« In a land of myth, at the time of magic, the destiny of a great
kingdom rests on the shoulders of a young boy.
His name: Merlin. »
 
 
 
PROLOGO: l’alba di una nuova Regina
 
 
Come ogni sera da quando è approdato a Camelot, il giovane mago si reca nelle stanze del futuro re per prepararlo al sonno.
 
È una notte serena, il freddo non è più così rigido grazie all’avanzare della bella stagione, si sofferma ad osservare il cielo stellato da una delle tante finestre del castello, quelle stelle hanno decretato il suo destino, un destino che all’inizio gli sembrava assurdo, come poteva stare agli ordini di quell’Asino Reale?
Ma dopo quasi un anno al suo servizio aveva visto l’uomo che la profezia descriveva: un uomo forte, buono, coraggioso e leale. L’esatto opposto di suo padre.
 
Venne riscosso dai suoi pensieri dal giovane Artù che flirtava con Ginevra.
Ecco il sentore che gli faceva più ben sperare in quel giovane uomo: finalmente aveva ammesso i suoi sentimenti infischiandosene delle regole, rimaneva comunque un Asino Reale Viziato e Testardo ma era sulla strada giusta. A quei pensieri un piccolo sorriso fece capolino sul suo volto.
 
In quel momento un uragano dai capelli neri gli passò affianco. Non si fidava di Morgana ancora non aveva idea del perché ma sentiva che in lei c’era qualcosa di pericoloso.
 
- Gwen! Gwen! Prepara le migliori stanze, la principessa di Rye verrà a farci visita – ed ecco che l’incanto tra i due piccioncini si era rotto.
 
-la principessa di Rye?- chiese Artù – quella bambina viziata?- “evidentemente si conoscono” pensò il giovane mago.
 
- Artù! È cresciuta ormai! Saranno undici anni che non la vedi, ha diciassette anni ormai! Concedile il beneficio del dubbio!- rispose la giovane
 
- Eh certo! Quella bambina mi torturava! Sotto tuo consiglio naturalmente! Quell’estate che è stata qui per me è stato un vero inferno!- disse Artù alla sorellastra
 
Merlino, che aveva assistito a tutta la scena si intromise –il Grande Cavaliere terrorizzato da una bambina che all’epoca aveva sei anni?!-
 
-stai zitto tu!! Non puoi capire cosa ho passato! E quando dovrebbe arrivare la bestia?- rispose il giovane Pendragon.
 
-Bestia… quando la vedrai ti ricrederai! Ci puoi scommettere! Domani all’alba avrai la prova di ciò che dico! Merlino… ti consiglio di fargli indossare dei pantaloni ampi, sai com’è… può essere che il cavallo cominci  a stringere! – e tra l’ilarità dei tre giovani, meno Artù che era diventato rosso come un peperone, entrò nelle sue stanze seguita da Ginevra.
 
 
Merlino invece seguì il principe che continuava ad inveire contro la sorellastra.
 
-Ma ti rendi conto?! Come fa a dire una cosa del genere?! Ma per chi mi ha preso!? Non sono mica un pivello alle prime armi! Di donne ne ho viste in vita mia, non potrà essere più bella di quelle!- continuava a ripetere.
 
“in effetti” pensò il giovane mago ” le ragazze passate per il letto di Artù erano le più belle del regno, prima di Ginevra, non si può certo dire che facesse una selezione in base al carattere!”
 
-Poi proprio davanti a Gwen doveva fare quella battuta!- disse ancora più arrabbiato il giovane principe
 
-Ma dai Artù! E’ una cosa naturale, anche Gwen lo sa! E alla fine ci spera che un giorno… come dire… il tuo amico collabori!!- disse Merlin piegando la camicia che il principe si era appena tolto.
 
-MERLINO!!! Se vuoi che il tuo amico un giorno collabori ti consiglio di andartene!!- disse stizzito Artù che nel frattempo aveva lanciato ma che il mago schivò prontamente uscendo di corsa dalla stanza.
 
Si recò subito da Gaius, stanco e consapevole che probabilmente domani sarebbe stata una lunga giornata con Artù in quelle condizioni.
 
- Buonasera Gaius- salutò appena entrato, sorridendo all’anziano che seduto al tavolo lo aspettava.
 
-Buonasera Merlino, muoviti a mangiare! Sei tornato più tardi del solito!- disse il vecchio servendogli della zuppa.
 
-Certo, certo. Piuttosto, voi conoscete per caso la principessa di Rye? La corte è in gran fermento per il suo arrivo!-
 
- Oh certo! È stata qui un’estate più di dieci anni fa. Non c’è che dire: è sempre stata una bella bambina, sana, educata e con energia da vendere! Ma sono passati molti anni da quell’ estate sarà cambiata molto.
Sai è la figlia di uno dei migliori amici di Uther, la sua storia è simile a quella di Artù, anche sua madre è morta alla nascita della bambina, e suo padre, come Uther, si è attivato per distruggere la magia.
Si raccontava che la madre della piccola… oh!... Come si chiamava quella donna!?...ah già Isabelle fosse la più bella donna tra tutte e dopo averla vista non posso che dare ragione a quelle voci.- rispose Gaius
 
-Anche Morgana ha accennato alla bellezza della principessa, comunque come mai viene a Camelot?- chiese di nuovo Merlino.
 
- Oh Morgana è di parte, sin da quando la bambina le è stata presentata dopo la nascita se ne è innamorata! L’ha presa sotto la sua ala protettrice e l’ha sempre trattata come la sua sorellina.
Comunque penso che venga a Camelot perché suo padre la vuole al sicuro mentre a Rye, suo zio vuole il trono ed ha aperto le armi.
Melino! Ora è tardi! Ti conviene andare a dormire se devi alzarti all’alba!-
 
E così, augurando la buona notte a Gaius, Merlino si mise a letto facendosi cullare dalle braccia di Morfeo ignorando che da quel momento ad un anno tutto ciò che conosceva sarebbe cambiato. Ogni sua certezza sarebbe caduta facendo spazio ad altro, forse una nuova vita.