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Autore: Mansy    05/07/2014    3 recensioni
Mikhael98 e Mansy si trovano alle prese con persone non molto normali.
Una principessa e una guerriera che litigano e si azzuffano, uno spadaccino e un mago che flirtano, dei cattivi molto pasticcioni, e due ragazze molto sadiche.
Un'avventura tutta da ridere... scusate, da vivere.
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Devo aver fatto qualcosa di molto, molto grave nella mia vita precedente.
Ora siamo da un po’ in… no, non ve lo dico. Se avete letto i romanzi della Troisi, ve lo potete immaginare da soli dove siamo.

-Certo che è estremamente facile finire in prigione qui.
Ecce veritas.
-Oh, beh, vedi, dipende. C’è gente che ha un talento naturale per il mettersi nei guai.
… E se avete letto questa storia, indovinerete che Mikhael gli ha dato un ceffone.
-Tutti hanno dei talenti, anche se la maggior parte di quelli migliori non li mostrano…
Dico distrattamente, continuando a sbirciare il libro che sta leggendo il Tiranno.

Sbuffo.
-Io quel brutto bagarospo del piffero che mi ha rifilato uno stramaledettissimo libro proibito lo scuoio vivo. Anzi, prima gli strappo i bulbi oculari, poi gli taglio la lingua…
Mi fermo, Laio mi sta guardando tutto tremante.

Io la fulmino con lo sguardo.
Sa, ora vi dico come stanno le cose. Siamo stipati tutti e dieci in una cella di cinque metri quadrati, Aster sta leggendo il libro che gli ho dato, Mans lo sta stressando perché legge troppo lentamente e lei vuole andare avanti, Nihal e Zelda litigano come sempre, Ganondorf frigna, Sennar fa strane fantasticherie sulla sua fidanzata, Link lo guarda male, Helen cammina avanti e indietro (Nello spazietto di un metro libero) ed io faccio finta di dormire.
-Ehi, questo è il MIO spazio di cella!
-Ma cosa stai dicendo?! Non vedi che hai oltrepassato la linea?!
-Morirò qui… Sniff sniff… Sono troppo giovane… Ho pauraaa! Waaaah!
-*censurato*
-SENNAR!
Batto un piede a terra.
-E piantatela, cavolo! Ora dobbiamo riflettere con calma sulla nostra situazione.
E fu l’apocalisse.

-È stata tutta colpa sua!
-Io?!?! Ma se non ho fatto niente!
-È stata colpa della bionda, è tutta colpa sua!
-Stupido depravato! Cosa vai a dire?!
-Infatti, tu non ne sai niente!
-Insomma, lasciami finire di leggere!
-Sei troppo lento! Voglio arrivare almeno fino a metà prima che vengano a prenderci!
-State calmi… Per favore…
-MORIREMO TUTTI!!!
Ganondorf grida come un ossesso strappandosi i capelli, disperato.
Tonf tonf.
Mi fermo nel mezzo di un gesto e mi volto alla porta. Gli altri fanno come me. Non vola una mosca. Finché non interviene Aster.
-Sì?
Mi volto lentamente verso di lui con sguardo assassino, ma non ho tempo di minacciarlo che sentiamo la porta aprirsi e sbattere contro al muro.
O meglio, contro qualcuno. Sennar lancia un grido non esattamente virile.

-Ahi.
Commenta lo spadaccino.
Davanti a noi ci sono due guardie. Niente di più normale in una prigione, ma c’è qualcosa che non mi convince. Hanno uno sguardo strano; evitano i nostri; e uno dei due ha una catena con due cerchi di ferro. Uno dei due indica Mikhael.
-Eri tu quella che aveva il libro proibito?
Mikhael sta per rispondere, ma io sono più rapida.
-Ero io.
Quello mi fa segno con la mano di venire avanti.

-No!
Mi volto, do un’occhiata a Link e faccio l’occhiolino a Laio.
Link mi prende e mi volta da un lato, tappandomi la bocca, mentre io mi dimeno.
Passo in rassegna gli occhi di tutti e nessuno si muove più. Poi mi rivolgo alla guardia e gli tendo i polsi.
Mi alzo in piedi sconvolta.
-Hel!
Ma quelli l’hanno già portata via e serrato la porta.

Quando riesco a liberarmi e voltarmi, Helen non c’è più.
 
La prima guardia tiene il capo di una catena connessa alle manette e io la seguo senza fare resistenza. È la prima volta che mi trovo incatenata, può sembrare ovvio ma non lo è.
Attraversiamo buona parte delle prigioni, ma non vedo nessun detenuto perché le porte sono tutte chiuse e ci sono pochissime aperture. Da quanta strada facciamo, sembra che ci sia più gente nelle segrete che in tutta Makrat. Scendiamo di livello sempre più, arriviamo alla fine a una porta di legno. La seconda guardia la apre.
Mi colpisce una freccia di ghiaccio.  Oh no, oh no, no… Per qualche motivo mi viene in mente un quadro di San Lorenzo che c’è in una chiesa che conosco. Non voglio finire così, oh no. Non riesco a distinguere forme esatte, ma vedo lame e oggetti di ferro di forme che non ho mai visto luccicare alla luce di una lampada e di un braciere tra le cui fiamme sono immerse tre aste di ferro. Dietro, nelle ombre, macchine enormi e più strane di intravedono a malapena.
C’è un uomo davanti a me. Anche lui mi fa cenno di avvicinarmi, senza parlare. Vengo avanti, la guardia gli consegna le catene e lui me le toglie. Avrei preferito tenermele.
Percepisco un altro brivido quando sento la porta chiudersi. L’uomo mi sorride; ma io vedo più che altro un ringhio. Mi sforzo di sollevare le labbra, ma non riesco a piegare le dita dal tremore.

-Bene, io ti farò qualche domanda. Hai intenzione di parlare?
In quel momento piego la testa da un lato e un vero sorriso mi illumina la faccia.
-Oh, sì! Mi ci vorrà un po’ però!

 
 
Sono seduta con lo sguardo perso nel vuoto a tormentarmi i piedi.
Hanno preso Helen. L’hanno portata via.
Inizio a tremare, poi mi alzo in piedi e vado dalla porta di metallo. Mi volto verso il nano dai ciuffi blu.
-Aster!
Lo chiamo con un tono che oscilla tra l’arrabbiato e il disperato.
-C’è qualcosa di utile in quel libro? Qualcosa in grado di… distruggere?!
Torno a guardare la porta, picchiettandola nervosamente. Lui alza distrattamente lo sguardo.

-Questo è un libro di esperimenti.
Faccio un verso esasperato.
-Dovevo regalarti un libro più utile.
Grugnisco, standomene accanto alla porta alla continua ricerca di un modo per uscire.

-Non conosci nemmeno qualcosa tu? Nessuno sa niente?
Sbuffo.
-Sennar, fa’ qualcosa.

-Non eri tu quella dalle brillanti idee?
Dice sarcastico, ma si vede che è abbattuto quanto noi.
-Che ne so. Tira fuori qualche magia.

-Me l’hanno tolta…
Sospiro.
-Ho già detto che troverò quel bastardo e lo torturerò? Beh, lo ripeto. Lo troverò, e lo torturerò.
Ma mentre dico questo sento una morsa al petto al pensiero di Helen. Link pare accorgersene, perché fa per venire ad abbracciarmi, ma io lo respingo. Allora lui se ne torna dov’era prima, desolato.

-Problemi con la ragazza, eh?
Link si limita ad annuire.
Continuo a picchiettare la porta.

Metto a soqquadro la testa, cercando disperatamente un modo per uscire da questa situazione, ma non trovo niente. Sennar ed Aster non hanno più magia, Ganondorf è un essere inutile, Link, io e Mansy non possiamo far nulla, Nihal continua a litigare con Zelda che non fa altro che lamentarsi… Ma certo. Zelda!
Mi volto di scatto in direzione delle due cretine.
-Zelda!
Esclamo, chiamandola.

-Cosa c’è?!
Risponde scocciata, bloccandosi nel bel mezzo dell’ennesimo litigio con la mezzelfo.
-Tu sai usare un minimo la magia, no?

-Anch’io! 
La zittiamo con noncuranza.
-Sì, e quindi?
La guardo.
-E quindi potresti liberarci!

-Ehi, anch’io!
Zelda si mette a ribattere, e nasce un nuovo litigio sul chi ci salverà.
Scuoto il capo. Non posso credere che ci salveranno queste due cretine. Poi, le zittisco.
-Poche ciance, più fatti. Volete vedere chi ci salverà? Allora mettetevi al lavoro.
Sentenzio. Al che, la guerriera e la principessa si mettono all’opera. Nessuno si aspettava che quelle due potessero utilizzare la magia, per cui, nessuno si era preso la briga di togliergliela.
E poi, quella di Zelda non funziona esattamente come quella presente nel Mondo Emerso, e tra l’altro non serve a nulla: puoi evocare un esercito di morti con uno schiocco di dita e non riesci a curare una schiena rotta
(una spina dorsale fratturata, bitte)?!
Le osservo a braccia incrociate, accanto al Tiranno che continua a leggere tranquillo. Ogni tanto gli lancio qualche occhiata non molto amichevole, quasi infastidita dalla sua tranquillità.
Laio ha un’aria persa, i suoi occhi sono puntati sulla porta, ma probabilmente ha la testa altrove. Sennar e Link, invece, ripercorrono con lo sguardo le mura della cella.
Finalmente Zelda e Nihal (o forse solo Zelda o solo Nihal) riescono ad aprire la porta.
Due forze magiche unite per far saltare una serratura.

La porta si apre davanti a noi con un cigolio, come ad invitarci a uscire. E noi non ce lo facciamo ripetere due volte.
Mi incammino con il mio solito passo svelto, seguita da Link e Sennar, mentre Mans trascina Aster tirandolo per un braccio. Nihal e Zelda ci seguono litigando sul chi è riuscita veramente a salvarci, ma noi le ignoriamo bellamente. Eroine o no, rimangono sempre delle cretine.

Ci avviamo per i corridoi della prigione alla ricerca di… qualcosa che possa condurci da Helen. Ci avviciniamo alla prima guardia che troviamo, lo assaltiamo a mo’ di bambini assatanati e Link gli ruba la spada, per poi puntargli la lama alla gola.
Miky gli si avvicina.

-Dov’è Helen?
Gli chiede con fare minaccioso, e lui risponde con uno sguardo perplesso.
-La ladra di libri che hanno portato all’interrogatorio?
Trasaliamo. Link lascia andare malamente l’uomo e ci dirigiamo in fretta nei sotterranei, mettendo KO le guardie che ci intralciano. Arrivati nella parte più profonda della prigione, ci dividiamo alla ricerca della sala dell’interrogatorio.
Vago a lungo prima di ritrovarmi davanti a una porta di legno rinforzata col ferro. Ha un’aria diversa dalle altre e, a giudicare dall’aura che emana, è quella che cerco.
Senza troppi indugi, mi precipito ad aprirla. Non importa cosa potrei trovarmi davanti, sono pronta a tutto. Nella mia mente ho già un piano: prenderò il primo strumento di tortura che mi capiterà a tiro e colpirò il boia in testa, poi, libererò Helen.
Quando apro la porta, la scena che mi si appresta davanti è leggermente diversa da ciò che mi aspettavo.
Il boia sta in piedi, ridendo. E qui, nulla di strano, se si tratta di una persona estremamente sadica (Come noi.). Helen, invece, è seduta su una sedia di ferro con delle cinghie sui braccioli. Ma non è legata. Se ne sta tranquillamente stravaccata sopra, con una gamba accavallata; gesticola e parla.

-… E quando si è girata…
Faccio un gesto come ad abracciare un grande spazio.
-… C’era TUTTA Zalenia che la guardava!

Rimango immobile, sull’uscio. Non so dirvi con esattezza quale possa essere la mia attuale espressione, ma dubito sia amichevole.
Mi giro. Il mio volto è prima ridente, poi perplesso, poi confuso, poi sbigottito. È Mikhael. Perché ha quello sguardo?
-Tu… ? Che cosa… ?

Deglutisco, e tiro fuori un sorriso estremamente forzato e falso.
-Noi… Ti abbiamo cercata ovunque, preoccupati, convinti che ti stessero sottoponendo ad ogni genere di tormenti… E tu, sei qui, tranquilla, a spettegolare col boia.
Termino secca.

Il boia la guarda perplesso. Nel mentre sento un rumore di piedi in corsa e in men che non si dica il resto dell’allegra combriccola è arrivato davanti alla porta. Tutti hanno la stessa espressione di Mikhael, solo un po’ meno ostile.
-Bene, questo è Greg.
Dico, e lui fa un breve inchino davanti agli altri, lusingato.
-E, Greg, questi sono…
Ed inizio a elencare tutti i miei compagni.

-Helen. Io ti torturo.
Asserisco sorridendo.

La guardo perplessa.
-Be’? Che ho fatto?

Assumo una finta aria pensierosa.
-Mmmh… Non so… Forse… Ti sei messa a spettegolare con il boia?!

-Ma è un interrogatorio, cos’altro volevi che facessi?! Questo- e indico Greg- mi ha chiesto di spiegare tutte le circostanze del nostro arresto e di come tu fossi venuta in possesso del libro. E gli stavo appunto raccontando tutto.
-Ah, spero non anche del threesome incestuoso.
Prendo un coltello da un tavolo lì a fianco e lo minaccio, lui si defila ed io poso di nuovo il coltello fra gli altri strumenti. Greg è contrariato, perché in teoria i prigionieri non potrebbero toccare quella roba, ma non dice nulla. Intanto, Mikhael e Link vanno a picchiare Sennar.
Laio mi si precipita tra le braccia; io lo prendo, lo faccio girare e lo copro di baci.

Resto a fissare il tutto senza dir nulla, finché Hel non si accorge della mia espressione indecifrabile.
-Mans, che c’è?
Faccio per ribattere, ma una voce proveniente dal corridoio mi precede.
-Lasciate andare i prigionieri, abbiamo trovato il vero colpevole.
Ci voltiamo, finalmente possiamo essere sollevati.
Greg mi porge una mano.
-Arrivederci!
Mi dice con un sorriso. Gli porgo la mano a mia volta.
-Arrivederci!

-Ma anche no…
Evito nuovamente di proferir parola e ci incamminiamo verso l’uscita, guidati dall’uomo che era venuto a comunicarci dell’arresto del colpevole. Durante il percorso passiamo accanto alle guardie che trasportano il ladro, e Miky ne approfitta per dargli un cazzotto in testa. Helen la trascina via, e finalmente usciamo sotto il sole di Makrat.
-Cavolo, ci sono quaranta gradi!!
 
 


 
E dopo mesi e mesi, siamo riuscite ad aggiornare, acclamateci!
Come avrete notato, questo è il capitolo meno demenziale di tutti…  dal prossimo vedremo di recuperare, per ora vi lasciamo con il TO BE CONTINUED in tedesco (deciso da Helen)
(Ja!)
 

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