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Autore: pentolina    07/07/2014    5 recensioni
Castle torna nella grande mela dopo aver passato l’estate negli Hamptons con Gina…
Quali sorprese lo attendono? Cos’avrà fatto la sua musa in questi lunghi tre mesi?
Spero vi possiate divertire come mi sono divertita io a scriverla.
La mia prima storia Caskett...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Una settimana dopo
“Allora racconta… come va con Castle?” Chiede Lanie curiosa.
“Bene.” Risponde brevemente la detective.
“Bene e basta?!? I ragazzi mi hanno raccontato che vi hanno beccati in atteggiamenti tutt’altro che amichevoli.” Afferma la dottoressa.
“Benissimo allora.” Dice Kate correggendosi.
“E…?” Dice Lanie facendole cenno di raccontare di più.
“E ci siamo baciati, o meglio ci baciamo spesso ultimamente e abbiamo dormito assieme. SOLO dormito!” Chiarisce immediatamente vedendo l’amica con la bocca spalancata pronta a urlare.
“SOLO dormito?” Domanda poco convinta.
“Si, solo dormito.” Ripete confermando quello appena detto.
“Spiegami, da quando dormire con Castle è diventata un’abitudine?!” Chiede la dottoressa.
“Non è un’abitudine, lo dovresti sapere noi siamo una coppia strana. Comunque una volta ci siamo addormentati a casa sua mentre stavamo guardando un film e siamo rimasti lì tutta la notte, poi la stessa cosa è successa a casa mia e la terza volta è stato quando Jon ha fatto quella scenata a casa sua. Castle ha insistito e io sono rimasta a dormire lì.” Racconta Kate.
“Nel suo letto?” Domanda.
“Si.”
“E non avete fatto niente?”
“Proprio niente no… ci siamo baciati e coccolati.” Risponde un po’ imbarazzata la detective.
“A proposito di baci, tornando alla tua frase iniziale, da quanto vi baciate come se fosse una cosa normale?”
“Da un mesetto circa.” Dichiara la detective facendosi un rapido calcolo.
“Tu mi stai dicendo che è un mese che vi state baciando senza che accada altro?” Chiede Lanie scioccata.   
“Si.” Conferma Kate.
“Voi due non siete normali!” Afferma la dottoressa scandalizzata.
“Chi non è normale?” Domanda Castle sedendosi accanto alla detective.
“Sono senza parole, per la prima volta in vita mia sono senza parole!” Annuncia Lanie alzandosi.
“Dove vai?” Chiede la detective.
“Ho assolutamente bisogno di bere.” Risponde lasciandoli soli.
“Cosa le hai detto?” Domanda curioso appoggiando la mano sopra a quella della detective.
“Niente, ti fa ancora male?” Chiede Kate vedendo ancora le nocche arrossate.
“No, ma non ti assicuro di riuscire a colpire di nuovo qualcuno.” Risponde Castle facendola ridere.
“Non serve che prendi a pugni nessuno.” Lo rassicura la detective.
“Si è fatto più sentire?” Chiede lo scrittore diventando serio.
“Chi?” Domanda Kate concentrata a guardare l’amica.
“Kate! Sai benissimo di chi sto parlando… non dirmi che si è fatto vivo di nuovo!” Afferma Castle irrigidendosi.
“No, non l’ho più visto o sentito.” Risponde Kate accarezzandogli con il pollice il dorso della mano.
“Kate, dimmi la verità.”
“Mi pare di averlo appena fatto.” Afferma la detective sciogliendo il legame con la mano dell’uomo.
“Me lo diresti se si facesse ancora vivo?” Domanda Castle con un tono meno severo.
“Si, anche se significherebbe la morte per Jon e poi te l’ho promesso.” La mette sul ridere Kate nella speranza di alleggerire la tensione creatasi.
“Questo poco ma sicuro.” Scherza lo scrittore riprendendo possesso della mano della donna.
“Non vorrai finire in prigione proprio ora.” Sussurra all’orecchio del partner per poi lasciargli un bacio sul collo.
“In effetti… sarebbe proprio un peccato.” Conferma Castle baciandola sull’angolo della bocca.
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“Guarda quei due?!” Dice Esposito all’amico indicando verso la coppia.
“Sembrano due fidanzatini.” Commenta Ryan.
“Ecco, hai detto bene: SEMBRANO! Si comportano come se fossero assieme ma se gli chiedi qualcosa ti rispondono che sono solo amici. Non riesco proprio a capire perché continuano a negare l’evidenza. Cioè guardate: baci e carezze in pubblico come se fosse la cosa più normale di questo mondo… ma sono solo amici!” Afferma Lanie irritata dall’ostilità della coppia.
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“Ciao, Kate. Papà, sono passata per dirti che io e Jesse andiamo ad una festa e probabilmente restiamo fuori a dormire.” Dice Alexis interrompendo i due.
“Ciao, Lexi.” La saluta Kate allontanandosi un po’ dallo scrittore.
“Ciao, tesoro. Sono felice anch’io di vederti. Come stai? Io bene. Come è stata la tua giornata? La mia o meglio la nostra perfetta. Abbiamo incastrato l’assassino grazie ad una mia brillante idea.” Dice Castle guardando la figlia.
“Hai finito?” Domanda seccata la ragazza.
“Non mi ricordo, quando ti ho dato il permesso di dormire fuori con il tuo ragazzo?” Ammette grattandosi il mento e facendo finta di pensare.
“Papà, uno ho diciotto anni e due dormiremo in una stanza con altre venti persone fra ragazzi e ragazze.”
“Di cui diciotto saranno ubriachi e faranno cose che non voglio nemmeno immaginare.” Afferma lo scrittore.
“Dai papà, devo andare mi stanno aspettando.” Dice guardando l’orologio.
“Non mi hai dato abbastanza elementi da poter dire di si.”
“Kate, posso restare fuori a dormire?” Chiede la ragazza rivolgendosi alla detective che fino a quel momento è stata zitta.
“Lexi, credo sia una decisione che spetta a tuo padre.” Risponde lei cercando di starne fuori.
“Ma se fossi tua figlia mi lasceresti andare?” Insiste Alexis.
“Si, credo di si. Sei una ragazza responsabile e mi fido di te.” Ammette la detective.
“Vedi?! Kate si fida di me a differenza di te che non fai altro che dubitare.” Afferma Lexi offesa rivolgendosi di nuovo al padre.
“Tesoro, io mi fido di te…”
“… è degli altri che non ti fidi. Ormai la so a memoria questa storia!” Conclude la frase la ragazza.
“Lexi, ci puoi lasciare un attimo soli?” Chiede Kate facendole l’occhiolino.
La ragazza annuisce dirigendosi verso Lanie e i ragazzi.
“Kate…” Inizia lo scrittore ma viene immediatamente interrotto dalla detective.
“Rick, lasciala andare è solo una festa. Jesse è un bravo ragazzo ci si può fidare di lui e di Lexi. Questo è tutto quello che ti serve sapere.”
“Quindi dovrei lasciarla dormire in mezzo a dei pischelli ubriachi?!? Non chiuderò occhio per tutta la notte.” Ammette lo scrittore.
“Non preoccuparti, per quello possiamo trovare una soluzione.” Dice Kate maliziosamente.
“Detective, sta cercando per caso di sedurmi per permettere a mia figlia di andare alla festa?”
“Non oserei mai fare una cosa simile. Ti sto seducendo per altri motivi che ti rivelerò una volta soli a casa.” Risponde accarezzandogli la gamba sotto il tavolo.
“Quindi significa che dormirai da me?”
“Probabile. Ora però rispondi a tua figlia che sta attendendo con ansia il via libera.” Suggerisce la detective.
“LEXI!” Chiama ad alta voce lo scrittore facendole cenno di avvicinarsi.
“Allora mi dovrai mandare almeno un messaggio ogni ora per rassicurarmi e per qualsiasi problema chiamami, chiaro?”
“Grazie, Kate!” Dice la ragazza abbracciando la detective.
“Tranquilla, non serve che gli scrivi ad ogni ora. Però se ti serve qualcosa chiama.” Le sussurra Kate all’orecchio.
“Grazie, papi!” Esclama baciandolo per poi correre verso l’uscita.
“Scrivimi!” Le urla dietro lo scrittore ricevendo una gomitata da parte della donna.
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“Ti serve una mano?” Domanda lo scrittore bussando alla porta del bagno.
“No, ma potresti portarmi un bicchiere di vino.” Risponde Kate beatamente sdraiata nell’enorme vasca da bagno di casa Castle.
“Posso entrare?”
“Sei già andato a prendere il vino?” Chiede sorpresa.
“Si, ti conosco troppo bene detective.” Risponde lo scrittore.
“Entra.” Lo invita Kate.
“Ecco a lei.” Afferma spalancando la porta.
“Grazie.” Dice la detective mettendosi seduta e accidentalmente mostrando un po’ troppo.
Lo scrittore deglutisce sedendo improvvisamente caldo.
“Vedi qualcosa che ti piace?” Domanda la detective mordendosi il labbro inferiore e bevendo un sorso di vino.
“No. Cioè si ma non vorrei che mi prendessi per un pervertito.” Si affretta a dire lo scrittore distogliendo lo sguardo.
“Rick…” Lo chiama la donna appoggiando il bicchiere a terra.
“Si?” Risponde continuando a fissare il soffitto.
“Guardami.” Lo invita la detective.
“Io… io…” Balbetta lo scrittore indeciso sul da farsi.
Kate lo afferra per i pantaloni tirandolo più vicino al bordo della vasca.
“Guardami.” Ripete la donna.
Castle abbassa lo sguardo perdendosi negli splendidi occhi della donna che gli sta regalando un enorme sorriso.
“Sei stupenda.” Si complimenta inginocchiandosi accanto a lei.
“Devo essere proprio sexy con questo mollettone in testa.” Scherza Kate posando una mano bagnata sopra a quella dell’uomo.
“Kate, tu sei sempre sexy.” Ammette lo scrittore accarezzandole il viso.
Kate si piega in avanti incontrando le labbra dell’uomo che ricambia immediatamente.
“Hai voglia di raggiungermi?” Domanda fra un bacio e l’altro.
“Sei sicura?” Chiede lo scrittore appoggiando la fronte contro la sua.
“Sicurissima.” Risponde lei iniziando a sbottonargli la camicia.
Lo scrittore si toglie i jeans assecondando il volere della donna.
Una volta nudo, Kate gli fa posto dietro di se, per poi appoggiarsi con la schiena contro il suo petto.
“Puoi toccarmi, tranquillo.” Lo rassicura la detective vedendolo in difficoltà su dove mettere le mani.
“Scusa è che non vorrei sbagliare qualcosa e rovinare questo splendido momento.” Ammette lo scrittore.
“Rick, non avere paura. Se avessi voluto scappare l’avrei già fatto venti giorni fa quando ci siamo baciati la prima volta.” Gli fa notare Kate prendendogli la mano destra e appoggiandola sul seno sinistro.
“Lo senti?” Chiede la detective girando leggermente la testa per guardarlo.
“Va veloce.” Risponde sentendo il cuore della donna battere sotto le sue dita.
“Batte per te, solo per te.” Confessa sorridendogli.
“È solo che… non voglio rischiare di rovinare tutto. Preferirei lasciare le cose così come sono piuttosto che svegliarmi domani mattina e non trovarti più accanto a me.” Ammette lo scrittore rivelando le sue paure.
“Rick…” Inizia la detective girandosi e mettendosi in ginocchio fra le sue gambe.
“Rick, ho paura anch’io. Ho paura di perdere la tua amicizia e il rapporto stupendo che abbiamo creato in questi anni ma voglio provarci, voglio credere che tutto possa andare bene. Voglio di più, voglio svegliarmi con te al mio fianco.” Dichiara accarezzandogli il viso.
“Ci proviamo, allora?” Chiede per conferma.
“Proviamoci.” Sussurra la detective baciandolo dolcemente.
Finalmente Castle prende coraggio… allunga le mani sfiorandole i seni, scendendo più giù tirandola verso di se e invitandola a sedersi a cavalcioni su di lui.
“Sei la cosa migliore che potesse capitarmi.” Ammette Castle spostandole una ciocca di capelli dal viso.
“Tu, sei la cosa migliore che potesse capitarmi. Io sono un disastro. Tu sei stato l’unico che dopo la morte di mia madre è riuscito a leggermi dentro. Tu sai sempre cosa penso, cosa sto per dire o fare.” Risponde Kate facendo scontrare le loro intimità.
“E tu mi hai reso un uomo migliore. Prima ero solo un miliardario pieno di se che se la spassava con donne che miravano solo al mio successo e ai miei soldi. Ora invece, sono sempre miliardario ma l’unica donna che voglio sei tu. Solo ed esclusivamente te.” Confessa accarezzandole su e giù la schiena.
A quelle parole la detective rabbrividisce sentendosi veramente amata per la prima volta in vita sua.
Castle inizia a baciarla con passione, ardore e desiderio facendo scorrere le dita sulla pelle morbida e bagnata della donna.
Kate si distende su di lui strusciandosi contro la sua erezione provocando così un forte brivido di piacere ad entrambi. Si baciano nuovamente e il desiderio di diventare una cosa sola si fa sempre più forte. La mano della donna si precipita proprio in quel punto facendolo rabbrividire; finalmente lo scrittore si decide a fare qualcosa. Dalla schiena lascia scendere le mani sui glutei palpandoli per bene. Da lì porta la mano destra sull’intimità della donna facendola gemere per quel contatto. “Mhmm” Ride sulle sue labbra entusiasta che si sia finalmente sbloccato. Delicatamente, lei, come ha fatto lui, porta una mano sull’erezione dell’uomo e lo incita maggiormente stringendola quel tanto che basta per farlo gemere fortemente.
“Kate…” le parole gli muoiono in gola quando sente le dita della donna giocare con la punta del suo pene.
“Lasciati andare, Rick.” Gli dice con voce sensuale mordendogli il collo umido.
L’uomo non resiste e poggia la testa sul bordo della vasca godendosi quel momento, quella piacevole tortura che lo sta facendo impazzire.
Quando si sente vicino, spalanca gli occhi e con quel poco di lucidità che gli resta riprende il controllo della situazione e la penetra diretto con due dita.
“Ah!” Geme la donna sentendo una forte presenza dentro di se.
Questo le impedisce di terminare il lavoretto al suo uomo che invece, sorride iniziando a flettere le dita dentro e fuori dalla sua intimità. Lo scrittore, prima di andare al dunque, si gode la visione della sua donna in estasi per il piacere. Con le dita cerca di arrivare più in fondo che può; la donna inizia ad ansimare e si sdraia letteralmente sul petto dell’uomo, che ne approfitta per ribaltare la situazione posizionandosi su di lei. A causa del movimento appena compiuto un po’ d’acqua esce dalla vasca.
Rick riprende possesso delle sue labbra e cerca il contatto con la sua lingua continuando a torturarla. Per lo scrittore sta diventato sempre più difficile resistere: i gemiti della donna e il suo corpo perfetto lo stanno facendo impazzire.
Ad un tratto toglie le dita e senza far niente resta a guardarla sorridendole.
Kate lo guarda sorpresa e confusa dall’improvvisa interruzione ma prima che possa dire qualcosa lui si fionda sulle sue labbra catturandole in un dolce bacio. Le loro lingue si cercano, s’incontrano e s’intrecciano. Si baciano con foga e senza che lei se ne accorga, lui si posiziona alla sua entrata ed ecco che accade la magia. La penetra con un solo colpo creando la loro unione. Gemono entrambi a quel contatto. Entrambi vengono pervasi da una sensazione di piacere inspiegabile.
“ODDIO!” Esclama la detective sentendo un brivido percorrerla dal petto fino alla sua intimità.
Lo scrittore sorridere soddisfatto del suo amichetto e della reazione avuta dalla donna.
Lentamente da una spinta facendo oscillare leggermente l’acqua tra i bordi della vasca. Un brivido lo percorre lungo la sua intimità, segno che deve velocizzare le cose o i giochi si chiuderanno troppo presto. Incrementa la velocità iniziando ad ansimare insieme alla sua musa, porta il suo membro dentro e fuori dall’intimità della donna provocando un piacere unico ad entrambi. Si muove lentamente dentro di lei cercando di far uscire meno acqua possibile dalla vasca fino a quando la detective lo incita dicendo: “Più forte!!”
Lo scrittore l’accontenta donando un piacere maggiore ad entrambi. Dopo qualche altra spinta la detective, non ancora soddisfatta gli fa capire che vuole di più facendo sorridere Castle che pensa fra se: ”La mia detective è insaziabile.”
Le spinte aumentano ulteriormente fino a incrementare sia la forza che la velocità. Dal suo viso e dalle urla della donna capisce che ora e soddisfatta dal ritmo preso.
I  loro movimenti e la loro intesa è perfetta, sorprendendo entrambi, sembra quasi che è da sempre che fanno l’amore.
Lo scrittore spinge dolcemente dentro di lei memorizzando ogni attimo di quel momento; la loro prima volta. Riprende possesso delle sue labbra e la bacia con passione, mettendo tutto l’amore che prova per lei.
Il calore del loro amore, il fuoco della passione che brucia dentro ad entrambi e l’intensa attività che stanno intraprendendo non gli fa nemmeno accorgere dell’acqua, ormai fredda, in cui sono immersi.
Castle stringe i denti nel tentativo di resistere, non vuole assolutamente venire prima di lei.
Geme più forte sul collo della donna sussurrandole parole dolci all’orecchio e dopo qualche altra spinta la detective si sente pervadere da una sensazione di benessere totale i muscoli della sua intimità stringono per poi venire, premettendo così, allo scrittore di esplodere finalmente in lei. I loro semi si mischiano fra gemiti e brividi di piacere.
Ansimanti e stremati si lasciano andare sulle dure e freddi pareti della vasca.
Lo scrittore la bacia dolcemente sciogliendo il loro legame. La detective sorpresa dal gesto viene pervasa da una sensazione di vuoto e un velo di tristezza si crea sul suo viso.
“Spostiamoci in un posto più caldo e asciutto.” Le sussurra dolcemente lo scrittore all’orecchio per poi baciarle il collo.
Castle si alza uscendo dalla vasca e, ignorando l’enorme quantità d’acqua sul pavimento, si copre per poi prendere un accappatoio per la sua musa.
La detective esce lentamente attenta a non scivolare, lasciandosi avvolgere dal morbido tessuto e dal forte abbraccio dello scrittore che le sorride nel riflesso dello specchio baciandole la tempia.
“È stato meraviglioso.” Ammette passando le mani su e giù sulle braccia coperte della detective.
Kate annuisce girandosi verso di lui e abbracciandolo forte seppellisce il viso nel suo petto nudo.
“Ci mancano solo le paperelle.” Scherza la detective notando la quantità d’acqua sul pavimento.
“È tutta colpa tua, detective.” La prende in giro Rick conducendola fuori dal bagno verso la sua stanza.
“Non credo proprio eri tu quello che dettava il ritmo.” Controbatte Kate.
“No! Il ritmo l’hai deciso tu. Ti è impossibile non comandare ed è molto eccitante.” Sussurra l’ultima frase mordendole il collo per poi spingerla delicatamente verso il letto.
“Rick, dobbiamo sistemare il lago che abbiamo fatto.” Dice la detective cercando di alzarsi.
“Ci sarà tempo domani per quello, adesso voglio le coccole.” Ammette obbligandola a sdraiarsi sotto le coperte.
“Vieni qui, kitten.” Lo prende in giro la detective.
“Non chiamarmi kitten!” Protesta sdraiandosi accanto a lei.
“Altrimenti?” Chiede lei.
“Altrimenti…” Non finisce di fare la frase che si piomba sulla donna iniziando a farle il solletico.
“NOO… FERMO…ahahaha…” Grida la detective con le lacrime agli occhi ridendo come una matta cercando di liberarsi.
“Nonn… non… ti chiamo… più…ahahah… kitten.” Afferma Kate sperando di farlo smettere.
“Chi l’avrebbe mai detto che la detective di ferro soffrisse così tanto il solletico.” Commenta Rick smettendo di torturarla.
“Ci sono tante cose che non sai.” Lo informa la detective mettendosi seduta, togliendosi l’accappatoio e gettandolo a terra sotto lo sguardo ammaliato dello scrittore.
“Sono pronto!” Esclama Castle gettandolo a terra l’asciugamano e lasciando in bella vista il suo amichetto già sveglio.
“Non volevi le coccole?” Domanda Kate.
“Non ricordo di aver parlato di coccole.” Afferma tirandola a se.




Breve commento: un ringraziamento alla mia socia Emy77... la parte rossa di questo capitolo è opera sua.
  
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