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Autore: ryuga hideki    04/07/2014    2 recensioni
Era così che passavano i giorni, drogandosi e ubriacandosi per dimenticare tutto lo schifo che avevano passato. Chester che voleva cancellare il suo divorzio con Samantha e il suo abuso sessuale di quando era soltanto un bambino; Jared che voleva scacciare via tutto il suo passato trascorso in mezzo alla strada per colpa di un padre che non aveva le palle di prendersi le sue responsabilità e di quella donna che gli aveva spezzato il cuore. Così vivevano perchè pensavano che servisse davvero a qualcosa, perchè credevano che tutto ciò li rendesse davvero felici e non li avrebbe mai distrutti, ma si sbagliavano.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Questa storia probabilmente avrà un continuo, ma non ne sono sicura...per il momento vi cedo questa OneShot.



Buona Lettura.

 
Beautiful Lie
 
 

 

Era pomeriggio tardi, il sole stava iniziando a calare lentamente per lasciare posto alla notte.

Jared era appena tornato a casa dopo una lunga giornata di lavoro con la band. Stavano cercando di incidere qualcosa di buono dopo il loro primo album, ma era tutto inutile, non riuscivano a trovare le idee giuste. Aprì la porta, appoggiò le chiavi sul mobiletto accanto all'attacca panni e si tolse le scarpe.

-Sono a casa!!!- andò verso la sala e vide il suo amante seduto per terra con la schiena appoggiata contro il divano. Aveva un aspetto terribile, il viso tutto sciupato, le mani tremanti e gli occhi lividi. Il ragazzo alzò la testa e gli sorrise un po' sofferente.

-Ehi...sei tornato, finalmente...-

-Chester!- gli si avvicinò e lo abbracciò. -Stai peggio di ieri...-

-Ti ho lasciato un po' di coca sul tavolino...è stata dura...ma ce l'ho fatta a non finirla...- lo guardò con lo sguardo sofferente e occhi spenti, cercava di mostrarsi lucido ma stava davvero malissimo.

-No, oggi no...- gli accarezzò il viso.

-Sorridi per me...?- gli sussurrò, sdraiandosi con la testa sulle sue gambe. Jared lo accontentò, curvò con forza le labbra mostrandosi più affettuoso possibile. Gli faceva male vederlo così, ma se si rivelava ferito per via della situazione lo avrebbe fatto stare peggio. -Sei così bello...-

-Anche tu...- lo strinse di più a sé e lo coccolò.

-Credevo mi avessi lasciato per startene da tuo fratello...- gli strinse la maglia. -credevo fossi stufo di me e dei miei problemi...-

-Non mi stuferò mai di te...questo è sicuro-

-Mi spiace, Jared. Non volevo farmi...ma le immagini non se ne andavano...- si morse il labbro.

-Stai tranquillo...- lo baciò dolcemente sulle labbra. -Passerà...-

-Ti amo...-

-Anche io...- gli sorrise e lo baciò di nuovo. -è meglio se vai a riposarti un po', così ti riprendi...-

-Resterai qui?- lo guardò con lo sguardo da cane bastonato.

-Sì, resterò qui con te...non temere...- lo aiutò ad alzarsi e lo accompagnò in camera da letto. Lo fece sdraiare ed in fine lo coprì per bene, si sedette accanto a lui finché non si addormentò, a quel punto si alzò dal letto e andò in cucina a prepararsi qualcosa da mangiare. Non appena ebbe finito di fare tutto quanto, si mise a pulire l'intera cucina nel mentre aspettava che Chester si svegliasse.

Quando ebbe finito, si sedette su di uno sgabello e si mise a lavorare sul testo di una nuova canzone, proprio nel momento in cui si cinse a scrivere qualcosa, si sentì avvolgere la vita.

-Sei già sveglio?-

-Mmh...- annuì Chester appoggiando la testa sulla sua spalla. -Che fai?-

-Cerco di scrivere qualcosa di decente per il nuovo cd, ma non ho idee...- sbruffò un po'.

-Ti do una mano io se vuoi...-

-E come?- voltò leggermente la testa di lato per vederlo con la coda degli occhi.

-Ho una mezza idea...- lo fece girare verso di sé e lo fece alzare per poi baciarlo con tanta passione, dopo di che lo portò in camera da letto spingendolo sul materasso. Si spogliò lentamente e si mise a cavalcioni su di lui notando il suo viso totalmente rosso. Lo baciò inserendo la lingua e incominciando a spogliarlo, dopo di che lo fece completamente suo.

 

Quando ebbero finito rimasero stretti per parecchi minuti a parlare del più e del meno.

-Non mi ha ispirato, ma devo dire che mi ha steso i muscoli...-

-Vedrai che ora tutto verrà da sé...-

Jared si voltò verso di lui e gli sorrise.

-Stai meglio?-

-Sì, grazie!- lo baciò. Jared si staccò lentamente dalle sue labbra, si mise a cavalcioni su di lui e gli sorrise sensualmente.

-Ora, però, ci vuole un po' di energia!- allungò il braccio verso il comodino, aprì il cassetto e tirò fuori una scatola di pastiglie. -Vuoi un po' di ecstasy?-

-Mmh...massì, perchè no!-

Si presero due pillole a testa, ultimando la scatola già semi vuota. Aspettarono che la droga facesse effetto e in fine passarono l'intera serata a bere e farsi pur di raggiungere il limite. Era così che passavano i giorni, drogandosi e ubriacandosi per dimenticare tutto lo schifo che avevano passato. Chester che voleva cancellare il suo divorzio con Samantha e il suo abuso sessuale di quando era soltanto un bambino; Jared che voleva scacciare via tutto il suo passato trascorso in mezzo alla strada per colpa di un padre che non aveva le palle di prendersi le sue responsabilità e di quella donna che gli aveva spezzato il cuore. Così vivevano perchè pensavano che servisse davvero a qualcosa, perchè credevano che tutto ciò li rendesse davvero felici e non li avrebbe mai distrutti, ma si sbagliavano.

 

 

Passò qualche mese dall'ultima volta che Jared si fece vedere al lavoro insieme agli altri. Per tutte le altre settimane se n'era rimasto a casa, o andava a fare qualche salto nei pub, con Chester. Era quasi passato un anno da quando si erano ufficialmente messi insieme e fra una settimana avrebbero festeggiato il loro anniversario. Quella sera la passarono a casa, stavano festeggiando la mancanza delle brutte immagini che non si facevano vedere da un mese. La musica era alta, le finestre tutte chiuse e in giro erano totalmente sommersi dal disordine.

-Siamo liberi! Se continuiamo così vivremo in pace!- urlò Jared che era messo in piedi sul divano tenendo in mano una bottiglia di Jack Daniels. Si buttò seduto sul cuscino ridendo come un'idiota. Chester gli si avvicinò con un sorriso sofferente e apparentemente vivace.

-Sei ancora più bello, oggi!-

-Tu più sexy...- lo baciò con foga inserendo la lingua nella sua bocca. -fra una settimana festeggeremo il nostro anniversario... Sei contento di stare con me?-

-Certo, se no non sarei qui...- appoggiò la fronte sulla sua e rimasero per qualche istante in silenzio.

-Ti amo, Chester...- gli disse arrossendo vistosamente.

-Anche io, divah- rimasero di nuovo zitti senza dire nulla fino a che Jared non riprese a parlare.

-Ho voglia di qualcosa di più forte di sto liquore del cavolo! Non ne posso più di berlo!- guardò il suo amante con uno sguardo imbronciato. -Tu hai qualcosa di meglio?-

-Sì! Proprio ieri sono andato a comprare un'altra dose di coca e LSD in polvere...mi ha assicurato che è una bomba!-

-Uuh! Proviamo!!!-

Chester si alzò ed andò a prendere la bustina, tornò e la preparò sul tavolino di fronte al divano.

-La provo prima io!- gli disse Chaz.

-Ok...però sbrigati!-

Si avvicinò alla striscia e tirò sul col naso sentendo le narici farsi sempre più secche. Si sentì subito pieno di energie, le pupille gli si rimpicciolirono di botto come se avesse guardato il sole senza occhiali per poi ingrandirsi all'istante.

-Porca troia!!! che bordata! Devi subito provare!- gli preparò una lunga striscia e gli passò la cannuccia con cui aspirare.

Jared si avvicinò e succhiò tutto in pochi istanti sentendosi pieno di forze.

-Dio benedica l'America e gli amici di mio marito!-

-Ahaha! Marito!- lo guardò con uno sguardo davvero felice. Una semplice parola gli aveva riempito il cuore.

-Sì! Sarai mio marito! Un giorno...magari... BRINDO A NOI!- alzò in aria la bottiglia di liquore e dopo bevve tutto d'un fiato.

-Non dovresti bere subito...-

-Mmh...nah!- incominciò a tossire come se gli fosse andato di traverso qualche goccia.

-Te l'ho detto di andarci piano...-

-Mmh...non mi...non...Chester...- gli strinse il braccio. Il voltò gli si fece sempre più pallido e le labbra violacee.

-Jared...-

-Chaz...-sussurrò, cadde per terra seguito a delle convulsioni e la bava bianca alla bocca che incominciava ad uscire.

-JARED!!!- il volto gli si tinse di terrore, gli alzò la testa per evitare che si strozzasse ed in fine, non sapendo che fare, prese il telefono e chiamò Shannon che corse subito a casa loro. Qualche minuto dopo arrivò Shan che buttò giù la porta a calci, per loro fortuna il batterista abitava a cinque minuti da casa loro.

-CHE SUCCEDE?!- corse da loro e vide il fratello in fin di vita. -ODDIO! Che è successo?!- si guardò in torno e capì tutto. Chester non riusciva a parlare, era troppo terrorizzato e in preda a dei singhiozzi che non finivano più. Shannon prese in braccio il fratellino e corse in macchina seguito dall'altro. Andò svelto in ospedale, il più veloce possibile e una volta arrivati lo affidò ai medici. I due rimasero in sala d'attesa a lungo con il tempo che sembrava non passasse mai. Qualche ora dopo un medico si avvicinò a loro e gli rivelò le condizioni di Jared. Erano riusciti appena in tempo ad arrivare, se avessero tardato anche di un solo secondo sarebbe sicuramente morto. In quel momento Shannon non ci vide più dalla rabbia, si voltò verso Chester, che era ancora sotto shock, e lo fulminò, dopo di che andò a trovare il fratellino.

Il giovane cantante rimase fuori dalla porta, non riusciva ad entrare perchè si sentiva tremendamente in colpa. Sapeva che Shannon aveva ragione ad essere incazzato con lui, dopotutto era colpa sua. Da quando si erano messi insieme aveva peggiorato la dipendenza del povero Leto, portandolo su una brutta strada.

Shannon uscì dopo qualche minuto, prese Chester per il braccio e lo portò in un posto isolato da tutti.

-Devi lasciarlo in pace, hai capito?-

-Io...- abbassò lo sguardo.

-E' colpa tua se è qui dentro! Lo hai rovinato! Era riuscito quasi a smettere! Poi sei arrivato tu con il tuo fascino e lo hai portato nell'abisso! Devi lasciarlo e subito! Non me ne frega un cazzo se avevate dei progetti o se dovevate festeggiare il vostro anniversario! Devi lasciarlo, per il suo bene!-

-Ma io...-

-Niente ma! Se davvero lo ami, lo lasceresti...lasceresti che vivesse una bella vita e senza dolore!- Chester rimase in silenzio con la testa bassa e i pugni serrati. -Ti do una settimana...- detto ciò se ne andò.

Chester rimase ancora per qualche secondo lì da solo scoppiando a piangere e poi corse via.

 

La sera seguente decise di andare a trovare Jared all'ospedale. Sapeva che Shannon era a casa con gli altri membri della band per parlare di quanto accaduto, così ne approfittò per rimanere solo con il suo amato.

Entrò nella stanza e si sedette vicino a lui. Gli prese la mano e gliela strinse, era tiepida nulla a che vedere con il solito calore che era abituato sentire sulla suo schiena.

-Mi spiace tantissimo, Jared... Non volevo che finissi qui...dovevo esserci io, non tu. Non ho nulla da perdere, tutti mi odiano. Non ho una famiglia che mi ama come la tua, non ho amici che mi vogliono bene come nella tua band. Tutti i componenti della mai mi guardano male, mi odiano perchè sono strano e...tossico... . Io ho solo te, sarebbe dovuto succedere a me... così tu potevi riniziare da capo la tua vita con l'aiuto di chi ti vuole bene e io...io sarei potuto morire in pace senza far soffrire troppe persone se non te. Perdonami per quello che farò...ma è per il tuo bene e la riuscita del tuo futuro...- fece un respiro profondo per impedire ai singhiozzi di sovrastarlo. -Brillerai come una stella un giorno. Avrai tanti fan che morirebbero pur di vederti. Farai grandi cose perchè avrai il potere di farlo. Sarai un ottimo attore e magari un giorno ti vedrò in tv mentre percorri il tappeto rosso degli Oscar...e io potrò dire “quello è stato il mio amore platonico, il mio amore segreto e musa”. Ma so che quel giorno, se arriverà, mi odierai perchè non ho fatto altro che causarti dolore. Però sono sicuro che sarai in grado di usare questo dolore per farne un'arte...e così facendo io vivrò sempre in una parte di te come tu vivrai sempre in me...- le lacrime gli rigarono il viso, bagnando la mano di Jared. -Magari se...ci fossimo conosciuti in un'altra vita sarebbe stato meglio...- alzò lo sguardo guardando fuori dalla finestra. -magari avremmo passato il resto della nostra vita insieme con tanto di marmocchi in giro che urlano e fanno chiasso...- sospirò malinconico tornando a guardarlo in viso. Si asciugò gli occhi e cercò di sorridere. -Ma sono felice lo stesso di averti amato per un anno intero...- si avvicinò al suo viso. -ti amo...e credo che lo farò sempre...- gli sussurrò per poi dargli un leggero bacio sulle labbra. Poi sparì senza fare alcun rumore.

 

 

 

Esattamente una settimana dopo, precisamente il giorno del loro anniversario, Jared venne dimesso. Quel giorno Chester andò a trovarlo, anzi, si fece vedere per parlare con il suo amato. Bussò alla porta ed entrò, trovando i due fratelli intenti a sistemare le pochissime cose che aveva Jared.

-Ciao, Chazzy!- gli corse in contro.

-Ciao...- lo strinse forte. -Ti trovo bene...- si staccò per vederlo meglio.

-Mi sento davvero bene, grazie!- gli sorrise.

-Sono felice per te!- ricambiò il sorriso. -Posso chiederti di seguirmi un attimo fuori? Voglio parlare con te...-

-C...certo!-

Chester lo prese per mano e lo portò fuori nel giardino dell'ospedale sotto ad un albero. Aspettò qualche istante prima di parlare, voleva focalizzare ed imprimersi nella mente il viso di Jared per l'ultima volta. Scolpire quei suoi occhi azzurri nel profondo della sua essenza per poterselo custodire per sempre dentro di sé.

-Allora? Che c'è?-

Non rispose, si limitò soltanto a sorridergli malinconico ed accarezzandogli il viso. Dopo di che parlò, evitando, però, il discorso.

-Sei bellissimo... e sei stato molto importante per me durante quest'anno-

-Lo so...Chester mi preoccupi...stai male?-

-No, sto bene...- aspettò un po' prima di continuare, Jared lo stava fissando un po' preoccupato senza capire. -Ecco io...ho un'altra...-

-Cos...- indietreggiò incredulo. Diventò un po' pallido in viso continuando a sbattere gli occhi perchè non credeva a quanto aveva sentito. -Non puoi averlo detto davvero...stai mentendo!!!- i suoi occhi erano pieni di terrore, disgusto e tristezza.

-No, non sto mentendo. Mentre eri qui ho passato molto tempo al bar con i membri della band e ho conosciuto una ragazza...-

-Non ti credo!!! E' TUTTO UNA BUGIA!-

-Porca puttana! Non sto mentendo! E' tutto vero! TUTTO VERO!!! QUANDO TU ERI LI DENTRO CHE TI RIPRENDEVI IO ME LA FACEVO CON UN'ALTRA!!!NON TI AMO Più! E FORSE NON L'HO MAI FATTO!! Sono stato con te perchè eri sexy e ottimo da scopare e nulla di più!!! Ti ho solo usato... e nient'altro...-

Jared era lì di fronte a lui che piangeva in silenzio con gli occhi sgranati e la mano sul petto. Del suo cuore non era rimasto nient'altro che mille pezzettini. Gli tirò uno schiaffo guardandolo con odio.

-Mi fai schifo...- si voltò e corse via. Chester guardò verso la finestra della sua stanza e vi vide Shannon che, dispiaciuto, sospirò e abbassò la testa.

Chester corse a casa, si sbatté la porta dietro di sé e iniziò ad urlare e piangere. Mise sotto sopra l'intera casa, non ci vedeva più dall'odio che provava per se stesso. Si odiava per il modo in cui l'aveva lasciato, per tutto il male che aveva portato nella sua vita e per il semplice fatto di essere se stesso: Chester Bennington. Si odiava fino allo strato più profondo della sua esistenza ed essenza. Avrebbe tanto voluto non essere mai venuto al mondo per non dover soffrire così tanto. Si tirò dei colpi alla testa per cancellare l'immagine del suo amato con il cuore spezzato e mandare via quella terribile frase che gli aveva detto. Iniziò a bere come un pazzo ed in fine si ficcò la siringa nel braccio cercando di alleviare il dolore con dell'eroina, droga che odiava usare ma era l'unica cosa che aveva trovato a casa di Jared. Andò in bagno, accese l'acqua della vasca ed aspettò che si riempisse fino all'orlo; nel frattempo si guardò allo specchio con ribrezzo e odio in fine gli tirò un pugno ferendosi alla mano. Si voltò verso la vasca da bagno e vi entrò lasciandosi cadere fino in fondo. Sentiva che tutto stava per sparire dalla sua pelle e i sensi abbandonarlo. Era la decisione giusta, non sarebbe tornato indietro. Chiuse gli occhi avvertendo nulla.

 

 

Qualche minuto dopo arrivò Mike che, non trovando alcuno a casa e il suo cantante raggiungibile, sfondò la porta con un calcio e lo cercò per tutta casa. Dovevano incontrarsi nella sala prove qualche ora fa e non riuscendo a trovarlo da nessuna parte si preoccupò per lui ed andò a cercarlo.

Lo trovò in bagno, corse a tirarlo fuori. Era privo di sensi e non respirava più. Tremante e sotto shock chiamò l'ambulanza. Si sedette per terra e lo tirò a sé.

-Che cosa hai fatto, Chester...-




 


Eccomi con una nuova Fan Fic! Se tra i lettori c'è qualcuno che segue Convergence avviso che il nuovo capitolo uscirà presto è in fase di costruzione! Se c'è qualcuno che sta leggendo la mia Thorki Ragnarok avviso che sta per arrivare.
Comunque fatemi sapere che ve ne pare di questa OS.
Gli eventuali errori li correggerò non appena avrò tempo!

A presto

Ryuga


 
   
 
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