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Autore: Ginny_theQueen    05/07/2014    5 recensioni
Percy la guardň. “Sei gelosa?” chiese.
“Tu non lo sei?” rispose Piper.
“E’ diverso, io sono il suo fidanzato.”
“E sei geloso di un’altra ragazza? E’ la stessa cosa. Io sono la sua migliore amica e sono gelosa.”
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean, Reyna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'OTP: seaweed brain'
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Piper stava passando una brutta giornata.

Jason era partito per un’impresa – niente di particolarmente pericoloso, ma quando sei un figlio di Giove qualsiasi cosa potrebbe rivelarsi fatale.

Pensava di passare il giorno con Annabeth, ma quest’ultima, da brava migliore amica quale era, era uscita per stare con l’altra sua amica.

Ora, se avesse avuto un appuntamento con Percy, Piper avrebbe capito. Ma mollarla per una serata tra ragazze proprio con Reyna non era per niente giusto nei suoi confronti.

Il problema era che Annabeth non capiva la loro mutuale antipatia. Per lei Reyna era così simpatica! Piper era sempre molto infastidita, ogni volta che Annabeth tornava da una serata con la sua amica romana, ridendo e lamentandosi perché ci sarebbe dovuta essere anche lei.

Ma, Piper e Reyna insieme nella stessa stanza, senza Jason? Neanche per sogno.

Quindi quella sera Piper si era trovata a vagabondare verso la grotta di Rachel.

“Annabeth è mai stata seriamente gelosa di qualcuna? Con Percy intendo.”

Per qualche ragione, l’Oracolo arrossì. “Stai scherzando, vero?”

E le aveva raccontato tutto.

“Ma ora siete così amiche! Com’è possibile?”

“Non lo so, credo che in realtà fosse tutto basato sulla rivalità per Percy. Con me fuori dai giochi, abbiamo scoperto che in realtà ci stiamo sinceramente molto simpatiche. E poi,” aggiunse “non tutti possono resistere alla mia affascinante personalità.”

“E Percy?” chiese Piper, curiosa.

“Ce l’avevo quasi,” Rachel disse semplicemente. Senza nessuna implicazione di gelosia o rancore. Stava ancora sorridendo.  “Comunque, penso che tu sia qui per sapere come sta andando l’impresa di Jason?”

“In realtà stavo cercando un’amica. Annabeth mi ha mollato per Reyna.”

“Mentre Jason è via? Che brutto,” disse Rachel in tono di rimprovero.

“Lo so…”

“Comunque, ho delle notizie per te. Jason sta bene, più o meno.”

“Che vuol dire più o meno?”

“Ha combattuto contro un paio di empousai e ha perso molto sangue, ma aveva nettare e ambrosia. Dovrebbe essere a casa al massimo domani sera.”

Piper fu molto sollevata. Salutò Rachel e la ringraziò.

Si incamminò verso il laghetto delle canoe, voleva avvisare Thalia che suo fratello sarebbe tornato domani, e aveva bisogno di molta acqua per un Messaggio Iride.

Seduto lì, con le gambe nell’acqua, Piper trovò Percy.

“Hey,” cominciò.

“Ciao. Come va?”

“Jason torna a casa domani.” Era così rincuorata che le veniva di dirlo a tutti.

“Fantastico!” Percy sembrava sinceramente felice, ma si vedeva che aveva la testa altrove.

“Comunque perché sei venuto qui a tenere il broncio?” chiese lei.

“Chi dice che sono venuto qui a tenere il broncio?” rispose lui.

“Io.”

“Hai ragione allora.”

“Tiro a indovinare… Annabeth?”

“Sì.”

“Avete litigato?”

“Non proprio. E’ che… avevamo programmi per oggi, ma poi ha ricevuto un messaggio da Reyna e ha preferito uscire con lei,” disse Percy. Aveva la testa piegata verso il basso, sembrava un cucciolo di foca.

“Già, non dirlo a me,” fece lei.

Percy la guardò. “Sei gelosa?” chiese.

“Tu non lo sei?” rispose Piper.

“E’ diverso, io sono il suo fidanzato.” Lo disse come se spiegasse tutto.

“E sei geloso di un’altra ragazza? E’ la stessa cosa. Io sono la sua migliore amica e sono gelosa.”

“E Reyna è solo –“

“La sua corrispondente romana. Ha senso: Minerva non ha figli semidei, anzi non ha figli e basta; Bellona non ha un’equivalente greca, è propriamente romana; sono entrambe dee guerriere. Ecco perché Annabeth e Reyna vanno tanto d’accordo.”

“Forse hai ragione, ma non vuol dire granchè. Tu non vai d’accordo con i figli di Venere. Non vai d’accordo nemmeno con i figli di Afrodite se vogliamo essere onesti. Non è un problema di controparti. E non cambia il fatto che la nostra Annabeth sia fuori con Reyna piuttosto che qui con noi.”

“Sì,” disse Piper. “Forse dovremmo darle un po’ di spazio – oh, col cazzo. Io dico di andare lì fuori e vedere cos’ha di tanto speciale Reyna che noi non abbiamo.”

“Stai dicendo che dovremmo spiarle?” chiese Percy.

“Preferisco ‘dare un’occhiata’,” disse lei diabolicamente.

Lui si alzò, sorridendo. “Forza allora. Ti porto a fare un giro, Pipes.”

“Andiamo con i pegasi?”

“No, penso che ci scoprirebbero se prendessimo Blackjack. Prendo la Prius. Ci vediamo tra mezz’ora al pino.”

-

 

“Forse non è proprio una buona idea…” Percy disse mentre Piper entrava in macchina.

“Oh, sta’ zitto,” rispose Piper automaticamente.

“Non cercare di ipnotizzarmi con i tuoi poteri!”

“Scusa.”

“Okay, andiamo comunque.” Accese il motore. “Se Annabeth ci vede, non mi parlerà per un mese.”

“Sì,” acconsentì Piper. “E poi Reyna diventerà la sua migliore amica permanente.”

-

 

“Ero contentissima che mi hai chiamata!” disse Annabeth con entusiasmo, seduta ad un bar sull’High Line.

“Non mi aspettavo che mi avresti detto di sì con così poco preavviso, davvero. Devi avere una vita bella impegnata qui, dopo tutto… io mi trovavo nei dintorni. Percy non si arrabbierà?” chiese la bruna.

“Percy? Arrabbiato con me? Per niente, sono io quella che si arrabbia. Lui è sdolcinato,” la rassicurò Annabeth.

“Sei sicura? Mi sembra di averti rapito, avrete avuto programmi per stasera –“ stava dicendo Reyna.

“Non preoccuparti,” la fermò Annabeth con un cenno della mano.

Reyna fece un sorriso. “E’ davvero bello vederti. E’ passato un mese e desideravo la tua compagnia.”

“Anche io. Non ti ho chiamata perché so che tu hai una vita bella piena, con il pretorato e la ricostruzione di Campo Giove. Avevo anche pensato di darvi una mano con le ricostruzioni, ma Romano non è proprio il mio stile. In genere vado per il Greco, sai. E poi sto ancora lavorando a tempo pieno sull’Olimpo dopo che è stato distrutto nella guerra con i Titani. Percy dice che passo più tempo lassù che al Campo in questo periodo…”

Reyna sorrise.

-

 

“Tu sai come trattare una ragazza, Jackson,” disse Piper mangiando il suo gelato blu.

“Beh, tecnicamente, visto che Jason non c’è, ti sto solo tenendo d’occhio.”

“E io apprezzo la tua preoccupazione, Testa d’Alghe.”

Percy si voltò a guardarla. “Solo Annabeth può chiamarmi così.” Era quasi intimidatorio.

“Calmo, figlio del mare. Non vogliamo un uragano sull’High Line, no?”

“Scusa.”

“Comunque perché siamo qui?”

“Perché è un posto turistico ma la maggior parte degli stranieri non lo conosce. Ce la vedo Annabeth qui, che vuole vedere l’architettura. Probabilmente fareb – cazzo! E’ proprio lì.”

Si buttò dietro un angolo tirando Piper con lui.

“Dove?” chiese lei.

“Lì,” Percy indicò.

Erano lì, sedute a chiacchierare e sorridere.

“Pensi che ci abbiano viste?”

-

 

“Quindi no, non ho mai incontrato Bellona. E tu? Hai mai parlato con Atena?” chiese Reyna.

“Oh, sì. Diverse volte,” rispose Annabeth. “Più di quante mi piaccia ricordare,” disse pensando a quel terribile incontro con sua madre, quando Percy era disperso e Atena le aveva detto di seguire il Marchio e vendicarla.

“Che è successo? Ti ha ­–“ si fermò quando vide che Annabeth guardava qualcosa oltre la sua spalla, e si girò istintivamente. Nessun mostro.

“Non preoccuparti, non è niente. Pensavo di aver visto… penso che dovrei vedere come sta Piper. Ci metto un minuto.”

“E’ preoccupata per l’impresa di Jason? Non dovrebbe. Lui torna sempre.” C’era qualcosa di amaro nella sua voce. Annabeth fece finta di non sentirlo. “Anche se dalla parte sbagliata,” aggiunse, così a bassa voce che probabilmente non si era nemmeno accorta di aver pronunciato quelle ultime parole.

Annabeth mise una mano sulla spalla di Reyna. “Dovrei anche chiederle cosa sta facendo Percy. Sai che quel ragazzo non sa nemmeno allacciarsi i lacci delle scarpe senza di me.”

Cacciò il suo iPhone dalla tasca. Un iPhone che non dovrebbe nemmeno avere, ma non importa.

-

 

“Riesci a sentire cosa stanno dicendo?” chiese Piper.

“No,” rispose Percy. “Non riesco nemmeno a vedere Reyna in faccia. Chissà se stanno parlando di me.”

“Sempre così pieno di te. Aspetta, Annabeth ha preso il cellulare. Che –“ fu interrotta dallo squillo del proprio telefono. “Merda.”

“Non rispondere,” disse subito Percy.

Continuò a squillare. Tre, quattro, cinque, dieci volte. Alla quindicesima sembrò che Annabeth si fosse finalmente arresa.

-

 

“Chissà che sta facendo,” mormorò Annabeth.

Reyna alzò le spalle.

-

 

“Ora che facciamo?”

In quel momento squillò il telefono di Percy. “Cazzo. Devo rispondere. Si arrabbia se non rispondo.”

“Hey! Un minuto fa hai detto a me di non rispondere! Perché tu si?” chiese Piper.

“Perché io sono il suo fidanzato idiota e non rispondere ad una sua chiamata sarà una delle ragioni che ci porterà ad una delle più grandi litigate. Quindi rispondo.”

Percy?

“Hey, amore. Come va? Come sta Reyna?”

Ti saluta.”

“Vi state divertendo?”

Sì. E tu? Come sta Pipes?

“Sta bene, sono andato a trovarla qualche minuto fa.”

Ora dove sei? Nella tua cabina?

Esitò. Percy sapeva che non poteva dire una bugia ad Annabeth per cavarsela. Lei era troppo intelligente e lui era un pessimo bugiardo. “Sono uscito per una passeggiata.”

Okay… ci vediamo quando torno allora.”

“Sì, ciao Annabeth.”

“Quasi beccati,” disse Piper nonappena ebbe attaccato.

-

 

“Sta succedendo qualcosa,” dichiarò Annabeth.

-

 

Alla fine erano stati beccati. E come Percy aveva predetto, Annabeth era arrabbiata. Molto.

“Che cosa pensavate di stare facendo?” Annabeth li stava accoltellando con gli occhi.

“Stavamo – volevamo controllare che stessi bene. Ecco tutto,” balbettò Percy. Piper sfoggiava un’espressione di scuse.

“Cioè mi stavate spiando,” Annabeth tradusse.

“No! Volevamo solo sapere cosa facessi…”

“Beh, non avreste dovuto! Ciò che faccio, dove vado, non sono affari vostri,” Annabeth rispose tagliente.

Tu sei un mio affare!” Percy quasi gridò. “Tutto quello che riguarda te riguarda me.”

Ci fu una pausa. Reyna se ne stava ferma e imbarazzata, Piper ancora nella posizione difensiva.

Percy intrecciò lo sguardo con quello di Annabeth e riprese a parlare, questa volta con un tono più serio e tranquillo. “Perché se non ho te, non so cosa sono. Se non ho te, non ho niente. Il Campo, le mie abilità… non sono niente senza di te, Annabeth. E Piper, qui…” fece un respiro profondo. “Quando io sono scomparso Piper ti è stata vincina, anche se vi eravate appena conosciute. Ma al momento Jason non è qui e tu sai come ci si sente. Anche io lo so, ma Pipes no. E stamattina stava impazzendo di preoccupazione. Sei la sua migliore amica, dovresti assicurarti che stia bene. E Reyna, scusa, ma è qualcosa di personale. Annabeth è una persona molto territoriale e ho scoperto che forse dovrei esserlo anche io.”

Piper era immobile. Reyna stava per rispondere, quando Annabeth mormorò piano, “Tu – tu non sei niente senza di me?”

“Pensavo lo sapessi già.”

All’improvviso Annabeth si lanciò su Percy, costringendolo a distendere le braccia e a cingerle la vita, e si avvinghiò a lui, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo.

“Wow, Annabeth.”

Percy non si era aspettato che la sua ragazza reagisse così al suo piccolo discorso, ma strinse la presa su di lei felicemente.

“Andiamo a casa,” disse Annabeth alla fine.

 

Quando i quattro arrivarono al Campo Mezzosangue notarono subito che stava succedendo qualcosa, perché l’arena e le cabine erano vuote. Si diressero verso l’anfiteatro, da dove sembravano provenire gli unici rumori. Tutti i campeggiatori erano lì, più Chirone. Al centro dell’anfiteatro stava un ragazzo alto e biondo.

“Jason!” Piper gridò. Prese a correre nella sua direzione e si gettò tra le sue braccia. Si diedero un bacio veloce siccome tutti li stavano guardando.

“Dov’eri? Pensavo di ricevere un’accoglienza come si deve, ma quando sono arrivato non c’eri tu,” Jason accusò scherzosamente Piper.

“L’ho portata in città per farla distrarre, era troppo preoccupata…” Percy rispose per lei. Non era l’esatta verità, ma Jason non doveva necessariamente sapere della loro gelosia nei confronti di Reyna.

Solo dopo che Percy parlò, Jason sembrò accorgersi degli altri, visto che la sua attenzione era stata concentrata tutta su Piper.

“Grazie, amico,” disse abbracciando Percy. Poi: “Reyna? Che cosa in Ade ci fai tu qui?”

“Ero venuta a trovare Annabeth. Felice che tu sia tornato sano e salvo a casa, comunque,” disse mentre lo abbracciava anche lei. La voce si incrinò un pochino sulla parola casa.

Piper strattonò il braccio di Jason. “Andiamo,” disse.

“Dove?”

“Devo darti un’accoglienza come si deve, ovviamente.”

“Così si fa, ragazza!” esultò Percy.

Jason sorrise trepidante e salutò educatamente tutti. “Rimani, Reyna? Speravo che magari dopo potessimo aggiornarci.”

Lei esitò.

“Leo potrebbe farti fare un giro del Campo Mezzosangue,” suggerì Annabeth. “Lo farei io, ma devo… ripulire la mia cabina,” balbettò.

“Ripulire la tua cabina?” chiese Percy sospettoso.

“Certo. Ripulire la mia cabina. Cosa c’è che non va?” Arrossì. “Speravo che magari potessi aiutarmi a ripulire.”

Percy capì. “Certo! Magari però dovremmo iniziare dalla mia cabina, visto che è più intima e tranquilla – disordinata, volevo dire! E’ più disordinata della tua. Andiamo?” Le porse la mano.

Era una cosa positiva che gli altri campeggiatori avessero smesso di prestare attenzione, altrimenti sarebbero scoppiati a ridere alla vista delle due coppie che lasciavano l’anfiteatro mano nella mano.

Leo comparve vicino a Reyna.

“Seguimi, bellezza. Capitan Leo ti assicura una serata fantastica.”

 

 

Angolo autrice: salve a tutti e grazie di essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi abbia fatto sorridere.

Dopo ‘All because of a truth or dare game’ molti di voi mi avevano chiesto di scrivere un’altra storia incentrata su Piper, ma alla fine Percy e Annabeth s’insinuano sempre nelle mie storie rendendosi co-protagonisti… più Percabeth c’è, meglio è u.u

Ringrazio infinitamente Sara per il betaggio <3

Non siate timidi e fatemi sapere se la storia vi è piaciuta!

Alla prossima,

Ginny_theQueen ♥

   
 
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