La
stanza
d’albergo era semibuia. Un filo di luce penetrava dalla fessura della
finestra.
Uno schiamazzo di voci lo aveva appena svegliato. Era la sua nuova
squadra.
Si
alzò dal
letto con ancora gli occhi semichiusi e la lingua impastata.
Aveva
pianto
durante la notte. Naturalmente nessuno lo aveva visto. Non poteva farsi
vedere
piangere da alcuna persona. Era troppo orgoglioso. E poi aveva scelto
la
decisione migliore: la carriera è più importante di qualsiasi donna,
compresa
la più bella che ci possa essere al mondo. E poi ne avrebbe trovata
un’altra.
La sua bellezza e l’essere famoso gli avrebbero ridato il successo
nelle donne
che aveva sempre avuto prima di incontrare la bella velina.
Già
Bulma,
pensò. L’unica ragazza che era stata con lui senza alcun interesse per
i suoi
soldi e la sua carriera. Non gli aveva mai chiesto niente. Non era una
ragazza
come le altre. Eppure la sua vita doveva continuare comunque, la
perdita di una
donna non era la fine del mondo. Ne avrebbe trovata un'altra che non
gli
avrebbe mai chiesto niente come Bulma.
Indossò
la
maglietta e i pantaloncini per l’allenamento e poi si infilò le calze,
i
parastichi e le scarpe da calcio. Aprì la porta e uscì per andare al
campetto
dove la squadra si doveva allenare in vista della partita in trasferta
della
sua squadra.
Il
suo primo
allenamento era stato piuttosto soddisfacente. Aveva segnato due reti
al
portiere titolare e il mister gli aveva offerto così il posto da
titolare.
La
partita
fu anch’essa un successo: 4 a 1 per la sua squadra: Vegeta era
contentissimo
perché aveva segnato una tripletta. Tutto sembrava andare per il
meglio. La sua
vecchia squadra si sarebbe presto pentita di averlo ceduto. E lui ne
sarebbe
stato felice, anzi ne avrebbe goduto.
Domani
sarebbe stato un altro giorno.
“Bulma, ti devo dire una cosa…” disse Chichi a Bulma al telefono.
“Dimmi”
disse Bulma poco entusiasta.
“Vedi
ecco…
Non so come dirtelo”.
“Tu
dillo e
basta… Non puoi non dirmelo adesso che stavi per dirmelo!” si scaldò
leggermente l’azzurra.
“Eh,
ecco
io… Ho fatto una stupidata…”
“Del
tipo?”
chiese Bulma curiosa.
“Vedi
io…”
Seguì
una
lunga pausa.
“Me
lo vuoi
dire sì o no? Altrimenti butto giù” disse Bulma seccata.
“Sono
incinta” disse Chichi sottovoce.
“Cosa?
Dici
sul serio? Goku?” chiese Bulma veramente sorpresa.
“Sì,
è stato
lui” disse Chichi già più sollevata.
“E
adesso
che deciderete?” chiese Bulma tutta d’un fiato per la curiosità.
“Non
lo so…
Non gliel’ho ancora detto. Forse mi dirà di abortire…poi io ho la mia
carriera!”
“Se
lasci il
bambino solo per la tua carriera sei una stupida come Vegeta!” urlò
Bulma
arrabbiata.
“Non
lo
so…ne devo parlare con lui”
“Ok
parlagliene. Ma non fare sciocchezze troppo avventatamente”.
“Ok
te lo
prometto”.
“Così
va
meglio!” disse Bulma sollevata. Non voleva che il bambino fosse una
vittima
come lo era lei delle carriere famose.