inoltre li troverete le altre 2 mie
storie: “i guanti
tutto-paranti” e “l’intrepido
postino”
Ringrazio
anche, in anticipo,chi mi lascerà una recensione per questo!
Grasias.