Le prime note di Defying gravity disturbarono il sonno di Kurt, che cercò a tentoni il cellulare sul comodino.
Sarà Sebastian, fu l’unico pensiero coerente che attraversò la mente assonnata del giovane Hummel. Rispose.
-KURT ELIZABETH HUMMEL!-
La voce era troppo squillante per essere quella del suo ragazzo, anche troppo femminile, a dire la verità.
-Oh, Rachel, hai imparato il mio nome. Congratulazioni!-
L’ironia della frase venne, però, compromessa dalla voce impastata con cui la pronunciò. Ehi, si era appena svegliato!
-Oh, no, Kurt. Non te la cavi con l’ironia. Proprio no.-
Il ragazzo si sollevò sui gomiti, vide di essere coperto, notò anche l’altra metà di letto vuota. Anche se quest’ultima cosa l’aveva già capita. Se Sebastian fosse stato lì, il telefono lo avrebbe buttato a terra, come minimo. Prima avrebbe risposto, così per insultare la persona all’altro capo del telefono in francese. Se insulto in francese, le persone non lo capiscono, Milady. Fatti furbo.
-Cosa è successo, Rachel?-
-Cosa è successo, Kurt? Mi prendi per cretina?-
Sì.
-No. Davvero non ti capisco.-
-Ti sembra normale lasciare pubblicare a Sebastian una vostra foto su Instagram con tanto di descrizione “The hottest sex ever. Love you, babe”? Scherzi, Kurt?!-
Kurt spalancò gli occhi. Gli ci volle almeno un minuto per capire la frase della sua amica. Già era complicato seguirla normalmente, figuriamoci da appena svegli!
-Sebastian? Foto? Sesso? COSA?-
Fu abbastanza certo di essere arrivato al Fa naturale con la voce.
-Sì, Kurt, Sebastian ha…-
Kurt le chiuse il telefono in faccia e lo lanciò sul letto.
Si alzò, cercando le sue mutande che trovò sopra il comodino di Sebastian. E queste perché sono qui?
Dopo essersi rimesso le mutande, uscì dalla stanza, chiudendo delicatamente la porta alle sue spalle.
Sebastian era in cucina, in mutande anche lui (si soffermò un po’ a guardare quanto fosse effettivamente bello il culo del suo ragazzo), che preparava qualcosa da mangiare.
-Sebastian.-
Il tono di Kurt era piatto, completamente privo di espressione. Probabilmente fu per questo che Sebastian si girò, con un’espressione colpevole in viso.
-Kurt.-
-Hai qualcosa da dirmi, Bas?-
-No?-
-Lo stai chiedendo a me?- Kurt sollevò un sopracciglio. Si poggiò con un fianco al bancone della cucina, il marmo lo fece rabbrividire.
-L’ho capito che l’hai capito.- Sebastian si morse le labbra, Kurt lo capiva che cercava di non ridere. E, in effetti, anche lui era piuttosto divertito. Ma Kurt recitava. C’era una ragione per cui Sebastian facesse giurisprudenza e non teatro come lui.
-Sei un genio, davvero. Voglio solo sapere per quale assurdo motivo hai scritto quello che hai scritto!-
-Perché è vero.- ribatté, come se fosse ovvio.
-Mi dici ancora perché vivo con te?- fece il soprano, fingendosi stufo.
-Perché mi ami, perché il sesso con me è fantastico e perché io amo te.-
Le labbra di Kurt si sollevarono inevitabilmente all'insù. –Fattelo dire, hai ventun anni persi.-
-Oh dai, tutti fanno selfie per ogni cosa! Almeno abbiamo abbellito Instagram.-
-Questo, non posso dirlo, non l’ho ancora vista.-
-Prendi il telefono, allora!-
Kurt roteò gli occhi, ma si allungò a prendere il cellulare di Sebastian. Sorrise nel vedere loro due come sfondo.
Aprì Instagram e vide la foto.
Ridacchiò nel vedere i centodue mi piace. E i numerosi “siete dolcissimi!”. Davvero, perché le persone perdono tempo a pubblicare e commentare foto del genere?
Posò il cellulare e si sedette sul bancone.
-Oh sì, abbiamo abbellito Instagram.-
Sebastian si mise tra le sue gambe, poggiando le braccia attorno al collo del soprano.
-Che ne dici se pubblicassimo una seconda selfie post-sesso?-
-Dico che questa volta non ho intenzione di dormire.- rispose sulle labbra dell’altro.
Strinse le gambe attorno ai fianchi dell’altro, poi lo baciò, lentamente, assaporandolo.
The hottest sex ever part two.