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Autore: caerries    02/07/2014    4 recensioni
“Luke domandò a Calum che cosa fosse l'amore e lui gli rispose che l'amore era lui che rideva.“
Cosa succederebbe se l'amore stesso diventasse un'illusione?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Calum Hood, Luke Hemmings
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Psychopath
everyone called him like that





Freddo, acido, solo.
Era così Luke Hemmings e gli andava anche bene esserlo, non gli importava di niente e di nessuno.
Abitava in una cittadina quasi sconosciuta e frequentava una scuola pubblica che non poteva far altro che schifare.
La gente era falsa, ma non poteva odiare persone di cui non gli importava nulla.
Era schifato da quella città, dalla sua famiglia e dalle persone in generale. In tutto, in qualsiasi cosa vedeva solo sofferenza, dolore, marciume, odio;
E in fondo non aveva tutti i torti.
Almeno fino a quel giorno, un giorno che non si sarebbe mai sognato di dimenticare, anche se alla fine lui non sognava, tutto era solo un incubo come la sua stessa vita, no? Un incubo.
Era seduto nel giardino dietro casa che era incolto e le piante crescevano a loro piacimento in tutte le direzioni. Ogni pomeriggio si recava lì per leggere sotto un albero, non ci andava mai nessuno e lui si sentiva maledettamente solo ma non gli importava, perché era giusto così.
Fu colto di sorpresa quel caldo giorno di Luglio, stava leggendo un libro che aveva trovato nella credenza della cucina, non sapeva bene cosa ci facesse lì un libro ma c'era e basta e lui lo voleva leggere.
Una fredda mano gli sfiorò la spalla e senza alcuna paura voltò il capo per cercare di capire di chi fosse quella mano.
C'era un ragazzo: Aveva i capelli neri, le labbra carnose e gli occhi scuri che avevano il colore delle nocciole che sua madre comprava ogni anno per il pranzo di Natale.
Stava seduto in ginocchio proprio dietro di lui accennando una smorfia simile a un sorriso, lasciò ricadere la gelida mano lungo il proprio fianco una volta attirata l'attenzione di Luke.
Lo guardava attentamente scrutando ogni minimo particolare del suo volto e a Luke la cosa non piaceva affatto.
“E tu chi cazzo sei?” Indietreggiò appena di lato chiudendo velocemente il libro e arrossì, era la prima volta che arrossiva.
Non aveva mai visto nessuno in quello che usava chiamare "il suo posto" e sembrava davvero stranito nel vedere quel ragazzo dalle fredde mani. “Calum” sorrise.
Si tranquillizzò e si ricompose tornando a sedersi nella posizione precedente.
“Io sono Luke” balbettò, non aveva mai balbettato prima d'ora “Che ci fai qui?”
“Cercavo un posto tranquillo”
Il ragazzo dagli occhi scuri scrollò le spalle e abbassò lo sguardo nel sedersi a gambe incrociate accanto a lui. Gli chiese cosa stesse leggendo, parlarono e Luke rise. Era da tanto che non rideva.


Era Agosto e il caldo torrido faceva sudare anche Luke che non si scomponeva mai.
 Aveva iniziato a leggere un nuovo libro mentre Calum lo guardava e gli raccontava di come sua madre fosse morta in un incidente d'auto. E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui dell'amore non ne voleva sapere niente.


Era arrivato Settembre, il caldo era cessato e l'ebrezza del vento rinfrescava i pomeriggi, la scuola era ricominciata ma Calum e Luke si vedevano ancora ogni giorno nello stesso posto.
E Luke aveva iniziato un nuovo libro mentre Calum gli spiegava di come fosse morto suo padre nello stesso incidente d'auto in cui era morta sua madre. E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui dell'amore non conosceva nulla perché così era giusto.


Ottobre.
E le foglie si ingiallivano e cadevano dagli alberi posandosi di tanto in tanto sulle pagine del libro che Luke aveva iniziato a leggere e Calum aveva iniziato ad abbracciarlo ogni volta che lo vedeva ma gli raccontava ancora di come sua sorella fosse morta in quello stesso incidente d'auto che gli aveva portato via i suoi genitori.
E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui dell'amore ci capiva ben poco.


Novembre era iniziato e con lui anche la fredda aria che soffiava da ovest che faceva gelare le vene anche a Luke che di freddo aveva perfino il cuore.
Aveva iniziato a leggere un nuovo libro e Calum lo aveva lasciato sedere tra le sue gambe mentre gli accarezzava delicatamente il collo e la guancia destra. Gli aveva raccontato di come era morto suo fratello di cinque anni nel medesimo incidente.
E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se solo all'ora iniziava a chiedersi che cosa fosse davvero l'amore.


Dicembre aveva bussato alle porte e la città gli aveva aperto, faceva troppo freddo e la neve aveva imbiancato il vialetto per andare nel loro giardino, ma Luke era riuscito lo stesso a trovare Calum sotto l'albero e la neve cadeva e bagnava le pagine del suo libro, decise di regalarlo a Calum e gli disse di leggerlo perché lui amava quel racconto.
Luke gli chiese cosa fosse la felicità perché in quel periodo dell'anno sembravano tutti molto felici, Calum gli rispose che la felicità era lui quando sorrideva.
Poi gli raccontò della strada sud-ovest ghiacciata che anni prima aveva ucciso tutta la sua famiglia in un incidente. E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui dell'amore aveva solo letto poesie nei suoi libri.


Gennaio e i botti di inizio anno.
I pomeriggi sembravano sere e il cielo era buio e Luke aveva iniziato a leggere un nuovo libro che parlava dell'amore e Calum quella sera gli raccontò che lo aveva sognato e lo baciò sulle labbra.
E Luke raccontò il suo incubo, anche se quell'incubo parlava della sua stessa vita. Poi Calum gli parlò di quanto era allegra sua sorella il giorno dell'incidente, perché dopo anni la famiglia si era riunita. E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui l'amore lo stava iniziando a conoscere lentamente.


Febbraio.
Luke aveva portato un nuovo libro da leggere ma non ci era riuscito perché Calum lo aveva distratto con i suoi baci e i suoi sorrisi. E dell'odio iniziava a saperne ben poco.
Poi Calum gli raccontò del fratellino che non smetteva di piangere in macchina perché aveva sonno il giorno dell'incidente.
E pensò ancora una volta che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se dell'amore non ne sapeva più di tanto se non si trattava di versetti e metafore.


Marzo aveva svegliato gli animali del giardino e rianimato le piante che tornavano a fiorire lentamente anche se la pioggia torrenziale aveva bagnato le pagine del nuovo libro che Luke aveva portato da leggere e Calum lo aveva baciato sotto la pioggia e gli aveva prestato la sua felpa per asciugarsi perché lui non aveva mai freddo.
Gli raccontò di come suo padre guidava veloce il giorno dell'incidente.
E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui iniziava a vederci qualcosa di più di uno stupido versetto di una poesia nella parola "Amore".



I fiori sbocciavano e gli usignoli cantavano ad Aprile.
Luke aveva portato un libro da leggere ma quel giorno aveva preferito correre tra gli alberi con Calum e rise forte quando gli fece il solletico sui fianchi, poi gli chiese di baciarlo e lui lo fece tante volte. Luke domandò a Calum che cosa fosse l'amore e lui gli rispose che l'amore era lui che rideva.
Poi però gli chiese di parlargli del vero amore e lui gli raccontò di sua madre che cucinava la colazione a suo padre e gliela portava a letto e dell'incidente che li aveva separati per sempre.
E tornò a pensare che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se lui l'amore lo aveva appena scoperto.

Maggio invadeva l'aria della città, il profumo di fiori si sentiva anche nel giardino e iniziava a fare un po' caldo anche all'ombra.
Luke aveva portato un libro e aveva scritto una poesia per Calum e quando lui la lesse pianse.
Luke non capiva e lo abbracciò ma Calum gli spiegò che mai nessuno gli aveva dedicato una poesia e gli disse che lo amava.
E cercò di non parlargli dell'incidente ma Luke se ne ricordava ogni volta che guardava gli occhi spezzati e tristi del ragazzo.
E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, ma tutto ciò che davvero amava era Calum e iniziò ad aver paura.


Sua madre aveva iniziato a imbiancare la veranda e aveva fatto l'aranciata con le arance dell'orto del nonno, perché era Giugno.
Luke aveva portato un libro e strappò una pagina perché Ellie, la protagonista del romanzo, in quel capitolo moriva di cancro e Rob rimaneva solo perché tutto ciò che amava era lei.
E Luke iniziò a dire a Calum quanto lo amava e lui sorrideva e gli ricordò il loro primo incontro, e Luke pianse.
Non era più schifato da tutto e da tutti e iniziava ad amare il modo che aveva di sorridere suo padre alla mamma.
Ma una volta ritornato a casa si ricordava dei genitori di Calum e pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, e iniziava a piangere per paura di perdere tutto ciò che amava.


Era Luglio e Luke iniziava poco a poco a parlare di Calum alla mamma ma lei iniziò a leggere il giornale cittadino che parlava spesso di incidenti sulla sud-ovest e non lo ascoltava più di tanto.
Aveva portato un nuovo libro da leggere ma quella volta fu Calum a leggerlo per lui sorridendogli di tanto in tanto.
Era passato un anno e Luke fece per la prima volta l'amore, lo fece con Calum perché gli aveva cambiato la vita che non era più il suo incubo peggiore.
Quando andava a casa guardava il notiziario che a volte parlava di incidenti.
E pensava che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se non ne era più tanto certo.



Ad Agosto andavano tutti al mare ma Luke avvisò sua madre che andava a leggere nel giardino dietro casa come sempre e lei iniziava ad avere paura e a fare chiamate strane con alcuni dottori della clinica della città vicina.
Luke portò un libro da leggere ma lo lesse solo qualche ora perché poco dopo decise di ascoltare per l'ennesima volta il racconto di Calum che gli chiese di restare perché si sentiva vuoto senza di lui.
Così Luke non tornò a casa quella notte perché si addormentò tra le sue braccia mentre gli accarezzava la guancia.
E si chiedeva se in tutti i casi la vita facesse schifo perché si porta via tutto ciò che davvero ami, perché lui di perdere Calum non ne voleva sapere.



Settembre, e mamma aveva iniziato a mandare Luke da un dottore, era uno psichiatra.
Non capiva davvero cosa ci fosse in lui che non funzionasse, ma lo obbligò a parlargli di Calum e quando lo fece il dottore aggrottò la fronte e tirò fuori la gazzetta cittadina di sei anni prima ma non gliela mostrò.
Luke non capiva.
Ne parlò con Calum e lui pianse tanto, allora pensò di abbracciarlo ma questa volta non smise di singhiozzare.
Luke iniziava a pensare che forse la vita fa schifo davvero perché ti porta via tutto ciò che ami, com'era successo a Calum, anche se lui non capiva cosa stesse succedendo.


Quando arrivò Ottobre iniziò a indossare felpe larghe e il naso gli si arrossava ogni volta che usciva all'aria aperta e sua madre gli vietò di andare nel giardino e lui pianse e scappò di casa tre volte quel mese perché iniziava ad avere paura della sua vita e non voleva più andare dal dottore.
E Calum non smetteva di piangere e di abbracciarlo perché tanto a Luke era passata la voglia di leggere.
E ricominciò a pensare che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, ma lui amava Calum e non poteva farselo portare via.


A Novembre il dottore parlò tre ore con sua madre nella gelida stanzetta dell'ospedale e quando ne uscì lei piangeva, ma Luke non capiva.
Scrisse a Calum un'altra poesia e gliela portò alla fine del mese, quando la lesse lo baciò e lo strinse a sé.
Ma Luke non capiva, aveva tanto freddo e quando Calum gli dava la sua felpa per coprirsi ne ispirava il profumo e associò quel profumo a quel mese dell'anno.
Ma cominciò a odiare tutti quei dottori ipocriti che riempivano i fascicoli di stronzate e la loro insensibilità davanti a una madre che raccontava del figlio suicida.
E pensò che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami, com'era successo a Calum, anche se tutto ciò che amava era Calum e niente di più da quel momento.


A Dicembre la mamma cucinò il pollo arrosto e i biscotti, poi gli chiese di raccontargli di più dell'aspetto di Calum e lui le disse che era bellissimo.
Una sera corse nella foresta perché aveva fatto un incubo e pensò di trovare Calum che lo avrebbe abbracciato e gli avrebbe sussurrato che lo amava ma pianse perché sotto il loro albero trovò solo il libro che gli aveva regalato e c'era un biglietto tra le pagine ingiallite su cui c'era scritto che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami come era successo a lui e che lui lo amava e gli chiedeva di non dimenticarlo.


Era Gennaio e la mamma lo portò in clinica, i dottori gli avevano diagnosticato un disturbo mentale.
E scoprì che Calum lo vedeva solo lui perché era morto sei anni prima in un incidente con tutta la sua famiglia quando la sud-ovest era ghiacciata.
E tutti gli davano del pazzo e lui pensò che la vita fa schifo perché ti porta via tutto ciò che davvero ami com'era successo a Calum.
E scrisse una lettera alla famiglia dove si scusò e infondo al foglio chiese alla mamma di portare i fiori del loro giardino quando sarebbero fioriti in Aprile sulla tomba di Calum e di lasciarci questa lettera perché sul retro del foglio ci aveva scritto una poesia dove gli diceva che lo amava, poi scappò di casa e si lasciò cadere nel freddo mare dal ponte della sud-ovest, perché così forse avrebbe rincontrato Calum.






Allora, per prima cosa volevo ringraziare seriamente tutti, le vostre recensioni mi hanno fatto davvero piacere e anche le vostre visualizzazioni nell'altra os. Poi mi scuso per avervi fatti piangere tutti hahah.
Spero che questa One Shot vi possa piacere come vi è piaciuta quella precedente, non esitate a dirmi quello che pensate.. Non mi offendo, accetto tutte le critiche. 
Sono una grande fan di American Horror Story e questa os mi è venuta in mente pensando alla prima serie, che inoltre è anche una tra le mie preferite, forse non ci troverete nessuna somiglianza ma va beh.
Grazie mille ancora. :-)
   
 
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