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Autore: cliffordsarms    08/07/2014    3 recensioni
Le amicizie sbagliate possono far finire in strane cerchie, ma se non fosse solo un’amicizia?
Se finalmente avessero trovato il pezzo mancante che li completa?
Per amore ci si può far trascinare in situazioni che mai si vorrebbero affrontare?
Una “good girl” può diventare una “bad girl”?
O sarà solo una maschera?
Se sì, in quale delle due situazioni si è veramente se stessi?
"'Cause good girls are bad girls that haven't been caught."
[TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=1f6YmP-zVoY]
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Guardian Angel
 
Un raggio di sole gli illuminava il volto: non era decisamente pronto per il primo giorno di
scuola. Rivedere tutte quelle persone che non aveva nessuna voglia di incontrare, tutti quei
professori che l’avevano fatto penare per tutta la durata dell’anno scolastico. Ma avrebbe
visto Clary e questo gli bastava per avere la forza di alzarsi dal letto ed entrare in
quell’inferno. Sospirò e si sedette sul letto guardandosi intorno per trovare la sua divisa
scolastica per quel primo giorno del suo quarto anno di superiori, finalmente l’ultimo.
Indossati i pantaloni verde scuro della divisa e, sopra la camicia bianca obbligatoria, il suo
enorme felpone uscì di casa: cuffie nelle orecchie e cappuccio sulla testa. Prese il cellulare
per scrivere un messaggio alla sua migliore amica:
“Buongiorno, colazione da Henry?
Luke xx”
Camminava sulle note di Smells Like Teen Spirit dei Nirvana verso la stazione, il bar di
Henry si trovava lì. Guardava nervosamente il cellulare sperando di trovarci la risposta di
Clary, ma della ragazza non c’era nessuna traccia. Arrivato al bar domandò a Henry se per
caso fosse già passata di lì, il quale rispose negativamente. Luke sapeva perfettamente dove
lei fosse: al lago, ma ormai era tardi per raggiungerla. Anche se sapeva che dove la sua
migliore amica fosse, Luke restava preoccupato: se le fosse successo qualcosa? Un crampo
improvviso? Se l’avessero rapita? Poi però ci pensò: Clary, la sua Clary, sapeva sempre cosa
faceva, non c’era da preoccuparsi. Sorrise sorseggiando il suo cappuccino a quel pensiero.
Ripensò a tutte le avventure vissute insieme, tutti gli anni che avevano passato l’uno al
fianco dell’altra. Si conoscevano da quindici anni, erano amici dall’asilo, sempre insieme,
in ogni situazione. Quando Clary aveva perso il suo primo dentino lui c’era, così come
quando l’aveva perso Luke lei era lì. Erano sempre al telefono se non si vedevano, erano i
primi a scriversi il buongiorno e gli ultimi a darsi la buonanotte. Solo quando Clary aveva
deciso di dividere la sua vita a Sydney da quella a Londra smisero di scriversi per tutta la
durata delle vacanze estive. Perciò quando si erano incontrati sull’aereo, il giorno
precedente, erano incredibilmente felici. Quando i genitori di Clary si erano separati e suo
padre si era trasferito definitivamente a Sydney, lui era stato la prima persona a saperlo,
prima dei parenti della ragazza, prima del mondo, prima di tutti. Questo perché la ragazza
l’aveva chiamato in lacrime e con la voce spezzata gli aveva detto che suo padre andava a
vivere dall’altra parte del pianeta.
A scuola giravano voci, tante, troppe: si pensava stessero insieme. Ogni volta che quelle
voci giungevano all’orecchio dei due ragazzi tutto quello che facevano era scoppiare in una
fragorosa risata: loro due, fidanzati? Era la cosa più esilarante che potessero sentire. Luke
aveva solo il compito di proteggerla da qualunque cosa brutta potesse succederle. Lui, da
bravo migliore amico/angelo custode, l’accompagnava alle feste, l’andava a prendere a casa
e ce la riportava, sempre in perfetto orario. Per questo godeva della piena fiducia della
madre di Clary. Il padre della ragazza, invece, l’aveva sempre disprezzato, il motivo però
rimaneva sconosciuto a Luke, così come a Clary e a sua madre; tanto che la ragazza si era
dovuta inventare un’amica immaginaria, con cui andava alle feste, che la riaccompagnava a
casa: un Luke al femminile insomma. Perciò, nonostante fosse a terra perché la sua
migliore amica soffriva, quando il signor Cooks si era trasferito a Sydney, si sentiva un po’
sollevato, non avrebbe più dovuto nascondersi dietro la siepe in giardino per aspettare
Clary senza farsi scoprire dal genitore così disgustato dalla figura di quel ragazzo che
cercava di proteggere in ogni modo la sua migliore amica. Ma questa è storia vecchia e
Luke non vuole pensarci, ora è felice con la sua piccola Clary. Anche se “piccola” non era
un aggettivo propriamente corretto, Clary aveva diciassette anni, come lui e, in pochi mesi,
ne avrebbe compiuti diciotto, e sarebbe stata maggiorenne prima di lui, avrebbe dovuto
essere lei a chiamarlo piccolo, ma, data la diversa statura, il giovane Hemmings continuava
a chiamarla “la sua piccola Clary”.
Perdendosi tra tutti questi pensieri Luke era già arrivato a scuola e si era diretto verso il
suo armadietto, situato a fianco di quello della sua migliore amica. Mentre si voltava per
chiudere lo sportello la vide arrivare: i capelli castani mossi uscivano in due grosse ciocche
dal cappuccio della felpa viola della ragazza, che ricadeva molle sulla gonna verde della
divisa scolastica che tanto odiava indossare, le calze nere, semi trasparenti, che le
avvolgevano le gambe andavano a infilarsi nelle sue sneakers invernali; solito sguardo
basso per coprire il viso. Arrivata all’armadietto prese il cellulare per spegnere la musica
che usciva dalle cuffie e notò il messaggio del suo amico, che ora la stava osservando.
«Scusa se non ti ho risposto.» disse con un flebile tono di voce. Luke la squadrò, aveva
ancora i capelli leggermente umidi e due piccole occhiaie quasi invisibili: prove
inconfutabili che era stata al lago quella mattina.
«Tranquilla.» disse con un sorriso il ragazzo. «Sei stata ancora al lago stamattina, vero?»
aveva usato un tono che sembrava quasi accusatorio, come se si stesse lamentando che la
ragazza non l’aveva invitato. In realtà non era così, sapeva com’era fatta Clary, spesso
aveva bisogno di un po’ di tempo per stare sola e lui non si lamentava di questo, anche lui
era così: lei andava al lago per stare sola, mentre lui si chiudeva nella sua stanza e suonava
la chitarra.
«Sì, dovevo prepararmi psicologicamente per l’ultimo primo giorno di scuola della mia
vita.» disse quasi ridendo. Lui sogghignò. Così, si diressero verso la prima aula di corso,
senza dire una parola, come fossero in processione, come sempre.

 

Notes
Salve a tutti!
Il nostro Ashton non è più un teenager, non è giusto. :’(
Ieri sono andata a Milano e ho comprato finalmente il disco dei ragazzi, anche
se in realtà so già praticamente tutte le canzoni a memoria lol.
Ma comunque.
Questo capitolo è un po’ una presentazione di come sarà Luke in questa storia,
che poi è la descrizione di come me lo immagino io quando andava a scuola.
Sia Clary che Luke hanno 17 anni e sono all’ultimo anno di superiori, perché
secondo la scuola inglese funziona così: la High School, che sarebbero le
nostre superiori genericamente, durano solo quattro anni, beati. D:
Vi starete chiedendo se Luke non abbia per caso una segretissima cotta per la
sua migliore amica, beh lo scoprirete solo nei prossimi capitoli, sono cattiva lo
so, ma non voglio dare anticipazioni.
Quando Luke ricorda tutti i momenti passati con la sua migliore amica ho preso
come esempio la perdita del primo dentino perché credo sia il primo traguardo
importante per un bimbo piccolo, almeno per me lo è stato *sputtaniamoci*.
Credo di avervi spiegato tutto… sì, sì.
Voglio ringraziare tutte le persone che silenziosamente stanno leggendo
questa storia
e a questo proposito se lasciaste una recensione, anche piccolina, sarei
molto felice. Tengo un molto a questa storia e mi piacerebbe molto sapere
cosa ne pensate voi. (:
Passiamo a voi:
ringrazio Directionina e chicca99 per aver recensito;
ringrazio chicca99, Helen02 e KairixSora1001 per aver messo nelle preferite;
ringrazio xcxHemsxcx per aver messo nelle ricordate;
ringrazio Directionina, Helen02 e LONDON_fan per aver messo nelle seguite.
Ringrazio anche le 83 visite al primo capitolo e le 35 al secondo.
Mi sono dilungata davvero davvero troppo questa volta ahahah.
Mi dileguo, al prossimo capitolo
@cliffordsarms.
  
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