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Autore: lovemelikeiloveyou    03/07/2014    1 recensioni
Era passata una settimana da quando Jackson mi aveva morso. La ferita si era già rimarginata da qualche giorno. Voleva dire che non ero morta. Bene. Voleva anche dire che Jackson avrebbe smesso di chiedermi ogni dieci minuti come mi sentivo, se stavo bene, se mi sentivo strana. Era snervante. Quasi peggio di quando iniziava a parlare di quanto gli mancasse Lydia.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jackson Whittemore, Lydia Martin, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sinceramente.. Non so cosa sono Jackson."


DEREK’S POV.
Scott era andato via con la macchina di sua mamma accompagnando Jackson e i suoi tre amici a casa. Io ero rimasto ancora un po’ fuori dalla clinica di Deaton. Avevo avuto l’ennesima discussione con Scott, non voleva ancora fidarsi di Aiden e Ethan e non riuscivo a capire il perché.
Ripensai a Jackson che era tornato e alla ragazza insieme a lui che stava fissando me e Scott. Era come se l’avessi già vista da qualche parte, ma era impossibile, insomma era di Londra. Eppure i suoi occhi mi ricordavano qualcuno.
*DRINNN DRIINNN*
Chi è che rompeva ora?
“Pronto?” risposi scocciato.
“Derek sono Scott. Abbiamo un problema bello grosso. Vieni a casa mia subito. Chiama anche Peter.” Santo cielo in questa città non si può mai stare tranquilli, tra Alfa impazziti e zie psicopatiche non c’è mai pace. L’idea di trasferirmi da Cora non era poi così male.
“Arrivo subito. Sei serio sul fatto che devo chiamare Peter?” Non si era mai fidato di lui e adesso vuole il suo aiuto, veramente strano quel ragazzo.
“Mai stato così serio. Muoviti.” Non mi aveva neanche dato il tempo di rispondere che aveva buttato giù.
Adesso dovevo chiamare anche Peter.
“Pronto?” capivo perché eravamo parenti da tutte le volte che lo chiamavo, stesso modo di rispondere.
“Emergenza. Ti passo a prendere tra 10 minuti.” Riattaccai velocemente perché sapevo che se gli lasciavo il tempo di elaborare la cosa avrebbe detto no.

SARAH’S POV.
Eravamo a casa di Scott da qualche ore, stavano iniziando ad arrivare tutte le persone che aveva nominato prima Scott. Stavo sempre vicina a Jackson, avevo paura di tutta questa gente, lo so è strano, ma avevo paura e basta. Credo fossero già arrivati il veterinario, che a quanto pare era un druido, e, altre due persone, che penso fossero gli Argent, padre e figlia, vecchia fiamma di Scott, non ero un fenomeno con i nomi quindi non ricordavo i loro.
“Sarah vado un attimo a prendere da bere in cucina, aspettami qui ok?” Annuii. Speravo tanto che non mi lasciasse da sola, però lì nessuno mi avrebbe fatto del male, spero.
“Stai tranquilla, sono tutti qui per aiutarti.” Mi girai di scatto dalla paura. Era Stiles. Ok Sarah, respira, non è niente.
“Speriamo trovino una soluzione.” Mi girai guardandolo negli occhi. Dio se era bello. Forse è giunto il momento di darsi un contegno.
“Troviamo sempre una soluzione, a volte riusciamo anche a non uccidere nessuno.”
“Questa cosa doveva farmi stare più tranquilla?!”
“A regola. Però in mia difesa dico che nella mia testa suonava meglio.” Risi.
Suonarono alla porta e lui si alzò per andare ad aprire.
Erano l’amico di Scott che avevamo visto alla clinica veterinaria e un altro uomo, più grande anche dell’amico di Scott, quando entrò nella stanza dove ero io, sgranò gli occhi, come se avesse visto un fantasma. Guardai dietro di me per vedere se c’era qualcosa di strano, sinceramente non capivo che aveva da guardare in quella maniera. Ero vestita decente e truccata, ok avevo affrontato un volo lungo e non avevo ancora dormito, ero rincoglionita dal jetleg, ma non ero un mostro. Perché continuava a guardarmi in quel modo. Seriamente doveva smetterla.
“Peter stai bene? Sembri aver visto un fantasma!” Apparve Scott dalla cucina.
“Si sto bene. Allora qual è questo grande problema? Sapete ho una vita e voi teenagers non potete rompermi tutte le volte che avete qualche problema.”
“Ok Jackson, spiega il problema.”
Jackson spiegò loro che non riuscivo a trasformarmi insomma le solite cose che aveva detto prima Scott. Quando finì di spiegare, il veterinario, credo si chiamasse Deaton, ma non ne sono sicura, parlò.
“Ok, torno nel mio ufficio e cerco qualcosa.” Rincuorante insomma, non sapevano neanche da dove partire.
“Già, anche noi andiamo a cercare qualcosa.” Peter e Derek, forse.
Uscirono tutti da casa di Scott, e io ero ancora più agitata di prima. Nessuno sapeva cosa ero.
“Sarah andiamo a casa anche noi, sono stanco morto, ho bisogno di dormire assolutamente.”
“Ok, andiamo.”  Ero stanca anche io, ma in quel momento ero più confusa e spaventata da cosa potevo essere.
Dopo aver salutato sia Scott sia Stiles, tornammo a casa.  
“Cos’hai?” La cosa che odiavo di Jackson è che mi conosceva talmente bene che poteva capire cosa c’era che non andava e non potevo mentirgli.
“Sinceramente..” feci una pausa per rendermi conto di quello che stavo per dire, “Non so cosa sono Jackson. Nessuno dei presenti in quella casa sa cosa diamine sono. Ho paura.”

DEREK’S POV.
Da quando eravamo usciti da casa di Scott, io e Peter non avevamo parlato, nessuno dei due diceva nulla. Ero sicuro che anche lui avesse l’impressione di aver già visto Sarah, glielo dovevo chiedere almeno.
“Peter anche tu hai la sensazione di averla già vista?”
“Non ho la sensazione, ne sono sicuro.”

EHIIIIIIIIIII!
SORPRESA SORPRESA! Ce l'ho fatta ad aggiornare! YEEEEEEEEEE! Se volete fatemi sapere cosa ne pensate.. e niente! Ciao Ciao :)
  
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