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Autore: panda_teneroso    08/07/2014    1 recensioni
-Percy svegliati-la mia voce era rotta dal pianto.
-Non puoi lasciarmi non puoi farlo-continuo a piangere non ero mai stata attaccata a qualcuno,che non fossero Thalia e Luke,ed ora mi ritrovo a piangere per uno stupido Testa d'Alghe. Una mano si posa sulla mia spalla,mi volto in lacrime. Thalia.
-Mi dispiace Anna non c'é niente da fare,i figli di Apollo e le cacciatri hanno provato di tutto ma niente-
Scoppió di nuovo in lacrime. Il mio Percy non c'é più. Non voglio crederci,non posso crederci.
-Percy ascoltami-la voce é scossa dai singhiozzi e rotta dalle lacrime
-Per favore,Per favore torna da me...
Io ti amo-
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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-Papà mi prepari le frittelle?- Questa era la mia voce. Acuta e limpida ma estremamente odiosa. Nella casa si spandeva un denso odore di uova e bacon appena fatti,ma a me queste cose non piacevano. Ero una bambina sveglia,intelligente e...molto capricciosa. Avevo dei capelli biondi corti e pieni di boccoli e gli occhi erano grigio tempesta. -Ma certo tesoro- Questo invece é mio padre Frederick Chase. Un uomo sui 35 anni,con i capelli neri brizzolati appena ingrigiti e due occhi azzurro spento sul grigio. Era molto dolce e non si arrabbiava mai con me. Papà cominció ad armeggiare con i fornelli e intanto io rubavo qualcosa ad ognuno dei quattro piatti posizionati a tavola. Si infatti dovete sapere che papà era sposato con una donna orrenda e aveva due gemelli. -Giorno tesoro- Quella voce cosi squillante e melodica la odiavo. Susan Chase era appena entrata in stanza. Aveva da poco compiuto 32 anni e portava i capelli rossi legati in uno chignon da cui fuoriuscivano delle ciocche ribelli che cadevano sui suoi occhi verdi smeraldo che continuava a cacciare dietro l'orecchio. Il suo viso era contornata da lentiggini e aveva un paio di fossete strabilianti ma odiose per me. -Buongiorno amore- Susan si siede vicino a me e mi sorride facendo spuntare quelle odiose fossete. Mi giro verso papà che continua a preparami le frittelle. Non riesco a capire perché fa tanto la carina quando mi odia. Scacció questi pensieri e mi giró verso la porta che conduce nel corridoio e successivamente nelle camere. Non riesco a non sorridere. Dalla porta sono appena entrati i miei fratellasti:William e Jennifer. William é un bambino molto esuberante ha gli occhi verdi e i capelli sono neri mentre Jennifer é molto educata e ha i capelli rossi d gli occhi azzurri entrambi hanno 5 anni quindi sono più piccoli di me di 2 anni.Come avete capito io sono l'unica diversa,non fatevi strane idee non sono stata adottata sono,semplicemente,figlia di Atena la dea della sagezza,quindi sono nata dal suo cranio. Ok vi sembrerà strano ma Atena ha fatto voto di castità quindi noi nasciamo dalla sua testa. Provata ad immaginare un piccolo bambino ancora non nato che già affronta innumerevoli sfide e mille domande. Bé non é proprio il massimo. Tornando a noi dicevo Susan mi odiava ma adoravo i miei fratellastri. William e Jennifer si stavano stroppiciando gli occhi dal sonno. -Che ore sonno?-chiese William con voce impastata -Le 10-rispose Susan -le 10 e 2-precisai io -Non c'é bisogno di precisare,sapientona - -Papà- -Mamma ha ragione-disse mio padre. Il mio cuore in quel momento si spezzó. Non era possibile. Mio padre,colui che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno si faceva comandare da una donna? Quello non era più lui.In quel momento William e Jennifer si siedono,lei vicino a me lui vicino a Susan e cominciamo a mangiare. Infatti per William,Jennifer e Susan e papà era pronto mentre io aspettavo le frittelle. In quel momento papà mi mise le frittelle nel piatto e si siede vicino a Susan facendo spostare William vicino a Jennifer cominciando subito a litigare -Mami Will mi ruba le uova- -Papà non é vero- -Will prendi le mie uova e non infastidire Jen- Non ci credo gli aveva chiamati Will e Jen e aveva dato a lui le uova mentre con me non l'aveva mai fatto. -Annabeth vuoi mangiare non si butta il cibo- disse con voce infastidita Susan. In quel momento mi accorsi di non aver mangiato ancora niente. Cercai con lo sguardo mio padre ma lui mi guardó torvo e con voce brusca disse:-Annabeth ha ragione- Mi alzo-ma papà perché ti comporti cosi? Lei ti sta comandando- in quel momento Susan si alza e mi da una sberla,spero invano di un aiuto da mio padre ma lui continua a mangiare indifferente. -Ti odio papà e odio anche te Susan- Papà mi rivolge finalmente uno sguardo. Quelle parole lo hanno colpito davvero ma a Susan sembra non importargli. Non tocco cibo e mi dirigo in camera. Prendo il cuscino ed inizio a piangere.Non posso crederci che mio padre si sia comportato cosi.Piano piano mi addormento e quando mi sveglio é pomeriggio inoltrato. Apro la porta e sento mio padre e Susan parlare. -É un cattivo esempio per Will e Jen-La voce di Susan -Ma é pur sempre mia figlia-Papà! - la madre l'ha abbandonata a te,andiamo Frederick- -non se ne parla Susan- -bene scegli:lei o noi- Sento mio padre sospirare -facciamole finire le elementari poi la lasceremo da sola- Susan sorride soddisfatta.Mio padre vuole abbandonarmi? Non posso sopportarlo. Entro in camera e mi preparo la valigia. Non so dove andró ho sempre 7 anni ma me ne vado. Esco dalla finestra e mi dirigo correndo verso la metropolitana,mi lascio dietro tutti:La mia famiglia,la mia casa,la mia vita...tutto.Mi apposto in un vialetto poco illuminato e li rimango,non so dove andare,ne cosa fare e quindi finisco per piangere. Proprio in quel momento apparve un Telchino seguito da altri 3. Se non ne avete mai visti posso dirvi che fanno ribrezzo. La parte inferiore era di un pesce,ma alcuni l'avevano a serpente,con i piedi palmati e per le parti superiori assomigliavano a cani lupi. Erano mostruosi e sapevo che erano lì per me, perché io sono una semidea. Avevo paura,tanta paura non avevo mai combattuto e adesso dovevo farlo per la mia vita,ma l'unica cosa che feci fu attacarmi ancora di più al muro e stringermi nel cappotto. I telchini si stavano avvicinando e io chiusi gli occhi aspettando la fine sperando fosse veloce e indolore,poi riapri gli occhi come colta da un lampo di genio,accanto a me c'era un bastone lo presi e feci a pezzi un telchino,ma non era facile combattere con tre di loro contemporaneamente,poi il vialetto venne invaso di luce. Un ragazzo con i capelli biondi e due occhi azzuri con in mano una spada si avventó su un altro telchino facendolo fuori e poi si gettó sull'altro. Dientro di lui una ragazza con i capelli corvini corti e due occhi nerissimi,con in mano uno scudo si gettò sull'ultimo. Dopo che furono fatti fuori,vennero da me. -Ciao piccola come ti chiami?- odiavo essere chiamata in quel modo piccola. scostai con un gesto brusco la mano gentilmente offertami dal ragazzo e mi alzai da sola,dalla terra su cui era caduta. -Chase...Annabeth Chase- -Bene Annabeth io sono Luke Castellan e lei é Thalia Grace,ti abbiamo visto combattere prima...- -...e devo dire che sai cavartela anche con un bastone-disse Thalia -Siete altri mostri?-domanda io -no non preoccuparti io e Thalia non ti facciamo niente,siamo Semidei come te- -io sono figlia di Zeus e quindi sono la più cacciata-Disse Thalia con un sorriso -come mai?-chiese io incuriosita -Tanto tempi fa i tre Pezzi Grossi dell'Olimpo avevano promesso di non avere più figli con i mortali e avevano giurato sullo Stige,ma Zeus non ha mentenuto la promessa e allo Stige non piace che si infrangano le promesse e quindi i mostri mi danno la caccia da quando sono scappata di casa cioé a 7 anni ora ne ho 11 ma sono ancora viva- -anch'io ho 11 anni e sono figlio di Ermes-sorrise il biondo. Il suo sorriso era cosi luminoso e rassicurante che non potei fare a meno di sorridere. -io sono figlia di Atena e sono appena scappata di casa- -allora puoi venire con noi al campo mezzosangue-mi sorrise ancora Luke -dove?-chiesi io leggermente confusa -É un campo per quelli come noi-specificò Thalia -allora okay-sorrisi Loro non se lo fecero ripetere due volte e io mi incamminai con loro. Che giornata! Ero scappata di casa dopo che mio padre per colpa di quella megera voleva mandarmi via,Ho sconfitto un telchino con un bastone,ho incontrato Thalia e Luke e stavo per arrivare alla collina mezzosangue con loro. Allora non lo sapevo ma al campo avrei incontrato una persona che mi avrebbe cambiato,per non dire stavolto,la vita:Percy Jackson
  
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