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Autore: vagabondspirit    05/07/2014    0 recensioni
Alzarsi alle quattro del mattino per scattare una fotografia... Cercare, in uno scatto, di immortalare il proprio risveglio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fotografia all'alba


E' un giorno qualsiasi di luglio.

Sono le quattro del mattino.

Mi sto pentendo dell'idea che ho avuto. Non mi voglio alzare, sto così bene sotto le coperte.

Io e i miei colpi di genio!

Ok, mi alzo.

Bevo il caffè e controllo di aver messo tutto nella borsa.

Quattro e mezza.

Prendo le chiavi della macchina ed esco di casa.
 

Ho ricominciato,

timidamente,

a guardare

intorno a me.

Con paura,

lo sguardo

ha ripreso a soffermarsi

su altri sorrisi,

a cercare

nuovi occhi da ammirare.

Con l'incertezza

di chi non sa vivere

ho ricominciato

ad osservare

il mondo intorno a me.
 

Per me è sempre stato difficile capire i meccanismi della luce nella fotografia però ho sempre nutrito l'ambizione di carpirne i segreti.

La luce del mattino presto, ad esempio, è calda. I raggi del sole sono più lunghi e le tonalità dello spettro solare sono rosse.

Vorrei catturare un'immagine che trasmetta una sensazione...

Mostrare in uno scatto il mio risveglio.

Con l'auto arrivo fino al parcheggio del rifugio.

Intravedo il paesaggio che voglio immortalare.

Fra le fronde degli alberi si vede tutta la vallata, le cime che la proteggono. C'è la foschia che rende tutto magico.

Prendo la borsa con la macchina fotografica, gli obiettivi ed il cavalletto.

Mi incammino su per il sentiero.

Non c'è tanta strada da fare.

Userò il grandangolo.

Ora devo impostare diaframma e tempo della macchina fotografica.

Sorrido pensando all'infinità di post-it che avevo sparso per la casa con gli appunti sull'esposizione.

Che confusione l'apertura del diaframma associata al tempo di esposizione. Dovevo appuntarmi il numero della focale in caso di soggetto buio o luminoso.

Sono le cinque del mattino.

Rimango a contemplare lo spettacolo che ho davanti agli occhi.

Emozioni che non so spiegare...

Comincio a scattare.

Cambio un po' le impostazioni e faccio qualche altro scatto.

Intorno a me c'è silenzio.

Solo il vento chiacchera un po' con me.

Sono le sei del mattino.

I raggi del sole cominciano a scaldare un po'.

Decido di rientrare a casa.

Casa...
 

E' il rifugio

che mi spaventa.

Sentirmi

al sicuro

con te,

la tranquillità

che sento

con te.
 

Apro la porta e cerco di non fare rumore.

Appoggio tutta l'attrezzatura e vado verso la camera.

Mi fermo un momento sulla porta.

Sei così bella.

Un sogno.

Mi avvicino piano e mi inginocchio accanto al letto, vicino a te.

«Sei uscita davvero...»

«Credevo dormissi.»

Ti stiracchi e mi sorridi.

Poi ti sposti verso di me e mi dai un bacio veloce.

«Alex, tu non sei normale. Lo sai vero?»

Il tuo sorriso è la cosa più bella che io abbia mai visto.

«Lo so. E' questo che ti piace di me.»

«In effetti si... Ma non solo questo.»
 

Come ho fatto

a nascondere

il mio cuore

tutto questo tempo?

Come...

Ho nascosto in te

tutta la mia paura.

Ho dato la colpa

a te...

Ma lei...

Carezza del mattino

che mi ha svegliata.

   
 
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