Alla “ mia Amelia, una brava criminalista e svelta come una volpe”.

Deaver Domina, Lincoln Docet, Amie Rulez

= Oh boy! You're in trouble! =

She's one of those girls,

nothing but trouble.

Just one look

and now you see double.

“ One of those girls” by Avril Lavigne.

- Gin! Dannazione Gin! -

Un centesimo Gin...

Un centesimo per ogni volta che pronuncio il nome di quella donna nell'arco di una giornata. Che dico...in un'ora! Un'ora sarebbe più che sufficiente per sistemarmi a vita.

- Avevo detto... -

- Lo so! Lo so quello che avevi detto. Mi sono distratta un secondo, okay? Un secondo. -

Mi guarda con quell'espressione da cucciolo ferito che le riesce così bene.

...Chissà se è legale avere due occhi belli come i tuoi...

Scuoto distrattamete la testa, perché perché ho accettato questo lavoro?, e subito mi rendo conto dell'errore. Ora è furiosa, offesa anzi, il che è assai peggio e lascia la stanza di gran carriera. Il rumore sordo della porta, sbattuta violentemente, ribadisce il concetto: per oggi ne ha abbastanza.

Quello che più mi irrita non è tanto l'aver interrotto l'addestramento. Gin è brava, impara alla svelta. Ma non è il caso che lei lo sappia. Piuttosto, il guaio è l'ennesima notte in bainco che mi toccherà passare. Sapere che lei, qualche porta più in là, sta rimuginando sul nostro ultimo litigio o mandandomi chissà quante maledizioni mi toglie il sonno.

Non posso dormire sapendo che sei arrabbiata con me.

Così, anche se saranno le due o le tre del mattino, dovrò alzarmi e andare a seppellire l'ascia di guerra.

Perchè, perchè ho accettato questo lavoro?

***

- Non hai scelta Mac. Conosci i patti. -

- D'accordo. Chi è lei? -

- Virginia Baker. Bella foto, trovi? -

Capelli nerissimi, grandi occhi scuri e un'espressione decisa.

Bella la foto. Ancora più bella Virginia.

- Mac? Sei fra noi? -

- Certo. -

Occhiata sarcastica. Aaron è svelto a capire.

- Sembra... -

- ...una ragazzina? Lo so. E' proprio per questo che non l'abbiamo ancora presa.

E' in gamba, Ti piacerà. -

- Ho come l'impressione di essermi cacciato in un brutto guaio, eh? -

- Puoi giurarci. Farti beccare è stata un'iea per niente buona.

E la Baker...è un bel guaio, sì. -

- Ma non ho scelta. -

Aaron annuisce.

- Non hai scelta Mac. -

***

- Gin, sono io. Posso? -

Un mugolio di assenso mi accoglie nella sua stanza. Quando fa così, sta architettando qualcosa. Dio non voglia.

- Hey Mac. -

- Gin, che stai combinando? -

E' seduta sul letto, gambe incrociate, letteralmente sommersa da fogli freschi di stampa. Sorride, raggiante, come se stesse per mostrarmi la Maschera in persona.

- Ho un'idea. -

Evviva.

- ...Forse. - aggiunge un po' esistante.

Mi guarda, come aspettando l'okay.

- Sentiamo. - acconsento, sconfitto in partenza da quel sorriso che si è appena riacceso.

Da' un colpetto sul materasso, per invitarmi a sedere accanto a lei.

- Credo di aver trovato una via alternativa che ci farebbe guadagnare almeno trenta secondi... -

Seguo il suo dito districarsi fra i laser e il fuime di parole che lo accompagna. Lei parla, parla, senza sosta. Stordirebbe chiunque, ma non me.

Mi piace ascoltarti Gin. Sei sempre così entusiasta anche delle cose più piccole.

- Allora, che ne dici? -

- Sembra interessante. -

Annuisce soddisfatta.

- Ci penseremo domani, sono distrutta. -

Si lascia cadere sul letto, per sottolineare meglio la sua affermazione.

Stupiamente, gioisco al pensiero che fra poco sarò nel mondo dei sogni. Illuso, mi alzo.

Dalla sua posizione, perfettamente immobile, Gin apre un occhio, uno soltanto.

E l'immancabile frase:

- Se la tua camera è troppo distante, sono disposta a rinunciare a metà del mio letto. -

Ah ah! Eccola, finalmente, la Gin che conosco. Mi chiedevo come mai non avesse ancora attaccato con la sua solita solfa.

Era troppo strano, Gin, che avessi sonno stasera.

La guardo, privo ormai da tempo di qualsiasi speranza, e lei si lascia scappare un sorrisetto divertito. Le piace da morire, glielo si legge in faccia. Adora prndersi gioco delle regole. E' il suo hobby preferito sin dal giorno in cui le ho spiegato come funzionano le cose qui al castello.

- Non potrei mai chiederti un simile sacrificio. -

Ride, compiaciuta della mia risposta.

Se dipendesse da lei, la nostra conversazione potrebbe continuare in eterno.

- Gin, è tardi. Continuiamo domani. -

- Ma io non scherzando! - ribatte lei, pronta come sempre, gli occhioni neri spalancati che mi rivolgono un'occhiata innocente.

Se dipendesse da me, queste conversione potrebbe tranquillamente non esistere.

- Gin... -

- Okay, okay, Conosco il ritornello. Io dormo, tu fa' come vuoi. -

Si gira su di un fianco, dandomi le spalle. La distanza dalla mia agognata camera si riduce di qualche passo.

- Comunque - la sua voce mi blocca, per l'ennesima volta, proprio sulla porta - Sarebbe tutto più semplice se sapessi dove dormi. Quanto è distante la tua camera? Tre passi? Tre minuti? Un'ora di marcia serrata? -

- Buonanotte Gin. - la interrompo senza voltarmi.

La sento rigirarsi un altro po' fra le lenzuola. Di certo sta sorridendo.

Spengo la luce e accosto la porta, come si fa con i bambini. E qualche volta mi sembra davvero di avere a che fare con una bambina.

La mia Gin.

Il mio piccolo grande guaio.

E so fin da ora che non andrà come preveisto. Non puo' finire così.

Non con te, Gin.

[FINE]

DESCLAIMER

“ Entrapment” e pg vari sempre dei loro venerabili autori *0* ( ma se loro vendono, io compro!).

SPAZIO AUTRICE

* “ Entrapment” un film ME-RA-VI-GLIO-SO che ho visto di recente. Un'agente assicurativo, Virginia Barker, si mette alle calcagna di un celebberrimo ladro di opere, Robert “ Mac” MacDougal. E...beh, aspettatevi di tutto!

*La fic, come avrete capito, si colloca durante la preparazione del primo furto. E' nato tutto dalla scena in cui Mac le spiega le “regole” : Gin sembra veramente una bambina pestifera che non vuole andare a dormire! La sua espressione mentre lo ascoltava mi ha fatto proprio pensare che il povero Mac non avrebbe avuto vita facile! Forse ho reso Gin un po' più infatile di quanto non lo sia nel film...eppure penso sia proprio il suo “ doppio volto” a renderla un personggio tanto bello: da un lato la ladra impredibile e doppio ( ehm...anche triplo e quadruplo xD) giochista, dall'altro la Gin che fa le ruote sulla trave e si addormenta abbracciata a Mac sul pavimento *0*

*Non so bene come sia nata la “ questione Gin”. Ho improvvisato, pensando che Mac non fosse del tutto entusiasta di collaborare con Gin, soprattutto perché a prima vista non ha la stoffa della ladra internazionale. Ma ha dovuto scegliere fra quel lavoro e la sua libertà.

*Il titolo è una frase che Wilson dice ad House in un episodio della prima serie di House M.D., il mio preferito, “ Role Model”. E ovviamente stanno parlando di Cameron ^0^ ( Cotton Candy forever!!!).

Ecco il dialogo:

Wilson: [paraphrasing House's frequent quote] "Everybody lies"... except *politicians*? House, I believe you are a romantic. You didn't just believe him, you believed in him. You wanna come over tonight and watch old movies and *cry*?

[pauses, points]

Wilson: Dr. Cameron's getting to you. Well, I guess you can't be around that much *niceness* and not get any on you

House: Is that why you haven't put the moves on her?

Wilson: What makes you think I *haven't* put the moves on her?

House: [Stops and stares]

Wilson: [points] Oh.

[he's onto something big]

Wilson: [whispers] Oh *boy*! You're in trouble.

[laughs and exits]

*Piaciuta?

besos

RINGRAZIAMENTI

Nike87: * l'autrice saltella per la stanza euforica * Qualcuno che ha visto questo fil esiste !!! Allora, in primis sono felicissima che ti sia piaciuta ^^ La citazione *0* Speravo che qualcuno l'apprezzasse, io adoro Deaver !!! Ho voluto seguire il tuo consiglio sul flashback, anche a me non piaceva ma temevo non si capisse ( sottovaluto i lettori xD). Grazie per l'avvertimento, rileggo subito! Odio gli errori di battitura ma me ne scappano a dozzine >_< Thanks & ancora thanks!!!