Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: atticus    07/07/2014    2 recensioni
La loro canzone incomincia con un assolo di chitarra, per poi concludersi con un lamento.
"Estate,arrivederci" nasce dall'incontro tra le note e il testo di un brano e si sviluppa arricchendosi della personalità di sei persone, delle loro risate cristalline, ma anche delle loro lacrime.
Nonostante si facciano più rigide e fredde le giornate, Jongin rivive ancora sulla pelle il ricordo di quell'estate in cui ha conosciuto Kyungsoo, e ha baciato una persona per la prima volta.
La prima cosa che Jongin notò di Kyungsoo,furono le sue labbra. Aveva labbra tumide e rossissime e dalla forma curiosa. Ogni volta che sorrideva,perché Lu Han gli aveva richiamato alla memoria un ricordo del passato o per una presa in giro fatta da Chen,le sue labbra assumevano l'aspetto di un cuore. La carnagione candida e lattea risaltava parecchio il rosso acceso delle labbra,e più rievocava a Jongin la sagoma di un cuore. Chissà come sarebbero state morbide le sue labbra,se qualcuno le avesse baciate. Avrebbe incontrato la consistenza di un cuscino,forse avrebbero avuto un sapore dolciastro.
Poteva l'amore,in tutta la sua interezza,essere espresso nel calore di un bacio?
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chen, Chen, D.O., D.O., Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Xiumin, Xiumin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Estate,arrivederci

di Atticus


Capitolo primo: Assolo di chitarra

Il sole estivo irradiava i loro visi e scaldava le loro teste mentre giocavano a palla nel campo di pallacanestro vicino al liceo. Jongin palleggiava a perdifiato il pallone arancione e sorrideva beffardo all'amico dinanzi a lui,Chen,che si muoveva goffo nei movimenti. 
Jongin tentennò un momento,prendendosi gioco di lui,e con un balzo lanciò la palla dritto dritto nell'anello di metallo. Il pallone entrò interamente nel canestro e ciò provocò il fischio di approvazione di Lu Han.
-Bel tiro- disse debole Chen,poggiando le mani sulle cosce e riprendendo fiato -Ehi,Lu Han! Gioca tu con Jongin,io sono sfinito.-
Lu Han obbedì e chiuse il grosso libro che stava contemplando. Ciclo infinito di esami per i giovani universitari del terzo anno.
-Cos'è che ti ha sfiancato oggi,Chen? Non è da te lasciarmi vincere!- disse perplesso Jongin,bevendo un sorso dalla sua bottiglietta d'acqua.
-Ho litigato con Minseok,oggi.- soffiò quello,dirigendosi verso la panca più vicina. Lu Han allora si alzò e lasciò il posto all'amico.
-E chi è?- domandò Jongin. Chen si sistemò sulla panchina in posizione fetale,usando il libro di Lu Han come appoggio per la testa.
-Come chi è? Te l'ho detto tante volte! Il mio ragazzo!- 
-I-il tuo ragazzo?! Ma...Hyung!! Quand'è che saresti diventato gay,scusa?!- disse sconvolto Jongin. 
Dalle labbra di Chen fuoriuscì uno sbuffo. 
-Adesso non scassare il cazzo,avresti dovuto ascoltarmi le altre volte. Ora non ti spiego proprio nulla.- rispose stizzito Chen,portandosi una mano sulla fronte. 
Uno stormo di uccelli si sollevò in cielo e in lontananza si poté ascoltare il canto di un usignolo. Chen si sollevò sui gomiti e incrociò gli occhi di Jongin. 
-E comunque non è che da un momento all'altro sia diventato gay. Non è una malattia,né una scelta l'omosessualità. Perché scusa, chi è che sceglierebbe di diventare gay? Chi deciderebbe di vivere una vita piena di difficoltà? E sai una cosa? Ci sono momenti in cui non sai quanto vorrei essere nato etero,non essere nato diverso.- disse con voce dura.
Jongin smise di palleggiare il pallone e tacque. La parola "diverso" riecheggiò ancora nella sua mente,quando passò il pallone a Lu Han che lo guardava severo. Maledetta la mia imprudenza,pensò sospirando. 
Se non ci fosse Lu Han a scrutarmi così tanto in profondità,ti direi,hyung,che anch'io preferisco il panfullo alla passera. Lo so benissimo che non si diventa gay,ma ci si nasce! Davvero,non mi ricordo il momento in cui l'abbia deciso. Perché non ho mai fatto una decisione del genere!! E non guardarmi così,santodio! Non dirmi che ci sei rimasto male per una cosa del genere! Forse te la sei presa perché non ti calcolo molto,quando mi parli...
Non sapevo neanche che fossi fidanzato,non ti ho seguito molto in questi ultimi giorni. 
Scusa se non ti presto molto ascolto...è che certe volte sei davvero barboso...e soprattutto pesante! 
Ma hai ragione! Lo sai che sono un cazzone e che ho una lingua lunga lunga,no? E non fare quella faccia da cagnolino,che mi fai sentire una merda! Inoltre,sei in condizioni migliori delle mie. Tu ce l'hai un ragazzo,io no. Già,perché quello svergognato di Jungsu non me l'ha mai voluto dare.  In realtà non gliel'ho mai chiesto direttamente,ma suppongo che sia etero fino al midollo...
Ma certo che lo è! Proprio l'altro giorno l'ho beccato mentre sbavava dietro alla nuova saesangnim. Purtroppo non tutti i ballerini sono gay,come dicono...Ragazzi,ma che diavolo sto pensando? E il buffo della situazione è che sono ancora vergine!
Mentre il subconscio della sua mente blaterava parole sconclusionate,Jongin cercò di formulare una frase con almeno un minimo di senso e di non provocare di nuovo la rabbia di Chen.
-Io non ho alcun problema se hai un ragazzo,Chen. Qualunque cosa accada,saremo sempre amici.- lo rassicurò per placare la tensione. A Jongin non piacevano le discussioni. Chen inspirò e chiuse gli occhi. 
Jongin ebbe ancora un cosa da dire: -Sei solo leggermente più sfigato di noi. Insomma,oggi hai giocato davvero da schifo!- la risata leggera di Chen risuonò nell'aria. 
Il solito Jongin rompiscatole!
-Non cresci mai,eh?- ridacchiò Chen. 

Mentre Chen attendeva con ansia che lo schermo del cellulare s'illuminasse del nome 'Kim Minseok',Jongin continuò a giocare a basket con Lu Han. 
Lo osservò di sottecchi. Palleggiando più volte il pallone,Jongin prese il tempo di squadrare interamente l'amico,che con il corpo gli stava inutilmente addosso per rubargli la palla da un bel po' di tempo.
Gli occhi arrivarono al suo pomo d'Adamo,alla bocca semi aperta che espirava affannosamente,ai capelli biondi imperlati di sudore e agli occhi di Lu Han che non guardavano nella stessa direzione. Lu Han aveva gli occhi posati sul suo unico obiettivo: il pallone da basket.
Si era innamorato di quegli occhi,quando era ancora un quindicenne ingenuo,e ancora ora li stregavano,nonostante non provasse più alcun sentimento verso il caro amico. 
Erano particolari gli occhi di Lu Han,sembrava che avessero una luce propria. Bastavano quelli a illuminare una giornata buia di Jongin. Quando Jongin si ostinava a non raccontargli la verità,che avesse qualcosa che non andava,che di nuovo quei segni rossi sulle braccia non se li era procurati cadendo,a Lu Han bastava prendergli il viso tra le mani e puntargli gli occhi addosso. Allora gli chiedeva di nuovo,se stesse davvero bene.
Qualche anno prima Jongin avrebbe scansato l'amico perché il rossore sulle guance non avrebbe accennato a sparire,borbottato 's-sto bene!' e sperato di non avergli fatto tanto male. Poiché non lo convinceva abbastanza (Jongin non era mai stato un buon attore),Lu Han scavava in basso,dentro la tana del suo subconscio e ne rinveniva tutte le sue preoccupazioni. Non falliva mai.
Un giorno Jongin gli aveva chiesto,tra le lacrime,come facesse a intuire le sue emozioni. 
Lu Han gli aveva risposto che Jongin era come l'acqua. Era trasparente e quindi lasciava che gli altri guardassero dentro di lui.
"E' perché non riesci a tenerti tutto dentro. Lo si vede subito,se hai qualcosa che non va. Solitamente sei tutto un cazzone saputello e mi ronzi intorno tutto il tempo,prendendomi in giro. Oggi,invece,sei grigio e scuro (...anche se,effettivamente,la tua carnagione è più scura della mia) e non hai detto nulla tutto il tempo e non mi hai interrotto mentre ti raccontavo della mia giornata con Yi Fan. Certo,preferirei fossi più rispettoso nei miei confronti,visto che sono un tuo hyung...Adesso sorridi pure,facendo lo stronzo!  Va bene,almeno questo sorriso malizioso te lo concedo,visto che sei depresso. Non ti sei sfuggito nemmeno un commento sarcastico,il che è strano... Smettila di fare il morto,adesso il tuo bellissimo e carismatico hyung (da ora in poi,puoi chiamarmi anche Lu Han-ge) ti comprerà un gelato!"
Quel giorno Lu Han riuscì a sollevare l'umore di Jongin,offrendogli un mega gelato e acquistandone uno più piccolo per sè,e camminando per le vie di Seoul. 
Lu Han gli aveva descritto,ridendo a crepapelle,l'amico Wu Yi Fan che aveva conosciuto al primo anno di università:
"All'apparenza può sembrare freddo e distaccato ma appena apre bocca,ti ritrovi con gli addominali doloranti e le lacrime agli occhi! Dovresti conoscerlo il mio compagno d'università,è davvero esilarante!  Se non lo sapessi,è cinese ed è stato cresciuto in Canada; per questo mi si è presentato come 'Kris Wu Yifan'. Sa parlare ben quattro lingue,ma non di questo si vanta. 
Si considera un artista e un genio dell'arte moderna. Sai come si fa chiamare? 'Kris-casso'!
Anche se non so se fa sul serio,perché i suoi disegni sembrano appartenere a un bambino di nove anni ahahah! Ha detto che gli piace disegnare uova sin da piccolo e che è difficile disegnarle perfettamente rotonde. Che è per questo che i suoi disegni incominciano sempre con due uova. 'Serve impegno!!',ha sostenuto. Pertanto,il suo segreto d'artista è di usare la forma delle uova per disegnare qualsiasi cosa hahaha!"
Jongin pensò che doveva essere proprio bizzarro,questo nuovo amico di Lu Han che lo faceva sempre ridere fino alle lacrime.
Pensò anche che Lu Han fosse più bello,mentre rideva.
Si trattava di una cotta passeggera,quella che aveva Jongin per Lu Han ai tempi delle medie e ai primi anni delle superiori. Jongin la definiva semplicemente un'attrazione estetica,sì. Mi piace solamente il suo viso...e i suoi capelli...la sua voce...e poi anche i suoi occhi da cerbiatto. Sì,soprattutto quelli...
Spesso quando alla memoria riaffioravano i ricordi delle medie,Jongin rideva fino alle lacrime come un matto. Si ricordava delle paranoie che si faceva,quando Lu Han gli sfiorava un braccio per caso,o quando gli sorrideva amabilmente (come un buon hyung dovrebbe "teoricamente" fare,no? A-assolutamente no!,avrebbe risposto un Jongin paranoico e con gli ormoni a mille) e se la spassava un sacco,raccontando i fatti suoi ai quattro venti. Che erano i lettori del suo blog. 
Non avrebbe avuto il coraggio di condividerli con Lu Han stesso,o con Chen...o con i suoi genitori. 
Coraggio. Lo avrebbe trovato solo quando sarebbe stato abbastanza ubriaco,per questo non beveva mai. Perché le conseguenze sarebbero state a dir poco ciclopiche. Se lo immaginava: lui e i suoi si sarebbero ubriacati insieme (cosa poco probabile perché sua madre lo avrebbe fucilato sul posto) e Jongin sarebbe stato così ciucco che avrebbe spiattellato tutti i suoi segreti ai genitori. E il giorno dopo non si sarebbe ricordato un bel niente,il nulla più totale. Avrebbe ricevuto una chiamata da Lu Han,quest'ultimo gli avrebbe detto "Dobbiamo parlare". Si sarebbero incontrati al parco,avrebbero chiacchierato e scherzato come sempre,e Lu Han sarebbe pian piano arrivato al dunque. 
Gli avrebbe chiesto: "Quindi...sarei stato io,il primo,ad averti sbocciato il tulipano?" e sarebbe stata la fine del mondo. Almeno,per quello di Jongin. 
Le persone lo avrebbero deriso,la gente intorno a lui avrebbe bisbigliato al vicino:"Te l'avevo detto che tutti i ballerini di danza classica sono frociah!" oppure una cozza gli si sarebbe avvicinata e gli avrebbe chiesto di fare shopping insieme (eccerto,però a me fa letteralmente cagare lo shopping e sono "frociah" lo stesso!) perché secondo la mentalità di molte ragazze disagiate sarebbero poi diventati "best friends forevah and evah". 
Il "forever and ever" sarebbe durato non più di una settimana. Perché avrebbero "bisticciato" per un ragazzo esteticamente attraente (in gergo giovanile "figo". Da notare il fatto che sia "figo" che il suo femminile,"figa",sono molto utilizzati dalla comunità d'ultima generazione) e si sarebbero appellati a vicenda con i cortesi nomignoli "troia","checca",e non mi dilungo troppo. 
Grazie,infatti non c'è bisogno che continui. 
Se i suoi genitori fossero venuti a sapere che il loro figlio diciottenne,unico maschio in famiglia (escludendo il padre),appartenesse da sempre al mondo gaio,dove si sosteneva vivessero gli unicorni rosa e dugonghi arcobaleno,sarebbe stata una "tragedia". Lo avrebbero cacciato di casa,non solo perché avrebbero voluto avere un figlio "normale",ma anche perché la famiglia Kim avrebbe terminato la sua "lunga" dinastia...
Cosa poco probabile perché le sue noonas si sarebbero sposate con altri Kim (ce ne sono ovunque) e la discendenza avrebbe continuato comunque. 
Ciò nonostante,temeva la loro reazione e non era pronto ad alcuna confessione.
Quindi raccontava, spesso aggiungendo note di sarcasmo,i fatti suoi all'immenso mondo virtuale. Lunga vita a internet! Naturalmente il "nickname" non corrispondeva al suo nome vero. Nessuno avrebbe immaginato che l'autore del blog fosse Kim Jongin.
Rimaneva in incognito e firmava i suoi post con un nome palesemente falso.

Il respiro di Lu Han si fece più pesante,il sole più cocente. Gli stava dando del filo da torcere. Superò le braccia e il corpo di Lu Han e lanciò la palla in direzione del canestro,ma questi non lo attraversò. 
Rotolando,il pallone si avvicinò a un paio di scarpe rosse. Il silenzio calò e l'attenzione fu rivolta verso il misterioso ragazzo dalle scarpe rosse che raccolse il loro pallone e palleggiò due volte.
-Kyungsoo-ah!- esclamò sorpreso Lu Han. Kyungsoo sorrise e ridiede il pallone a Jongin che prese al volo. Ogni forma di stanchezza svanì in Lu Han,che tornò a sorridere raggiante e corse verso il ragazzo e lo salutò con un grande abbraccio. 
Chen,sorridendo,si alzò dalla panchina e andò a salutare Kyungsoo,dandogli una pacca sulla spalla. I due amici iniziarono a chiacchierare animatamente con il ragazzo. Si scambiarono informazioni generali: sull'università e sulla scuola,su quanti esami mancassero a Lu Han,sulla salute,sulla famiglia...
Chen incontrò gli occhi di Jongin che era rimasto immobile nella stessa posizione tutto il tempo. 
Lui e Lu Han erano così presi dall'amico che non vedevano da mesi! Chen prese per un braccio Kyungsoo e lo portò vicino a Jongin. 
-Adesso passiamo alle introduzioni: Jongin,lui è Kyungsoo-hyung,è più grande di noi (anche se non sembra esserlo); hyung,lui è Jongin,un mio compagno di classe.- disse Chen.
La prima cosa che Jongin notò di Kyungsoo,furono le sue labbra.  Aveva labbra tumide e rossissime e dalla forma curiosa. Ogni volta che sorrideva,perché Lu Han gli aveva richiamato alla memoria un ricordo del passato o per una presa in giro fatta da Chen,le sue labbra assumevano l'aspetto di un cuore. La carnagione candida e lattea risaltava parecchio il rosso acceso delle labbra,e più rievocava a Jongin la sagoma di un cuore. Erano soffici,le labbra di Kyungsoo.
Chissà come sarebbero state morbide le sue labbra,se qualcuno le avesse baciate. Avrebbe incontrato la consistenza di un cuscino,forse avrebbero avuto un sapore dolciastro.
Ma come poteva saperlo lui,che non aveva mai dato un bacio a nessuno? Poteva immaginarlo,l'aveva visto tante volte fare in televisione nei momenti di noia. Le persone si avvicinavano,come attratte da calamite e reciprocamente si rubavano un frammento di anima ad ogni bacio. Le vedeva,le persone,vinte dalla forza dell'amore,consumarsi e struggersi a un solo sorriso, o a una carezza.
Aveva sentito dire che nel bacio,c'è tutto quello che deve esserci. 
Poteva l'amore,in tutta la sua interezza,essere espresso nel calore di un bacio? Era abituato ad amare le persone in silenzio perché sapeva che sarebbe stato un altro amore non corrisposto. Aveva amato Lu Han,si era fermato più a lungo degli altri,a contemplare un paesaggio spettacolare,ascoltato ininterrottamente una canzone che gli piaceva tanto,riletto continuatamente un libro che lo rappresentava,per ritrovare se stesso. Jongin amava in silenzio e lasciava che la cotta per Lu Han si dissolvesse. 
Che i suoi occhi osservassero il paesaggio da qualunque prospettiva e assorbissero tutta la magia del panorama,rimanendo poi impassibile al prossimo sguardo.
Che le sue orecchie percepissero ogni nota e strofa della canzone e la rendessero sempre più ripetitiva e monotona. 
Che le sue mani sfogliassero più velocemente le pagine di un libro,perché ormai le aveva già lette
Jongin aveva un amore passeggero e solitariolo sviluppava,ma lo condivideva solo con se stesso e presto se ne dimenticava. 
Gli occhi di Jongin incrociarono per caso quelli di Kyungsoo,che gli sorrise. Il viso di Jongin divenne improvvisamente paonazzo e distolse immediatamente lo sguardo.
Si chiese che caspita stesse facendo,perché si fosse atteggiato in quel modo.
Si sentì uno stupido perché solo guardando le labbra dell'amico di Chen e Lu Han,era arrivato fino a riflettere sull'amore. Finse di avere un grande interesse nel guardarsi le scarpe da ginnastica,ma le mani tremanti lo tradirono.
-Jongin-ah?- lo richiamò interrogativa la voce di Lu Han.
-Eee?- rispose Jongin,sollevando il capo ed evitando di incontrare gli occhi di Kyungsoo. 
-Non è che hai giocato troppo oggi?- gli chiese preoccupato e squadrandolo da capo a piedi.
-Huh? P-perché?- gli uscì un'insolita voce quando pronunciò l'ultima parola.
-Hai il fiato corto ancora adesso,come se ti mancasse l'aria e sei tutto rosso in viso-

Eccola. La figura di merda. E adesso,Kim Jongin,come credi che riparerai il danno ormai fatto? Davvero,non me l'aspettavo da te! Arrossire per un tizio sicuramente etero! Persino quel ragazzo minuto è più attivo di te! E' bastato un semplice sorriso e sei collassato! Pensavo ti piacessero gli omaccioni possenti,pensavo fossi più "attivo"! Se mi permettessi di prendere controllo del tuo corpo,non solo mentre balli,ti eviterei tutte queste figuracce! Sai quante ragazze,sai quanti ragazzi ai tuoi piedi...Ai piedi di Kai,oserei dire. 
Nel corso degli anni,Jongin aveva sviluppato un lato oscuro dentro di sè. Poteva definirlo un "secondo subconscio" o definirsi semplicemente "bipolare". Si era battezzato da solo,questo secondo Jongin: Kai. Prendeva possesso del suo corpo,quando ballava. Assumeva un sorriso sadico ed era deciso nei movimenti. 
Kai trasformava Kim Jongin in un ragazzo presuntuoso,smorfioso,e attraente. Proprio il modello di ragazzo perfetto per la maggior parte delle ragazze.
Certo che era davvero bizzarro il genere femminile...
Quindi Kim Jongin era Kai quando ballava e poiché era ammirato da tutte le ballerine,i ragazzi lo schivavano,quasi disprezzandolo.
 Kai stuzzicava la sua mente e Jongin riusciva a schiacciarlo via la maggior parte delle volte,tranne quando ballava. 
 
-Non sarà la gran "tettona" di cui mi parlavi?- chiese Chen,sorridendo maliziosamente.
-Chi?- 
Che sta dicendo?
-Han Chan Ra,la tua partner di ballo! Stai pensando al suo davanzale che sei tutto eccitato!-
-......- 
Eh?
Jongin s'immobilizzò sul posto.
-Senti questa,hyung! Lo sapevi che Jongin è così figo mentre balla che tutte le ragazze abboccano al suo amo?-
Jongin spalancò gli occhi e il sangue arrestò il proprio corso nella sua materia grigia.
Signore onnipotente,ma perché...
-Peccato che non sappia ballare,allora!- esclamò ridendo Kyungsoo. 
Risero entrambi,mentre Jongin e Lu Han rimasero in silenzio.
Adesso Kyungsoo pensava fosse un pervertito. Soprattutto etero. Che non stesse a sentire i loro dialoghi perché era troppo occupato a immaginare le tette di quell'oca di Han Chan...com'è che già si chiamava..?
Prima impressione andata a puttane
Chen si era vendicato per averlo fatto incazzare. Non pensava che fosse un ragazzo portatore di rancore! 
Non si possono mai conoscere le persone a fondo.
-Non è solo per quello che sei single!- replicò Chen.
-Lo vuoi sapere il segreto del perché sono ancora single?- chiese piano Kyungsoo.
-Qual è?- disse sorridente Chen.
Kyungsoo gli fece cenno di avvicinarsi e così fece.
-Allo...AAH!- mugolò Chen,tenendosi la pancia dolorante. 
Chen si era avvicinato a Kyungsoo e aveva teso l'orecchio in direzione delle sue labbra,per ascoltare la ragione per cui fosse ancora single.
Allora Kyungsoo gli aveva circondato un braccio intorno alle spalle,per avvicinarlo di più a sè.
Chen stava per mormorare un 'allora?',quando Kyungsoo lo aveva colpito nello stomaco e fatto inginocchiare per il dolore.
-Str.....si trattano così i vecchi amici?!- piagnucolò Chen.
-Pensavo fossi ormai abituato! Così la smetterai di essere così stronzo ogni volta!-
Lu Han scoppiò a ridere e disse con tono allegro:-Aaah,è così bello rivederti,Kyungie!-
Si riparò dai piccoli colpi che stava per affibiargli Kyungsoo per il nomignolo.
Jongin rise,assistendo come spettatore alla scena e incrociò lo sguardo di Kyungsoo,che gli sorrise un'altra volta.
Ricambiò,rivolgendo un sorriso di gratitudine e mimando la parola 'grazie'.
Kyungsoo pensò che lo ringraziasse perché a Jongin piaceva Han Chan Ra,e pensando a lei era arrossito,e non c'era nulla di sbagliato in tutto questo. 
Il colore del viso era ancora scarlatto,mentre Jongin sorrideva. Poteva una ragazza essere così carina da fare arrossire un ragazzo in quel modo? Se Chen avesse continuato a dire sciocchezze,Jongin avrebbe preso fuoco. Quindi l'aveva fatto tacere. Conoscendo tutti i suoi punti deboli,sapeva dove colpirlo.
Quando il dolore alla pancia passò totalmente,Chen chiese a Kyungsoo come fosse andato l'esame di maturità.
-Sono uscito con 90 su 100. I miei compagni sono usciti con un misero 60 e anche con un calcio in culo. Non si studia più seriamente come una volta.- soffiò quello.
-E in cosa hai peccato per quei dieci punti? - chiese perplesso Lu Han.
-Storia. Sono sicuro di avere scritto tutto giusto nel compito scritto,ma ho "peccato" nell'interrogazione. Penso che quella di storia mi detesti perché pensa che la odi. Effettivamente non ha tutti i torti,ma poteva risparmiarsele tutte quelle domandine idiote.-rispose strabuzzando gli occhi.
-Male,hyung,davvero male! Sei sempre così impeccabile con i voti,hai fallito questa volta!- canticchiò infantile Chen.
-Sinceramente non me ne frega un cazzo- disse con noncuranza Kyungsoo.
Chen rispose con un verso e Kyungsoo ritornò a suonargliele.
Lu Han e Jongin risero divertiti alle urla di Chen che chiedevano aiuto.
Jongin pensò a quanto fosse particolare il ragazzo che puniva i suoi amici che si lasciavano picchiare. Aveva fatto tacere Chen per fargli un favore,nonostante si fossero appena conosciuti. 
Chen aveva scambiato il suo rossore per eccitazione e lo aveva preso in giro,mentre Kyungsoo aveva pensato che fosse cotto di una ragazza e lo aveva protetto.
Kyungsoo non pensava e non lo avrebbe mai pensato,che Jongin fosse arrossito per lui e non per una ragazza.


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Angolo autrice:

Saluti a tutti voi! Mi sembra quasi un sogno scrivere per la prima volta nell'angolo autrice! Ne ho letti così tanti che non mi sarei mai aspettata di essere io,a scriverne uno ahahah! 
Faccio ufficialmente il mio "debutto" come autrice su EFP e spero di fare una figura migliore da autrice che lettrice (non recensisco mai per timidezza,e mi sento sempre in colpa)!
Scrivere questo capitolo è stato un parto,o forse è il fatto che legga molto e scriva troppo poco (questa frase ha bisogno di una revisione,perché non so se sia brutto che scriva troppo poco xD Lo scoprirò dopo avere pubblicato questo capitolo di questa mia primissima storia su effepì),diciamo che sono abbastanza soddisfatta di averlo scritto :-D
Se avete trovato incomprensioni,ditemi pure! Per chi non lo avesse notato,ho "cambiato" l'età di Chen. Sappiamo tutti che Chen e Jongin si portano due anni di differenza,ma ho voluto far sì che se ne portassero solo uno (Jongin chiama comunque Chen "hyung"),Chen ha ripetuto un anno e si sono ritrovati in classe assieme c: Kyungsoo e Chen hanno quindi la stessa età,nonostante Chen chiami l'altro "hyung" per un motivo che spiegherò poi nei prossimi capitoli.
Vi fornisco alcune informazioni: è estate,verso la fine di giugno; Lu Han è al terzo anno di università con tutti i suoi esami estivi; Chen e Jongin si ritroveranno a settembre che inizieranno il quinto anno di superiori;Kyungsoo è al quinto anno e ha fatto la maturità.
So che la scuola coreana ha sistemi differenti,è diversa e di questo mi scuso...Sono piuttosto pigra e non ho voluto informarmi sulla scuola coreana e adattarla alla storia ;_; 
E' una songfic,ed è nata dalle note della mia canzone preferita "Goodbye Summer" (https://www.youtube.com/watch?v=gHrxZR3OAig) delle f(x) (lo sapevate che hanno fatto il comeback e sono tutte bellissimissime? Amber,la tua bellezza omg SMETTILAH) e di Kyungsoo. 
Dalla regia mi stanno informando che i miei cantanti preferiti si sono arrabbiati. Va bene,va bene! Una delle preferite! 
Confesso che originariamente non avevo intenzione di scrivere questa fanfiction,perché l'avevo scritta per un compito inglese (ovviamente moooooolto riassunta). 
Se volete leggere il testo inglese (e se siete persone sadomasochiste come me che amano spoilerarsi il mondo e nutrirsi di storie angst) dovete cliccare questo link: http://sorcio56.blogspot.it/2014/04/a-songfic-goodbye-summer.html che vi porterà anche al mio blog che vi sconsiglio leggere ahahah
Adesso capisco perché una mia amica mi ha detto che parlo sempre tanto! Ho scritto un angolo autrice lungo quanto un papiro! Tedicofermate!
Alla prossima! (sempre se ho ispirazione e se non mi sento troppo in colpa per i compiti che devo iniziare)
P.S. Grazie per aver letto fin qui! Tanti cuoricini e biscottini per voi! 
 Atticus

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: atticus