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Autore: silgio    08/07/2014    1 recensioni
Margherita si paralizzò. Non era possibile. Photograph era la sua canzone preferita ma era decisamente un lento e lei non aveva nessuno con cui ballarlo. Maledetto il dj e le sue idee strampalate, dopo gli avrebbe fatto un’urlata coi fiocchi.
Vide Valentina e Matteo avanzare al centro e iniziare a ballare, o meglio ondeggiare, insieme. Lei non aveva nessuno con cui ondeggiare, maledizione, per questo tentò la fuga, ma venne prontamente fermata da Luca che sorridendo, le porse la mano e « Balliamo? ».
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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PHOTOGRAPH
 
“We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Our hearts were never broken
And time’s forever frozen, still

 
« Dai Maggie, un brindisi a te, ai tuoi diciott’anni, a questa festa strepitosa e a Davide, che è talmente ubriaco da non ricordarsi neppure se è maschio o femmina » scherzò Pietro, scatenando le risate degli altri e un “cin” urlato al cielo pieno di stelle.
« Fermi tutti, non bevete! Chi non batte non sbatte! » urlò Giulia, gli occhi leggermente arrossati e i capelli in disordine, a causa dei balli scatenati in cui si era cimentata. Furono quindi tutti costretti a battere il bicchiere su una superficie rigida prima di poter bere il Prosecco.
« Che poi Giuls lasciatelo dire, è una grandissima stronzata. Avrò battuto il bicchiere centinaia di volte, ma in quanto a sbattere, beh di quello ne ho visto gran poco » rispose Pietro, indirizzandosi giocosamente alla sua ragazza, che non reagì altrettanto bene e lo fulminò con lo sguardo. « Dopo questa, stai pur certo che quelle poche volte diventeranno uno zero assoluto. » ringhiò Marianna, facendo rimanere a bocca aperta Pietro, mentre gli altri scoppiavano a ridere come dei forsennati.
Margherita si guardò in giro sorridendo. Aveva finalmente diciott’anni ed era alla suo festa, il suo agognato diciottesimo, e stava festeggiando con i suoi amici più cari. E altre 150 persone più o meno.
Scegliere di fare la festa con Valentina aveva lati positivi come negativi. Certo, tutta l’attenzione era rivolta principalmente a lei, cosa che a Margherita non dispiaceva affatto, anzi, ma si era anche ritrovata partecipanti alla festa di cui non aveva la benché minima conoscenza. Ma erano migliori amiche e in nome dell’amicizia si sopporta di tutto.
« Oh finalmente qualcuno che conosco, ciao Maggie! Dentro si stavano chiedendo dove fosse finita la festeggiata. Vedo che state facendo un party privato. » Luca le si era avvicinato e seduto affianco, e Maggie gli aveva sorriso e poi lo aveva presentato agli altri, che erano più o meno una quindicina, tutti più o meno sobri.
« E voi come vi conoscete? » chiese sempre Pietro, mentre abbracciava la sua ragazza nel tentativo di farle passare l’arrabbiatura.
Margherita e Luca si guardarono negli occhi e poi quest’ultimo rispose « In realtà ci conosciamo da sempre. Abbiamo solo qualche mese di differenza e abitavamo nella stessa via, ma poi io mi sono trasferito. Ma abbiamo comunque frequentato asilo, materne e elementari insieme. E quindi, dall’alto dei nostri diciott’anni di conoscenza, vi posso assicurare che Margherita è sempre stata insopportabile. »
« Insopportabile? Stiamo parlando di me o di te? Ti ricordo che tu mi facevi sempre i dispetti e per colpa tua mi sono rotta il polso quando mi hai fatta cascare! » ululò Margherita.
« E tu mi hai morso! » rispose a tono Luca. Maggie lo fulminò « Perché eri un bambino cretino e  avevi vomitato sul mio costume da Cenerentola.  Non credo di averti mai odiato così tanto! »
« Era solo uno stupido costume da carnevale e avevo mangiato le cipolle, sai che non riesco a digerirle! »
« Certo, e invece di correre in bagno come una qualsiasi altra persona normodotata hai ben deciso di rimettere sul mio abito. Che mossa azzeccata! »
Mentre i due litigavano per il passato, gli altri se la ridevano e seguivano il litigio muovendo la testa da destra a sinistra come se stessero guardando una partita di tennis, pur di non perdersi neanche una battuta.
« Scusa principessa, sai che non l’ho fatto apposta, avevo sei anni! Ho passato tutti gli altri anni delle elementari a scusarmi ma non mi hai mai dato retta. » protestò Luca, ora quasi intimorito dal cipiglio aggressivo che aveva assunto Maggie.
« Scusarti hai detto? No perché il tuo “guarda in realtà ti stava da cani, forse è stato un bene” a me non sembra affatto una scusa, razza di idiota! » Margherita era partita per la tangente, e chi la fermava più. Con Luca aveva tutto sommato un bel rapporto, che era decisamente migliorato negli anni perché fino all’inizio delle superiori si erano odiati a morte.
A quel punto intervenne Giulia « Beh insomma, chi si ama si odia. »
« Ti prego Giuls non iniziare anche tu con questa storia. Alle elementari la maestra non faceva che ripetercelo, insieme alla mamma di Luca, che mi adorava e mi adora tuttora. Voleva che un giorno diventassi sua nuora e avere un bel nipotino da me e lui. Ma noi ci odiavamo e basta. Anche perché detto chiaro e tondo, io avevo gusti decisamente migliori. » ribatté Margherita, solo per infastidire Luca che di fatti sbottò in un « Certo, ho visto i tuoi gusti migliori. Insomma dai, ti piaceva Alessio!  Non so se te ne sei mai resa conto ma aveva i denti tutti storti! »
« Esistono gli apparecchi e poi mi dava sempre un pezzo della sua merenda. Era sempre gentile con me, non come te che appena l’hai scoperto sei corso a urlarlo a tutti. Infame. »
« Dai Maggie, sappiamo entrambi che meritavi di meglio e poi mi piacevi. » Luca arrossì lievemente ma Margherita invece non si perse d’animo « Stop, stop, stop! Io ti piacevo? E tu me l’hai dimostrato andando a dire ad Alessio che “piaci a quell’elefante della Maggie”. Sei stato proprio uno stronzo, avevo solo qualche chilo in più. »
« E allora dovresti solo ringraziarmi che Alessio ha smesso di parlarti. Probabilmente quei chili di troppo erano dovuti al fatto che mangiavi anche la sua merenda. » celiò Luca, facendo scoppiare a ridere anche Maggie, a cui ormai l’arrabbiatura era passata da diversi anni. Anche perché poi con Alessio ci si era messa davvero in quinta elementare e tanto le bastava.
« Pensa se l’avessi fatto io con la Stefania prima che vi metteste assieme l’anno scorso, mi avresti come minimo sotterrata dagli insulti. » riprese Margherita.
« Ci siamo lasciati. » Margherita assunse tutte le sfumature possibili del rosso prima di sussurrare un imbarazzatissimo « Non lo sapevo, mi spiace. »
« Non preoccuparti, l’ho lasciata io due mesi fa. Semplicemente non andava e mi sono accorto che non mi piaceva così tanto come credevo. » Luca le sorrise, facendole l’occhiolino e lei si sentì decisamente sollevata. « E poi non è vero che ti dispiace, la detestavi. »
Scoppiarono a ridere e Margherita sollevò le spalle. Era vero, Stefania le era sempre sembrata inadatta come fidanzata del suo amico, troppo fredda e glaciale con tutti.
« Maggie dai entra che si balla! » urlò Valentina, accorsa in quel momento abbracciata a Matteo, il suo fidanzato storico.
Luca si alzò e poi porse la mano a Margherita, aiutandola ad alzarsi per poi incamminarsi assieme verso la pista da ballo, seguiti da tutti gli altri.
 Marianna le si avvicinò e sussurrò « Siete perfetti e voi piacete, l’hanno notato tutti». Per fortuna che erano già al buio e nessuno vide il rossore diffondersi sulle sua guance. « Dai forza, tutti a ballare! »
 Il dj stava facendo decisamente un ottimo lavoro, la pista era sempre piena e la gente sembrava divertirsi come non mai, scatenandosi sugli ultimo tormentoni. Le ultime note di “Summer” si dispersero nell’aria quando il dj prese il microfono e urlò « Ragazzi, un applauso per le festeggiate » e qui si scatenò un boato, con tanto di cori da stadio « ma ora vorrei che ci immergessimo tutti in un’atmosfera più distesa, romantica. Chiamo al centro Valentina e Margherita e vorrei vederle ballare sulle note di Photograph. »
Margherita si paralizzò. Non era possibile. Photograph era la sua canzone preferita ma era decisamente un lento e lei non aveva nessuno con cui ballarlo. Maledetto il dj e le sue idee strampalate, dopo gli avrebbe fatto un’urlata coi fiocchi.
Vide Valentina e Matteo avanzare al centro e iniziare a ballare, o meglio ondeggiare, insieme. Lei non aveva nessuno con cui ondeggiare, maledizione, per questo tentò la fuga, ma venne prontamente fermata da Luca che sorridendo, le porse la mano e « Balliamo? ».
Margherita annuì e presero posto al centro della pista, mentre vide che le altre le stavano facendo enormi cenni d’apprezzamento e incoraggiamento. Voleva sprofondare dall’imbarazzo.
« Volevi scappare vero? Sei terribile. » scherzò Luca, facendole fare una piroetta.
« Allora, intanto mi hai pestato un piede, è evidente che l’elefante non sono io, bensì tu. E poi non avevo nessuno con cui ballare. »
« E io chi sono scusa? » Luca si finse offeso e lei scoppiò a ridere, stringendolo un attimo. « Incredibile a dirlo, ma sei la mia salvezza. Non pensavo l’avrei mai detto, ma grazie. »
Si sorrisero e ballarono un altro po’ finché Margherita gongolando non esordì con un « e quindi ti piacevo eh? Il mio fascino colpisce proprio tutti! »
« Lo sapevo che non avrei mai dovuto dirtelo, ora capisci quando dico che sei insopportabile? » Luca si era stizzito « e poi sì, colpisci tutti tu. La settimana scorsa ho visto Lorenzo e ha passato ore a raccontarmi di quando ti aveva incontrato alla festa e di come sei cresciuta bene. »
Lei si arrabbiò per un attimo « Lui è un vero cretino! Non mi vede per quattro anni e cosa fa? Tenta di baciarmi! Io vorrei tanto sapere che gli passa per la testa. »
« Io credo di saperlo. » Luca la guardò intensamente negli occhi e Margherita sentì la testa girare. Non voleva farsi illusioni. Insomma, lui le era sempre un po’ piaciuto e il fatto che stessero ballando così stretti non aiutava, ma supponeva che l’affermazione si riferiva al fatto che lui e Lorenzo erano tanto amici e sapeva che stava pensando l’amico mentre provava a baciarla. O no?
« Che intendi dire? » tentò, balbettando appena.
« Che ho idea di che gli sia passato per la mente mentre tentava di baciarti. E mi fa incazzare che non hai idea, perché lui non può pensare certe cose su di te. Io posso. Io ho passato anni affianco a te, a litigare, a ridere, a litigare. Io ti conosco davvero, lui no. E quindi solo io posso pensare che tu sia bellissima, soprattutto stasera con quest’abito. » rispose senza esitare, con il suo tono basso e fermo.
Margherita strabuzzò gli occhi e temette di svenire. « Sei serio? »
« Lo so, per quanto suoni strano anche a me l’idea di farti un complimento » e qui si beccò un’occhiata infuocata « sei stupenda. Lo sei sempre stata. E io ho sempre avuto un modo tutto mio di dimostrartelo ma per me nessuno ha mai retto il paragone con te. Neanche la Stefania. Non era semplicemente te. E oggi sei così dolorosamente bella che mi è sembrato il momento giusto per dirtelo, con te finalmente nelle mia braccia. »
Margherita sentì le gambe cedere per davvero ma lui l’afferrò prontamente « Ehi, lo sono che sono irresistibile ma addirittura svenire. E poi non ti conviene farlo, con il tuo dolce peso da elefante rischi di bucare il pavimento » sghignazzò lui.
« Tu, brutto pezzo… » ma non finì la frase perché lui aveva avvicinato le loro labbra e la stava baciando. E pensò che i litigi degli ultimi diciott’anni erano sprecati, perché invece di usare il loro fiato per urlarsi addosso, avrebbero dovuto usarlo per baciarsi, per stare insieme, per scherzare. E di nuovo per baciarsi perché era la sensazione migliore del mondo.
Sentì i suoi amici urlare e battere le mani ma non se ne preoccupò. La sua unica occupazione adesso era quella di stare tra le sua braccia e non lasciarlo mai.
Si staccarono e guardarono negli occhi « quando lo dirò a mia madre, farà i salti di gioia e organizzerà già il matrimonio come minimo. »
« E chi l’ha detto che voglio sposarti? »
« Ti ricompro l’abito di Cenerentola. »
« Ora si ragiona. Ma ci penseremo dopo, intanto baciami. »
 
  
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