Tutto uguale a casa Steanson.
I biondi capelli di Melanie scendevano dal letto in una cascata di boccoli scompigliati. Il sole era alto sulla sua casa e il riflesso le illuminava il viso.
“Signorina. Sono le ore otto. La colazione è in tavola”- Disse la cameriera.
“Grazie. Scendo subito.”- Rispose.
Si alzò dal letto, prese il cellulare e come prima cosa un messaggio alla sua migliore amica, Jools. Poi una controllata alle mail e un giro veloce su Facebook. Si infilò le pantofole e scese nella maestosa sala da pranzo.
Cereali, yogurt e un po’ di mirtilli erano sul tavolo. Mentre la ragazza mangiava, il telefono si illuminò di colpo. Una chiamata. Ma non una chiamata qualunque. Era John, il perfetto principe azzurro di Harvard. Ragazzo che Melanie aveva conosciuto ad una festa.
“Pronto” – Disse Melanie.
“Ciao Bionda.”- Rispose John.
“Ciao John. Come va?- Chiese.
“Tutto bene. E’ un po’ che non ci vediamo e cosi pensavo che stasera tu e Jools potevate venire con me e i miei altri amici di Harvard in centro. Sai c’è una bella festa ad un locale nuovo…”
“Va bene. Credo che per Jools anche vada bene. Per le nove saremo lì.”
“Ok. BENE! Cioè, ok. Allora a stasera.”
“A Stasera. Ciao John.”
Melanie riattaccò frettolosamente. Ma non perché avesse ricevuto l’invito che ha sempre sognato ma perché infondo non era poi così tanto attratta da John.
Alle nove e mezza Melanie raggiunse suo padre in ufficio. Precisamente suo padre è il famoso Lev Steanson avvocato da cause milionarie. Non mancava mai nulla nella vita di Melanie. Qualsiasi cosa lei volesse la aveva. Tranne ciò che più desiderava al mondo, rivedere sua madre, che da anni viveva in Svizzera.
“Papà buongiorno.”
“Ciao Mel. Oggi è una giornata nera. Credo che stasera a cena non sarò a casa. Ho l’aereo per Chicago alle sei.”
Ah. Bè sei tornato ieri sera da New York e ora parti di nuovo.”
“Mel. Ne abbiamo già parlato, il mio lavoro è questo. Io viaggio per andare a vedere i miei clienti. Qui in ballo ci sono cause da milioni di dollari. Non posso esimermi dall’incarico. Tieni prendi questi 200 dollari. Ti basteranno fino al mio ritorno domani sera.”
“Sono stanca. Ogni giorno mi dai soldi come se fossero delle mazzette. Ormai Jools vive a casa nostra o morirei di solitudine. Tanti soldi e solitudine. Il Grande Gatsby in chiave moderna.”
“Mel basta ora. Tra poco qui arriverà un famoso cantante che sta aprendo una causa contro una casa discografica. Non ho tempo.”
“Un famoso cantante… Mick Jagger varcherà quella soglia tra poco?”
“Smettila di fare la spiritosa….”
La porta a in vetro dell’ ufficio si aprì.
“Salve signorina Melanie. Avvocato, il Signor Sheeran è nella sala conferenze che lo attende.” – Disse Carla, assistente da anni del padre di Melanie.
“Perfetto. Dieci secondi e sono da lui.”
Carla uscì, richiudendo delicatamente la porta.
“Sheeran….. Ed Sheeran?”
“Si Mel. Ha avuto qualche piccolo scontro con la sua casa discografica e servono degli avvocati per giungere a degli accordi. E’ la prassi. Vieni con me. Stai facendo praticantato e diventerai avvocato anche tu tra due mesi, forse è ora che inizi ad interessarti anche tu alle varie cause qui in studio.”
“Va bene. Non è il genere che ascolto quindi non starò a fissarlo incredula per queste due ore di colloquio.”
Appena entrarono nella sala conferenze Melanie avvertì subito la netta sensazione di essersi sbagliata. Un viso tondo dai lineamenti dolci e quei capelli rossi la avevano come ipnotizzata.
“Bene. Salve Signor Sheeran sono l’avvocato Steanson. Con me il mio socio, Exemburg. Questa è la signorina Steanson che sta svolgendo attività di praticantato e se per lei non è un problema vorrebbe assistere a questo colloquio.”
“Nessun problema. Piacere, Ed Sheeran.”
Ed strinse la mano a Melanie che sorrise e si accomodò sulla poltrona. Il colloquio durò de ore dove Ed Mise in chiaro di non avere nessun problema con la sua attuale casa discografica, ma che aveva ricevuto un’offerta molto attraente da un produttore di successo che voleva rendere Ed ancora più visibile. Ora gli avvocati dovevano solo far si che avvenisse un divorzio tra le parti in modo pacifico.
“Bene signor Sheeran. Domani mattina sarò a Chicago e incontrò i vertici della casa discografica. Potremmo arrivare ad un accordo già domani in serata, in modo che Lei possa lavorare al suo nuovo album già da … Dopodomani mattina se le cose andranno per il meglio. Sono molto fiducioso.”
“Grazie. Bene allora io vi saluto.  Arrivederci a tutti, arrivederci alla signorina Melanie che forse dovremmo svegliare, perché credo che stia iniziando a russare.!” – Disse Ed.
“Melanie….!”- Urlò Lev.
Melanie si svegliò di colpo.
“Vogliate scusarmi…”
“E ancora non ha ascoltato le tue canzoni, Ed!”- Disse Paul, amico di Sheeran che era seduto li acconto a lui.
Ed sorrise.
“Forse ha bisogno di un bel caffè. Io ne vado a prendere uno qui al bar di sotto. Posso avere l’onore della sua compagnia?”- chiese Ed.
“ Con molto piacere. Ma non in veste di avvocato dormiglione!”- Rispose Melanie.
Ora solo 25 piani di ascensore separavano Melanie da un piacevole caffè preso con Ed Sheeran. Solo questione di minuti….