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Autore: Bru_    07/07/2014    2 recensioni
Stefano è amico di Chiara. Un grande amico. Il migliore. Ma cosa succede se l'amore decide di fare capolino? Gli equilibri si rompono, i sogni si infrangono e le cose non restano più esattamente le stesse. Ma il loro rapporto resterà così per sempre? Ci sono speranze per Chiara e Stefano, o sono destinati a predersi?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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CHIARA
Mi sfugge un lamento dalla bocca: Marta mi ha appena dato una gomitata, costringendomi a guardare in una direzione. Metto a fuoco bene l’immagine che ho davanti e inquadro due persone che si stanno baciando, e riconosco, in quell’intreccio, il groviglio di capelli castani di Stefano.
La sta baciando. Qui. A casa mia. Di fronte a tutti.
Ora non ho più dubbi: stanno insieme, eccome! E cosa mi aspettavo? Che me ne parlasse? Che mi raccontasse di quanto è innamorato di lei? O le sfumature della loro storia? Come quando siamo rimasti fino alle quattro del mattino a parlare della sua prima volta?
“Le cose sono cambiate, Chiara. Abituatici.” Mi dico mentre comincio a provare una strana sensazione alla base dello stomaco.
Mi sento ferita. E arrabbiata, anche.
La nostra amicizia è andata a puttane perchè lui si è innamorato di me, ed eccolo invece gioioso e felice che bacia la prima che gli capita sotto tiro.
O forse non è così. O forse Veronica non è la prima che capita, magari si è preso una bella cotta coi fiocchi. Magari si è innamorato per davvero.
Stefano ha tanti difetti, ma non è una persona superficiale, e se ha deciso di stare con Veronica deve esserne sicuramente innamorato. Non le farebbe mai del male a titolo gratuito, non ce lo vedo proprio a sfruttarla solo perché si sente solo o ad usarla come passatempo!
Devo concentrarmi su Fabio e ignorare Stefano. Non posso lasciarmi rovinare la festa di compleanno solo perché ha deciso di stare con Veronica. Ignorarlo. Come ho cercato disperatamente di fare da quando è entrato.
Eppure dentro di me qualcosa si muove. Eppure non sono del tutto indifferente a quello che ho visto. Sento che le guance si stanno colorando, e quella strana sensazione allo stomaco diventa più forte.
Merda! Perché reagisco così? Credevo forse di avere l’esclusiva? Eppure sono stata chiara con lui: è solo un amico. E adesso allora che mi succede? Perché questa irrazionale gelosia?
Mentre me lo chiedo Fabio mi porge una birra e mi sorride.
Basta coi pensieri.
Godiamoci la festa.
 
Trascorro il resto della serata a ridere, a scherzare e a ballare un po’ con tutti. L’atmosfera è calda e credo che le persone si stiano divertendo.
Marta continua a lanciarmi delle occhiatacce, ma per fortuna, con tutta la gente che c’è, non abbiamo avuto modo di restare sole, così non ha potuto riempirmi di domande riguardo a Stefano. Ha un sesto senso quella ragazza e di sicuro non le sono sfuggite le mie reazioni al suo bacio appassionato. So già, però, che se non mi becca oggi, domani al telefono mi farà il terzo grado.
Di tanto in tanto lancio qualche sguardo furtivo in direzione di Stefano, che ora chiacchiera animatamente con Andrea e Luca. Veronica è accanto a lui, ma non ha l’aria di una che si stia divertendo tanto.
È carina. Non posso negarlo, ma non è mai stata il tipo di Stefano. Non fino a poco tempo fa, almeno. I capelli nero corvino le ricadono dritti come spaghetti sulle spalle. Il fisico atletico fasciato da un paio di jeans attillati e messo in evidenza da una maglia corta, troppo corta. Le labbra rosse e carnose. Gli occhi nocciola perfettamente truccati.
Sì, fa la sua bella figura, non c’è che dire.
Merda! Stefano guarda nella mia direzione! I nostri occhi si incrociano per un decimo di secondo. Gli rivolgo un debole sorriso, al quale non risponde, poi volgo lo sguardo altrove.
È carino stasera. Indossa un paio di jeans chiari che avevamo comprato insieme in un pomeriggio di noia, quest’inverno. Gli stanno davvero bene. La felpa che ha scelto è una delle mie preferite: nera con le scritte verde scuro. Ai piedi le sue insostituibili Nike.
-Smetti di guardarlo, Chiara!- Marta è di fronte a me.
Beccata!
-Non capisco di cosa tu stia parlando.- Borbotto impacciata.
-Come no! Non hai fatto altro per tutta la sera. - Mi guarda un po’ in cagnesco, poi il suo sguardo si addolcisce.
-Chiara dovete parlare. C’è troppo non detto fra di voi.- Sussurra dolcemente prendendomi i polsi.
-Lui non vuole parlare.- Affermo decisa.- E forse neppure io. -
-Non dire cazzate. Siete solo…siete solo due bambini che fanno i capricci!- Ora il suo tono è più deciso.
-Ti piace?- Mi domanda a bruciapelo.
Silenzio imbarazzante, coperto solo dalla musica.
Cazzo Chiara devi dire qualcosa.
-Certo che mi piace. Siamo amici da una vita. -
-Non fare la finta tonta. Non intendevo in quel senso.- Mi guarda con i suoi occhi neri, cercando una risposta che non voglio darle, anche perché non so darla neppure a me stessa.
Per fortuna Alice si avvicina a noi interrompendo una conversazione piuttosto scomoda e insieme cominciamo a ballare, scatenandoci, libere, senza freni.
 
STEFANO
Prendo un’altra birra e, senza pensarci troppo su, la tracanno velocemente. Devo aver bevuto troppo perché la testa un po’ mi gira. Andrea continua a parlarmi, mentre io non riesco più ad ascoltarlo. Veronica si è finalmente allontanata da me, per andare a parlare con un gruppetto di amiche. Dopo che l’ho baciata mi è stata appiccicata per tutto il tempo. Comprensibilmente, forse.
Decido di entrare un po’ in salotto, dove la musica è più bassa perché il cerchio che ho alla testa sta diventando sempre più grande.
Sorpasso la grande vetrata che dà sul giardino e la vedo che esce dalla porta della cucina con in mano un vassoio.
-Marta, vieni a darmi una mano!- Urla distrattamente mentre mi vede e si blocca improvvisamente. Ci guardiamo negli occhi per un lungo istante. Io tuffato, letteralmente perso dentro i suoi occhi azzurri.
Lei, un po’ fredda, mantiene le distanze.
Ci siamo solo io e lei.
Le vado incontro, le prendo il vassoio dalle sue mani e lo appoggio sul tavolo.
Continuo a guardarla, mentre lei è visibilmente imbarazzata. Un rossore improvviso le colora le guance e i suoi occhi cominciano a sfuggire qua e là.
È timida, la mia Chiara.
Timida e bellissima.
Faccio scorrere i miei occhi sul suo corpo.
Non rifletto. Il mio cervello è in pappa a causa delle troppe birre bevute.
Mi avvicino pericolosamente a lei, le mie labbra si fanno strada fra i suoi morbidi capelli e le sussurro:
-Sei bellissima.- Le sposto i capelli da un lato e la mia mano le sfiora il collo.
Sono confuso, stordito, eccitato.
Sento che si irrigidisce.
-Stefano…tu hai bevuto.- Dice guardandomi nuovamente negli occhi. –Sei ubriaco!- Scandisce bene le parole mentre mi allontana garbatamente con la mano. Ma io, per tutta risposta, mi avvicino ancora di più a lei.
Sono a un millimetro dalla sua bocca. Ho voglia di baciarla. Una gran voglia. Ho voglia di prendermi quello che credo mi spetti di diritto, dopo tanto tempo.
Le appoggio le mani sui fianchi, impedendole di muoversi. Le fisso intensamente la bocca, completamente rapito. Quelle labbra sono così invitanti, così piene e desiderabili, tanto che non resisto e ci appoggio sopra le mie. Ma prima che possa rendermene conto Chiara mi colpisce con una sberla in pieno viso, allontanandomi da sé definitivamente.
In tutti i sensi.
-Sei impazzito?- Urla mentre la guardo stupito e passo una mano sulla guancia dolorante.
Ha uno sguardo indescrivibile: un misto di delusione, amarezza, dolore, rabbia.
È furiosa.
Finalmente realizzo l’incredibile cazzata che ho fatto. Mi rendo conto di sembrare ridicolo. Un cretino. Un cretino che viene respinto senza esitazione alcuna. L’alcool deve avermi davvero annebbiato il cervello.
-Scusami.- Le dico sinceramente dispiaciuto.
-Sì, devo aver bevuto troppo.-
Mi guarda negli occhi, mi scruta come solo lei sa fare. E’ in attesa, forse, di risposte che io non so dare.
Mi passo una mano fra i capelli, deglutisco e cerco di metterla a fuoco. Cerco le parole più adatte per scusarmi con lei: so di averla offesa, e questa volta sarà molto dura riconquistare la sua fiducia.
-Che stronzo!- Sibila tra i denti.
Alzo le mani in segno di difesa.
-Quasi non mi parli da mesi, ormai, poi te ne esci con questa cazzata...sei davvero uno stronzo Stefano!- I suoi occhi sono furiosi, adesso.
-OK, Chiara, vuoi parlare?- la sfido, -Parliamo adesso.- Dico reagendo ai suoi insulti.
-No, grazie!- Mi risponde avviandosi verso il giardino.
La trattengo per un braccio e la costringo a guardarmi in faccia. Sentire la sua pelle liscia sotto le mie dita riaccende qualcosa in me, ma questa volta riesco a trattenermi. Guarda la mia mano, un po’ stupita. Poi si concentra nuovamente sui miei occhi.
-Adesso vuoi parlare? Dopo che ti ho rincorso per mesi. Dopo che mi sono beccata di continuo sguardi contrariati, rispostacce, silenzi infiniti. Ora sei tu che vuoi parlare... questa è bella, Stefano.-
-Non abbiamo mai chiarito fino in fondo la nostra posizione. E intendo farlo adesso.- Affermo con una punta di decisione.
-La tua posizione è molto chiara, mi sembra.-
-Cosa intendi dire?- Le chiedo avvicinandomi un po’ a lei.
-Stai con Veronica, mi sembra evidente. Quindi mi chiedo e ti chiedo: cosa diavolo ci fai qui con me, adesso?- Accenna un sorrisetto malizioso, di quelli che si addicono alle persone che sanno di avere la situazione perfettamente in pugno.
E in effetti io mi sento preso in contropiede.
-Cambierebbe qualcosa se non ci fosse Veronica?- Chiedo guardandola con grande intensità, cercando di trasmetterle quello che davvero provo. E scrutando attentamente le sue reazioni.
Non risponde.
Si guarda la punta dei piedi. Il sorriso ironico di poco fa è sparito del tutto, lasciando il posto ad un’espressione imbarazzata.
Le prendo il mento e la costringo a guardarmi negli occhi.
-Veronica non è te!- Affermo con decisione, mettendo a nudo i miei sentimenti, scoprendo definitivamente le carte.
Poi entra Fabio col suo sorriso smagliante.
Mi allontano immediatamente da Chiara, anche se continuiamo a fissarci insistentemente. Non ho avuto le risposte che cercavo, né ho sentito quello che volevo sentirmi dire.
Chiara non è innamorata di me. Forse non è più neppure interessata ad essermi amica.
Forse stasera l’ho persa realmente per sempre.
Escono insieme, lui le tiene una mano sulle spalle con fare protettivo.
Li guardo allontanarsi, mentre decido che per me la serata è davvero finita qui.
 
 
   
 
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