Vorrei
svegliarti con un bacio.
Questo cielo
stellato è meraviglioso come questa nottata di fine estate,
che ha per me un significato particolare.
Una notte
speciale …
Un amore
speciale.
Una luce tenue e
quasi magica mi carezza la pelle: è il chiarore tipico della
luna che adesso splende e indora il paesaggio.
I miei passi
tumultuosi scendono giù per l’antico sentiero,
calpestando le lastre d’ardesia per giungere fino alla
spiaggia. Respiro l'aria salata che fa svolazzare i miei capelli e
il leggero vestito che indosso, svolto l’angolo costeggiato
da imponenti alberi d’ulivo e solo allora la visuale si
allarga. Ci sono: ecco il mare.
Benché
sia consapevole di quel pizzico di follia che mi spinge ad uno slancio
istintivo corro verso l’acqua, non posso evitarlo e, appena
raggiunta la battigia, m'inginocchio sulla sabbia rimanendo immobile ad
ammirare quella visione straordinaria.
Passerò
qui la notte, sotto le stelle, accanto alle onde che
s’increspano, ascoltando il loro gemito
nell’infrangersi sugli scogli, disegnando cuori sulla sabbia
fino all’alba.
Sospiro.
I ricordi
affiorano, come sempre accade nella solitudine; risalgono dalle
profondità dell’anima e bruscamente irrompono
nella mente, i miei occhi si chiudono e allora mi abbandono. Vorrei
tanto abbracciarti, amore.
Mi viene in
mente che sei così lontano, che però potrei
raggiungerti, potrei venire lì e svegliarti con un bacio
domattina.
Macché.
Che illusa: non ho abbastanza tempo, ci vorrebbero ore. Ma certo.
Certo. Mi guardo un attimo attorno come se ad un tratto potesse
spuntare qualcuno a donarmi un paio d’ali. Mi viene voglia di
esprimere un desiderio: mi piacerebbe volare.
Ma
perché dev’essere tutto così difficile?
Domani è il suo compleanno e ieri, tutto il giorno, ho
pensato a come fare per stargli vicina. Sarà mattina e so
che non sarò con lui, ma forse qualcosa posso fare
…
Devo.
Mi alzo e cerco
di acchiappare un soffio di vento, lo stringo nelle mani come se
potessi farlo prigioniero, lo tengo stretto.
Non piango, non
adesso, anche se ho gli occhi rossi. Mi vengono in mente troppe cose,
sto soffrendo così tanto e il bacio che esce dalle mie
labbra è un qualcosa di vivo, di pulsante, di struggente, di
desiderato.
Triste. Sono
triste mentre lo affido allo spirito del cielo, mentre gli raccomando
di portarlo fino alle sue labbra.
Corri. Corri e
raggiungilo.
Eccolo il mio
bacio che si alza e vola; improvvisamente è come se lo
vedessi accorciare in fretta la distanza che ci separa e
così mi ritrovo a immaginare il momento in cui si
farà spazio tra le ante della sua finestra socchiusa e lo
sveglierà, con un tocco delicato si poserà sulle
sue labbra e piano poi sussurrerà: "Buon compleanno, amore."
Fine.
Questa breve fic
l’ho scritta di getto dopo tanto tempo di
inattività, l’ho scritta con il cuore
più che con la mente, l’ho scritta per una persona
importante, a cui voglio davvero bene.
Auguri Alan. ^^
LORIGETA