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Autore: Ashura_exarch    04/07/2014    6 recensioni
Marcus aprì gli occhi. Stava seduto su una sedia davanti ad un tavolo da biliardo in una stanza completamente buia, fatta eccezione per una vissuta luce al neon, posizionata poco al di sopra dello stesso che lo rischiarava debolmente, lasciando il resto dell'ambiente in ombra.
- Dove sono? - chiese, non sapendo bene a chi.
- In un sogno, mi sembra ovvio - gli rispose una voce fuoricampo.
- Come? In un sogno?
- Esatto, ci sei proprio.
Dall'ombra davanti a lui emerse un esemplare di Alakazam, vestito però come un croupier.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Marcus aprì gli occhi. Stava seduto su una sedia davanti ad un tavolo da biliardo in una stanza completamente buia, fatta eccezione per una vissuta luce al neon, posizionata poco al di sopra dello stesso che lo rischiarava debolmente, lasciando il resto dell'ambiente in ombra.
- Dove sono? - chiese, non sapendo bene a chi.
- In un sogno, mi sembra ovvio - gli rispose una voce fuoricampo.
- Come? In un sogno?
- Esatto, ci sei proprio.
Dall'ombra davanti a lui emerse un esemplare di Alakazam, vestito però come un croupier.
- Un Alakazam?
- Esatto. Ti stupisco? Se vuoi posso anche cambiare forma.
Marcus rimase in silenzio.
- Che c'è? Ti spavento?
- N-no - disse il ragazzo con un filo di insicurezza - E-e' che... è un po' strano... parlare con un pokemon...
- Dovrebbe? Siamo in un sogno. Nei sogni tutto è possibile.
Il ragazzo si zittì di nuovo.
- Ti va di fare una partita a poker?
Senza ascoltare la risposta, Alakazam fece comparire dal nulla un mazzo di carte, ed un bel po' di fishes. "Massì" pensò Marcus "Tanto sto in un sogno, tanto vale divertirsi".
Alakazam cominciò a mischiare il mazzo. - Però... manca qualcosa... - disse meditabondo - Insomma... in due non è proprio l'ideale fare la partita a poker. Che ne dici se chiamo qualche amico?
- Non ho nulla in contrario - disse il ragazzo.
- Molto bene. Su! Ragazzi, venite!
Dall'ombra emersero altri quattro pokemon: un Rhydon, un Gengar, un Nidoking ed un Raichu.
- A-altri pokemon? - chiese Marcus leggermente turbato.
- Te l'ho già detto prima, se vuoi possiamo diventare qualcos'altro.
- No no, va bene, ma... perché proprio loro?
- Quante ore hai giocato oggi a Pokémon Rosso?
- Ehm... sei ore...
- E ieri?
- Cinque.
- E il giorno prima ancora?
- E ALLORA!?! - esclamò Marcus spazientito - Mi piacciono i giochi vecchi, che c'è di male?!?
- Nulla, ma è per questo che abbiamo queste forme.
- Capisco.
- Allora, cominciamo? Poker alla texana o all'italiana?
Nonostante Marcus fosse un orgoglioso statunitense, preferiva di gran lunga il poker all'italiana.
- All'italiana.
- Molto bene.
Alakazam cominciò a distribuire le carte. Marcus le guardò appena il pokemon finì di darle. Era stato fortunato, gli era capitato subito un tris di fanti. Sorrise, e rimise le carte giù. Anche gli altri stavano guardando le carte. Alakazam lo osservava, con un sorriso appena accennato.
- Chi vuole aprire?
- Io lascio - disse Raichu.
- Anche io - disse Nidoking.
- Apro io - disse tronfio Marcus - Punto 100 dollari. - e buttò al centro del tavolo la fishe corrispondente.
- Accetto - dissero all'unisono Gengar e Rhydon.
- Cambiate? - chiese Alakazam.
- Due carte - disse Marcus, porgendo le altre due carte che aveva al croupier.
Alakazam, sempre con quel leggero sorriso un po' più accennato, le prese e glie ne porse altrettante. Marcus le guardò, e sorrise di nuovo. Gli erano capitati due sei. In mano aveva un full, la mano era sua. Gengar ne cambiò tre, mentre Nidoking tutte e cinque.
- Rilancio di altri 100 dollari. - esclamò Mark trionfale.
- Lascio - disertò Rhydon.
- Ci sto - fece Gengar lanciando una fishe blu alle altre.
- Rilancio ancora - fece Marcus aggiungendo altri 200 dollari al montepremi.
- Ci sto.
- Bene - Marcus mise giù le carte - Io ho un full, come rispondi?
Gengar non rispose, si limitò a mostrare la sua doppia coppia. Marcus prese le fishes che gli spettavano, mentre Alakazam raccoglieva le carte.
- Questa era una mano di riscaldamento - disse Alakazam mentre le mischiava nuovamente - Che ne dite di giocare d'azzardo per davvero? - . Le fishes, che prima arrivavano solamente fino a 500 dollari, ora arrivarono a ben 15.000.
Distribuì di nuovo le carte, stavolta con un gran sorriso in volto. Il ragazzo guardò quello che gli era toccato, e realizzò di essere molto fortunato. Aveva già una coppia di sette.
Gengar aprì con 200 dollari. Raichu abbandonò di nuovo, mentre gli altri, Marcus compreso, continuarono. Marcus cambiò le tre carte restanti, e la sua buona stella intervenne di nuovo. Entrarono altri due sette, assieme ad un inutile tre, formando così un poker nelle mani del ragazzo. Rhydon abbandonò, mentre il piatto saliva vertiginosamente, fino a fermarsi all'impressionante cifra di 56.000 dollari. Quando vennero mostrate le mani, Nidoking aveva un'insignificante coppia di re, Gengar invece un full (tris di quattro e coppia di assi), che nulla poterono contro il poker di Marcus. Il ragazzo ora aveva spennato praticamente tutti i concorrenti.
- Molto bene. Caro Marcus - cominciò Alakazam, stavolta con un vero e proprio ghigno - Che ne dici di fare il gioco più interessante?
- Sì, certo!
Le fishes sparirono.
- Cosa puntiamo?
Alakazam lo guardò di nuovo, sempre col suo inquietante sorriso. - Che ne dici... della tua vita?
Il ragazzo sbiancò, e tutta la sua felicità morì all'istante.
- Se vincerai - continuò il croupier - potrai svegliarti, ed andartene da qui. Se perderai invece, non ti sveglierai mai più. Allora, giochiamo?
Alakazam distribuì di nuovo le carte. Marcus sollevò le sue con mani tremanti, e quasi si mise a piangere. Non aveva nulla in mano, tutti numeri diversi, per la precisione un asso, un quattro, un sei, un sette ed un nove.
- Vuoi cambiare? - chiese sorridendo Alakazam.
Marcus tenne l'asso e il quattro e porse le carte restanti al pokemon. Le prese e glie ne diede altre tre. Gli capitarono un due, un altro sette ed un quattro. Aveva solo una coppia. Aveva perso di sicuro, era finito. Marcus vide la sua vita passargli davanti agli occhi.
No, c'era ancora una speranza. Poteva provare a fare un bluff, sperando che gli altri rinunciassero alla mano.
Il ragazzo si rivolse al croupier: - Posso puntare altro, oltre la mia vita?
- E cosa mi puoi offrire di più prezioso? - chiese divertito Alakazam.
- La mia anima.
Alakazam ci pensò su un attimo, poi rispose: - Per me va bene.
Era un tentativo disperato, ma sortì l'effetto desiderato, almeno in parte.
- Lascio - disse Rhydon.
- Anche io - si aggiunse Nidoking.
- Io uguale - si accodò Raichu.
Adesso a giocare restavano solo Marcus e Gengar. Per tutta la partita il pokemon aveva continuato a sfoggiare il suo caratteristico sorriso, ed ora non era variato affatto. Sembrava che lo stesse deridendo, che lo stesse sfottendolo per il suo imminente destino.
- Allora? - disse Alakazam - Mostra le carte.
Marcus, con il cuore in gola, mostrò la sua coppia di quattro. Gengar lo fissò per un attimo, con quel suo inquietante sorriso. Poi, senza scomporsi, mostrò quello che aveva in mano: una coppia di tre.
Il cuore del ragazzo si fermò per un attimo, per poi riprendere a battere all'impazzata. Aveva vinto, ma per pochissimo. Era salvo.
- Hai vinto - disse Alakazam - Puoi andare.
Dietro di lui una porta si aprì. Il bianco che si trovava dopo di essa era in netto contrasto con l'oscurità della stanza. Marcus la guardò nervoso.
- Tranquillo, non ti seguirà nessuno. Una volta oltrepassata quella porta, ti sveglierai.
Il ragazzo si alzò, e lentamente si diresse verso l'uscita. Tutti i pokemon, tranne Alakazam, lo guardarono andarsene. Una volta che ebbe oltrepassato la porta, gli altri giocatori di poker si dissolsero nell'oscurità. Alakazam invece pensava, con le zampre alle tempie.
- Povero illuso - cominciò a parlare - Pensa di averla scampata. Ha vinto questa manche, ma è solo un vantaggio momentaneo. In fondo non ho bisogno della sua vita, io voglio solo la sua paura. Questo è stato solo un antipasto. Tormenterò i suoi sogni per il resto della sua vita, o almeno finché mi darà quello che voglio.
Aprì i suoi occhi, che fino a quel momento erano rimasti chiusi: - Mi piace questa forma, quasi quasi me la tengo.
Congiunse le zampe.
- Arriverò, quando meno se lo aspetta. Tornerò presto, comunque. Credo di aver trovato la gallina dalle uova d'oro. Non me ne andrò tanto facilmente. Lo distruggerò lentamente dall'interno, conducendolo nella spirale della follia. E per voi che mi state guardano, sappiate che quando avrò finito con lui, sarà il vostro turno. Io sono il vostro incubo peggiore.

Note dell'autore
Visto che starò via per due settimane, questo è il mio regalo di scusa, così che vi possiate intrattenere anche quando non ci sono.
Se vi chiedete da cosa è derivato questo, è per colpa delle pubblicità intruse. Infatti ogni quattro secondi mi si apre senza motivo la pagina facebook di POKERTEXASITALIA. E visto che ciò accade molto spesso quando entro nella sezione pokemon, stamattina il mio cervello ha maturato l'idea e ha detto "Questa cosa si fa, PUNTO."
E come potete vedere l'ho fatta.
  
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