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Autore: zelys    06/07/2014    0 recensioni
Come si intuisce dal titolo, una semplice oneshot nata da una notte insonne.
Nessun senso particolare, solo pensieri affastellati molto male su Jim Moriarty. Spoiler su prima e seconda stagione. Finale scontato. C'è un accenno Sheriarty che non era neanche mia intenzione. Dont' read.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jim Moriarty, Sherlock Holmes
Note: Nonsense | Avvertimenti: Spoiler!
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Per tutta la sua vita, o almeno negli ultimi decenni, Jim era sempre stato convinto di essere effettivamente cattivo. Fin dai suoi primi anni di gioventú, quando con Carl Powers consumó il suo primo omicidio. All'epoca era solo un ragazzino. Giovane e alquanto inesperto in materia. Eppure già in quell'occasione, la sua attenzione fu attirata da quel ragazzo che sembrava trovare divertimento a ficcanasare in giro in mezzo alle indagini della polizia.
Indagini che, in ogni caso, non avrebbero mai condotto al vero omicida. E non solo per il povero Carl,  la cui morte finí per essere schedata ad un semplice incidente. Oh, no. Aveva iniziato con lui, e sapere che neanche i migliori detective di Scotland Yard erano stati in grado di risalire al vero colpevole gli dava un'estrema sensazione di potere. La quale probabilmente fu la causa che lo spinse a continuare.
Non passó molto tempo prima che gli omicidi diventassero per James un passatempo noioso e superato. Uccidere ormai era troppo scontato, troppo semplice, e tanto in ogni caso non l'avrebbero mai preso.
Decise quindi di iniziare a fare sul serio, soprattutto ora che era venuto a conoscenza che il grande Sherlock Holmes era sulle sue tracce.
Manipolarlo come un burattino tirato dai fili della sua ragnatela lo divertiva. Lo entusiasmava vedere fin dove si sarebbe potuto spingere, tra omicidi e rapimenti, senza peró farsi scoprire. Anche se infine é probabile che fosse stato sempre quello il suo obbiettivo.
"Questo é il mio numero, chiamami!"
Gli aveva detto, quasi estatico, quando si erano incontrati nell'ospedale. Certo, uscire con Molly e fingersi gay non rientravano tra le cose che piú ha amato fare, ma per Sherlock questo ed altro.
Dopo che gli si fu rivelato apertamente come Jim Moriarty, in quella stessa piscina in cui aveva ucciso Carl Powers, tutto divenne piú interessante.
Ormai la sua rete, no, la sua ragnatela di network si era trasformata nella piú potente e pericolosa delle armi. 
"In un mondo di porte chiuse, l'uomo con le chiavi é il re. E tesoro, vedessi come sto bene con la corona".
In effetti rubare, e indossare, i gioielli della corona gli era piaciuto cosí tanto che ormai aveva anche pensato di abituarcisi. 
Per lui non era mai stato niente di serio commettere quel reato. Tutto quel che voleva era pubblicità. Voleva far sapere a tutti quanto fosse potente, e quanto per lui fosse solo tutto un gioco.
Purtroppo peró questo appassionante gioco tra i due consulenti,  investigativo e criminale, doveva prima o poi terminare. 
Jim era abbastanza seccato all'idea di togliere di mezzo il suo grande rivale. Ma ormai da un hobby piacevole era diventata una vera e propria ossessione, e dopotutto, gli doveva una caduta.
E mantenne la parola. Anche se, per poterlo fare, sapeva che avrebbe dovuto rimetterci la sua stessa vita.
Lui e Sherlock per molti versi erano uguali. Geniali e incompresi, nessuno dei due era o si considerava un normale essere umano. 
Peró una differenza c'era tra i due.
Se é vero che Sherlock era un sociopatico iperattivo, Jim era invece puramente e semplicemente psicopatico.
E cosí, nelle cascate di Reichenbach, giaceranno il criminale piú pericoloso e il principale campione della legge della loro generazione.


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