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Autore: roby_lia    08/07/2014    8 recensioni
Crossover con Frozen in cui si assiste ad un'amena discussione su matrimoni e intense relazioni di quattro giorni e due ore
“Non puoi sposare qualcuno che conosci appena!!!”
“Sì invece, se è vero amore!!”
........
“Ma questo… questo… loro stanno…lui e…”
“Tumblr- rispose Elsa con un sorriso soddisfatto, continuando a guardare lo schermo- allora, hai capito perché non devono sposarsi? Non con lei almeno” aggiunse, socchiudendo gli occhi e allargando il sorriso, così da assomigliare ad un inquietante Stregatto (reso ancora più inquietante dal fatto che avrebbe congelato chiunque glielo avrebbe fatto notare).
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jane Foster, Loki, Thor
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incest
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Più che un semplice crossover con Frozen, quest’ultimo può essere visto in una sorta di AU: per farla breve diciamo che è un po’ più moderno
 
 
 
 
Questione di ormoni, neuroni e principi morali
 
Normale giornata, in una normale casa di una normale città.
Un po’ meno normali sono gli occupanti di quella casa. Per non parlare delle urla che spezzano la quiete di quel tranquillo pomeriggio.
“Non puoi sposare qualcuno che conosci appena!!!”
“Sì invece, se è vero amore!!”
Solito litigio tra sorelle, e Kristoff non ha ancora imparato che è meglio non mettersi in mezzo.
“Ma come fa a sapere se è vero amore, se lo conosce appena!!” Ma almeno ha il buon senso di schierarsi dalla parte della sorella dotata di strani poteri magici.
Peccato che l’altro adorabile e bellissimo angelo che gli sta lanciando occhiate assassine sia la sua ragazza.
Il montanaro sente l’improvvisa necessità di ricalibrare le sue priorità.
“Ma io non lo conosco appena!- riuscì finalmente a dire la sua l’oggetto in questione- insomma, siamo stati insieme due giorni e poi… poi è stato via per due anni questo è vero però, adesso è tornato” cercò di far valere le sue argomentazioni Jane, davanti allo sguardo implicito di Elsa.
“Oh certo. È ritornato per rapirti e portarti sul suo paese natale, farti conoscerti i suoi genitori, dei quali una l’hai fatta uccidere con la tua inutilità, mentre l’altro ti considera una capra. In seguito siete tornati sulla Terra dove, nonostante tu sia una  donna plurilaureata, quando l’hai visto a rischio di essere sfracellato da un’astronave aliena tutto ciò che sei riuscita a fare è stato gettarti sopra di lui, che appena ripreso se n’è andato di nuovo. E quando è tornato ha utilizzato l’usurata scusa di riportare un mostro di ghiaccio dal pianeta da cui è venuto,  per andarsene di nuovo. Oh, e a tutto questo va aggiunto che hai fatto uccidere il suo unico fratello perché non sai tenere la mani al loro posto. In conclusione, lui è inaffidabile, tu saresti una regina davvero incapace e sto iniziando a riconsiderare Odino sotto una luce stranamente più positiva”
“Bhe… ma… questo non centra! Thor è tornato. E per quanto riguarda il matrimonio, bhe non ne abbiamo nemmeno parlato anche se… insomma… magari più avanti potremmo…” la scienziata si perse nelle sue (vane) speranze future iniziando ad accarezzarsi in maniera ossessiva/compulsiva una ciocca di capelli.
Per fortuna dalla sua aveva un ottimo avvocato difensore.
Anna smise di ascoltare i suoi blaterare insulsi “Insomma, hai visto? Sono stati insieme addirittura una settimana!”
“Ah, a quanto pare la matematica è diventata un’opinione!”
“E va bene, cinque giorni!”
“Diciamo più che altro quattro giorni e due ore. E già questa è un’ampia esagerazione”  precisò Elsa, controllando il suo palmare.
“Bhe, è abbastanza per sapere se uno è quello giusto!”
“Parla quella che si sarebbe sposata con uno psicopatico con manie omicide se non glielo avessi proibito!!”
“Ce l’hai ancora per Hans? È stato uno sbaglio, è vero, mi ero solo fatta un po’… prendere la mano” ammise roteando gli occhi la sorella minore
“OH certo, è per questo che quando quel verme si è mostrato per com’era veramente e quindi hai perso il principe dei tuoi sogni, hai ripiegato sul montanaro un po’ ottuso che ha una dubbia relazione con la sua renna. Per non parlare di cosa pensa del ghiaccio!”
Kristoff rischiò di mozzarsi la lingua (probabilmente sarebbe stato meglio se ci fosse riuscito) “Per prima cosa io vendo ghiaccio per vivere e in secondo luogo tra me e Sven non c’è assolutamente nulla di non consensuale!”
Elsa alzò un sopracciglio, per mettere un evidenza che la ragione è tutta dalla sua parte.
Anna gonfiò le guance, passando il suo miglior sguardo da serial killer da Elsa a Kristoff e viceversa.
Nel frattempo Jane era scesa dalle sue nuvolette rosa di sogni romantici e, decisa ad evitare che la casa diventasse la scena di un crimine, si mise in mezzo (rischiando solamente di renderla la scena del suo omicidio).
“Oh insomma! È vero, io e Thor abbiamo passato poco tempo insieme ma… adesso abbiamo tutto il tempo per poter conoscerci meglio”
Il secondo sopracciglio di Elsa raggiunse il primo. Gran brutto segno.
“Quindi tu vorresti già iniziare a convivere con un uomo che conosci appena. Non ti facevo così facile”
L’astrofisica arrossi di botto “Ascoltami bene bell’imbusta di ghiaccio, io no-“
“Tu sei una tipica damigella in pericolo, che si accontenta del primo che passa senza nemmeno sapere  il suo cognome e con lo spirito d’iniziativa di un gerbillo in letargo. Anna si può sapere perché siamo venute in questo posto così noioso?” chiese con un smorfia esasperata.
“Perché la sottoscritta ha bisogno di spiagge bianche e caldo fuoco! Non ne posso più di essere congelata da te un giorno sì e uno anche!”
“Oh quante storie. Era solo la terza volta!”
“Sì, in una settimana!”
Elsa gli fece la sua migliore linguaccia regale, mentre incrociava le braccia sul petto.
“Comunque sia, non vi dà il diritto di interessarvi alla mia vita sentimentale!” strepitò Jane, facendo solo ricominciare il discorso.
“Non puoi sposare un uomo che cosci appena!”
“Sì invece, se è vero amore!!”
“Anna lo sia che ho ragione io!”
“Perché? Se Thor è idiota e vuole rovinarsi la vita sposandola mi dispiace per lui, ma resta comunque una questione di principio!” ribattè l’altra, imbronciandosi.
“Perché?! Vuoi sapere il perché?! Vuoi vedere il perché?!” chiese con un’aria esaltata piuttosto inquietante (la stessa che assume quando decide di cambiare l’ordine dei mobili in tutto il palazzo reale).
Afferrò la sorella per un braccio, trascinandola dall’altro lato del tavolo per poi aprire il suo computer.
Anna restò per un momento ipnotizzata. Poi si ricordò come si respira e socchiuse la bocca.
“Ma questo… questo… loro stanno…lui e…”
“Tumblr- rispose Elsa con un sorriso soddisfatto, continuando a guardare lo schermo- allora, hai capito perché non devono sposarsi? Non con lei almeno” aggiunse, socchiudendo gli occhi e allargando il sorriso, così da assomigliare ad un inquietante Stregatto (reso ancora più inquietante dal fatto che avrebbe congelato chiunque glielo avrebbe fatto notare).
“Oh… sì hai ragione… niente matrimonio… non si fa… non oggi… ne mai” balbettò Anna, le guance improvvisamente rosse, gli occhi dall’insolita forma di cuore e quella che sembrava bava arcobaleno che gli colava dalla bocca.
“Come l’hai scoperto?” domandò poi, guardando con adorazione la sorella maggiore.
“Perché credi che abbia passato tanto tempo chiusa in camera?” ghignò soddisfatta.
“Ma… si può sapere che diavolo state guardando?!” indagò Jane, sporgendosi sul tavolo per cercare di vedere.
“Sì, infatti di che si tratta?” domandò un’altra voce che si aggiunse al suo fianco.
Jane sobbalzò “LOKI?!?!? Tu… non sei morto?!”
“Complimenti per lo spirito d’osservazione dottoressa. E comunque direi di no, anche perché in quel caso almeno non avrei un timpano perforato” mugugnò il dio redivivo massaggiandosi l’orecchio leso.
Nel frattempo, risvegliato dalle leggere urla d’aquile di sottofondo anche un altro dio decise di svegliarsi dal suo riposino di bellezza quotidiano (sì, in verità decise di svegliarsi solo perché aveva sentito il fratellino chiamato in causa)
“LOKI!!” tuonò Thor, alzandosi di scatto dal divano per precipitarsi nella stanza comunicante.
“Ecco, adesso parte anche l’altro timpano e nonononono, Thor le mie ossa per piacere!!!” incurante delle sue proteste il biondo gli si gettò addosso, coinvolgendolo in uno di quegli amati/odiati abbracci tritaossa.
“Stai bene? Sei tutto intero?” domandò il maggiore, decidendosi a rimetterlo a terra ed iniziando a palpeggiarlo ovunque per accertarsene.
“Thor sì sto bene, e smettila, no non lì, THOR!!- riuscì alla fine a liberarsi- non mi sono finto morto per farmi uccidere da te per sbaglio in uno dei tuoi attacchi d’affetto”
“Ci sarebbe da chiedere perché non sei morto sul serio” mugugnò Jane, lanciando occhiatacce al dio degli inganni.
“Oh sai com’è, la morte sembra così noiosa. E a me non piacciono cose noiose. Non sono mica te” ribattè Loki, senza trattenere un sorriso soddisfatto mentre Thor lo stritolava ancora un po’.
“Oh che gioia, hanno fatto pace! Tiro fuori lo champagne, Elsa inizia a fare  ghiaccio” esclamò tutta contenta Anna, aprendo il frigo.
 
Qualche bottiglia dopo Kristoff sta sbiascicando con la testa dentro il congelatore, Anna ed Elsa hanno seppellito l’ascia di guerra che è stata riaffilata tra Jane e Loki, mentre Thor sorrideva ebete come al suo solito.
Almeno finchè non gli cadde l’occhio sullo schermo.
“Ma questi… oh… ooh… oooooh… fratello guarda questo non l’abbiamo mai provato !“ Poi il dio del tuono si bloccò all’improvviso, irrigidendo le spalle, per poi lasciar cadere il bicchiere ed afferrare il portatile tenendolo storto.
Quello bastò per far cadere un silenzio innaturale sulla stanza (ignorando Kristoff e i suoi continui “No, non devi piangere, tu sei molto più importante di Sven hic, ghiacciolino mio”)
Elsa ed Anna si scambiarono un’occhiata, pronte in caso extremis a darsi alla fuga.
Ma poi Thor respirò rumorosamente dal naso, rivelando uno sguardo assatanato “Una camera. Ora!”
“Ehm.. salite le scale, seconda porta a destra”
Il dio annuì, dirigendosi a passo di marcia dopo essersi caricato il fratello sulla spalla.
“Ehi! Ma che diavolo, Thor! Mettimi giù!” urlò con voce leggermente più acuta del suo solito.
Lo sbattere della porta mise fine alle sue proteste che furono velocemente sostituite da tutta un’altra serie di… richieste.
Dopo un’iniziale momento di smarrimento Elsa fu la prima ad esultare, seguita subito dalla sorellina.
“Andiamo a spiarli dal buco della serratura?”
“Ovvio che sì!!”
“Porta lo champagne, avranno sete una volta finito!!” prima che le sorelle potessero dileguarsi della loro lecita attività di spionaggio, Jane ebbe la sfortunata idea di ricordare al mondo la sua esistenza.
“EHI! CHE COSA AVETE FATTO AL MIO FIDANZATO!?!?!”
Le due interessate si scambiarono un lungo e profondo sguardo.
Poi Anna sorrise. Angelicamente (e Kristoff a quella vista si rintanò maggiormente nel congelatore)
“Sorella, sai ancora creare quel tuo carinissimo mostro urlante con gli artigli di ghiaccio e tutto il resto vero?”
Elsa ricambiò lo sguardo di Jane e sogghignò angelicamente (a quanto pare è una dote di famiglia).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
E niente, prima o poi avrei dovuto fare qualcosa del genere, dopotutto Frozen è Frozen, niente gli può resistere u.u
Spero che risulti divertente quanto io mi sia divertita a scriverlo, e ringrazio chiunque è arrivato fin qua
 
Ciao ciao
roby_lia
  
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