Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Shino_Chan    06/07/2014    4 recensioni
Natsu e i suoi compagni sono studenti dell'ultimo anno di Liceo. Natsu capirà di provare qualcosa di più verso la sua compagna e amica Lucy. Gerard e Erza si amano ormai senza nessun timore ma lui le nasconde qualcosa. Gajeel ha un segreto, ma decide di tenerlo per sè: l'unico confidente sarà il suo amico Gray, e Laxus pare orai destinato ad allontanarsi da Mira. Riuscuranno i nostri ragazzi a essere felici?
{AU} {OCC} {NaLu, Gerza, Lami, Gale, Gruvia}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Natsu giaceva sul suo letto disfatto, a guardare il soffito, pensando a qualcosa da fare.

I compiti di matematica erano fuori discussione. Ci aveva tentato diversi minuti prima, ma proprio non riusciva a farli, difatti, giacevano li sulla sua scrivania tutti sparpagliati. Prese il suo Ipad per ascoltare un po di sana musica e tenere a bada i cattivi pensieri per una buona mezz'ora.

Non riuscendo a non pensare, Natsu strappò via dalle orecchie le cuffie, raggiunse in fretta la stanza da bagno e si lavò il viso con acqua gelida. Lo faceva sempre, quando pensava troppo.
Quando terminò di asciugarsi il viso, il ragazzo tornò in camera sua, dove le cuffie suonavano ancora. Si accorse che il cellulare stava squillando, e si precipitò a prenderlo rischiando di inciampare sulla sacca da palestra lasciata nel bel mezzo della camera.
"Pronto?" esclamò, senza prima controllare il mittente della chiamata.
"Natsu!" rispose una voce squillante, costringendo il ragazzo ad allontanare il cellulare dall'orecchio.
Lucy.

Lucy era una delle sue più grandi amiche, e tra di loro non c'era nulla di sentimentale, nè di sessuale. Lucy era una di quelle persone il cui rapporto non poteva essere rovinato da certi sentimenti.
"Dimmi" rispose semplicemente lui, tornando a sedersi sul letto.
"Stasera ci sei alla festa di Mirajane?"
Natsu alzò gli occhi al cielo, automaledicendosi per la sua sbadataggine. La festa di Mira. Lo aveva completamente dimenticato.
Guardò l'orologio: erano le venti e un minuto, e la festa sarebbe cominciata tra mezz'ora.
"Certo che ci sono" rispose. Dopo di che si alzò dirigendosi verso l'armadio per pescare qualcosa da mettersi addosso.
"Perfetto! A che ora passi a prendermi?"
Era la norma. Ogni sabato sera Natsu usciva di casa con Erza, passavano a prendere Lucy e poi raggiungevano il resto della comitiva. Non era nella norma generale, però, che fossero sempre le due ragazze ad aspettare il ragazzo.
"Tra mezz'ora" rispose infine Natsu, acchiappando una camicia blu e dei pantaloni beige.
"Ti aspetto alle nove, allora!" disse poi Lucy, prima di riattaccare.
Natsu lanciò il cellulare verso il letto, mentre un sorriso si allargava sul suo volto. Ormai, le due donne della sua vita lo conoscevano come le loro tasche.

 


Levy prese dalla tasca del giubotto il cellulare, aprì la rubrica e cominciò a scorrere lo schermo fino a quando non raggiunse il nome di Gajeel. In realtà conosceva il suo numero a memoria, ma cercarlo in rubrica era diventata ormai un'abitudine. Suonato il primo squillo, la ragazza riattaccò, aspettando Gajeel. Il ragazzo vedendo la chiamata di Levy si precipito fuori e raggiunse l'audi parcheggiata difronte a casa sua.
Erano già tre mesi che la loro storia andava avanti ufficialmente. Nel privato, Levy non sarebbe stata in grado dire con certezza quando aveva cominciato a provare qualcosa di più forte che una semplice amicizia nei confronti del suo compagno di banco. Adesso, si sentiva come se lo avesse amato fin dal primo momento, come se in realtà avesse sempre saputo che l'altra parte della mela era lui. A volte si chiedeva se per Gajeel era lo stesso, ma non ci rimuginava più di tanto: l'importante, alla fine, era stato uscire finalmente allo scoperto. E le cose erano andate ancora meglio di quello che aveva sperato.
Quando Gajeel uscì fuori dal cancello, Levy lo trovò più splendido che mai: indossava un maglioncino nero, sopra una camicia bianca, mentre sotto portava i soliti jeans sdruciti: istintivamente, Levy pensò che sarebbe stato il caso di pensarci lei a comprargliene un nuovo paio. Sapeva che Gajeel odiava lo shopping, e sarebbe stato impossibile che pensasse di testa sua a fare nuovi acquisti.
"Ciao" disse Gajeel appena lei entrò in auto, spingendosi verso la ragazza per stampargli un bacio sulle labbra.
"Ciao" rispose Levy, allungando una mano verso il volto di Gajeel per accarezzare la sua pelle perfetta.
"Favorisci?" chiese il moro, prendendo dal portaoggetti sulla portiera un pacco di tabacco Marlboro Gold.
"Lo sai che non fumo. E magari sarebbe meglio che non lo facessi anche te mentre siamo in macchina!"
Gajeel annui, finendo di rollare la sigaretta e accendendola, nel mentra accellerava diretto a casa Strauss.

 

 

Juvia sussultò quando il citofono cominciò a suonare. Si diresse quindi a tutta forza verso il cellulare, che aveva lasciato in camera nell'altra stanza: otto telefonate perse. Otto. Tutte di Gray.
La ragazza sbuffò, correndo verso il citofono e toccando la cornetta come se potesse esplodere da un momento all'altro.
"Ehm, amore?" esclamò, contraendo il viso in una smorfia.
"Si può sapere che diavolo stai facendo?" urlò Gray imprecando mentalmente "Sono tre quarti d'ora che ti aspetto, Loxar!"
Juvia. Juvia odiava quando Gray la chiamava con il suo cognome. Significava che era veramente arrabbiato.
"Due minuti!" disse, prima di posare la cornetta per tornare in camera sua.
Due minuti, pensò Gray, è un quarto d'ora che mi dice di aspettare due minuti. Juvia corse verso il suo letto, completamente coperto da decine di vestiti multicolori.
Juvia alzò gli occhi al cielo infilandosi il vestito.

"Beata Cana non ha di questi problemi! Io se mangio una sola caloria in più rispetto alla norma ingrasso come una balena!" scosse la testa, rassegnata.

In quello stesso istante, il citofono squillò per l'ennesima volta.

 

 

Mira sospirò seduta sulla panchina appena vicino all'entrata della casa, tutti gli altri invitati erano dentro da un bel pezzo molto probabilmente anche a morir di fame, non che gli importasse, i suoi compagni ancora non erano arrivati.
Si alzò sospirando stanca ma anche divertita per i soliti ritardi dei suoi compagni e si avviò verso un gruppo che si era appena formato; quando noto, che al di là del cancello, era arrivata Juvia che stava aspettando che Gray finisse di parcheggiare.
"Ehi Juvia! Che bel vestito!" esclamò Mira avvicinandosi
"Davvero? Non ho avuto molto tempo di scegliere il colore alla fine, cosi ne ho preso uno a caso" disse guardandosi in torno e rendendosi conto che, anche essendo in ritardo, loro erano i primi compagni ad arrivare alla festa, un sorriso si apri sul suo volto
"Adesso vado a posare la borsa!"
Juvia si allontanò seguita da Gray, mentre Mira rimaneva li a guardare poggiata al muretto. Poi si accorse di una fila di macchine che aspettavano di poter entrare. Hanno la capacità di ritardare tutti allo stesso orario! pensò Mira.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Shino_Chan