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Autore: LeonTrihart    25/08/2008    0 recensioni
Katekyo Hitman Reborn // Ryohei + Hibari; Ryohei si rende conto che ci sono ricordi che non puoi dimenticare, nemmeno se lo desideri all'estremo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Autore: LeonTrihart
Rating: PG
Genere: .
Avvertimenti: nessuno.
Pairing/Personaggi: Ryohei, Hibari e un pò di Yamamoto, Tsuna, Gokudera e Lal Mirch.

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"A-aniki..."

Erano già 2 ore che correvano per i corridoi di quella base. Nel tragitto avevano trovato pochissimi ostacoli; a quanto pare Hibari stava facendo bene il suo lavoro.

Il guardiano del Sole si voltò, per guardare il suo Boss. Era ancora così strano vederlo giovane, ma era ancora più strano... vederlo.

"hm?"

Tsuna lo fissò perplesso, sembrava chiedersi se era una buona idea parlare o no.

"Mi chiedevo... da come prima ne parlavi, sembri conoscere bene H-hibari-san... Eppure non vi ho mai visto parlare insieme..."

Ryohei rimase perplesso. Si ricordava che Tsuna e gli altri conoscevano il loro passato.

"hmm? Non vi ho mai detto che siamo amici di infanzia?"

Tsuna lasciò scappare un "EHHHH?" talmente forte da far adirare Lal Mirch.

"Si! Se volete, posso raccontarvi della prima volta in cui Hibari... ha bagnato i pantaloni."

Yamamoto scoppiò a ridere e Tsuna cominciò a balbettare un "N-no grazie...". Mentre il viso illuminato di Gokudera tradì completamente le sue parole.

"Che cosa diavolo vuoi che ce ne importi testa di rapa?"

"Non ne abbiamo tempo. Finite di distrarvi e continuate a camminare."

Obiettò Lal Mirch svoltando a destra seguita dagli altri 4.

Era da tanto che Ryohei non pensava alla sua infanzia e molti dei suoi ricordi erano sfocati. Erano passati troppi anni.

Ma.

C'era un episodio particolare che non poteva dimenticare, nemmeno se lo desiderava all'estremo.

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"R-ryohei! Ryohei! Dove seiiii?"

Ci risiamo. Perchè quell'idiota deve sempre correre in avanti lasciandolo indietro? Lo odiava! Lo odiava quando si comportava così.

Hibari si guardò intorno nel bosco cercando di percepire ogni movimento.

Era alquanto spaventato.

Si strinse forte a se stesso, mettendo le mani sotto le braccia per riscaldarsi. L'inverno era ormai vicino ed il vento cominciava ad essere sempre più forte.

Lo sapeva che non avrebbe dovuto seguirlo. Eppure era lì, camminando a casaccio in quel posto. Non voleva sentirsi inferiore a lui. Perchè non lo era.

In lontananza si sentì un forte ululato. Preso dallo spavento, il piccolo Hibari cominciò a correre in avanti sperando di trovare l'amico in fretta.

Dove diavolo si era cacciato? Appena lo trovava lo... si, lo mordeva a morte! Come si permetteva a lasciarlo lì da solo?

Senza rendersene conto, inciampò in una radice.

Come poteva essere così idiota?

Si portò una mano alla caviglia sentendo un fortissimo dolore improvviso. Non riusciva ad alzarsi, gli faceva troppo male.

Si riguardò intorno sperando di intravedere la sagoma del compagno senza successo.

Maledizione.

Strisciò un pò per arrivare all'albero più vicino appoggiandosì con la schiena.

Il sole oramai era quasi tramontato, non voleva restare da solo al buio.

Tentò di trattenere le lacrime, doveva essere forte. Doveva essere un vero uomo, proprio come gli ripeteva sempre quello stupido.

Si accovacciò portando le braccia alle gambe, cercando di non pensare a tutti i rumori del bosco.

Gli stava venendo sonno, ma non doveva! Non doveva assolutamente addormentarsi.

Ma forse solo un paio di minuti non erano un problema...

Appoggiò la testa sulle gambe e cominciò a socchiudere gli occhi lentamente... non doveva, ma non riusciva a non farlo. Sentiva freddo, ma il sonno era troppo forte.

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Si risvegliò d'improvviso sentendo uno strano rumore di passi.

Si stava muovendo.

Si strofinò gli occhi per mettere bene a fuoco cosa stava succedendo e vide la testa grigia di Ryohei esattamente davanti alla sua faccia. Lo stava trasportando sulla schiena.

Notò che, stranamente, non indossava niente di pesante. Solo una maglietta. Si controllò le spalle e capì. Gli aveva dato il suo cappotto.

Gli diede un pugno sulla testa, ma lui non disse niente. Si limitò a fare una risatina.

"Scusa."

Hmpf! Scusa?! Dopo tutto quello che lo aveva fatto passare? Ne ha di fegato!

"Stupido."

Perchè doveva essere sempre lui quello che veniva trasportato? Non voleva, non voleva assolutamente. Doveva essere più forte, IL più forte.

"Ryohei..."

"hmm?"

"... perchè devi fare le cose sempre in modo così estremo?"

"Estremo? Mi piace come suona!"

Gli ridede un pugno sulla testa.

"Stupido."

Ripetè.


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Mi è sempre piaciuto l'idea di spiegare il perchè Ryohei grida "EXTREME" e oggi mi è venuta in mente una piccola fanfiction.
Visto che adoro il fandom che mette Ryohei, Hibari, Kyoko e Mochida come amici di infanzia mi sono ispirato su quello.
Potete benissimo prenderla per una RyoHiba, ma non era mia intenzione farne una.
L'inizio di questa fanfiction è narrato praticamente dopo che Ryohei dice: "Non vi preoccupate, non ho mai visto quel tipo morire in un combattimento!"
  
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