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Autore: TrustMeImTheDoctor    06/07/2014    3 recensioni
I pensieri di Obi Wan Kenobi mentre conduce Luke Skywalker sul deserto pianeta di Tatooine dopo la battaglia contro Lord Fener alla fine dell'episodio 3 : La Vendetta Dei Sith.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Obi Wan aveva addestrato per anni su volere del suo defunto maestro Qui Go Gin il giovane Anakin Skywalker.
Ricordava ancora quando l'aveva visto per la prima volta bambino su Tatooine. Ricordava anche il presentimento che percepì atterrando su quel pianeta per la prima volta, in cerca di un posto in cui riparare la nave della regina Amidala durante la fuga da Naboo.
In qualche modo Obi Wan aveva percepito che quel pianeta sarebbe stato molto importante per lui, in modi che però la Forza non gli aveva ben chiarito. Per anni pensò che quel presentimento riguardasse il fatto che proprio su quel pianeta aveva trovato il suo padawan, Anakin. Ma con il tempo si rese conto che quel presentimento riguardasse qualcun altro e in qualche modo per un tempo ben più lungo di quanto immaginasse.
E adesso, dopo aver assistito al passaggio al lato oscuro del suo padawan, dopo essere stato costretto a duellare con lui, dopo avergli tagliato via tutti e tre i suoi arti rimanenti, dopo averlo lasciato a pochi centimetri dalla lava di quel pianeta vulcanico, dopo che gli aveva urlato di volergli bene, di averlo amato ed aver sentito la voce roca di quello che considerava suo fratello urlargli che lo odiava, si trovava a bordo di una nave diretta proprio a Tatooine.
Non era solo, con lui c'era anche un bambino, un neonato in fasce. Il figlio del suo padawan e della senatrice Padme Amidala.
Luke, Luke Skywalker. Così l'aveva chiamato la madre poco prima di morire. L'altra figlia, Leila, era stata presa dal senatore Organa insieme ai due droidi, C1P8 e C3P0 per essere condotti su Aldeeran, il pianeta natio del senatore.
Era stata del maestro Yoda l'idea di separare i bambini, così che l'imperatore non potesse trovarli. Mandare Leila ad Aldeeran con Organa e Luke su Tatooine dalla famiglia della madre di Anakin. Loro due invece, lui e il maestro Yoda erano d'accordo sull'idea che essendo in pochi i Jedi superstiti, sarebbe stato di vitale importanza per l'ordine nascondersi. Per questo Obi Wan avrebbe assunto il nome di Ben Kenobi e si sarebbe trasferito su Tatooine per vegliare su Luke, mentre Yoda si sarebbe ritirato a meditare sulla Forza nel sistema di Dagobha. E così, mentre a bordo della nave osservava la superfice desertica di Tatooine avvicinarsi, prese in braccio Luke e lo guardo negli occhi.
- So che sei troppo piccolo per capire giovane Luke, ma devi sapere che io ho conosciuto tuo padre. È stato dapprima il mio padawan, il giovane Jedi a cui dovevo insegnare tutto quello che sapevo sulla Forza, poi il mio migliore amico, un fratello per me. Sono rimasto distrutto dalla sua caduta al lato oscuro della Forza. È stato terribile Luke, lui era un grande Jedi, un Jedi potentissimo, il prescelto, colui che avrebbe dovuto riportare l'equilibrio nella Forza. Non avrei mai pensato potesse accadere proprio a lui. - stette zitto alcuni attimi, perdendosi negli occhi di Luke che lo scrutavano con curiosità. Poi riprese. - Ma io in te percepisco la Forza scorrere possente. Tu sarai un Jedi Luke. Un Jedi potente quanto lo è stato tuo padre, lo sento. E chissà, magari un giorno potresti anche riuscire a riparare il male compiuto da tuo padre. - disse volgendosi poi verso l'oblò della nave. Trascorse il resto del viaggio in silenzio, mentre nella sua mente continuavano a scorrere le immagini del suo duello contro Anakin e mentre ripensava a quanto lo avesse amato nel corso di tutti quegli anni.
La nave atterrò dolcemente nel deserto a poca distanza da quella che per gli anni a venire sarebbe stata l'abitazione di Luke Skywalker.
Obi Wan contattò immediatamente il maestro Yoda per informarlo del suo arrivo.
- Molto contento di questo io sono. Vegliare sul bambino adesso tu devi. - rispose il maestro chiudendo la chiamata. Da quel momento in poi Obi Wan per sicurezza non avrebbe più dovuto contattare nessun membro dell'ordine.
E per la prima volta in vita sua da quando aveva iniziato a percepire la Forza vivente attorno a se, si senti incredibilmente solo.
Lasciò Luke a quelli che presto avrebbe imparato a conoscere come i suoi zii e si diresse verso una remota casa dall'altro lato della distesa desertica che circondava la zona.
Adesso Obi Wan sapeva a cosa era dovuto quel presentimento. Adesso capiva quello che la forza aveva cercato di dirgli. Adesso sapeva che avrebbe dovuto passare il resto della propria vita li, su quel pianeta remoto nell'orlo esterno della galassia, fuori dalle grinfie dell'imperatore Palpatine, il Sith che aveva spinto il suo padawan a cedere al lato Oscuro.
Ma percepiva anche altro nella forza. Percepiva un futuro in cui il giovane Luke avrebbe rimesso le cose a posto.
Sognando quel futuro, Obi Wan si addormentò.
   
 
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