Le parole di Sam continuavano a rimbombargli nella testa.
"Tutti i problemi che abbiamo avuto li abbiamo avuti perchè siamo una famiglia!"
Ogni dannata frase era come una coltellata dritta al cuore. Il suo Sammy, quello che da bambino lo idolatrava, quello per cui avrebbe fatto di tutto, quello per cui aveva venduto la sua stessa anima, pur di vederlo respirare di nuovo, gli aveva praticamente detto che non voleva più avere niente a che fare con lui, se non per lavoro. Ripensare alle sue parole, all'odio nei suoi occhi, alla freddezza della sua voce, stava distruggendo quel poco che era rimasto di lui. Dean fece per prendere un altro sorso dalla bottiglia di whiskey che da troppo tempo aveva in mano, ma si fermò. In quel momento c'era solo una cosa di cui aveva bisogno, e non era l'alcool.
"Cass..." sussurrò alla cornetta del telefono, con voce spezzata "Ho rovinato tutto... di nuovo. Sono un fallimento, l'unica cosa che so fare è deludere le persone che amo... non valgo niente..."
"Resta lì,sto arrivando." 

L'angelo trovò il suo cacciatore rannicchiato nell'angolo della stanza,con una bottiglia di whiskey mezza vuota vicino.
"Dean..." sussurrò Castiel, avvicinandosi lentamente. Dean alzò il viso, e la disperazione nei suoi occhi arrossati fece provare a Castiel l'istinto di proteggerlo da tutti i mali del mondo.
"Cass... sei venuto..."
Castiel gli si sedette accanto e lo strinse forte. "Dean, non è colpa tua... non lo è mai stata..."
Sentì il corpo di Dean che tremava, e lo avvicinò ancora più a sè. Restarono così, senza dire una parola, fino a quando non fu Dean a rompere quel silenzio pieno del suo dolore.
"Cass... perchè sei venuto? Perchè ci sei sempre, anche quando sbaglio, anche quando non c'è nessun'altro?"
"Perchè tu mi vuoi al tuo fianco, ed è dove voglio essere. Ho bisogno dei tuoi sorrisi, della tua voce, dei tuoi occhi... Ho bisogno di te, Dean."
L'uomo alzò lo sguardo, e nel blu intenso degli occhi di Castiel, finalmente si sentì a casa, per la prima volta. Senza neanche rendersene conto si era avvicinato ancora di più a quello che ormai era diventato il suo angelo, in tutti i sensi. Le loro labbra si sfiorarono; fu solo un leggero contatto, ma bastò. 
"Grazie" sussurrò Dean, e non si riferiva solo a quel momento: lo stava ringraziando per averlo salvato da se stesso, per esserci sempre, pronto a curargli le ferite. Castiel sorrise dolcemente all'uomo che era diventato il suo tutto.
"Resti, Cass?"
"Sempre."


Angolo di quella pazza dell'autrice
Alloooora... Come avrete capito, è ambietata dopo il litigio tra Sam e Dean nella nona stagione, ma non ho segnalato lo spoiler perchè è appena accennato. Che dire, questi due mi hanno tolto quel poco di sanità mentale che era rimasta, che comunque non era molta. Se volete aiutare questa povera pazza... che ne dite di mettere via i pomodori che mi volevate tirare e scrivere una recensione piccola piccola?