Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: roby_lia    06/07/2014    1 recensioni
Peter Pan non fallisce mai.
Peter Pan ha vinto.
Ma se il prezzo pagato per scagliare il sortilegio fosse stato troppo alto?
Peter Pan/Felix di libera interpretazione
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Felix, Pan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
King and Lionheart
 
Peter Pan non fallisce mai. Peter Pan aveva vinto.
Storybrooke era diventata la nuova Isola che non c’è, e lui ora poteva rendere reali i più profondi terrori dei suoi abitanti.
Eppure c’era qualcosa che non andava, poteva sentirlo.
Poteva vederlo, ogni volta che chiudeva gli occhi e ricordava la prima Isola che non c’è.
 
La notte era il momento peggiore. Sentire tutti quei mocciosi piagnucolare nel sonno e chiamare la mamma. Era davvero irritante.
Gli ricordavano troppo Tremotino.
Ma era solo questione di tempo si diceva, prima o poi avrebbero dimenticato di essere appartenuti a qualunque altro posto e avrebbero smesso di essere infelici.
“è la verità?”
La voce lo coglie di sorpresa, facendolo voltare alle sue spalle dove uno dei Bimbi sperduti lo guardava.
Era uno dei primi arrivati. Si chiamava Felix se non sbagliava.
“Cosa?” domandò Peter, facendogli un cenno per farlo sedere al suo fianco. Era davvero alto per essere ancora un ragazzo.
“Gli adulti. Davvero non posso venire qui?” domandò il biondo, corrugando leggermente la fronte.
E Peter sorrise.
“Sì, è la verità. Questo posto è solo per i bambini. E nessuno può fare del male ai Bimbi sperduti di Peter Pan” affermò, allungando una mano per sfiorare gentilmente la cicatrice che attraversava il volto dell’altro ragazzo.
Felix si ritrasse di scatto, poco abituato ad avere un contatto con gli altri. O forse troppo abituato a un contatto di tutt’altro genere.
“Nessuno Felix, nemmeno tuo padre”  lo rassicurò di nuovo.
Con esitazione il ragazzo più grande ricambiò il suo sorriso.
“Grazie Peter” sussurrò prima di rannicchiarsi vicino al fuoco per dormire.
 
Era quasi noioso tutto quello.
Rendere le paure reali era così facile che alla fine diventava noioso.
È strano non avere più nessuno con cui condividere tutto quello, nessuno che ride con lui e che avvera ogni suo desiderio.
Gli fa quasi male aver perso la sua ombra di carne ed ossa.
Gli verrebbe da pensare che forse il prezzo per il sortilegio è stato semplicemente troppo.
 
Peter si è accorto all’improvviso del cambiamento in Felix.
Un attimo prima era tutto normale poi, mentre stava suonando il suo flauto, si è reso conto che era da molto che Felix non si univa alle danze intorno al fuoco.
L’ha cercato di nascosto, trovandolo a vagare nel buio della notte.
Ha suonato qualche nota dello strumento, ma l’altro ragazzo sembrava non averlo nemmeno sentito.
Strano. Molto strano.
“Perché?” gli chiese sbucando fuori dalle tenebre alle sue spalle.
Se l’aveva colto di sorpresa Felix fu veloce a nasconderlo.
“Perché cosa?”
“Perché non senti più la musica del flauto? Tutti i bambini senza una vera casa la sentono”
Il biondo fece un sorriso storto “Forse perché io mi sento davvero a casa”
“Davvero? Qui, nell’Isola che non c’è?” domandò Pan, corrugando la fronte.
“Certo. Gli altri non l’hanno ancora capito ma l’Isola che non c’è è la nostra unica casa. E Peter Pan è l’unica famiglia di cui abbiamo bisogno”
 
“Sai padre, la solitudine ti rende anche più acido del tuo solito” sibilò Tremotino, il respirò spezzato per il dolore.
“Taci”
“è troppo vero? Il prezzo per il sortilegio è sempre troppo alto. Dopo averlo lanciato, prima o poi, si cerca sempre di colmare quel vuoto che causa”
“Stai zitto!”
“Ma se a Regina è bastato un  bambino, la tua necessità è di tutt’altro tipo, non è vero?” ghignò l’uomo.
Peter Pan rise amaro “Tu credi? Secondo me invece, semplicemente ti sei reso conto della tua inutilità. Non sei mai stato abbastanza Tremotino, mai. Non sei mai stato colui che amavo di più al mondo, figliolo. E per colpa vostra, ho dovuto cambiare i miei piani. Se non foste intervenuti non avrei mai dovuto ucciderlo. Avrei avuto il cuore di Henry e sarei vissuto per sempre sull’Isola che non c’è. Ma adesso ne pagate le conseguenze” ringhiò vicino al viso di Tremotino, prima voltarsi di scatto e strappare il cuore a Belle.
 
“Te lo avrei dato, lo sai vero? Dovevi solo chiedermelo”
Rivedeva spesso quella scena. Ogni volta che chiudeva gli occhi per più di qualche istante gli tornava in mente il suo viso. La paura e il dolore che ne distorcevano i lineamenti. Ma non perché gli aveva strappato il cuore. Perché l’aveva tradito.
“È sempre stato tuo” aggiunse Felix, nei suoi sogni, giocherellando con il suo cuore prima di porgerglielo.
E Peter lo accettava ogni volta, restando incantato a fissarlo.
Era un cuore puro, un cuore di un bambino, nonostante tutto ciò che Felix aveva passato.
Tra un battito e l’altro, Peter poteva veder scorrere dei granelli dorati.
Perché Felix non è il Vero Credente, ma è stato comunque il primo a credere in Peter Pan.
E non ha mai smesso di farlo.
Vorrebbe chiedergli scusa. Vorrebbe dire che gli dispiace. Ma come ogni altra volta che ci prova, le parole gli si bloccano in gola.
Sull’Isola che non c’è non si chiede scusa.
“Tu hai sempre avuto il mio” riuscì comunque a dire, nonostante il groppo che gli serrava la gola.
Felix sorrise “Non è vero. I bambini non amano, Malcolm” lo corresse, riprendendosi il cuore.
“E Peter Pan non fallisce mai” disse, guardandolo negli occhi mentre sbriciolava il proprio cuore nel pozzo, prima di accasciarsi al suolo senza più vita.
Peter si lasciò cadere al suo fianco, accarezzandogli i capelli e sfiorandogli la pelle già fredda.
I bambini non possono amare.
Ma i bambini piangono perché hanno non vogliono essere soli.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
Questo è il risultato di aver recuperato le ultime stagioni di OUAT in pochi giorni per far fronte all’ansia degli esami di maturità ^^’’’
E poi ammettetelo, si vede lontano un miglio che tra quei due c’è sotto qualcosa ù.ù
Temo di aver reso il caro Peter troppo sentimentale, quindi se ritenete che devo aggiungerlo tra gli avvertimenti ditemelo senza problemi u.u
Per quel che riguarda il titolo è preso da una bellissima canzone dei Of monsters and men http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=A76a_LNIYwE
E niente ringrazio chi è riuscito ad arrivare fino alla fine e se volete lasciare un parere o una critica sarei molto felice :)  *non si ricorda più com’è  essere nuovi in una sezione*
 
Ciao ciao
roby_lia
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: roby_lia