The end

E' una bella giornata. Una di quelle giornate che regalano minuti di allegria anche al vecchietto scorbutico della porta accanto. Eppure, c'è qualcosa di terribilmente sbagliato. Perchè, anche se il cielo è limpido, il tuo volto è bagnato? Perchè stai piangendo, in una giornata tanto meravigliosa?

Hai gli occhi chiusi. Non vuoi- non puoi- guardare quel che ti circonda. Non vuoi vedere le macerie fumanti di tutti i luoghi che ti erano cari, non vuoi vedere i cadaveri sventrati dei tuo compagni. Eppure, apri i tuoi occhi neri colmi di lacrime e ti guardi intorno, tentando invano di trattenere i singhiozzi che ti scuotono il corpo.

Devi cercare i superstiti. Perché ci devono per forza essere dei superstiti. La gilda di Fairy Tail non può essere finita così, in questo modo indegno. La gilda di Fairy Tail- la tua gilda- non può essere finita e basta. Eppure eccoti qui, a guardare inerme e fragile i resti del tuo mondo caduto pezzi, distrutto dalla follia di qualcuno a cui nessuno di voi aveva fatto nulla, se non garantire protezione e sostegno in caso di necessità. Ti aggiri come un'anima in pena, esaminando ogni singolo corpo, associandolo ad un nome e piangendo la morte di chi non potrà più vedere il sorgere del sole.

Non hanno risparmiato nessuno. La piccola Asuka, ormai adolescente in realtà, stesa a terra, fredda, che ancora brandisce la pistola con cui si era difesa con la determinazione di cui solo le fate sono capaci, è stata mangiata viva da creature mostruose, che le hanno portato via la metà inferiore del corpo. Poco distante si intravedono i cadaveri- i resti- di Romeo e Wendy. Erano nel fiore degli anni, avevano tutta la vita d'avanti. Ma hanno deciso comunque di strappargliela, come hanno fatto con le loro carni.

Cadaveri sventrati, squartati, sanguinanti, senza alcuna speranza di guarigione in cui continui inutilmente a cercare una scintilla di vita sono disseminati per tutto il perimetro di quella che una volta era la sede della gilda. Vorresti urlare, vorresti adirrittura vomitare, ma non puoi. Ti verrebbero a cercare se lo facessi, non è così? E tu perderesti solo il tempo in più che ti è stato concesso, come stai già facendo cercando qualcosa di vivo quando sei circondato solo dalla morte. Quel marchio che hai sul petto, pieno di lividi e cicatrici, dove un tempo si trovava quello di Lamla Scale, è stato qualcosa di cui andare fieri. Ora è solo un marchio maledetto che dovrai sempre nascondere, perché ti porterà solo morte.

Come faccio ad essere ancora vivo?

Te lo chiedi ripetutamente. Dov'eri quando i tuoi nakama morivano? Dov'eri quando serviva il tuo aiuto? Dov'eri quando la morte reclamava le loro anime? Troppo lontano per arrivare in tempo e troppo vicino alle urla d'immensa agonia che risuonavano per l'intera città.

C'è solo anche un flebile luccichio di speranza? Forse. In fondo, non hai trovato tutti i cadaveri. I tuoi amici più stretti, le persone più importanti, non le hai ancora trovate. E ti continui a trasullare in una fantasia infantile che in fondo sai che si rivelerà infondata. Ma chi può impedirti di sperare, quando la speranza è l'unica cosa che ti è rimasta?

Sembra che le tue lacrime si siano esurite, che tu ti sia abituato a questa sottospecie di girone infernale, quando ti trovi davanti quello che speravi non saresti riuscito a vedere. Cadi in ginocchio, tappandoti con forza la bocca per smorzare l'urlo che voleva uscire dalle tue labbra, mordendoti la lingua fino a farla sanguinare. Stai tremando, scosso da spasmi sempre più violenti. Le lacrime che credevi esaurite rigavano nuovamente il tuo volto. Piangi come un bambino, ma ormai non ci sarà più nessuno a prenderti in giro per questo. I tuoi occhi sono nuovamente chiusi per rinchiuderti in una fantasia che preferiresti alla realtà, ma che non si potrà mai avverare.

Guardali. Guarda cos'è successo.

Una voce ti intima di aprire gli occhi. Lo fai, esitante. E guardando la scena, non puoi fare a meno di scoppiare a ridere. Una risata che di gioioso non ha nulla. Una risata amara e anche isterica. Perché sembra di essere tornati al punto di partenza, quando vedendo quel che era rimasto della gilda, avevi compiuto le stesse azioni che un istante fa erano state ripetute.

Cadi a terra, chiudi gli occhi, piangi, apri gli occhi solo per vedere macerie e cadaveri. Solo che ora fa ancora più male, cosa che ritenevi impossibile. Ma in fondo i cadaveri sono quelli del tuo team.

Guardi Natsu, con cui avevi stretto quel rapporto di amicizia rissosa con cui riuscivate a comprendervi e pensi alle risse che, con la sola testa, non avrebbe certamente potuto svolgere più. Ora passi a Lucy, che sembra tendere una mano non più presente verso il cadavere del Dragon Slayer, il volto senza orbite sfigurato dai segni di morsi e artigli, le chiavi dorate insanguinate spezzate da un peso eccessivo a poca distanza da lei, ancora in mano ad un arto che non apparteneva più a nessun corpo.

E poi cambi ancora l'oggetto dei tuoi sguardi e dei tuoi dolori, perché rimanere troppo sullo stesso fa fottutamente male. E allora l'inquadratura passa sulla prossima coppia, che ti spezza addirittura d più il cuore di quanto abbia fatto la precedente.

Vedi quello che era stato tuo fratello più di quanto avresti mai ammesso tagliato praticamente a metà da qualcosa di più affilato di qualsiasi arma di ghiaccio. Guardi la testa dai capelli azzurri sporchi di sangue di Juvia nascosta nell'incavo del collo di Gray, come a volerlo proteggere da quell'attacco fatale che aveva finito per uccidere entrambi.

E infine, con uno sforzo di volontà immenso che non pensavi di poter fare, giri di nuovo la testa per trovarti davanti allo spettacolo che ridusse in cenere le particelle di cuore che ancora potevi affermare di avere. Ti scappa un gemito strozzato. Perché se vedere Geard e Erza stretti in un abbraccio mortale, Gajeel e Levy caduti schiena contro schiena, le mani che non si sarebbero mai raggiunte di Natsu e Lucy e l'inutile tentativo di salvare Gray che aveva fatto Juvia aveva fatto dannatamente male, vedere Cana stesa a terra in una pozza di sangue ti causa un dolore insopportabile.

Ti trascini verso di lei, abbracciando il suo cadavere e cullandolo come se fosse ancora lì con te. Le gocce di pioggia che scendon dai tuoi occhi cadono sui suoi occhi vuoti che non brillano e non brilleranno più. Cana, la ragazza che avevi imparato ad amare, era morta in un modo forse addirittura più atroce di tutti quelli che aveva visto fin'ora.

Le hanno amputato tutti gli altri, lasciando solo testa e torace. E hanno aperto entrambi, asportando qualsiasi organo, dal cuore al cervello. Chissà se portava nel momento della sua morte l'anello di fidanzamento che le avevi regalato poco tempo prima. Poco importa. Certamente non puoi sposare una morta.

I morti non si possono sposare a vicenda.

Perché è così che ti senti. Un vuoto e inutile cadavere che cammina. Guardati, chino a piangere su un corpo mutilato, con i capelli bianchi, le mani, il volto contratto dal dolore, tutti coperti di sangue che non è il tuo, anche se lo vorresti immensamente. Cosa potrai fare ora, senza nessuno al mondo, ricercato nel regno a cui avevi giurato fedeltà? La vita è terribilmente ingiusta a volte, ti sei rassegnato di fronte a questa verità.

E poi, senti il rumore e ti volti. Una delle creature che ha causato la morte di tutti i tuoi compagni si sta avvicinando a te. Un lieve sorriso ti increspa le labbra. Potresti annientarla, se volessi. Potresti salvarti. A differenza dei tuoi compagni, colti di sorpresa da un esercito, hai questa possibilità. Ma stai semplicemente fermo ad aspettare che la Morte venga a prendere anche te. Non hai nessuna ragione per salvarti.

E con la certezza che non hai altro che attimi ancora da vivere, sussurri le tue ultime parole alla donna che stai abbracciando.

Ti amo, Cana.

Credevi che venire ucciso avrebbe fatto più male, ma sembra che tu non senta alcun tipo di dolore mentre schizzi del tuo sangue bagnano i resti delle colonne. Forse perché lo desideri, ma morire in modo atroce non ti fa nessun effetto. Vorresti poter ridere, ma solo sangue esce dalle tue labbra. Vorresti comunque ridere perchè qualcuno sopra al cielo ti ama. O ti odia, dipende dai punti di vista. Sembra che gli Dèi ti abbiano regalato una morte lenta, ma indolore. Che fortuna.

Con le ultime forze che ti sono rimaste, hai il tempo di allungare una mano e scrivere un messagio che nessuno potrà mai leggere. Due semplici parole che raccchiudono più di una verità.

The end.

In fondo, è la fine di molte cose. La fine della vita di Lyon Bastia, delle sue speranze e delle speranze di molte persone. La fine della vita di molta, troppa gente. La fine della gilda di Fairy Tail. La fine della magia e dei maghi. La fine di molte anime innocenti, strappate brutalmente alla vita.

E probabilmente, anche la fine del Regno di Fiore.

Chi credi che ti salverà, ora, dal male che tu stesso hai creato?

Già, era proprio una bella giornata.

* * *

Se rinasceremo in un mondo migliore, potremmo avere la possibilità di vivere la vita che ci avete strappato?

* * *

Angolo dell'autrice con qualche problema:

Ok, non chiedetemi cosa cavolo ho scritto. Questo è quel che succede quando ho troppo tempo libero che non ho voglia di usare in modo costruttivo, finendo le mie storie per esempio. O facendo i compiti, ma quello ha minore importanza.

Ehhh... non ho idea se questa cosa possa essere classificata come horror, ma se lo è ditemelo che lo scrivo tra i generi. Non era comunque mia intenzione scrivere una storia del genere. In origine doveva essere una one-shot fluffosa. Qualcosa è andato terribilmente storto, credo.

Non l'ho dedicato alla mia cara Crazy-chan perché non volevo pensasse che le auguravo di morire in un modo atroce. Ti lovvo (?) troppo per augurarti una cosa del genere!

Avevo pensato che potrei fare un seguito un po' più felice, ma dipende. Se a qualcuno interessa, potrei anche farlo.

Non credo che possaessere definita un rating rosso, ma se credete che sia così vedrò di cambiarlo da arancione a rosso.

Forse avevo qualcos'altro da dire, ma non mi ricordo cosa...

Bho, fa stesso xD

Grazie a chiunque leggerà e recensirà! Se lo farà qualcuno, s'intende.

Bye!

Maya-chan