Prologo

È strano che mi facciano assistere ad una riunione del cerchio interno visto che sono riservate, appunto, solo a quei pomposi guardiani del cerchio interno. E ai miei genitori, ovviamente. Deve essere una cosa piuttosto importante stavolta: zio Falk ha gli occhi che luccicano.

Qualcuno apre la porta della sala del drago e sgattaiola dentro con rapidità, tipico di Mr. Marley. “Pe-perdonate, ho avute dei pro-problemi con l'auto.” si giustifica imbarazzato, il volto che passa dal rosso al viola intenso. Papà alla mia sinistra bisbiglia divertito qualcosa all'orecchio di mamma che trattiene a stento una risata.

Falk si guarda attorno: “Bene, ci siamo tutti. Possiamo cominciare. Dottor White?”

Il dottore, incaricato di tenere il verbale della riunione, si limita ad annuire pronto a scrivere con la sua stilografica sul registro.

“Vi ho convocati qui per una questione piuttosto importante.” La voce quasi gli trema. Oddio, non è che è morto qualcuno? E allora perché è così felice? “Io...cioè...” Wow, Falk de Villiers che non trova le parole adatte è una cosa piuttosto inusuale. Si ferma un attimo, Grace accanto a lui gli stringe la mano e finalmente parla “L'abbiamo trovato, abbiamo localizzato la nuova linea maschile.”

Papà strabuzza gli occhi “E questo che vuol dire?”

“Che la linea dei viaggiatori nel tempo è ricominciata, Gideon.” chiarisce lo zio estasiato.

“Ricominciata? Sarebbe dovuta finire con me!” A giudicare dal tono di mamma, non sembra per niente condividere la gioia del Gran Maestro “Falk, che diavolo di storia è questa?” Papà deve intervenire per placarla prima che si alzi dal proprio posto e prenda a pugni lo zio. Mamma si volta verso di me e mi lancia uno sguardo disperato “È per questo che è presente, non è vero?! Avete calcolato che...”

Pure papà mi guarda preoccupato e prende a stringermi forte la mano: “No, i Montrose e i de Villiers si sono uniti con noi, non può essere Livy ad ereditare il gene!” esclama.

Ora Falk ha indurito lo sguardo, come se non si fosse aspettato questa reazione da parte loro: “A maggior ragione, Gideon, vostra figlia avrebbe ereditato il gene. E non ci trovo nulla di male nel fatto che anche lei possa viaggiare nel tempo: abbiamo testato il cronografo sul ragazzo e funziona perfettamente, non ci sono pericoli.”

Papà assottiglia lo sguardo e apre la bocca per parlare, ma mamma lo precede: “Maledizione, non è la vita che volevamo per lei!” si massaggia la fronte con due dita.

“Capisco la vostra apprensione, ma credetemi, la bambina non correrà pericoli con il conte rinchiuso e il cerchio di sangue completato.” Stavolta è stata la zia a parlare, con tono dolce e accondiscendente.

A questa affermazione mamma torna a sedersi stanca come non mai “Ha solo dodici anni.” mormora.

“Co-così la potremmo pre-preparare al meglio! Sarà pronta per il suo primo sasaaa-salto.” trilla Mr. Marley con leggerezza.

“Questi piagnistei non servono a nulla comunque, il destino è già scritto.” aggiunge tetro il dottor White per dare il tocco finale all'opera. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e papà si è alzato torvo in volto seguito dalla mamma che mi chiede di uscire insieme a loro.

“Dove state andando?” domanda zio Falk.

“Quello che dovevate dirci lo avete già detto.” ringhia papà prima di richiudere alle sue spalle la porta della sala.

Mamma non trattiene un singhiozzo e nemmeno le lacrime. Decido di prenderle la mano per dirle che va tutto bene, ma l'intervento provvidenziale è quello di papà che la stringe a sé, catturando anche me nel suo abbraccio.

“Ce la faremo.” scocca un bacio ad entrambe “Le mie donne...”



The Writer's Corner
Inanzi tutto, spero vi sia piaciuto l'inizio visto che, si sa, "Buona la prima!"
In caso contrario, complimenti per essere sopravvissuti/e almeno al prologo.
Alla prossima,
V.