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Autore: Ino chan    02/07/2014    2 recensioni
Davanti alla tv accesa, Mary e la signora Hudson stanno facendo dei piegamenti in avanti a ritmo di musica. Mary a fatica vista l’ingombro del pancione mentre la signora Hudson -Gesù, è vestita come la protagonista di Flash Dance.- sembra una novella Jennifer Beals [1] con una tuta integrale nera, una fascia in spugna attorno alla fronte e scaldamuscoli rosa alle caviglie.
-Finirò in analisi per questo…Ancora.-
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al nono mese Mary è così grossa da somigliare ad un divano che cammina.
Tutti i sintomi della gravidanza si sono decuplicati, russa, sbava , è sempre di pessimo umore e quando dopo una sfuriata si accorge che John la sta fissando con la tipica espressione del coniglio illuminato dai fari di un auto, scoppia a piangere disperata buttandogli le braccia al collo.
-Questa bambina deve uscire da me, prima che mi rinchiudano!-
John le accarezza comprensivo la testa, l’unica parte che riesce a stringere di lei senza rischiare una disarticolazione delle spalle. Da quando Mary è entrata nell’ultimo mese di gestazione ha sempre il terrore di dire qualcosa di sbagliato, tanto che si possono contare sulle dita di una mano le parole che pronuncia nell’arco di una giornata - Secondo me…-
-E’ tutta colpa tua!-
-Mia!?- esclama John prima di venir brutalmente spinto verso il divano
-Avrà sicuramente il tuo testone!-
-Io non ho il testone.-
-Sì, invece!-
John annuisce sconvolto mentre guarda sua moglie andare verso la cucina dondolando come un pinguino. Dio, non è mai stato così spaventato neanche quando era in Afganistan.
-Mary?- chiama debolmente agitando una mano per attirare la sua attenzione.
-Che diavolo vuoi Watson?-
John scatta sull’attenti -Niente amore!-
Maledizione, anche oggi toccherà a me cucinare.

Il parto è previsto fra poco meno di una settimana, ma John è più che certo che non riuscirà a vedere in faccia sua figlia se continua così. I continui cambiamenti d’umore di Mary lo fanno sentire intrappolato in un film dell’orrore di serie B.
Una notte ha addirittura sognato che iniziava a vomitare verde come la bambina l’Esorcista.
-John caro, portala qui. So come aiutarla.-
John vorrebbe dire alla signora Hudson che non può far bere a sua moglie incinta di nove mesi nessun decotto alla marijuana o qualche altra stramberia New Age frutto del suo passato allegro, ma alla fine, la fatica ha il sopravvento e  prima di tornare a lavoro per il turno del pomeriggio lascia detto a Mary di passare a Baker Street.

Quattro ore dopo e un sonnellino ritagliato fra una visita e l’altra, John si sente appena più fiducioso verso il mondo. Alla fine la signora Hudson è una persona con la testa sulle spalle e magari ha semplicemente offerto a Mary un tea e ora staranno spettegolando da brave donne.
John sospira osservando la porta del 221A prima di salire le scale.
E’ a metà della seconda rampa quando una musica, una strana musica, lo sorprende.
Non è Sherlock che suona il violino, è qualcosa tipo…
-Musica disco?-
John si ferma sulla soglia della porta e affascinato e terrorizzato assieme osserva la scena che gli si presenta di fronte.  Sherlock è seduto sul divano, busto dritto, mani sulle ginocchia, e sguardo fisso di chi sta cercando di capire a cosa sta assistendo. Strano a dirsi, ma è lui quello normale del trio presente.
Davanti alla tv accesa, Mary e la signora Hudson stanno facendo dei piegamenti in avanti a ritmo di musica. Mary a fatica vista l’ingombro del pancione mentre la signora Hudson -Gesù, è vestita come la protagonista di Flash Dance.- sembra una novella 
Jennifer Beals  [1] con una tuta integrale nera, una fascia in spugna attorno alla fronte e scaldamuscoli rosa alle caviglie.
-Finirò in analisi per questo…Ancora.-
Al suo lamento, Sherlock si riscuote dalla vista per voltarsi verso di lui -John che stanno facendo?- E’ così stranito, che John prova il forte impulso di abbracciarlo e di dargli il benvenuto nel suo mondo.
-Ginnastica pre-parto credo.- mormora mentre le due donne davanti alla televisione si girano in sincrono e prendono a fare piegamenti laterali.
-Mary?-
Mary si raddrizza, porta le mani alla schiena e si vola sorridendogli radiosa -Ciao tesoro.-
-Ciao tesoro? - fa eco John stupefatto. Se oggi voleva uccidermi l’attizzatoio del camino per aver sbriciolato mentre facevo colazione.
-Perché non ti unisci?- Mary si fa un po’ di lato -Hai messo su un po’ di pancetta.-
John  vorrebbe ribadire che ha messo su solo due chili, quando la sua attenzione viene  attirata dalla donna sullo schermo della televisione. Una cinquantenne signora Hudson, vestita come quella  al fianco di Mary, tutta intenta a spiegare  il prossimo esercizio da fare.
John sente la mascella inferiore schiodarsi di botto da quella superiore -Signora Hudson quella è lei?-
-Sì, ero un bel bocconcino eh?-
John prova i fremiti della morte mentre si fa accanto a Sherlock - Dimmi che hai un caso per le mani…- gli sussurra a mezza bocca.
Sherlock lo guarda da sotto in su - Avresti bisogno davvero di fare un po’ di moto.-
-Non ho intenzione di fare una maledetta ginnastica per donne.-
-Credo che la ginnastica sia unisex.- risponde Sherlock accigliato.
-Se non vieni subito con me, ti giuro che dirò ad Anderson che cerchi un coinquilino.-
Sherlock aggrotta la fronte -Non oseresti.-
-Dai John vieni!- trilla Mary contenta.
-Sono un uomo disperato.-

 

-Sono contento che la ginnastica ti abbia giovato.-
Nessuna risposta dal bagno dove Mary si è infilata non appena tornata a casa.
-Allora cosa mangiamo questa sera? Che ne dici di ordinare italiano?-
Ancora nessuna risposta e John si avvicina perplesso alla porta -Tesoro?-
Mary sta fissando con le braccia incrociate al seno la tazza del water -Che succede?- le chiede John avvicinandosi.
-Non capisco che diavolo ti costi abbassare la tavoletta, rischio di cadere nel water ogni volta che mi siedo.- intanto che Mary avanza John arretra tenendo le mani sollevate ad altezza delle spalle - Sei un maledetto egoista.-
-Non ti sembra di esagerare?-
-SEI TU CHE MI HAI MESSO INCINTA!-
John sgrana gli occhi -Mi pare che fossimo in due quella sera...-
-Sarò io però dovrò partorire questa bambina! Io avrò i capezzoli infiammati quando inizierò ad allattarla! Io …-
Al quinto io di Mary John era pronto a chiederle scusa in ginocchio per averla corteggiata.
-Oh!-  John socchiude gli occhi lentamente mentre Mary si copre la bocca con una mano -OH!- esclama di nuovo -Ecco dove l’aveva già vista.-
-Di che parli?-

 

Mary lo supera dondolando con la sua andatura a papera , apre il portatile che ha lasciato sul divano e dopo i dovuti calcoli, si siede  -ECCOLO!- esclama -John vieni qui.-
John si siede cauto accanto alla moglie e allunga il collo verso lo schermo.
-Ecco dove avevo già visto il video della signora Hudson, faceva parte di una collana di videocassette sull’auto aiuto!-
-E tu che diavolo ne sapevi?-
Mary sorride imbarazzata -Ho iniziato a guardarle dopo averti conosciuto.-
John torna a guardare lo schermo del computer -Gli uomini di una certa età sono tutti idioti e noi vi sveliamo come accalappiarne uno?-
Mary ridacchia alzandosi e John la segue -No.No. Adesso parliamo!-
-Devo ricordarti che sono incinta per colpa tua?-
John si ferma a metà del salotto - Allora, italiano avevamo detto, no?- esclama tornano indietro verso il telefono fisso sistemato su una colonnina accanto al divano.
Mary lo osserva soddisfatta, per poi sospirare - Quelle videocassette sono una cannonata, dovrei prestarle a Molly.-

 

FINE

 

Fanfic scritta in mezz’ora xD Se vi va, fatemi sapere che ve ne pare.



 


[1] Attrice protagonista di Flash Dance.

 

   
 
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