Eravamo una grande tribù…circa 110 elementi e la nostra grande madre era tanto buona con tutti noi. Ci lasciava fare i nostri urli e i nostri scherzetti  innocui, potevamo mangiare ciò che volevamo e vivevamo felici. Io sono una dei tanti  ma ho sempre pensato che anche tra più di 100 fratelli io fossi diversa. Forse i miei occhi sono più splendenti , forse le miei perle rosso sangue sono più rosse di quelle degli altri, forse le mie urla sono più stridule o i miei capelli più scompigliati. Fatto sta che non ho mai voluto altro che essere una Misdreavus e un giorno diventare un’amorevole Mismagius con una tribù tutta sua.

Ma il mio sogno non si è avverato e non si avvererà mai. Si dice che dentro le nostre perle è contenuta la nostra anima, infatti, non esiste misdreavus senza. Sono tutte diverse… chi ha riflessi perlati, chi metallizzati, chi ha i brillantini, con molte tonalità di rosso diverse. Le mie perle sono rosso magenta con riflessi perlacei rosati; non so cosa significa e non sono nemmeno sicura che le perle rispecchino l’anima che contengono.

Purtroppo questa bellezza delle nostre perle ha causato dolore e morte, proprio quel giorno maledetto. Eravamo tutti riuniti a mangiare quando fummo accerchiati da uomini vestiti di nero; erano decine e iniziarono a sparare reti per catturarci, solo 2 riuscirono a fuggire e a rifugiarsi vicino a Mismagius. Subito la grande madre iniziò a difenderci ma fu stordita e immobilizzata.

Fummo presi uno per uno e messi in fila, eravamo tutti spaventati e feriti ma guardavamo tutti fissi davanti a noi l’uomo che si avvicinava. Era orrendo, con un lungo giubbotto nero e gli occhi cattivi, in mano teneva una scatola vuota…a cosa serviva?

Iniziò a passeggiare di fronte a noi; eravamo terrorizzati e quando l’uomo passava davanti a noi, il cuore sembrava esplodere nel petto. Continuò per qualche altro secondo finchè si riportò in cima alla fila, guardò con sguardo crudele un mio fratello terrorizzato e con un colpo secco afferrò le perle al suo collo e strappò con forza.

Ciò che vidi fece spezzare il mio cuore e quello dei miei fratelli: un enorme fiotto di sangue uscì dalla gola del mio fratello che rimase cosciente guardando l’uomo pulire delicatamente le perle contenenti la sua anima per poi stramazzare al suolo esanime. L’uomo ripose le perle nella scatola e passò al numero 2, poi 3,4,5,12,23,31,47 per poi arrivare a me.

In circa 10 minuti avevo visto 47 anime strappate e il sangue dei mie fratelli ; in quel momento era la mia ora. L’uomo mi guardò come aveva già fatto le altre volte e poi afferrò le mie amate perle e le staccò violentemente: sentii un enorme dolore e il caldo del sangue che inondava il mio corpo. Sentii la mia mente svanire e vidi l’uomo che guardava le perle soddisfatto: “queste sono bellissime” disse. Ma in quel momento divenne buio il mio mondo.

Q-Questo è l’aldilà? Vedo enormi sfere rosse attorno a me, sembrano quasi… le perle dei miei fratelli, continuano dall’alto ad arrivare di nuove…ormai i miei fratelli sarebbero tutti morti…ma dove sono loro? E dove sono io? Perché non riesco a muovermi? Dov’è il mio corpo? M-mi sto muovendo! Dove sto andando? AHH LA LUCE!!! Non vedo nulla… aspetto ora vedo, non sono nell’aldilà. Sono un’anima nelle perle, vedo la scatola e vedo la sudicia mano umana che mi muove davanti al volto iroso di mia madre. “vedi, mi sono presa le vite dei tuoi piccoli, pff ti lascerò vivere così potrai farne molti altri e io potrò vendere molte altre perle.

Vedevo le lacrime di mia madre bagnarle l volto e bagnare i miei due fratellini che teneva stretta a se. Vidi l’uomo pronto a staccare le perle brillanti dei piccoli superstiti protetti dalla mamma ma lei in preda all’ira attaccò gli uomini che la tenevano e senza pietà li uccise; iniziò velocissima ad uccidere  un uomo dopo l’altro  finchè non rimase solo l’uomo che mi teneva in mano. Con le sue braccia la mamma lo afferrò e a pochi centimetri dal volto terrorizzato dell’uomo fece lampeggiare gli irosi occhi rossi e iniziò a cantare una cantilena demoniaca.

La mia mamma lo stava maledicendo, infatti, mentre pronunciava le terribili formule lei e l’uomo si librarono a mezz’aria e sotto l’uomo iniziò a formarsi un vortice di energia rossa. L’uomo piangeva e supplicava mentre la nostra grande madre ci vendicava ma purtroppo commise un errore.

Iniziai a muovermi e venni strappata dalla mano dell’uomo da un vento innaturale che soffiava circolarmente attorno ad esso. Le altre perle iniziarono a girare vorticosamente attorno all’uomo seguendo il corso del vento. Sotto l’uomo si era formato qualcosa simile ad una roccia con degli strani simboli e una crepa sulla sommità. Di colpo tutte le perle si attaccarono all’istante al corpo dell’uomo.

In quel vortice sentivo le voci delle anime dei miei fratelli e sorelle spaventati; intanto l’uomo aveva incominciato a sciogliersi come un ghiacciolo al sole…vedevo la sua pelle rosa liquefarsi e scorrere verso il basso e a seguire i suoi occhi, i suoi muscoli e il suo cervello. Tutto veniva incanalato nella fessura della roccia mentre la mamma continuava con la sua macabra e demoniaca cantilena.

Anche noi uno per volta eravamo rimpiccioliti e risucchiati dentro la roccia. Io roteavo sulla testa dell’uomo e fui l’ultima ad entrare in quella oscurità. Salutai mia madre e stavolta ero pronta a non svegliarmi più. Invece mi svegliai nel buio e non sentivo altro che voci attorno a me. Contai 106 voci dei miei fratelli, l’uomo che malediceva a gran voce la nostra mamma e io… eravamo 108 anime rinchiuse in una tomba di pietra per l’eternità, in attesa di ampliare la nostra compagnia di anime dannate