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Autore: Fin_Light    02/07/2014    3 recensioni
Eccomi qua con una nuova long, però essa è dedicata alla Nalu Week: Due ragazzi sono costretti a doversi sposare all’età di 17 anni, per via delle decisioni delle loro famiglie ma cosa succede se i due hanno già un legame ad unirli?? Accetteranno il matrimonio senza opporsi oppure faranno a modo loro?? Spero vi piaccia!! :D
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Secondo giorno - Vulnerabile

2 luglio, una giornata come le altre per la gente di Magnolia, l’estate si faceva sentire sempre più ad ogni giorno che passava, non per tutti però si apprestava ad essere qualcosa di monotono.
Per una ragazza in particolare, quel giorno profumava di nuovo, il suo risveglio in quella mattina era stato il più bello che avesse mai vissuto, qualcosa le aveva messo di buon umore.
La notte scorsa aveva dormito come un ghiro, certo la bionda era sicura di aver avuto un sorriso stampato sul viso, infondo sognare quel ragazzo dai capelli rosa in quella serata magica, le aveva dato molti motivi per il suo buon umore.
Purtroppo, non di certo un peccato, non era stato solo il bel sogno con tanto di bacio a farla svegliare così contenta, anche se era strano visto che si conoscevano da solo un giorno, c’era qualcos’altro che l’aveva portata ad alzarsi col sorriso e persino prestissimo, le 5 del mattino non era normalmente il suo buongiorno.
Presa col piede giusto, andò subito giù per le scale, si, la sua camera si trovava al piano di sopra, ora prese a camminare nel corridoio, che in fin dei conti non era molto lungo, ed entrò in una stanzetta che risultò essere la cucina.
Prese la padella da un mobiletto a fianco ai fornelli, sotto di essi c’era una credenza dove poter prendere l’olio che le serviva, poi un uovo e della pancetta dal frigo, che si trovava alla sua sinistra, più indietro del piano di cottura.
Si mise ad armeggiare sui fornelli, accendendo il fuoco, posarvi sopra la padella, mettere qualche centilitro di olio, sbattendo poi l’uovo nel bordo del tegame per versarvi il contenuto per la cottura, poi aggiunge anche della pancetta ed attese per qualche minuto.
La cucina aveva al centro della stanza un tavolo quadrangolare, coperta con una tovaglia rossa a strisce nere, che formavano quadrati per tutta la stoffa, una sedia per ciascun angolo e un lavandino nell’angolo infondo a destra della cucina.
Una volta pronto fece colazione, prendendo anche una tazza di latte e qualche biscotto, finito di mangiare corse al bagno dopo aver recuperato l’intimo, più qualche vestito e si mise a farsi una doccia.

Alla grande villa della famiglia Dragneel, il giovane ragazzo dormiva ancora beatamente nella sua stanza, per quanto la domestica provava a svegliarlo, lui sonnecchiava come nulla fosse e neanche una cannonata ci sarebbe riuscito.
La madre salì velocemente le scale, percorse il lungo corridoio ed entro nella stanza che si trovava infondo alla corsia, appena vide il figlio ancora sotto le coperte, gliele tolse via con un gesto repentino e lo prese per un orecchio per urlargli al meglio, ciò che gli doveva ricordare.
Quando con un urlo assordante del genitore gli piombò nel timpano, essa capì che il messaggio era stato recapitato, anche la sua reazione lo fece capire perché, con un scatto, saltò fuori dal letto e si precipitò al bagno, così la donna poté tornare dal marito in tranquillità
Natsu durante la doccia non fece che pensare all’appuntamento, tra meno di due ore si sarebbe dovuto far trovare al parco, esattamente verso le 11:00.
Si stava maledicendo per la sua stupidità, come aveva fatto a dimenticarsi dell’uscita con la sua promessa sposa, e su questo aveva i suoi dubbi perché, in fin dei conti, si erano conosciuti il giorno precedente, la trovava simpatica ma questo era solo una facciata, doveva conoscerla e capire se era lei.
Aveva avuto tutta la notte per pensarci e Lucy assomigliava molto alla ragazzina che tempo fa aveva incontrato durante l’hanabi, per questo si era ritrovato ad invitarla ad uscire con lui, per scoprirlo ma si chiedeva mentalmente se fosse solamente quello a spingerlo a conoscere la ragazza.
Scosse la testa per cancellare subito quel pensiero, se la bionda non fosse risultata essere quella biondina dagli occhi color cioccolato, colei che lo aveva rapito esattamente 4 anni fa.
Il pensiero di averla baciata all’epoca gli passò per la mente in un nano secondo e si ritrovò ad assumere una colorazione piuttosto piccante sulla faccia, però se non fosse stata lei, non ci avrebbe pensato su due volte ad annullare il fidanzamento, infondo lui sapeva che la ragazza non fosse d’accordo a questa unione e stranamente, questo pensiero gli provocò una fitta nell’organo pulsante.
Si diede nuovamente dello stupido, non capiva perché doveva provare quello strano sentimento, che a gran fatica lo collegò al dolore, alla tristezza, per questo diede un pugno nelle piastrelle di marmo liscio attaccate al muro, ed uscì dal getto dell’acqua con un “accidenti!!”
Uscì dal bagno con attorno alla vita un semplice asciugamano bianco, aprì il suo grande armadio e si mise a frugare tra i vestiti, cercandone uno adatto all’evento, naturalmente non si dimenticò l’intimo.

Erano le 10:30 e Lucy aveva appena raggiunto il parco, sedendosi su una panchina vicino alla fontana centrale, si era vestita con una mini gonna nera, una maglietta smanicata del medesimo colore e con una leggera scollatura a dare una buona vista nel suo bel vedere.
Ai lati della testa portava dei nastrini bianchi legati a fiocco, indossava delle calze lunghe fino alle cosce di color carne, con delle scarpette a tacco corto di un blu scuro quasi nero, mentre i suoi capelli erano lasciati lunghi, con le punte leggermente mosse e due ciocche a caderli davanti alle spalle, fino al suo petto.
La ragazza non si era dimenticata il biglietto del cinema, lo aveva con se nella borsetta rossa che teneva sulla spalla destra, insieme al suo cellulare naturalmente, con altri oggetti utili.
Il ragazzo era in ritardo di una ventina di minuti e la bionda si chiedeva se non avesse cambiato idea, infondo non l’avrebbe potuta neanche avvisare, non avevano modo di contattarsi quindi non gliene fece una colpa.
Era stata così contenta, così euforica che aveva assillato la sua amica Levy, ed ora tutta quella gioia era sparita, lasciandole un senso di dispiacere sullo stomaco, così fece per alzarsi e si ritrovò due ragazzi davanti a se.
Il primo aveva i capelli neri a caschetto, però un pò più lunghi, i suoi occhi erano del medesimo colore e la carnagione scura, il tutto contornato con un’aria annoiata e distaccata, che a Lucy pareva una sottospecie di tsundere, un approccio per corteggiare le ragazze, che si sarebbero sciolte nel guardarlo.
L’altro invece era dalla pelle un pò chiara, i capelli corti un pò mossi di un castano chiaro mentre i suoi occhi neri la scrutavano dalla testa ai piedi, lui era molto più diretto nel dire le cose, infatti i due cercavano di strapparle un appuntamento ma lei continuamente li respingeva con un “no!” secco e deciso.
I ragazzi sembravano proprio ottusi, insistenti nel volere un uscita con la bionda, quest’ultima si stava veramente seccando, non le piaceva essere al centro delle attenzioni o almeno non a quei ‘particolari’ interessi che loro avevano su di se.
- Su, adesso andiamo sotto quell’albero e dedichiamoci al nostro amore - il castano le disse, prendendola per un fianco e facendole venire un brivido di disgusto, anche se era un bel tipo, entrambi lo erano, non le interessava.
- Quante volte devo dirvi di no e... non m’interessi!! - voleva tornarsene a casa, il rosato non si era fatto vedere e in più questi due la importunavano, la cosa si stava facendo piuttosto fastidiosa e mentre stavano per aprire bocca, una voce arrivò alle orecchie dei tre.
- Non avete sentito cosa ha detto? - quella voce Lucy l’avrebbe riconosciuta ovunque e di questo pensiero se ne pentì, come poteva affermare una cosa simile con tanta sicurezza, nella sua mente?? Non sapeva nemmeno lei rispondersi, però stava di fatto che era felice dell’intervento di Natsu.
Vestita di soli pantalone verde foglia, una canotta bianca con un drago rosso raffigurato sulla schiena, la sua sciarpa bianca di scaglie tenuta legata intorno alla testa, lasciano il collo scoperto e mostrando una cicatrice nel lato destro e per finire, le scarpe da ginnastica della nike.
- E tu chi saresti per intrometterti ragazzo?! - gli chiese il moro, ricevendo un occhiataccia del rosato che fece cenno alla bionda di raggiungerlo, cosa che fece con uno strattone, liberandosi dalla presa del castano.
- L’hai appena detto, sono il suo ragazzo!! - i due giovani inghiottirono a vuoto, stavano flirtando con una ragazza occupata, quest’ultima invece perse tanto di quei battiti che le sembrò di morire per la felicità che quelle parole le avevano infondato.
Natsu la strinse a se nella spalla con fare possessivo, come per fargli capire che era sua e nessuno doveva metterci mano, però nella sua mente tutto ciò lo fece confondere.
Non si era mai comportato così con nessuna, nemmeno per aiutare un’amica e invece, con quella Lucy, tutto ciò che faceva gli veniva spontaneo, proprio come quella sera che l’aveva invitata a ballare.
I due play boy con un “ci dispiace” se la filarono il più velocemente possibile, dopo qualche minuto che parve essere un eternità, il rosato si voltò verso della bionda e le sorrise, un gesto che nuovamente gli venne spontaneo.
- Tutto apposto? - le chiese gentilmente mentre la staccava da se e la osservava, si chiedeva come poteva dannatamente star bene ogni vestito a quella bionda, a suo parere lei era “una bomba sexy” e si maledì per aver pensato una cosa simile.
- Ora che ci sei tu, si!! - Lucy ricambiò il suo sorriso, con tanta dolcezza che appena si rese conto di ciò che gli aveva appena detto, si mise a guardare i suoi stessi piedi, che per via dell’imbarazzo e del viso arrossato, trovava molto interessanti in quel momento.
- Beh, mi dispiace per il ritardo ma ora un film ci aspetta - con queste parole del rosato, la bionda annui soltanto, ancora imbarazzata, per poi ritrovarsi essere trascinata da lui.

In pochi minuti raggiunsero il cinema e alla biglietteria la ragazza ebbe modo di scoprire che genere di film dovevano vedersi, non era propriamente romantico, anzi era persino il suo più peggior contrario, un horror a pieni titoli e tanto di oscar.
Con qualche discussione avuta col ragazzo, la giovane alla fine si arrese, era impossibile avere ragione con quella testa bruciata, perché a quanto pare era piuttosto stupido e non era consapevole di come andava un appuntamento.
Presero posto nella settima fila, con una vaschetta media di popcorn e della coca cola, Lucy sedeva alla destra di Natsu ed entrambi attendevano l’inizio del film, che non tardò ad arrivare.
Ad ogni scena crudele o improvvisa che la faceva spaventare, la bionda si attaccava convulsamente al braccio del ragazzo, dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per restarsene buono e tranquillo. Ritrovarsi il petto prosperoso della ragazza era piuttosto piacevole ed eccitante, manco lui sapeva come riusciva a resistere dal saltarle addosso e farle qualsiasi cosa la sua mente pensava ed era meglio non stare ad elencare.
Ogni volta che aveva un contatto con la pelle di Lucy o le vedeva in volto il sorriso, Natsu si sentiva morire per la confusione che gli recava involontariamente, era troppo vulnerabile alla ragazza ma lui non sapeva che valeva anche per lei tutto questo.
Finalmente il movie era finito e i due ragazzi poterono uscire dal cinema, rivedendo la luce del sole e l’orario, erano le 13:15 e l'appetito si fece strada nel loro stomaco.
- Che ne dici se andiamo a mangiare qualche boccone - le chiese il rosato, quando pochi secondi prima il suo pancino aveva fatto un suono piuttosto carino, a parole della bionda, che si ritrovò a sorridergli di nuovo.
- Sono d’accordo!! D’altronde... ho una certa fame - rise per l’imbarazzo la ragazza, poi si affiancò al suo ‘accompagnatore’ e si diressero verso un bar.
Trovato un piccolo pub, si accomodarono fuori e incominciarono ad ordinare con l’arrivo del cameriere: Lucy prese una fetta di torta con del tè verde, mentre Natsu un panino abbastanza enorme e come bevanda, dell’altra cola.
Mangiarono tranquillamente anzi, il rosato stava affogando il suo appetito in quel panino come una bestia selvaggia, inizialmente la ragazza ne rimase shockata ma poi rise e gli sorrise.
- Che c’è? - le chiese un pò offeso il ragazzo, si sentiva preso in giro ma poi vederla sorridere, ogni sentimento negativo andava a farsi un viaggio di solo andata nel cestino.
- Nulla, continua pure a mangiare Natsu - la bionda teneva la stessa espressione mentre lui si sentiva invadere da uno strano calore dopo averle sentito pronunciare il suo nome, così decise di distrarsi continuando col suo spuntino pomeridiano.
Una volta finito, restarono ancora per qualche minuto a parlare, per conoscersi meglio e lui scoprì che alla ragazza piaceva leggere e che stava scrivendo persino un romanzo, lei del ragazzo era entrata in conoscenza che lui facesse boxe.
I due giovani si sorpresero quando vennero a sapere che avrebbero frequentato lo stesso liceo, però la cosa li faceva piuttosto piacere, alla fine si scambiarono numero e e-mail e così tra una risa e l’altra, persi nelle loro chiacchiere, arrivò la sera.
Quando stavano insieme e si trovavano bene, il tempo volava ma a loro poco importava in quel momento, erano contenti di passare la giornata insieme e lo avevano capito nella loro prima uscita.

Natsu accompagnò a Lucy nel suo appartamento, una casetta ne grande e ne piccola, scoprendo che lei viveva da sola ma ora era giunto il momento di separarsi.
- Allora... ci vediamo - la bionda lo disse in un sussurro che però il rosato percepì vocale con consonante.
- Si... - il giovane le si avvicinò, le accarezzò la guancia facendola sussultare e rabbrividire lungo la schiena, e non era di disgusto ma di uno strano piacere, nel mentre il suo viso si avvicinava sempre più al volto di lei, quest’ultima si perse nelle sue pozze smeraldine, ritrovando nel suo sguardo lo stesso desiderio.
Chiusero entrambi le palpebre, i loro cuori battevano veloci e forti all’unisono, mentre le loro labbra dopo interminabili secondi, ebbero la gioia di sfiorarsi e infine posarsi dolcemente l’uno sull’altra.
All’improvviso Natsu si scansò da lei, il viso nelle fiamme dell’inferno più piacevole mai provato in vita sua, stessa sensazione per Lucy, la faccia le andava a fuoco con quel colore acceso e quel calore che l’avvolgeva.
- Mi dispiace io... a domani Lu - e con quelle parole, quell’agitazione e quel suo cuore battere furiosamente dentro nel suo pettorale sinistro, corse via nell’imbarazzo più totale mentre la ragazza si dovette reggere nella porta di casa, sentirsi chiamare in quel modo l’aveva colpita nel cuore.
I loro organi palpitanti si erano colpiti avvicenda con una trappola mortale che non li avrebbe più lasciati liberi, ormai l’uno era vulnerabile alle azioni e alle parole dell’altra.


Angolo Autore

Bene bene, finalmente il secondo capitolo prompt concluso, spero vi possa piacere, perché io mi sto perdutamente cavando il mio cuore che sta morendo per la troppa dolcezza che mi sta uscendo fuori... tutta colpa di Natsu e Lucy *sul viso un finto broncio*
Scusate per gli errori che ci sono e ci sono stati nei capitoli, purtroppo non ho tempo per rileggerli però quando potrò, vedrò di sistemarli al meglio delle mie capacità, che comunque sia non sono il meglio in grammatica ma... dettagli xD passiamo ai ringraziamenti.
Per aver inserito la mia Nalu Week nelle preferite, ringrazio Elisa_ nalu, Firnen_92, Miky_chan95 e YunoGasai... per averla messa nella lista delle seguire, dragonfire_lucyV, Elisa_ nalu grazie... ringrazio chi ha letto e chi ha recensito, cioè Nee-chan e angelyca, fatevi sentire mi raccomando.
Ciao ciao!! ♥


Fin_Light
  
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