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Autore: fireslight    01/07/2014    3 recensioni
{A Storm of Swords|A Feast for Crows|angst, introspective|Arya!Centric, Sansa!Centric| winter is coming}
Ha capito che non sarebbero mai, mai, dovute andare a Sud; perché per i lupi, il Sud è pericolo, è promessa di morte.
[..]
Crede di non aver mai avuto l’inverno nel cuore, ma adesso comprende che non è così, adesso che casa è solo definizione di ciò che ha perso.

{Arya/Sansa♥} {Brotherhood}
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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They had stopped to praying too, long time.

 

 

 

Quando cade la neve e soffiano i venti gelidi, il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive.

 

 

Arya
Le onde colpiscono il fianco della nave, gocce salate le sfiorano il volto come le carezze di una madre che non ha mai voluto ricevere. Adesso, Arya darebbe via un pezzo di sé, pur di sentire una mano amica sulla spalla. Il capitano non fa altro che urlare ordini all’equipaggio perché le vele si sistemino a dovere contro i venti impetuosi del Mare Stretto. Lei sta seduta sul parapetto, ed uno scossone della nave le annuncia che stanno partendo, che sta abbandonando, − no, gettando − ogni piccola possibilità di far ritorno a casa.
Il vento le scompiglia i corti capelli castani e in quell’istante, Arya decide che si, cresceranno. Porta una mano sull’elsa di Ago, il suo ago preferito che rende le lezioni di ricamo del tutto alternative; le sue dita sottili, divorate dal gelo ma ancora forti, sfiorano quella spada che per lei è stata tutto e niente, sorda promessa di un ritorno che forse, non vedrà mai.

Ed è strano, del tutto inconcepibile per lei, ormai, ma il suo ultimo pensiero va a Sansa, quella sorella che non ha mai davvero conosciuto, perché se l’avesse fatto, adesso sarebbero insieme, in qualunque posto sperduto e inospitale dei Sette Regni, ma sarebbero insieme.
Arya pensa a Sansa, la sorella quasi sicuramente morta, dilaniata dal caldo della capitale che amava tanto, prigioniera di quella gabbia dorata che si era rifiutata di vedere. Eppure Arya l’ha capito, ormai, che il Sud non è un posto adatto ai lupi, che non è il luogo delle nevicate invernali, l’ululare del vento ghiacciato sulla pelle, le infinite pianure ricoperte di erba gelida, il caldo soffuso delle pareti di Grande Inverno.

Arya ha capito che non sarebbero mai, mai, dovute andare a Sud; perché per i lupi, il Sud è pericolo, è promessa di morte.

 

 

Sansa
La neve nel cortile di Nido dell’Aquila, le ricorda, paradossalmente, Grande Inverno.
Grande Inverno con le sue cripte oscure nelle quali dimorano gli antichi re del Nord, le sorgenti di acqua calda che riscaldano le pareti di pietra grigia. Adesso, Sansa darebbe via un pezzo di sé, pur di far ritorno a casa. Casa è Grande Inverno, bruciata da colui che suo padre aveva preso come protetto alla fine di una guerra, amico e boia al tempo stesso. Quando si inginocchia a terra, sente il morso della neve fresca sfiorare le gambe. Sorride, Sansa, in memoria dei tempi andati, gli occhi colmi di lacrime di rabbia, nostalgia, − sciocca, si ripete, come hai potuto desiderare il caldo della capitale? − lacrime che non lascia le tocchino il viso, perché sarebbe troppo, piangere adesso, quand’è al sicuro o quasi.
Sansa vorrebbe ricostruire Grande Inverno, vorrebbe mostrare a sé stessa che il Nord è forte, che non si piega, che è e sarà sempre, sempre, parte di lei; perde la cognizione del tempo, non si accorge di occhi che la scrutano con sospetto dall’alto di una torre, non sa che Lysa è amica e boia, come chi le ha tolto la speranza di rivedere le pianure ricoperte di erba gelida, le nevicate invernali che in fondo amava, il vento freddo che le faceva lacrimare gli occhi di gioia, − non di rabbia, −. 
Sente di aver fatto un buon lavoro, la figlia del gelo. Si scosta appena, lasciando che un sorriso triste ammiri Grande Inverno, con i torrioni che Bran amava scalare, le mura di cinta così immense da essere state costruite dai giganti. 
Crede di non aver mai avuto l’inverno nel cuore, Sansa, ma adesso comprende che non è così, adesso che casa è solo definizione di ciò che ha perso.




 

Note dell'autrice.
Eccomi di ritorno, questa volta scrivo sulle sorelle Stark, che non si vedono dall'alba dei tempi e che spero davvero, possano invece riunirsi un giorno per vedicare i loro defunti. Ringrazio infinitamente la pagina di grafica che così gentilmente mi ha fornito un banner (è posto prima del titolo, apritelo perchè ne vale la pena); grazie, davvero. https://www.facebook.com/highgardengraphic
Che dire, gli Stark sono insieme ai Martell, le casate che amo di più e sulle quali riesco a scrivere. Arya è tra i miei personaggi preferiti e sto ampiamente rivalutanto Sansa, che a mio parere, nei libri un pò meno, ma nella serie di più, è cresciuta dal punto di vista caratteriale.
Spero che queste mini-flashfic possano piacere e che, come al solito, lasciate un piccolo pensiero, una critica, un parere, qualsiasi cosa.
Alla prossima,
fireslight,

  
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