A genetic component to addiction


“Unfortunately there's a genetic component to addiction and Indio has likely inherited it. Also, there is a lot of family support and understanding, and we’re all determined to rally behind him and help him become the man he's capable of being."

Questa è stata la mia dichiarazione ai giornalisti.

A mio figlio, che è stato arrestato Domenica per possesso di cocaina, dovrò parlare più apertamente e sinceramente.
Ha bisogno di me adesso più che mai.

E' stato davvero un colpo durissimo per me.

So cosa starete pensando “Tale padre tale figlio” lasciate almeno che vi spieghi cosa ne penso.
Per farlo vi basterà ascoltare le parole che rivolgerò a Indio che non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi.
Non vorrebbe farsi vedere da me adesso ma le sue lacrime valgono più di mille scuse.

Sono io il padre tocca a me parlare adesso, so che ascolterà il mio monologo in silenzio ed è quello che voglio.

-Esiste davvero una componente genetica che ti porta alla dipendenza da droghe?

Non lo so, o almeno non credo molto in questa possibilità basta pensare al fatto che ci sono tante persone che sono dipendenti da droghe che hanno alle spalle una famiglia “pulita” e senza alcuna traccia di dipendenze pregresse.

Sfortunatamente sembra però che questo non sia il caso della nostra famiglia, la famiglia Downey, iniziando da mio padre, questo ipotetico “gene” impazzito si è diffuso per generazioni e lentamente ha tentato di distruggerci, prima mio padre poi ha colpito duro, per anni, me e adesso anche tu, Indio.

Basta solo una maledetta volta e diventi suo schiavo, a meno che tu abbia una mente talmente forte da potercela fare senza alcun aiuto.

Ma anche questo non è il mio caso.

Se le provi anche solo una volta farai fatica ad allontanartene e questa 'prima volta' non sarà di sicuro dettata da un gene che ti spinge a cercare gli stupefacenti, piuttosto da un padre che ti offre uno spinello quando hai solo otto anni, come è successo a me o a qualche compagnia sbagliata e a periodi difficili, come è successo a te, figlio mio.

Oltre a questo fatto, penso che sarebbe troppo facile imputare la tossicodipendenza ad un puro fattore genetico. Sarebbe la perfetta via di fuga per i genitori negligenti e per le persone troppo deboli mentalmente da opporsi ad una dose, proprio come lo sono stato io.


E allora perché mi sembra di essere stato catapultato indietro di più di vent'anni quando mi arriva una chiamata da dipartimento dello sceriffo di Los Angeles che mi dice che mio figlio è stato arrestato per possesso di cocaina?

Mi sembra di rivedermi, quando ero appena un ragazzo, tutti pensavano che sarebbe stato solo un periodo passeggero e nessuno mi e' stato mai davvero vicino.
Quando hanno capito che avevo una dipendenza grave nessuno, escluso Mel, mi è stato vicino.

Adesso ho capito quanto ho fatto soffrire le persone che mi volevano bene.
Mi dispiace.
Le mie scuse non sono mai state così sincere.


Sono stato un padre attento, ho sempre cercato di indirizzarti verso una strada corretta e senza “pericoli” di questo genere, eppure ho fallito, esattamente come ha fatto mio padre con me.
Con la differenza che io ci ho provato davvero a starti vicino anche se non è stato abbastanza.

Forse Hollywood non è il posto migliore per crescere un figlio, i giornalisti, i paparazzi e la pressione a cui sei sottoposto ogni giorno e soprattutto il non poter avere una vita “normale” ti porta a rifugiarti nell'unico mondo dove puoi essere chi vuoi e soprattutto fare quel che vuoi, il mondo parallelo delle droghe.
Forse è per questo che tanti miei colleghi, come me, sono caduti in questa trappola risultata mortale a molti.
Forse questa società non va più bene per nessuno.


Quando ho chiuso la chiamata le lacrime avevano già iniziato a rigarmi il volto.
Mi sento impotente, non mi è capitato spesso negli ultimi anni di sentirmi così non da quando ho iniziato a disintossicarmi.
Ho sbagliato con te da qualche parte e non so dove.

La dipendenza e' un nemico pericoloso rimane latente e docile anche per anni per poi prendere il sopravvento quando sei più debole e vulnerabile come i peggiori virus che non ti lasciano scampo.

Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e ogni secondo della tua vita ti ritrovi a pensare a lei: l'unica che vuoi nella tua vita, l'unica che e' capace di spazzare via tutte le persone che ti stanno intorno senza la possibilità di farle tornare da te: la droga. Quando ti rendi conto che non la vuoi più nella tua vita, se sei così fortunato da arrivarci a quel punto, ormai e' troppo tardi.
Vorresti buttare via ogni sua traccia come si fa con una donna che ti ha ferito e non ha più la tua fiducia.

La tua mente combatte ma la il tuo corpo e' ormai contro di te.
Non si può smettere di amare una persona da un giorno all'altro, il tuo cuore non lo sopporterebbe, non si può smettere di assumere droga da un giorno all'altro, il tuo corpo non lo sopporterebbe.

Per disintossicarti hai bisogno di lei, ancora, strisci ai suoi piedi per giocare una nuova partita in cui ogni mossa potrebbe farti perdere tutto quello che hai conquistato ritornando al punto di partenza.

Hai paura, hai dannatamente paura.


Non voglio che tu arrivi a questo punto, non voglio che come me finisca in prigione più di una volta, perda innumerevoli compagne e devasti il tuo fisico.
I dottori possono dirmi come stai dal punto di vista clinico ma non possono dirmi cosa pensi e come ti senti, solo io lo so, io come tutti quelli che sono stati nella nostra stessa situazione.
Tu lo sai.

Si passa dalla fase “Provo solo qualche volta non c'è nulla di male” fino ad arrivare a pensare che forse hai sbagliato ma può ancora farcela da solo non è grave.
Sei arrivato al punto di non ritorno: sei schiavo di lei.
Passerai da un clinica all'altra e ti dovrai impegnare, ogni scusa sarà buona per non sentire i dolori che ti provoca l'astinenza, ma ce la farai, solo se ti impegnerai e so che lo farai.


“..believe Indio can be another recovery success story instead of a cautionary tale.”

E' stata la seconda parte della mia dichiarazione.
Io ci credo, ci credo dannatamente.

Tutto quello che ho subito non accadrà anche a te perché ci sono io al tuo fianco e non potevi avere compagno migliore per questo viaggio.

Credo che tu, Indio Downey, potrai essere un'altra storia di recupero con successo invece che un ammonimento per qualcuno.

La persona migliore che ti possa accompagnare per la riuscita di un'avventura e' quella che conosce già il percorso e ti fa aggirare gli ostacoli, senza doverli affrontare, senza dover soffrire.
Quella persona sono io per te.
Sono l'unico in grado di aiutarti.
Sono tuo padre e non ti abbandonerò mai. “


Appena ho concluso il mio discorso Indio si alza e si stringe a me come non faceva da quando era un bambino. Questo gesto vale più di mille scuse e più di mille parole.

E adesso ditemi se possiamo essere classificati con la tipica frase “Tale padre tale figlio” oppure se abbiamo diritto anche noi di fare i nostri sbagli senza che tutto il mondo ci punti il dito contro.







Note dell'autrice:
So che vi ho detto che ho poco tempo per scrivere ma non appena ho appreso la notizia dell'arresto di Indio questa one-shot si è scritta praticamente da sola.
Questo è un po' è il mio punto di vista, non so cosa stia pensando in questo momento Robert, so solo che sarà davvero dura per lui e questa storia è un modo per stargli vicino.
Spero vi sia piaciuta fatemi sapere cosa ne pensate.
La storia la dedico a RoxyDowney che ringrazio per l'aiuto e il supporto.

Ci leggiamo Lunedì:)
A presto:)