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Autore: DaughterOfHades    04/07/2014    7 recensioni
College!AU
Un giorno, per puro caso, Jason invia un messaggio al numero sbagliato. Da lì comincia una fitta corrispondenza con il destinatario.
{LA STORIA NON E' DI MIA PROPRIETA'. Sottolineo che questa è solo una TRADUZIONE. L'originale nasce come One-Short, ma essendo abbastanza lunga ho deciso di dividerla in alcuni capitoli.
Alla fine dell'ultima parte lascerò il link della fanfiction in versione originale, in questo modo se lo desiderate potrete mandare una recensione direttamente all'autrice!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Quasi tutti, Reyna, Talia Grace
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fissa lo schermo del telefono, poi il bicchiere di birra, poi di nuovo lo schermo. E’ sul punto di prendere un lungo sorso quando qualcuno gli tocca la schiena e si volta maldestramente, il cuore a mille.

“Amico, tutto bene?” chiede Percy, inclinando la testa con fare perplesso nel notare l’evidente panico di Nico.

Cristo, Percy non è proprio la persona che vuole vedere in quel momento. In qualche modo si è separato da Luke, così Nico suppone che è meglio trarne beneficio. 

“Sto bene” dice “Uh, ma- ascolta, quando le vedi, dici a Reyna e a Thalia che me ne sono dovuto andare prima. Me ne sto andando.”

“Cosa? Ma sei appena arrivato!”

“E’ un’emergenza,” replica Nico, senza pensare, il che molto probabilmente è la cosa più stupida che avrebbe potuto fare perché Percy, con il suo dannato complesso da eroe, si irrigidisce immediatamente.

“Cosa è successo?” chiede, abbassando la voce. Si sporge in avanti così che può sentirlo e no, Nico, sei andato avanti, ci sono un sacco di cose sbagliate nel pensare a quanto è buono l’odore del suo dopobarba visto che adesso sta con Luke e poi Jason -

“Senti, devo semplicemente andarmene,” dice di nuovo, spostando l’amico da un lato per cercare di farsi spazio fra la folla esattamente come aveva fatto con Thalia e Reyna. Questa volta però Percy riesce ad afferrargli la manica e lo tira indietro.

“Nico, non puoi dirmi cosa c’è?”

“Lasciami solo!” strappa via con violenza il braccio dalla sua presa e lo guarda con aria truce, ma non c’è nessun fervore dietro di esso. Qualcuno lo colpisce al gomito e gli fa cadere per terra il bicchiere di birra che teneva in mano. “Non ha importanza, Percy. Solo- solo - vai e trova Luke.”

Quando Nico si gira per tentare di nuovo la fuga, accadono molte cose tutte in una volta.

1. La musica cambia improvvisamente e viene messa una canzone di Shakira che non riconosce, ma che viene apprezzata abbastanza dagli altri partecipanti a giudicare delle grida.

2. Percy inciampa sul bicchiere che Nico ha fatto cadere ed incespica verso la folla, causando la caduta di molte persone.

3. Piper, che stava cercando di farsi strada fra il muro di persone portando molte bottiglie di birra in mano, viene prontamente spinta e tutte le birre volano sul pavimento.

4. Nico cade contro quello che sembra un muro di mattoni che poi in realtà si rivela essere il petto di qualcuno.

Tutta l’aria gli esce dal corpo con una dolorosa espirazione. Ansima e cerca di rialzarsi, ma in qualche modo la sua caviglia colpisce quella di un’altra persona ed entrambi cadono all’indietro. Un solo istante, Nico sente il mondo muoversi vertiginosamente e la musica fermarsi, diventa consapevole che la mano calda di uno sconosciuto sta stringendo il suo polso sottile ma un secondo dopo tutto comincia ad andare più veloce che mai e sbatte violentemente la testa contro lo spigolo del tavolo delle bevande.

“Nico!”

“Merda, sta bene?”

“Io non-”

“Ha bisogno di un’ambulanza?”

Fanculo, fa male.

Gli gira la testa ed il mondo sembra grigio e sfocato, come lo schermo di un vecchio televisore, ma non può permettere a quegli idioti di chiamare un ambulanza per aver sbattuto un attimo la testa. Si alza a sedere sul pavimento con un grugnito e prova a prendere piena consapevolezza di ciò che lo circonda.

“Sto bene,” dice. La musica non si ferma e sente andare avanti il gorgoglio della festa, cosa che gli fa intendere che la caduta non deve essere stata tanto tragica. “Sto bene.”

Cerca di tirarsi su del tutto ma la mano di qualcuno lo rimanda giù con gentilezza. Ci vogliono un altro paio di sguardi sfocati prima che Nico possa scrollarsi di dosso la mano di Hazel. (Quando era arrivata?)

“Stai attento,” gli dice. “Hai appena sbattuta la testa abbastanza forte. Non alzarti così velocemente.”

“Sto bene,” insiste, ma questa volta si rimette seduto lentamente. Realizza con crescente imbarazzo che, esattamente come Hazel, anche Percy, Piper, Annabeth e Frank sono intorno a lui. Oh, e poi il ragazzo alto che lo ha fatto cadere la prima volta, e che al momento è intento a fissarlo come se fosse un problema particolarmente difficile e molto al di sopra della sua portata.

Incapace di sopportare tutte quelle attenzioni ancora per molto, Nico si alza all’in piedi, ignorando le avvertenze di Hazel e le proteste, fino a che non è capace di restare dritto sui suoi piedi. Farfuglia qualcosa sull’andare a prendere un po’ di aria fresca, ma prima che possa arrivare fuori in veranda realizza che Hazel e Il Ragazzo Biondo lo stanno seguendo.

“Cos’è successo?” chiede Hazel, scansando una coppia che si sta baciando sulla panchina, completamente stesi su di essa. “Stavo parlando con Frank e poi ho sentito uno schianto e tu eri steso per terra con …”

Nico apre la bocca per dire che era stato un idiota ed era caduto inciampando nei suoi stessi piedi quando l’altro ragazzo si intromette. “ E’ stata colpa mia; non stavo guardando dove stavo andando.” Fissa Nico e piega leggermente la testa. “Mi dispiace molto. Dovrei fare più attenzione. Stai bene?”

Nico si strofina quello che gli sembra un uovo sbattuto sulla parte posteriore del cranio e fa spallucce. “Sopravvivrò.”

“Pensi che dovrei prendere del ghiaccio?” dice Hazel, mordicchiandosi le labbra. “Vado a prenderti del ghiaccio. Jason, puoi restare con lui ed assicurarti che non scappi via?”

Il ragazzo annuisce, “Certo.”

Hazel torna dentro casa appena Nico comincia a realizzare ciò che ha detto.

Jason.

Non sta accadendo. Non può star accadendo.

Jason Grace è, come Nico aveva già intuito, biondo, alto e robusto; sembra uscito dalla copertina di qualche rivista sportiva o può anche essere scambiato per il capitano di una squadra di football, per l’amor di Dio. Occhi azzurri - non proprio la stessa tonalità di quelli di Thalia, ma adesso che sa che sono imparentati nota la somiglianza. Per qualche ragione, il volto di lui scatena nella mente di Nico il suono di un campanello familiare, ma non riesce bene a collocarlo.

“Ehi, sembri molto pallido,” dice Jason, fermandosi davanti a Nico accigliandosi. Apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude subito dopo. “Probabilmente dovresti sederti.” finisce, annuendo fra sé e sé.

“Ho detto che sto bene,” replica l’altro. In realtà sta cominciando a sentirsi di nuovo un po’ intontito, ma per Dio, se vuole fingere di stare bene e poi collassare nella veranda di Piper ed Annabeth lo farà e nessuno potrà impedirglielo. Neppure Jason. Soprattutto Jason.

Il giovane espira e, con pazienza pratica gli chiede di nuovo. “Puoi solo sederti? Per favore? Non voglio dover spiegare perché ti ho lasciato stare all’in piedi se Hazel ritorna e ti trova svenuto.”

“Non ho intenzione di svenire,” brontola. “Non sono una ragazzina di dieci anni.”


“No, sei solo un ragazzo estremamente testardo che dieci minuti fa ha sbattuto la testa contro un tavolo e potrebbe avere una commozione cerebrale.” Jason fa volutamente un passo indietro e guarda dritto verso Nico. “Se non vuoi, non posso costringerti. Ma pensavo che tu preferissi sederti invece che svenire nel mezzo della veranda.”

Malvolentieri, e soprattutto perché sente un ronzio nelle orecchie che sta iniziando a diventare più rumoroso della musica sparata a tutto volume all’interno della casa, Nico arranca verso la panchina e si siede. Fa del suo meglio per evitare il contatto visivo con Jason, che si mette al suo fianco.

“Come hai detto che ti chiami?” chiede Jason, cacciando il cellulare dalla tasca. Sottile ironia.

“Non l’ho detto.”

Dopo alcuni istanti di silenzio, Jason sembra capire che quella è l’unica risposta che otterrà. Sbuffa, cliccando qualcosa sullo schermo del telefono. “Sono Jason,” dice, come se Nico non lo sapesse già.

“La risposta ad una domanda che non ho mai posto,” farfuglia prima che possa trattenere le parole. In un secondo Jason volta il viso verso di lui e Nico desidera solo poter rigettarsi le parole in gola.

“Tu …” Jason lo inizia a fissare molto intensamente, e Nico ci mette tutto se stesso per mantenersi sotto controllo. Dio, quanto è stupido. La stessa frase che ha usato per rispondergli la prima volta che si sono scritti dei messaggi - ed eccolo, che le usa senza pensare mentre sta cercando di nascondere il fatto che lo conosce già da troppo tempo per i suoi gusti.

La porta della veranda si apre con un rumore secco, Hazel l’ha aperta troppo velocemente ed è sbattuta per sbaglio contro il muro. Prende un respiro e se la chiude cautamente alle spalle, facendo una smorfia. Quando si gira per guardarli, Nico nota un pacco di piselli surgelati stretti nella mano della sorella. Non è mai stato così felice di vederla in tutta la sua vita.

“Non ho trovato borse del ghiaccio, così ho preso questi.” dice, “Devi rimetterli a posto quando hai fatto, Nico, ma-”

Quando l’ultima sillaba del nome di Nico scivola via dalle labbra di Hazel, Jason ansima forte come un bambino di cinque anni che tenta di sembrare sorpreso ad un corso di teatro. Nico rabbrividisce e Hazel lo fissa.

“Jason, stai bene?” chiede.

L’interessato annuisce in silenzio e poi si gira verso Nico, l’espressione divisa in qualche modo fra lo shock, la felicità e la preoccupazione. “Sì” dice, i suoi occhi non lo lasciano per tutto il tempo, “Sto bene.”

Okay, dimentica tutto. Copertura saltata, paziente idiota - è ora di andare.

“Grazie per esserti preso cura di me,” si precipita a dire, alzandosi di scatto e prendendo i piselli dalle mani di Hazel. Farfuglia qualcosa che possono o non possono essere parole e poi scivola di nuovo dentro e velocemente si immerge fra la folla.

(Uno dei lati positivi dell’essere bassi: è più facile nascondersi quando stai correndo via da una serie di brutte decisioni.)

Avrebbe aspettato cinque minuti o giù di lì, evitando chiunque altro, e poi se ne sarebbe andato. Avrebbe cancellato il numero di Jason e sperato che l’idiota non cercasse di mettersi in contatto con lui chiedendo l’indirizzo del suo dormitorio al loro gruppo di amici. Quando Hazel gli avrebbe chiesto perché se n’era andato, le avrebbe detto la verità. Forse. Se qualcuno sa tenere le cose per sé, quella è Hazel.

Sulle scale vicino al corridoio c‘è una bottiglia di birra non ancora aperta, così Nico la prende, inizia a bere ed a gironzolare fra le varie stanze della casa di Annabeth e Piper. Rimette a posto la busta di piselli nel freezer quando passa dalla cucina, facendo attenzione ad evitare Leo, intento a ridere fuori al balcone.

Nico sta aprendo la porta del bagno sopra le scale, che stranamente non è occupato da coppiette ubriache, quando il cellulare vibra all’arrivo di un messaggio.

Ci mette un minuto buono per pescare il telefono fuori dalla tasca; ha un piacevole ronzio da alcool, cosa che sfavorisce un po’ la coordinazione mano-occhio. Quando finalmente lo tira fuori, si chiude la porta del bagno dietro di lui e scivola giù fino a sedersi con la schiena contro di essa.

Sorpresa, sorpresa, il messaggio è di Jason.

[11:23] Può sembrare un po’ da brividi se mi sbaglio, ma non credo.

[11:24] Nico di Angelo? E’ questo il tuo nome completo?

[11:26] Sei davvero corso dentro casa di Piper con un pacchetto di piselli surgelati in mano per evitarmi?























  {TAAAADAN! Non vedevo l'ora di tradurre questo fantastico capitolo, è una delle mie "scene" preferite :3 
Mi spiace molto che tutte le parti sono abbastanza brevi, ma cerco di aggiornare quasi ogni giorno ormai (tranne per ieri, causa Valdangelo - LEGGETELA, è fantastica! -), e se volessi fare capitoli più lunghi ci metterei più tempo e non voglio farvi aspettare tanto. 
 
Grazie mille a tutte le persone che hanno lasciato recensioni, a chi ha messo la storia fra i preferiti, chi la segue e a tutti voi che la state leggendo!
 
 
  
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