03/07/2014
1 recensioniJohanna si guarda allo specchio e prende una spazzola.
I capelli le sono lentamente ricresciuti, ora le lambiscono le spalle, come prima di entrare nell’Arena per la seconda volta.
Il viso diafano mette in risalto la lunga e dolorosa cicatrice rosa che le attraversa lo zigomo, partendo dalla tempia, fino al collo.
La accarezza con lo sguardo e il suo corpo è scosso dai brividi.
Acqua e elettricità riempiono la sua mente.
E’ scossa da un altro spasmo e batte il pugno contro il muro.
Lei è più forte di tutto questo.
Prende la spazzola e la passa su tutta la lunghezza una volta.
Uno.
Christopher, il suo compagno di distretto ai primi Giochi.
La fa scivolare sulla frangia irregolare.
Due.
Sua sorella ,Harper.
Si spazzola i ciuffi scalati vicino all’orecchio di destra.
Tre.
Suo cugino, Dawson.
Ripete l’operazione sulla parte sinistra.
Quattro.
Suo padre, Fabrice.
Si spazzola di nuovo.
Cinque.
Sua madre,Gladis.
Sei.
Sua zia, Hannah.
Sette.
Suo zio, Sam.
Otto.
La sua migliore amica, Spencer.
Nove.
Il suo ragazzo, Noah.
Dieci.
La sua sorellina di quattro anni, Madison.
Undici.
Il suo compagno di lavoro, Jhon.
Dodici.
La sua mentore, Irina.
Tredici.
Il suo idolo,Mags.
Quattordici.
Il suo amico comprensivo,Blight.
Quindici.
Il suo custode, Finnick.
Sedici.La sorellina di Katniss,Prim.
Johanna posa la spazzola e la pulisce dalle ciocche rimaste impigliate.
Le butta via e si sciacqua il viso.
Guarda fuori dalla finestra.
La linea verde degli abeti si interrompe a macchie, per dare spazio a zone scure e brulle.
Sono le zone degli incendi che le hanno portato via tutto.
Le ritornano in mente le sue parole sulla spiaggia.
“I’m not like the rest of you, there’s no one left I love.”
Nessun amore.
Nessuno.
Johanna Mason chiude la luce e si stende sul grande letto matrimoniale.
E’ più facile piangere al buio.