Entrò nel piccolo bar sulla spiaggia con addosso una gelida furia.
Linn la squadrò con aria interrogativa, non l'aveva mai vista ma notò che
era di una bellezza sconvolgente.
Il vento le sferzava il viso ovale a punta
il suo pallore creava u contrasto particolare con gli occhi verde intenso e i capelli nero corvino lunghi fino ai fianchi.
La sua tristezza che, nonostante la ragazza tentasse di celare dietro a uno sguardo impassibile, era molto evidente, le donava ulteriormente bellezza.
Inoltre sembrava emanare un aura argentea...il ragazzo ne rimase incantato.
-buonasera- salutò educatamente la ragazza rivolta al barista
-signorina...- rispose lui con un inchino.
Lei si avviò nella direzione di Linn fissandolo con intensità.
Lui venne preso dal panico era una frana in amore e che fosse
innamorato era palese...
-ti sposti?- chiese lei con una freddezza glaciale che bloccò tutti
-s-sì scusa...- disse Linn al limite dell'imbarazzo spostandosi in tutta fretta.
Lei non ringraziò nemmeno, passò quasi fluttuando e lo lasciò lì,
tutto rosso in volto e ancora sconvolto per la figuraccia fatta.
Lei andò con passo spedito verso gli scogli amava il mare.
Amava sedersi a
gambe incrociate a fissarlo durante il giorno e la sera sdraiarsi sugli
scogli a contemplare le stelle immersa nei suoi pensieri...
E così fece.
Si sdraiò e si perse nel filo dei suoi pensieri...
Quella sera aveva
litigato con suo padre.
Lui voleva che si trovasse un ragazzo,
secondo lui a quindici anni almeno il fidanzato ci voleva, ma,la ragazza lo sapeva, lo diceva
solo perchè voleva che lei si fidanzasse con Roy, il suo unico compagno di giochi.
Il problema era che lei lo detestava perchè pretendeva che fosse
una sua schiava nn un'amica o una compagna d giochi...
Ma era ricco e si era conquistato il cuore, sempre ammesso che ce
l'avesse,di suo padre.
Ed ecco che a quel pensiero ricominciava a piangere...
La vita era ingiusta
con lei, si poteva scegliere neanche il ragazzo!
Sempre ammesso che qualcuno potesse desiderarla.
O almeno era ciò che credeva, visto che era stata bollata con il
marchio di misteriosa ed enigmatica...
Li odiava tutti, dal primo all'ultimo.
Poi un rumore di passi dietro di lei.
Il respiro affannato di chi ha paura
del gesto che sta compiendo.
Lei si girò di scatto mulinando i capelli con eleganza, aveva gli occhi ancora arrossati dal pianto e detestava quel momento, non voleva
mostrarsi così,le sembrava di mostrarsi inesorabilmente debole...
Lui la guardò un attimo e sorrise con imbarazzo, la ragazza rispose
con dolcezza ,si fissarono per un pò poi il ragazzo esordì tremante dicendo
- come ti chiami?Io sono Linn-
-piacere Linn io mi chiamo Marya, siediti pure di fianco a me-
Rispose la ragazza senza pensare, non sapeva perchè non l'avesse mandato via in malo modo...
Lui lo fece e poi fu un'attimo, il tempo di sedersi, e la ragazza
senza che lui dicesse nulla gli raccontò tutto...
Sentiva di potersi fidare di lui.
sentiva che lui più di tutti l'avrebbe capita...
Tutta la sua solitudine sarebbe
finita...
Finalmente...
Durante il lungo racconto lui la ascoltò senza fare una piega, lo
faceva volentieri e d'altronde, l'amava e quello secondo lui era un gesto
bellissimo da parte sua.
L'ultima cosa che si aspettava era quella...
Finito il racconto lei corse lontana non sapeva più nulla.
Sapeva solo che finalmente aveva trovato l'amore. Stava provando quel sentimento dolce
e stupendo...
Il tacito accordo era di rivedersi lì la sera dopo...
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spero vi sia piaciuta!!aspetto tnt tnt commenti!