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Autore: louisisdamn    04/07/2014    3 recensioni
In un attimo, tutti gli occhi dei presenti nel locale furono sulla figura che era appena entrata dalla porta, Alec l'avrebbe riconosciuta ovunque : era Magnus. Lo stregone sapeva di attirare l'attenzione dei presenti, infondo chi non avrebbe notato un ragazzo alto, magro, con un bel fisico, la pelle ambrata e degli occhi accattivanti a contornare il tutto? E poi, diciamocelo, anche un cieco lo avrebbe visto con il suo abbigliamento tutto lustrini e paillette. Ma, comunque, egli rivolse il suo sguardo solo al Nephilim dagli occhi color ghiaccio, che era rimasto a fissarlo, con la pancia che faceva qualche leggerissima capriola.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Alec si alzò per andare a pagare e, una volta arrivato alla cassa, la cameriera che aveva servito lui e Magnus lo guardò con aria interrogativa.
"Scusa l'invadenza, ma.." Si fermò per masticare l'odiosa gomma che aveva in bocca. 'I Mondani, non li capirò mai' pensò Alec prima che la ragazza ricominciasse  a parlare "Conosci quel bel fusto che era con te poco fa? È impegnato? Mi daresti il suo numero?"
Il Nephilim sbuffò sonoramente mentre metteva il resto appena ricevuto in tasca.
"Si dà il caso che 'quel bel fusto' sia il mio ragazzo e tu sei pregata di stargli lontano se non vuoi ritrovarti come la gomma stai masticando" Alec terminò la frase con un sorriso strafottente e, prima che la camera potesse aprire la bocca per lo stupore, lui si era già dileguato fuori dal locale.
Appena fuori dalla tavola calda, il cacciatore si sedette sulla prima panchina disponibile, prima di riniziare a respirare normalmente.
Ma che diamine gli era preso?!
Non aveva nessun diritto di comportarsi così. In fondo, lui e Magnus erano solamente amici e lo Stregone poteva frequentare chi voleva.
Dopo averci riflettuto sopra, Alec decise che la scelta migliore era quella di ritornare indietro e scusarsi con la cameriera per i suoi modi poco educati.
Erano pienamente convinto della sua scelta, ma una microscopica parte della sua coscienza continuava a ripetergli di non farlo.
Il Nephilim era ancorato a quella panchina e non ne sapeva il motivo. Sapeva solo che non riusciva a fare cosa il cervello gli ordinava.
L'attenzione di Alec fu distolta dai suoi pensieri quando sentì uno spostamento d'aria accanto a se. All'inizio di allarmò, temendo che potesse essere qualche fenomeno demoniaco ma di dette dello stupido non appena capì quale fosse la fonte del venticello : un ragazzo che correva.
'E che ragazzo' pensò, mentre lo squadrava attentamente. Portava solo dei pantaloncini corti che mettevano in evidenza le splendide gambe ben allenate, e il torso nudo e abbronzato non lasciava niente all'immaginazione, mostrando a chiunque gli splendidi pettorali dove qualche gocciolina  di sudore si divertiva a scorrazzare.
Eppure, nonostante la visione pressoché paradisiaca, Alec non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine dei pettorali altrettanto marcati di Magnus.
Scosse forte la testa, dandosi della ragazzina mestruate e pensando a quale sarebbe stata la reazione di sua sorella Isabelle se l'avesse beccato a fare quei pensieri - probabilmente lo avrebbe coperto di ridicolo finché non fosse morto.
Quando fu abbastanza certo di aver ripreso il controllo della sua mente, posò gli occhi su un ragazzo che si era fermato di spalle proprio davanti a lui.
'Questa dev'essere proprio  una congiura contro di me' pensò, mentre il suo sguardo indugiava un po' troppo sul fondoschiena, che sembrava scolpito, del ragazzo.
Dopotutto, aveva 18 anni, era normale che stravedesse per un corpo fatto come si deve, no?
Anche se il corpo in questione non era perfetto come quello di Magnus...
Un momento, cosa c'entrava Magnus in quel discorso?! Non si stava parlando dei suoi ormoni?
'Si, appunto' disse una vocina nella sua testa.
Per l'ennesima volta si ritrovò a fissare il mondo esterno per distrarsi dai suoi stessi pensieri. C'era qualcosa che non andava in lui, ultimamente. Come se fosse una persona diversa e non capiva proprio da cosa dipendesse.
Si alzò dalla panchina, costringendosi a fare due passi per cercare di schiarirsi le idee, ma non fece in tempo a muoversi che sbatté la testa contro un ramo dell'albero soprastante. E tanti saluti alla grazia degli Shadowhunters.
"Per l'Angelo!" Imprecò, sentendo una risatina acuta dietro di sé. Si voltò, adirato, trovando una graziosa fanciulla che si copriva la bocca per cercare di nascondere la sua ilarità.
Alec la osservò per un momento: portava una canottiera piena di paillettes e un paio di pantaloncini corti. A detta del ragazzo, quella canottiera sarebbe stata meglio di gran lunga al Sommo Stregone di Brooklyn.
Si prese la testa fra le mani. Non era possibile, stava di nuovo pensando a lui! Forse gli aveva lanciato un incantesimo o qualcosa del genere, perché non riusciva proprio a toglierselo dalla mente.



Angolo Autrici: 
Salve a tutti! Io e Virgi siamo qui con il nuovo capitolo! Che ne pensate? Prendeste in molti, le vostre opinioni sono molto importanti per noi!
Dal prossimo capitolo entreremo nel vivo della storia, invece nei primi due capitoli ci siamo dedicate di più ai sentimenti che prova Alec verso Magnus. 
Speriamo vivamente che la storia vi piaccia e che continuerete a leggerla in molti! 
Un bacio, Lu @baciscambiati e Virgi @deloslights
 
  
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