Ti senti fiero?

 
-Ti senti fiero? Adesso ti senti fiero?! -.

Senti urlargli quella parole con disprezzo e non puoi far altro che ascoltarle, stringere i pugni e far finta che non ti importa, che non abbiano alcun significato. Eppure dentro senti un tornado; le emozioni contrastano, la rabbia si fa cieca mischiandosi con l’inevitabile sofferenza che cerchi sempre di nascondere.
E non puoi far altro che guardarlo, guardare un flotto di sangue uscire da quelle labbra che avevi tanto baciato e scivolar via, giù per il mento.

Non puoi far altro che soffrire in silenzio, perché lo sai che non la vuoi sposare quella troia, perché lo sai che è stato un dannato incidente manipolato dalla tua codardia e dai gesti avventati di tuo padre, perché lo sai, oh eccome se lo sai, che lo ami, e per quanto tu non voglia ammetterlo ti rimarrà un vuoto dentro, lo lascerai e tu rimarrai solo, con un figlio che non vuoi, con un padre che ti picchia ed una donna che lavora ad un bordello.
E per quanto cerchi di mostrati indifferente lui lo capisce, e ti fa rabbia. Senti la rabbia perché non vuoi, perché ti convinci a non essere omosessuale ma ci vai a letto, ti fai scopare.
Cosa sei Mickey?
Cosa sei diventato?
Cosa ne sarà di te?

Eppure ora lo guardi lì disteso, inerme, per colpa tua.
Perché sei un vigliacco che nasconde le tue paure in una maschera da bullo, che cerca l’inevitabile scontro con dei ragazzini più piccoli, ma che non sa scontrarsi con l’uomo che ti minaccia di morte solamente per averti trovato col tuo ragazzo.

-Vigliacco Mickey, ecco cosa sei- ti dici ogni sera, mentre ti prendi la testa fra le mani, senza piangere –sei una fottuta checca che non ha le palle per combattere-.
E sai che quelle parole sono vere, dannatamente vere.

Ma Ian non ti ha mai lasciato, ti è stato accanto in ogni momento e tu cosa fai per sdebitarti? Gli molli un pugno e lo lasci a terra, senza aiuto.
E cazzo no, non ti senti fiero, ti senti solo una merda per averlo fatto soffrire, e non puoi fare niente perché non si torna indietro nel tempo, non si può scampare alle conseguenze delle tue azioni.

Ma al momento non puoi far altro che fingere, mettere su quella maschera da fighetto e girarti, con un ghigno, e dirgli quanto si, ti senti meglio solo per averlo picchiato. E ti senti più che una merda, anche se non lo dai a vedere.

La tua vita è uno schifo e non sai contrastarla.
Sei un ragazzo di strada, uno che spaccia e viene picchiato.
Sei innamorato ma non vuoi ammetterlo, perché l’amore rende deboli, più di quello che già si è.

E per quanto tu provi a dimenticarlo non ci riesci. Perché lo vuoi accanto, fra le tue braccia.
E te ne vai con un nodo in gola.
E lui soffrirà, lo sai ma non fai niente per evitarlo perché toccherà la stessa sorte a te.

Quanto odi la tua vita, non è vero Mickey?