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Autore: sorika    04/07/2014    2 recensioni
“Lo so, però vorrei fare altro”
“Altro tipo ammanettare criminali?”
“Esatto!”
“Puoi sempre ammanettare me, se vuoi”.
Sousuke/Rin
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Handcuffs

Rin si chiude la porta di casa alle spalle poggiandosi con tutto il peso su di essa, stanco come poche volte nella sua vita e annoiato oltre ogni limite.
Ha passato tutta la giornata in ufficio a scrivere rapporti su rapporti e a firmare scartoffie, cosa che trova oltremodo fastidiosa e indegna per un poliziotto. Ma visto che non c’era nessun altro che potesse farlo per lui non aveva potuto opporsi e gli era toccato fermarsi oltre il proprio turno per liberarsi di tutte quelle scartoffie.
“Sono tornato” bofonchia, togliendosi le scarpe, ma la sua voce è troppo flebile e Sousuke, dalla cucina, non riesce a sentirlo.
Si accorge della sua presenza solo quando ormai si è seduto al tavolo della cucina e si è appropriato del telecomando, cambiando canale senza chiedergli se quello che stava vedendo lo interessasse.
“Fai pure, sentiti libero di fare come se vivessi qui”.
Rin lo guarda male ma non risponde, perché con Sousuke è inutile e controproducente.
“Tra quanto è pronto?” chiede invece, bevendo dell’acqua.
Sousuke in risposta gli piazza davanti il piatto stracolmo di quello che ha cucinato e si siede al suo posto, iniziando a mangiare.
“Ti vedo un po’ strano, sei stanco?”
Rin si limita a sbuffare, finendo il proprio pasto.
“Oggi mi è toccato il turno in ufficio” risponde, scivolando un po’ in avanti sulla sedia.
Sousuke annuisce con la testa, per fargli capire che lo sta ascoltando, mentre raccoglie le stoviglie utilizzate e le mette nel lavandino.
“Sono stufo, ormai è quasi una settimana che faccio solo questo”
“Il nostro lavoro è anche questo, Rin”
Lo so, però vorrei fare altro”
“Altro tipo ammanettare criminali?”
“Esatto!”
“Puoi sempre ammanettare me, se vuoi”.
Rin si volta di tre quarti sulla sedia solo per sentire il potere del ghigno malizioso di Sousuke stringergli le viscere in una morsa d’acciaio e rendergli le guance di un rosso accesissimo.
Prova a nascondere l’effetto che quella semplice frase ha avuto su di lui e sul suo corpo, ma Sousuke gli è già praticamente vicino e il calore che emana gli da un po’ alla testa.
Prova a rispondergli per le rime, anche se la sua lingua è momentaneamente fuori uso, ma Sousuke non gli lascia il tempo di mettere insieme due parole che lo sta già baciando, e ai suoi baci non riesce mai a resistere.
Finiscono a letto, dove probabilmente sarebbero finiti comunque anche senza l’uscita maliziosa di Sousuke, e Rin si gode i baci e le carezze che l’altro ha deciso di dispensargli, perché trova  che non ci sia niente di meglio che lasciarsi coccolare dopo una noiosissima giornata di lavoro- e perché il guizzo azzurro dei suoi occhi un attimo prima di piegarsi sul suo sesso è una delle cose che lo mandano fuori di testa.
Sousuke è bravo con la bocca, dice di non aver mai fatto a nessuno quello che fa a lui, quindi suppone sia un talento naturale, e Rin ringrazia madre natura ogni volta che si sente vicino all’orgasmo, il che capita molto spesso da quando fanno sesso insieme.
Ma per quella volta Sousuke decide di fermarsi prima di farlo venire, con il grande disappunto di Rin che gli strattona i capelli per convincerlo a continuare, e decide di prendere dai pantaloni della divisa le manette che tiene ciondolanti in un passante degli stessi.
Le lascia roteare sull’indice della mano destra, continuando a guardarlo ammiccante, ma anziché ammanettare il rosso- che per un attimo vedendolo nudo e con quelle manette in mano ci aveva sperato- gliele porge e si sdraia supino accanto a lui, sollevando le braccia in modo da far combaciare i polsi col punto in cui potevano agganciarsi le manette.
Rin non se lo fa ripetere, gli ammanetta un polso e poi l’altro, con lentezza, assaporando il clic della chiusura e poi si prende un attimo per guardarlo estasiato- i muscoli delle braccia tesi, così fibrosi, i pugni chiusi, tutto quel ben di Dio era suo e a sua completa disposizione.
Il solo pensiero gli fa girare la testa.
“Fai in modo che possa ancora camminare domani” lo ammonisce Sousuke, cercando di guardarlo in modo severo, anche i suoi occhi sono liquidi di piacere, ma Rin si limita ad un ghigno pieno di sottintesi che l’altro conosce già e che probabilmente lo porteranno a camminare con le gambe un po’ larghe il giorno dopo.

 Note d'autore: nella mia testa era molto più lunga e molto più porno, ma cercate di capirmi, sono in piena sessione estiva, sto preparando due esami e non avevo il tempo materiale di scriverla più lunga.
Tutto sommato non mi dispiace, considerando che non conosco ancora Sousuke e che io e Rin un pò ci odiamo. Però mi farebbe piacere sapere una vostra opinione, così da migliorarmi <3

  
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