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Autore: Chigaku    05/07/2014    2 recensioni
«Mi presento.
Il mio nome è Alex Houston e ho quasi 17 anni.
Seth Lauren.
È il nome di quello che si potrebbe definire, il mio “babysitter”.
È imbarazzante pensare di averne uno alla mia età, ma nell'attesa di poter vivere autonomamente mio padre lo ha assunto per farmi da balia a tempo pieno.»
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Babysitting



Prologo
Mi presento.
Il mio nome è Alex Houston e ho quasi 17 anni.
Sono ciò che comunemente si definisce un ereditiero miliardario.
Abito in un'immensa villa nella periferia di Dallas e mio padre possiede una grossa azienda impegnata nell'estrazione e raffinazione del petrolio.
Da quando mia madre è venuta a mancare circa 3 anni fa, si è buttato anima e corpo nel lavoro, dimenticandosi del suo unico figlio.
Due mesi fa si è trasferito da solo in Arizona per curarsi degli affari, abbandonandomi in questa mastodontica reggia troppo vasta.
Può sembrare un'azione crudele, ma io lo capisco e non gli ho mai fatto una colpa di questa sua scelta.


-Alex, il pranzo è pronto!-
Mi alzo i RayBan sulla testa e sbuffo alzandomi dal lettino a bordo piscina, dove stavo prendendo il sole in tutta tranquillità.
Mi dirigo ancora in costume da bagno e leggermente intontito dalla luce, verso la porta a vetri della sala da pranzo collegata al giardino sul retro.
Mi siedo sulla sedia di legno bianco e lui mi appoggia davanti un piatto fumante di spaghetti al pesto per poi sedersi dall'altro lato del tavolo, già perfettamente apparecchiato.


Seth Lauren.
È il nome di quello che si potrebbe definire, il mio “babysitter”.
È imbarazzante pensare di averne uno alla mia età, ma nell'attesa di poter vivere autonomamente, mio padre lo ha assunto per farmi da “balia” a tempo pieno.
Inizialmente mi aveva proposto una sfilza interminabile di vecchie ed acide governanti, tutte terribilmente stereotipate ed identiche l'una all'altra.
Quindi io gli avevo espresso il mio desiderio di avere come badante una ragazza giovane e bella, ma alla mia richiesta ha risposto con Seth, spiegando che con un ragazzo poco più grande di me avrei fatto amicizia più velocemente e mi sarei divertito.


Se non sbaglio, Seth dovrebbe avere 21 anni.
Vivo con lui da un paio di mesi, ma lo conosco davvero poco e sinceramente non mi è mai interessato saperne di più di lui.
So solo che è un ragazzo spiacevolmente più virile di me.
I suoi occhi sono di un azzurro profondo, quasi accecante e i suoi capelli di un nero intenso dai riflessi blu, mentre il suo fisico è scolpito e slanciato.
In poche parole è un vero figo ed io ne sono parecchio invidioso, anche se non mi piace ammetterlo.
Se dovessi mettermi a confronto, lui sarà più di un metro e ottanta e io uno e settanta, mentre i miei occhi sono verdi e i miei capelli tinti di un color rosso fuoco.
Inoltre i miei muscoli sono solo accennati e la mia pelle è molto più chiara. Decisamente mi batte su tutta la linea.
Stranamente nonostante il suo aspetto è altamente apprensivo e meticoloso in tutto ciò che fa.
Mentre si occupa di me, frequenta la facoltà di medicina alla Dallas U, pagandosi il corso con i soldi ricavati dal lavoro qui a casa.
Non so dove trovi il tempo per studiare dato che deve provvedere sia ai miei pasti che alle pulizie.
Può sembrare bizzarro che nella villa di un miliardario non ci siano camerieri, cuochi o personale delle pulizie, ma non ne abbiamo mai avuti, poiché quando c'era mia madre non amava starsene con le mani in mano e pensava lei a tutto, da vera casalinga provetta.
Seth è molto gentile con me, ma spesso lo trovo pesante da sopportare ed ultimamente la convivenza è diventata problematica.


-Domani è lunedì.- dice a un certo punto.
-Lo so. E quindi?-
-Hai studiato scienze, Alex?- mi chiede arrotolando i suoi spaghetti con la forchetta.
Ecco che ci risiamo con l'interrogatorio, Seth è troppo invadente.
-No, tanto la prof mi ha già interrogato.- rispondo seccato a bocca piena.
-Già e mi ricordo quella F che ti sei portato a casa! Quante volte ti ho detto che potrebbe benissimo interrogarti di nuovo? E se ti trova impreparato per l'ennesima volta? Vuoi farti bocciare?-
Sempre la stessa valanga di raccomandazioni da mamma in crisi.
-Uffa, la smetti di starmi addosso? Ho di meglio da fare che buttare il mio tempo ad imparare cose di cui non mi frega un bel niente.- ribatto, cercando di apparirgli superiore.
-Ah sì? Beh, non mi interessa perchè fin tanto che sei sotto la mia responsabilità non ti permetterò di tralasciare la scuola!-
-Ma chi ti credi di essere? Guarda che tu lavori per me!-
-Io lavoro per tuo padre, che tra l'altro è stato inflessibile sull'argomento, quindi farai quello che ti dico, è chiaro!?- esclama alterato.
Anch'io, ormai furioso, mi alzo e sbatto le mani sul tavolo facendo tintinnare bicchieri e posate.
-Sei proprio una testa di cazzo, non ti sopporto più!- detto questo esco dalla stanza sbattendo la porta.
Oramai è così tutti i giorni e i miei litigi con Seth sono diventati la parte principe di una snervante routine.






[
Reflections]
Ciao gente!
Ho trovato questo vecchio prologo di cui mi ero scordata in una cartella assolutamente a caso.
L'ho leggiucchiato e ho deciso di correggerlo e pubblicarlo per vedere se ne fosse saltato fuori qualcosa di buono.
Spero che sia venuto bene, fatemi sapere!


Chigaku 
   
 
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